Alla donna nella società è stato sempre stato dato un ruolo secondario, fin dai tempi antichi. Per esempio, nel mondo primitivo il maschio si occupava delle cose più difficili e della sopravvivenza, utilizzando la forza fisica, la donna invece doveva solo prendersi cura dei figli e della casa, ma la funzione di comando della famiglia era esercitata sempre dall’uomo.
Al giorno d’oggi, dopo numerose lotte svolte dalle donne per essere accettate nella società, abbiamo assistito a grossi cambiamenti, soprattutto negli ultimi cento anni.
Con la rivoluzione industriale la donna ha cominciato a lavorare alla pari dell’uomo.
Dopo le guerre mondiali la riduzione del numero degli uomini ha permesso a molti uomini di avere relazioni legali con più donne e a molte donne di svolgere compiti prima riservati agli uomini, per carenza di manodopera.
Nonostante tutto, ancora oggi perfino nei paesi più sviluppati (es: Stati Uniti, Regno Unito ecc.) la donna non ha la stessa posizione lavorativa e lo stesso guadagno dell’uomo ed è soggetta a continue molestie e ricatti sessuali anche nel mondo del lavoro, come se fosse un oggetto sessuale.
Inoltre oggi, in alcuni paesi, per motivi religiosi e culturali, a causa di idee estremiste le donne sono costrette a seguire delle rigide regole predefinite che le escludono da molte attività maschili e le rendono dipendenti dall’uomo, come se fossero di proprietà del maschio.
La donna in questo 2022 ha raggiunto una maggiore consapevolezza del suo valore e delle sue possibilità.
Non è più addetta soltanto a riprodurre la specie e prendersi cura dei figli e della famiglia, ma partecipa a tutte le attività produttive come l’uomo.
Oggi le donne rappresentano una parte importante della società e contribuiscono al suo sviluppo: astronaute, scienziate, stiliste, pittrici, addirittura presidenti di nazioni.
La donna è abbastanza rispettata ma bisogna ancora liberare la società da una mentalità maschilista.
Infatti ci sono ancora numerosi ambienti dove è in vigore un forte patriarcato, come se l’uomo non si arrendesse a perdere il ruolo di comando, e questo potrebbe spiegare le violenze e gli episodi di questi ultimi anni.
Constanza Buonann