Futuro

Il significato della parola futuro è ciò che sarà o accadrà in un tempo a venire; il tempo che verrà. L’etimologia dalla parola viene dal latino: futurus participio futuro del verbo essere. Che sarà, che verrà, che avverrà?

Sono domande che alla maggior parte della popolazione possono creare un certo stato di ansia e di paura, legate principalmente all’incertezza e al dubbio di perdersi.
Sono domande che per quanto possiamo dirci che non trapassano il nostro quotidiano, e rimangono, invece, solo legate ad uno stato di pensiero più profondo, in realtà ci segnano e fanno muovere i nostri passi in maniera instabile, come se fossimo funamboli della vita.
Abbiamo paura di dire a chi ci circonda e a noi stessi che ci stiamo perdendo dietro alle domande sul futuro e che questo lo vediamo incerto e frastagliato davanti ai nostri occhi.
Se pensiamo al progresso legato alla parola futuro subito avremo l’immagine di macchine super-sofisticate, o banalmente semplici che schiacciando un solo tasto ti risolvono la vita. Macchine completamente diverse. Ma c’è una cosa che le accomuna: l’appartenenza a un mondo irreale, che viene immaginato come il futuro, il nostro destino.
Ma in realtà il futuro è ciò che avverrà anche se, su di esso si sono fatte e si fanno mille previsioni, idee o progetti, il futuro ci sfugge come un fiume che scorre sulla Terra.
Nessuno di noi può dirsi estraneo al futuro; nessuno di noi potrà lamentarsi domani per quello che gli accadrà, se non sarà stato attivo prima. Per questo c’è bisogno di non rimanere impassibili come spettatori del proprio avvenire, ma cercare di impegnarci nel realizzarlo e costruirlo come meglio si vuole e si spera.

Erick Cobena

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