Vitaliano Della Sala, un prete no global

Nella canzone Smisurata Preghiera, De Andrè racconta di tutti quelli che viaggiano in direzioni ostinate e contrarie e in chiusura conclude con queste parole, significative per introdurre un uomo che è stato ed è un forte esempio di disobbedienza ad una morale arrogante e vile, che soffoca il pensiero critico e l’impegno politico, civile ed umano.

“Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco non dimenticare il loro volto”.

Vent’anni anni fa, nei giorni del G8 di Genova, don Vitaliano Della Sala era uno dei volti del movimento no-global, uno degli esponenti più impegnati. Oggi è parroco di due parrocchie a Mercogliano, in provincia di Avellino e continua il suo impegno di prete no-global dalla parte degli ultimi.

Della Sala fu testimone degli scontri e della violenza di quei giorni: “Intanto, aborro ancora di più la violenza e a Genova ne vedemmo tanta da parte di tutti, anche dai manifestanti, ma quel che è peggio dalle forze dell’ordine. Ci fu un brutto passo in avanti nel modo di contrastare le manifestazioni. Quella brutta pagina della democrazia dimostra quanta paura aveva il potere di quel popolo che scendeva in piazza con tanti difetti, perché non è che da una parte c’erano i buoni e dall’altra i cattivi. Però chi ha sbagliato tra i manifestanti ha pagato, invece nessuno ha pagato per Bolzaneto, per la Diaz, ma soprattutto per le violenze di strada”.[1]

[1] https://www.ilgiornale.it/news/cronache/g8-don-vitaliano-sono-ancora-no-global-genova-brutta-pagina-1878279.html

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