IL 19 NOVEMBRE, è la Giornata mondiale di lotta contro la povertà, istituita dall’ONU nel 1992.
“Soldi, cibo, lavoro – scrive sul suo sito Caritas Italiana – restano ancora oggi i bisogni essenziali di tante persone che bussano alle porte dei vari Centri di ascolto Caritas delle nostre realtà. Ma la povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: è isolamento, fragilità, paura del futuro.
Ogni giorno Caritas lavora con le persone coinvolte nelle diverse condizioni che la povertà comporta e intreccia, nella consapevolezza che, prima che l’aiuto materiale, è essenziale entrare in relazione, mossi dall’appello evangelico a farsi prossimi.
La premessa indispensabile per crescere in questa relazione è un incontro di sguardi – scrive don Marino Poggi, direttore della Caritas Diocesana di Genova, sull’ultimo numero di Caritas Notizie, dedicato alla prossima Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebrerà in tutta la Chiesa il 17 Novembre.
È il rispetto l’uno dell’altro, senza bugie.
Non è facile sapere questo, ma è giusto tendere a questa verità.
L’amore è sempre nella verità, che permette alle persone in relazione di essere sé stesse.
La povertà è un problema che non interessa soltanto i paesi in via di sviluppo, soprattutto quelli del terzo mondo; essa è presente anche nei paesi sviluppati, dove vivono emarginati come anziani soli o immigrati. Anche se in un alcuni paesi il reddito sta salendo o la mortalità infantile è diminuita, la ricchezza disponibile non è alla portata di tutti, anzi in certi casi il divario fra ricchi e poveri si fa più marcato.
Di solito le campagne e le zone periferiche sono quelle in cui vive il maggior numero di persone svantaggiate.
Ma perché esiste la povertà?
- Perché le ricchezze non sono distribuite omogeneamente: chi ha troppo e chi troppo poco
- Esistono le multinazionali che se approfittano della povertà sotto pagando il personale facendogli praticare un’agricoltura di assistenza
- Oggi giorno il consumo di carne è chiaramente favorito quindi, gli spazi che potrebbero servire all’agricoltura, più veloce dell’allevamento e più produttiva, vengono sottratti per essere dati all’allevamento
- Mancanza di soldi e terre fertili.
La povertà porta anche gravi malattie come obesità e anoressia, diabete, tumori legati al troppo cibo, stress, inquinamento e poco movimento questa povertà nei paesi sviluppati, invece nei paesi sottosviluppati ci sono altri tipi di malattia ad esempio sottonutrizione, malnutrizione, malattie dovute alle scarse condizioni d’igiene come l’AIDS, che colpisce quasi 2 milioni di persone all’anno, la tubercolosi e la malaria.
Nonostante i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi anni, la povertà è ancora molto diffusa. Anche in Italia, dove, come noto, il fenomeno si è aggravato in questo brutto periodo pandemico.
Anche Papa Francesco nel messaggio di presentazione della I giornata mondiale dei poveri ha proposta il tema “NON AMIAMO A PAROLE MA CON I FATTI”.
Infine un nuovo richiamo alla concretezza con l’invito alle comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, “a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto.
Il 17 novembre Caritas Italia pubblicherà online il suo Rapporto annuale sulle politiche contro la povertà in Italia. A ridosso della prima giornata mondiale dei poveri il 19 novembre.