Elena Pagliarini, 43 anni, è la protagonista dell’immagine iconica della lotta contro l’epidemia.
Si evince da questa foto l’infermiera Elena Pagliarini, stremata, stanca, dopo dodici ore in trincea, per salvare le vite nel reparto di terapia intensiva adibito ai pazienti che hanno contratto il Covid dell’Ospedale di Cremona. La foto fu scattata dalla dottoressa Francesca Mangiatordi che rimase colpita dalla forza d’animo e dalla passione con cui la sua collega ha affrontato la lotta contro il tempo per cercar di curare e accudire i pazienti Covid.
La dottoressa Mangiatordi afferma che “vedere Elena stremata dormire su un cuscino di fortuna e sulla tastiera del computer, dopo molte ore in turno, mi ha suscitato profonda tenerezza. Con questa foto ho voluto raccontare la nostra umanità: siamo donne e uomini, e nonostante i ritmi serrati di questi giorni, troviamo sempre il giusto spitrito e l’energia per continuare”.
La foto fu scattata alle sei di mattina, dopo un’intera notte di lavoro all’interno del pronto soccorso dell’Ospedale di Cremona, uno dei più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Elena afferma: “è stato un momento di sconforto, il turno stava per finire e io mi sentivo impotente. Prima di addormentarmi avevo pianto a dirotto, poi sono crollata”. L’infermiera si era addormentata, crollando dalla stanchezza, con le mani ancora sulla tastiera, il computer aperto, la mascherina, i guanti, il camice e cuffia, strumenti dei nostri nuovi eroi.
“Da un lato mi ha molto imbarazzato trovarmi su tutti i giornali-racconta al Corriere della Sera-, ho provato vergogna nel mostrare il mio lato più fragile. Dall’altro sono contenta: ora sul cellulare arrivano messaggi bellissimi da parte di persone che si sono immedesimate nella mia storia”.
La foto, che ha fatto il giro del web mostra la PASSIONE che ha l’infermiera di Cremona per il suo lavoro.
“Ho molta passione per il mio lavoro, lo faccio senza voler esser ringraziata. In realtà non mi sento stanca fisicamente, potrei lavorare anche ventiquattr’ore di fila se necessario. Non nascondo che in questo momento sono in ansia perché sto combattendo contro un nemico che non conosco. Non vedo l’ora che tutto finisca”.
In questa guerra contro un nemico invisibile e che non conosciamo le vere armi da utilizzare sono la pazienza, l’altruismo, la forza d’animo, la passione, l’umanità e il legame indissolubile che ci rende tutti fratelli.
I nuovi eroi del 2020 sono tutte quelle persone che come i dottori, infermieri, tecnici di laboratorio, commessi, camionisti, volontari, etc, che hanno messo il bene comune davanti alle loro vite. La foto ci evidenzia l’importanza di aiutarsi, di rispettare le regole, di restare a casa ma di aiutare allo stesso tempo i più bisognosi con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Restiamo distanzi per stare ancora più vicini. La forza d’animo dell’infermiera ha dimostrato che ogni individuo nel suo piccolo può aiutare. Siamo tutte delle piccole gocce all’interno di un oceano, e possiamo fare la differenza. Con i valori dell’altruismo, della generosità e della non violenza possiamo veramente INSIEME creare un meccanismo a catena, in modo da non lasciare nessuno indietro, perché siamo tutti fratelli.