São Gonçalo dos Campos dista più o meno un’ora e mezza in bus, da Salvador, la capitale dello stato di Bahia. È una piccola città, per nulla industrializzata, dove il traffico non esiste e durante il cammino, magari verso il centro, potrai incontrare qualcuno passeggiare in sella ad un cavallo che mostra fiero la sua andatura sbattendo la coda da un lato all’altro dello spazio circostante, oppure incrocerai un contadino su un carretto in legno, spinto da un mulo che lo trascina con fare lento sotto i raggi di quel sole che tanto la rende una città dal clima tropicale.
Molte persone si spostano a piedi, ma anche in bici, auto o moto: i patiti della “musica del momento”, quindi molti, non esiteranno a condividerla, pompandola a tutto volume grazie ai loro fantastici impianti subwoofer, a prova di amplifon, installati nel cofano della loro macchina, probabilmente d’epoca. Essendo una zona rurale, rispetto, per esempio, a Feira de Santana, ti capiterà di sentirti osservato, 1) perché vedranno volti nuovi in un posto in cui tutti si conoscono, e 2) perché, parlandoci sinceramente, quando gli capita mai di incontrare facce diverse, per esempio europee, o, nello specifico, italiane? Ti parleranno sorridendo di stupore e sapranno guardarti negli occhi con la giusta intensità: il loro sguardo non è invadente… spontaneamente sorriderai anche tu. Ti chiederanno il motivo della tua permanenza a São Gonçalo e al suono della parola “P.A.C.E” risponderanno: “que legal!” L’associazione “P.A.C.E.” (Pé de Arte, Cultura e Educação, ossia Albero di arte, cultura e educazione) è conosciuta ed è molto apprezzata dalle persone in loco, ma anche dai volontari che ospita. I referenti, la “mamma/nonna” dell’associazione, i professori, gli educatori e gli assistenti: saranno tutti capaci di farti sentire ospite e al contempo membro della famiglia. Ti spiazzerà la loro profonda sensibilità e la forte energia che ne deriva. Ti proporranno di prenderti cura dell’orto e delle piante, che innaffierai con l’aiuto dei bambini e delle persone che frequentano la ONG, mentre al lato della sede due palme di cocco enormi cattureranno l’attenzione per un soffio di vento più forte, o per la sfumatura dei colori tra nuvole e cielo, che sa d’infinito. Vivrai l’associazione in pomeriggi di stupende attività: percussioni e banda marcial, lezioni di chitarra, capoeira, break-dance, roda de conversa, arti visivei, yoga, cucito, culinaria, laboratorio di lettura e scrittura per bambini. Potrai seguire le attività, partecipando, supportando e implementando proposte legate al tema delle lezioni. I professori sapranno lasciarti lo spazio per apprendere ed insegnare. Potrai, successivamente, proporre attività nuove e/o dare continuità a quelle avviate in questo primo anno del progetto, come le aule di Italiano e culinaria italiana/pizzeria. Si respira aria di complicità, di senso del rispetto e protezione. Osserva ogni cosa con discrezione, sarai calamita, ma sarai anche la sostanza che l’attrae. Non lasciare spazio al pregiudizio, piuttosto sospendilo se necessario. A São Gonçalo “la community abbraccia l’Italia” e lo sa fare per davvero. Concediti a questa danza che rifiuta il controllo di un partner sull’altro: a volte si balla in coppia, a volte in gruppo. Non ci sono passi predefiniti, ciò che conta è non dimenticare di dare continuità alla coreografia.
In un certo senso, sicuramente mistico, saremo legati dal passaggio di un filo e dal suo messaggio. Per intuirlo, scoprirlo e capirlo… “deixa fluir”.
Giuseppina Formisano
Volontaria in Servizio Civile in Brasile
Sede di São Gonçalo dos Campos