GIORNATA NAZIONALE DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Far crescere i giovani. Far crescere l’Italia
15 dicembre 2021 | Ore 14:00-19:30
Roma, Parco Gazometro – Ostiense Via del Commercio, 9
Il 15 dicembre negli spazi del Parco del Gazometro di Roma (quartiere Ostiense) abbiamo partecipato alla celebrazione della Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale (SCU), istituita ufficialmente lo scorso anno, svolta per la prima volta in presenza con la partecipazione dei giovani volontari e degli enti di servizio civile, il Ministro delle Politiche giovanili e del SCU Fabiana Dadone, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Capo Dipartimento per le politiche giovanili e il SCU, Marco De Giorgi; tra le persone in collegamento Sarah El Hairy, Segretaria di stato francese per la gioventù e l’impegno. Molti altri sono stati gli interventi ai quali abbiamo assistito, tra cui il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, il Ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi e la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.
La giornata è stata pensata come un’opportunità di dialogo con il Ministro Dadone su temi rilevanti per il futuro del SCU a partire dalla realizzazione di piccoli gruppi di lavoro su 7 temi scelti: Giovani nella transizione ecologica, Giovani nella transizione digitale, Giovani nello sport, Giovani nella lotta alla pandemia, Giovani in Europa, Giovani nel terzo settore e Giovani nel mercato del lavoro.
“Dall’assistenza al restauro, dalla riqualificazione dei beni confiscati alla mafia alla formazione post-universitaria”.
Il tavolo numero 6 Giovani nel terzo settore, a cui ha partecipato Caterina in servizio con il CESC Project presso l’ente di accoglienza della Cooperativa Agorà di Roma, ha affrontato, come già accennato di sopra, i temi della conoscenza del terzo settore, le aspettative di noi volontari, l’organizzazione dell’attività svolta durante il servizio. Abbiamo raccontato ciò che ci aspettavamo dal nostro anno di servizio civile, principalmente l’obiettivo di far conoscere questa iniziativa e la speranza di una crescita personale e professionale. Poi il dibattito si è spostato sulle idee per migliorare il servizio civile. Sono emerse molte proposte, tra le quali quella di diversificare le attività per poter avere una visione più ampia del terzo settore, magari prolungando i mesi di servizio da 12 a 18, spaziando tra tre diversi progetti, sei mesi per ognuno. Una proposta che non ha trovato il favore di tutto il tavolo ed è stata accolta, quindi, solo parzialmente e non all’unanimità. Per concludere, ci è stata consigliata la visione del documentario “Rebibbia Lockdown”, in cui quattro universitari sono incaricati di seguire i detenuti-studenti in carcere, quando il virus all’improvviso blocca ogni incontro. Nasce un meraviglioso rapporto epistolare tra i ragazzi, che per mesi si racconteranno gli uni agli altri. Io non vedo l’ora di vederlo, spero di aver incuriosito anche voi!”
Anche Francesco, in servizio con il CESC Project presso l’ente di accoglienza ALM, centro diurno per ragazzi disabili di Roma, ha partecipato al tavolo numero 6, riguardante il terzo settore. “Il Tavolo ha preliminarmente esaminato la normativa inerente il Codice del terzo settore, per poi avviare un acceso e intenso confronto, che ha visto protagonisti proprio noi volontari, in quanto abbiamo esposto le nostre personali idee concernenti l’organizzazione e lo scopo del nostro servizio, fornendo cruciali spunti di riflessione, che sono poi stati esposti dal coordinatore junior”
Come si può implementare la mobilità internazionale ed Europea utilizzando anche lo strumento del servizio civile?
Il Tavolo su Giovani ed Europa ha visto la partecipazione di Claudia ex volontaria in servizio civile con la Croce Rossa che ha riportato come “lo scambio di esperienze fra i partecipanti ha portato alla conclusione comune che è importante dare le informazioni ai giovani sulle opportunità di esperienze all’estero e in Europa e di accompagnarli all’accedervi perché non sempre è così semplice trovare l’esperienza giusta per ciascuno.
“Quale è stato l’impatto della pandemia sul servizio civile e quale cambiamenti ha portato e sta portando al modo di svolgere il servizio civile?”
Il tavolo numero 4, invece, a cui ha partecipato Alessia in servizio presso la sede centrale del CESC Project, ha riflettuto, come accennato sopra, su quanto sia stato forte l’impatto della pandemia sul servizio civile, su quanto questa abbia portato alla luce alcune fragilità della società attuale e su quanto i ragazzi in servizio civile abbiano continuato ad agire anche in piena emergenza, senza fermarsi e rimanendo vicini alle comunità locali. Si è anche riflettuto sull’introduzione necessaria di alcuni strumenti di digitalizzazione, ma cercando di ponderare al meglio la scelta senza lasciarsi troppo schiacciare dalla burocrazia e dal controllo costante. Ovviamente non vanno demonizzati gli strumenti digitali, ma non vanno neanche troppo esaltati e sostituiti a discapito del valore più intimo e insito del Servizio Civile che è quello della vicinanza, della prossimità e della presenza fisica.
Un video per ricordare il 15 dicembre realizzato da Anymore Onlus di Messina ente socio del CESC Project referente per la Sicilia.
Di seguito il link con le immagini di tutte e 5 le ore dei lavori della giornata