ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | CON LOS PIES EN LA TIERRA |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | ECUADOR |
NUMERO OPERATORI VOLONTARI | 16 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
“Il contadino, o agricoltore, è l’unica persona che sa usare un machete o una zappa.
Ma oggi deve saper usare il computer se vogliamo che ci sia una società rurale più dinamica” Bepi Tonello Fondatore del FEPP “Il Sistema economico è Sociale e Solidale riconoscendo l’essere umano come soggetto e fine; propende per una relazione dinamica tra la società, lo Stato e il mercato in armonia con la natura; ha come obiettivo finale la garanzia della produzione e riproduzione delle condizioni materiali e immateriali capaci di garantire il BuenVivir”. Dalla Costituzione della Repubblica dell’Ecuador Il progetto “CON LOS PIES EN LA TIERRA” verrà realizzato nella Repubblica dell’Ecuador, ed è rivolto a piccoli produttori, famiglie di contadini e comunità indigene in difficoltà, o coinvolti e danneggiati dallo sfruttamento delle risorse naturali e dai conflitti ambientali, di 7 Province del nord e centro del Paese. Supporterà interventi di cooperazione, educazione e formazione per lo sviluppo rurale, il miglioramento della produzione agricola e l’allevamento, i sistemi di irrigazione, l’elaborazione, la confezione e vendita di prodotti alimentari agricoli o d’allevamento di qualità, lo sviluppo di attività di turismo sostenibile e comunitario. CONTESTO TERRITORIALE Il progetto verrà realizzato in 7 Province dell’Ecuador: Imbabura, che copre anche il Carchi, Sucumbìos, Orellana, Chimborazo con intervento in Manabì, Bolivar. Le 5 sedi del progetto sono: Ibarra, Nueva Loja (Lago Agrio), Puerto Francisco de Orellana (o El Coca), Riobamba/Portoviejo, Guaranda. Pur non trovandosi distanti (tra gli 83 e i 460 km) le località si trovano in contesti climatici e produttivi differenti (3 nelle Ande, con aree di intervento anche in zone subtropicali, e 2 in Amazzonia). L’omogeneità del progetto è garantita dalla metodologia d’intervento adottata dalle realtà locali, dal settore operativo e dalla promozione e supporto alle attività produttive, che mirano a favorire comunità contadine in difficoltà economiche e a dare loro strumenti per la sostenibilità economica delle produzioni agricole; attraverso progettualità di cooperazione decentrata o di sviluppo comunitario. In tutte queste attività faranno da supporto gli operatori del servizio civile. ENTI ATTUATORI Il CESC Project, in collaborazione con Gondwana – Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare, interviene nel settore dello sviluppo rurale e comunitario in Ecuador dal 2016, attraverso l’invio di volontari in Servizio Civile e progetti di cooperazione decentrata. Il CESC Project ha una lunga e decennale esperienza di interscambio e di supporto ai progetti in Ecuador e nello sviluppo di progetti di cooperazione decentrata. Il presente progetto sarà implementato da Gondwana Cooperazione e Diplomazia Popolare, legata da molti anni al CESC Project da rapporti di collaborazione sinergica, oltre che da un accordo di partenariato. Gondwana ha una lunga esperienza nell’interscambio e nella collaborazione di diverse progettualità attive in Ecuador. Gondwana ha inoltre una buona esperienza nel campo della cooperazione decentrata, avendo realizzato molti progetti a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e diversi programmi di sviluppo, sia in Africa che in sud America, soprattutto in Ecuador. I progetti di cooperazione decentrata sono stati attivati principalmente con le Province Autonome di Trento e Bolzano, con la Provincia di Roma e con la Regione Lazio. A fine 2016 è iniziato un progetto di Cooperazione Decentrata triennale (2016-2019), di supporto alla Finca (fattoria agricola ed eco-turistica) di Lita/Cachaco e nel 2017 l’8Xmille della Chiesa Valdese ha approvato un cofinanziamento per un progetto di cooperazione di Gondwana per supportare le attività di sviluppo rurale del FEPP, realizzato tra fine 2017 e il 2018. I giovani operatori volontari del servizio civile del presente progetto andranno ad incrociare, ed in parte a supportare, alcune delle attività dei progetti di cooperazione decentrata: sia in quelli già avviati che in quelli ancora da attivare. Dal 2016 sono stati avviati in Ecuador 7 progetti di servizio civile e due progetti di Corpi civili di Pace per un totale di 50 giovani volontari coinvolti. Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio (FEPP), una delle maggiori ONG ecuadoriane. Nata nel 1970, é una Fondazione civica con finalità sociali, senza scopo di lucro. È nata dall’ispirazione suscitata dall’Enciclica Populorum Progressio, con spirito ecumenico, che avevano l’obiettivo di creare un “fondo comune” per assistere i poveri e per promuovere uno “sviluppo solidario dell’umanità”. Il FEPP è stato riconosciuto dalle Istituzioni ecuadoriane come ente di pubblica utilità, lavorando a fianco di uomini e donne contadini, indigeni, afroecuadoriani, montubi, meticci, popolazione urbana marginale e poveri. Supporta gli sforzi di questi gruppi sociali per il miglioramento organizzativo ed educativo, l’accesso alle risorse finanziarie, nella possibilità di impiego e nell’utilizzo dei mezzi per la produzione, nella trasformazione, nella commercializzazione, nella salvaguardia ambientale, nell’uguaglianza di