Mercoledì 9 Febbraio 2022 La redazione di Appunti di pace ha avuto la possibilità e il piacere di conoscere, tramite piattaforma zoom, Claudio Pozzi, ex obiettore di coscienza di Napoli. Siamo entrati in contatto con Claudio grazie al suo sito web, pensato e realizzato per raccogliere documenti, immagini, storie e testimonianze in occasione dei 50 anni dall’approvazione della legge sull’obiezione di coscienza (1972-2022).
La storia di Claudio ci ha appassionati e molto coinvolti. Nel 1968 durante il terremoto del Belice parte da Napoli per prestare il suo servizio volontario nelle zone terremotate.
In quegli stessi anni Claudio avrebbe dovuto svolgere il suo servizio militare, ma già da qualche anno faceva parte di un’associazione Cristiana di nome “Shalom” e trovava l’adesione alla prospettiva di fede in contrasto con lo svolgimento del servizio militare.
Fece obiezione di coscienza in quanto cattolico, ma aderendo anche alle motivazioni politiche che muovevano altri obiettori del periodo. Fu arrestato e recluso per 5 mesi nel carcere di Gaeta da cui uscì il 1 ottobre 1972, a pochi mesi dall’approvazione della legge sull’obiezione di coscienza, per un congedo concesso per una malattia.
Durante la sua detenzione ebbe la possibilità di scrivere un diario, che è stato pubblicato nel 2019 dal Centro Gandhi, con il titolo di “Uno Spicchio di Cielo dietro le sbarre”.
Se nel dicembre del ’72, finalmente, si arrivò all’approvazione della legge 772/72 ciò fu dovuto al forte movimento di opinione pacifista e antimilitarista creatosi attorno ad alcune decine di ragazzi che avevano affrontato il carcere pur di non contravvenire ai propri princìpi.
Un movimento che si espresse con numerose iniziative: dichiarazioni collettive di obiezione, manifestazioni, marce della pace, raccolta di firme, invio di cartoline ai presidenti delle Camere e, infine, un digiuno di 38 giorni di Marco Pannella e Alberto Gardin e di circa 150 militanti radicali e nonviolenti.
Di seguito il link del blog di Claudio dove approfondire e contribuire al tema.
Alessia Saini