11 settembre 2021 – RICOSTRUIAMO LE TORRI DELLA PACE

La mattina dell’11 settembre 2001 quattro aerei di linea, appartenenti a due delle maggiori compagnie aeree statunitensi (United Airlines e American Airlines) furono dirottati da 19 terroristi appartenenti all’organizzazione terroristica Al Qaida (che in arabo significa “Base”) controllata dal criminale internazionale Bin Laden, già coinvolto nel 1998 in attentati terroristici contro le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania.

I due aerei furono fatti schiantare rispettivamente contro le due torri del World Trade Center, nel quartiere di Manhattan a New York.

Nel giro di 1 ora e 42 minuti entrambe le torri crollarono e i loro detriti e gli incendi causarono poi il crollo parziale di tutti gli altri edifici del complesso. Migliaia di persone che si trovavano nelle vicinanze della tragedia hanno aiutato i sopravvissuti, incastrati sotto le macerie.

Un terzo aereo, fu fatto schiantare contro il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa, nella contea di Arlington in Virginia. L’attacco causò il crollo della facciata ovest dell’edificio.

Un quarto aereo venne fatto inizialmente dirigere verso Washington ma precipitò successivamente in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di una eroica rivolta dei passeggeri.

Le vittime furono 2.083, tra i passeggeri degli aerei e persone che in quel momento erano al lavoro nelle Twin Towers e il conto complessivo supererà le 3.000 persone decedute a causa dell’attentato.

Televisioni, radio, giornali, internet hanno reso partecipe tutto il pianeta di quello che accadeva tramite filmati in diretta visti da milioni e milioni di persone.

In quegli istanti stava cambiando il mondo per come lo conoscevamo!

L’astronauta americano Frank Culbertson, che in quelle ore era in orbita intorno alla Terra a bordo dell’International Space Station, in compagnia di due cosmonauti russi, non sapendo cosa stesse succedendo a terra, mentre passava con la stazione spaziale proprio sopra New York, ha fatto un video del fumo che si alzava sopra Manhattan… i segni della tragedia travalicarono anche questo confine.

Nei giorni immediatamente successivi agli attacchi, si tennero molte commemorazioni e veglie in tutto il mondo, mentre ovunque a Ground zero furono affisse immagini delle vittime.

Una delle prime commemorazioni fu il Tribute in Light, un’installazione di 88 fari da ricerca posti nelle fondamenta delle Torri che proiettavano due colonne di luce verticalmente verso il cielo. A New York fu istituita una competizione per decidere il progetto di un monumento da erigere sul luogo di Ground Zero; il progetto vincente, Reflecting Absence, selezionato nell’agosto 2006, consiste in una coppia di piscine posizionate sul luogo delle fondamenta delle Torri, circondate da un monumento in cui sono iscritti i nomi delle vittime.

All’epoca dei fatti molti di noi non erano ancora nati o erano piccolissimi, ma quell’evento micidiale ha cambiato profondamente la storia del mondo… in seguito a quell’attacco dei terroristi, solo un mese dopo (il 7 ottobre 2001), l’America ha dapprima invaso l’Afghanistan, paese dell’Asia Centrale ritenuto la base dei terroristi di Al Qaeda e rifugio del loro capo Bin Laden e poi, nel 2003, ha invaso anche l’Iraq con l’accusa, poi rivelatasi falsa e costruita appositamente, che il dittatore iracheno Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa e aveva finanziato gli attentati di Bin Laden.

Oggi, dopo ben 20 anni, la situazione in Afghanistan è ancora senza pace e lo stesso accade in Iraq e un nuovi terribili attori come l’Isis (Islamic State of Iraq and Syria) si sono affacciati sulla scena internazionale affiancando Al Qaeda.

La violenza genera violenza e il terrorismo e la guerra colpiscono soprattutto i civili e poco intaccano le strutture di potere che generano sfruttamento e oppressione. Cambiano i metodi di intervento ma il risultato è lo stesso.

Costruire torri di pace da cui ogni persona possa guardare lontano e così provare a vaccinarsi da estremismi e fondamentalismi di ogni genere.

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