genere, nell’incidenza politica, nel benessere, contribuendo così a condizioni di vita più umane. In questi ultimi anni, ha raggiunto circa 140.000 famiglie e più di 550.000 persone. PROBLEMATICA EVIDENZIATA In tutte le Provincie di intervento risulta evidente la presenza storica e ancora attuale di monoculture (spesso orientate all’esportazione), latifondi o comunque grandi appezzamenti di terra che lasciano grandi superfici incolte o destinate a produzioni industriali, nella zona amazzonica sono presenti grandi compagnie di sfruttamento petrolifero. Nonostante la realizzazione, negli ultimi decenni, di programmi e interventi – molti dei quali attivati proprio dal FEPP – che permettessero ai contadini di riscattare o acquistare terre comunitarie indigene o piccoli appezzamenti di terra, persistono ancora forti disuguaglianze nella distribuzione della terra, nella possibilità di accesso al credito e nella capacità di mettere a coltura e di migliorare la resa agricola dei campi dei piccoli proprietari o delle comunità indigene. Ne consegue una estrema fragilità dei piccoli produttori e delle stesse comunità indigene nell’utilizzare in maniera efficace e sostenibile i terreni a disposizione. La criticità evidenziata è l’ulteriore abbandono dei territori comunitari indigeni e il riassorbimento dei piccoli appezzamenti di terra nelle mani dei grandi proprietari terrieri, con gravi conseguenze sulla qualità e sui diritti dei lavoratori. Per rispondere alle problematiche evidenziate, il seguente progetto interviene con azioni di supporto nel settore dell’educazione e promozione territoriale a livello comunitario, per dare un impulso alle popolazioni indigene e contadine nella produzione o nel lavoro in agricoltura, nell’allevamento, preservazione e animazione dell’ambiente naturale, gestione e sviluppo di sistemi idrici sostenibili e partecipativi. L’azione verrà svolta a partire da 5 diverse città, capoluoghi regionali, e avvalendosi del radicamento della ONG ecuadoriana FEPP. Alla luce di quanto evinto dall’analisi del contesto e del lavoro già avviato dalle controparti locali, risulta importante supportare l’azione diretta a favore dei contadini e indigeni delle Province coinvolte, in particolare realizzando azioni di:
DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Sono destinatari del progetto: • 280 contadini appartenenti a comunità indigene e non, piccoli produttori o appartenenti a comunità territoriali, delle aree rurali della Provincia di Sucumbìos, le cui attività sono coordinate dalla regional FEPP di Lago Agrio; • 220 contadini appartenenti a comunità indigene e non, piccoli produttori o appartenenti a comunità territoriali, delle aree rurali della Provincia di Orellana produttori della Riserva naturale Parco nazionale di Yasunì, le cui attività sono coordinate dalla regional FEPP di Coca; • 200 contadini appartenenti a comunità indigene e non, piccoli produttori o appartenenti a comunità territoriali, delle aree rurali delle Province di Imbabura e Carchi, soci del sistema idrico comunitario nella valle del Chota, residenti nelle aree rurali andine delle 2 Province, le cui attività sono coordinate dalla regional FEPP di Ibarra; • 200 contadini appartenenti a comunità indigene e non, piccoli produttori o appartenenti a comunità territoriali, gestori del sistema idrico comunitario di Santa Fe, delle aree rurali e andine della Provincia di Bolivar, le cui attività sono coordinate dalla regional FEPP di Guaranda; • 200 contadini appartenenti alla popolazione montubia e non, piccoli produttori o appartenenti a comunità territoriali, lavoratori o persone colpite dal terremoto del 2016, delle Province di Chimborazo e Manabì, le cui attività sono coordinate dalla regional FEPP di Riobamba in collaborazione con la regional di Portoviejo. Beneficeranno del progetto: • le famiglie dei contadini e contadine, dei giovani e persone in stato di disagio direttamente coinvolti; • le intere comunità indigene di cui alcuni suoi componenti saranno direttamente coinvolti nel progetto; • le attività commerciali che avranno rapporti di vendita o acquisti con i piccoli produttori supportati; • tutti i residenti e gli utenti delle aree Protette e aree naturali inserite nelle attività. |
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale:
Supportare le attività di sviluppo rurale, animazione, formazione e cooperazione territoriale a favore di comunità indigene marginali e piccoli produttori agricoli in difficoltà economica, delle loro strutture comunitarie, cultura, lingue, dell’ambiente naturale in cui sono inseriti, per dare loro gli strumenti per l’integrazione economica, sociale, culturale e la possibilità di acquisire con pienezza i diritti di cittadinanza. Obiettivi specifici:
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ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
A tutti i volontari in servizio verrà chiesto di inserirsi nel rafforzamento delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi del progetto. Verrà inoltre chiesto di vivere la vita e le esperienze all’interno delle sedi di servizio nel pieno rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locale. I destinatari o beneficiari con cui si entrerà in contatto saranno persone appartenenti a diversi gruppi etnici. I volontari avranno spazi di incontro, di scambio e di verifica periodici con lo staff locale del progetto.
Di seguito riportiamo l’elenco delle attività previste per gli operatori volontari:
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POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
GONDWANA | Via Cariati 12, Roma | 128569 | 16 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | INDIRIZZO ENTE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
Fepp Regional Lago Agrio | Via 12 de Febrero y 10 de Agosto, 267 – Lago Agrio | 128244 | 2 |
Fepp Regional Coca | Av. Mons. Alejandro Labacasnc – Coca | 128246 | 2 |
Fepp Regional Ibarra | Oviedo y Luis C. Borja 11-18 – Ibarra | 128247 | 4 |
Fepp Regional Guaranda | Convenciòn de 1884, 106 – Guaranda | 128248 | 4 |
Fepp Regional Portoviejo | Tarqui y Chile, 1824 – Riobamba/Portoviejo | 128249 | 4 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
I volontari in SC saranno impegnati 5 giorni la settimana per 1145 ore complessive di servizio annuale. Il vitto e l’alloggio per i 16 volontari operatori del servizio civile sono assicurati dal FEPP, con modalità e stile del luogo.
Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
L’esperienza pregressa e la precedente formazione, a seconda della sede:
Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è possibile che condividano la casa con dei referenti locali o equipe del progetto e che vengano alloggiati in stanze multiple; il vitto viene preparato collettivamente o nelle case dove i volontari sono alloggiati, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni. Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non sempre garantisce una navigazione particolarmente veloce. Particolari condizioni di rischio o disagio Benché le condizioni dei territori in cui presteranno servizio i volontari siano critiche rispetto alla povertà piuttosto diffusa e al disagio sociale che ne deriva, non si evidenziano particolari rischi data la connessione e assoluta integrazione dei partner sul territorio e il forte contatto con la comunità che ne conosce e supporta l’operato. È comunque buona prassi che i volontari seguano, in particolare nel tempo libero, comportamenti consigliati durante il percorso formativo (evitare di rientrare tardi la sera se si è da soli, esentarsi assolutamente dall’uso di droghe o alcool, non indossare abbigliamento di marca o portare oggetti preziosi, avere un comportamento sobrio nei rapporti interpersonali, etc.). La maggior parte dei rischi sono facilmente ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale. Le 5 sedi si trovano in zone climaticamente molto differenti: 2 di esse in area amazzonica, con clima tropicale, dove il caldo è l’umidità sono forti; 3 sulle Ande, oltre i 2.000 metri, ma con lavoro anche in zone subtropicali All’altitudine indicata si potrebbero riscontrare alcune difficoltà di adattamento fisico e di affaticamento derivante dalla minore presenza di ossigeno nell’aria. In questo senso si chiede di fare attenzione se si avessero problemi di tipo digestivo e soprattutto di circolazione sanguigna. Rischio criminalità Nonostante la situazione politica dell’Ecuador sia caratterizzata da una sostanziale dose di stabilità, è sempre alta l’allerta per la presenza della criminalità comune ed organizzata soprattutto nelle grandi città e nelle zone turistiche, così come nelle regioni confinanti con la Colombia. Si tratta di aree lontane dalle sedi di servizio civile per cui sono necessarie particolari precauzioni soprattutto durante viaggi e spostamenti. Durante la permanenza nel Paese si raccomanda di evitare eventuali manifestazioni o assembramenti che potrebbero improvvisamente degenerare, tenendosi informati sulla situazione anche attraverso gli organi d’informazione locali ed internazionali. Si raccomanda inoltre di evitare spostamenti non necessari, soprattutto la sera. Si segnala infine l’elevato pericolo di incidenti dovuto alla situazione dei trasporti interni: mezzi in pessime condizioni, autisti poco preparati, mancanza di controlli e di rispetto delle norme di circolazione, elevato traffico e cattivo stato delle strade. Rischi ambientali L’Ecuador è un Paese ad alto rischio sismico. Una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter ha colpito il 16 aprile 2016 la zona costiera centrale dell’Ecuador. Nei mesi successivi lo sciame sismico ha continuato ad interessare il Paese. Le attività eruttive dei vulcani Guagua Pichincha, Reventador, Cotopaxi e Tungurahua sono sotto costante monitoraggio. Per la salvaguardia dell’incolumità degli operatori volontari e dell’altro personale impegnato nel progetto è previsto un Piano Sicurezza, un Protocollo di sicurezza e un Responsabile della sicurezza del progetto. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento. |
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
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CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Non sono riconosciuti eventuali crediti formativi né eventuali tirocini.
All’operatore di servizio civile sarà riconosciuto l’attestato che indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti Formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (12h) |
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Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (28h) |
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Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (7h) |
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Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (8h) |
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Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) |
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Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) |
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Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto. La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero. |
Per informazioni:
E-mail estero@cescproject.org
Tel. 06 71280300