Oggi, 15 maggio, è la Giornata internazionale dell’obiezione di coscienza al servizio militare.
Oggi è anche il compleanno del CESC Project
Tanti auguri e un grazie di cuore a tutti gli obiettori di coscienza passati, presenti e futuri che si adoperano perché ogni persona possa avere il diritto di negare la propria disponibilità a far parte di sistemi ed organizzazioni che prevedono, come mezzo di azione per il raggiungimento dei propri scopi, l’uccisione di altre vite.
Oggi è anche il “compleanno” del CESC Project.
Ventuno anni di impegno nella promozione del servizio civile sia in Italia che all’estero, per la costruzione di una cittadinanza consapevole impegnata nello sviluppo di una convivenza civile, solidale, pacifica e nonviolenta.
Dunque per noi è un doppio motivo di festa, riflessione, autocoscienza e consapevolezza di alcuni fatti della nostra contemporaneità che ci ricordano che:
- l’organizzazione militare si fonda su una struttura armata, gerarchica e addestrata ad uccidere
- la produzione e il commercio di armi alimenta la criminalità, i regimi dittatoriali, i fondamentalismi e il terrorismo.
- i costi di queste strutture sono pagati con i soldi pubblici, nel caso degli stati, o da attività illecite e criminali, nel caso delle mafie, e comunque sottratti ad altre attività che possono portare benessere alle persone e alla biosfera.
Pertanto la scelta dell’obiezione di coscienza è necessaria ogni giorno in nome:
- del principio perenne delle filosofie e delle religioni che dice agisci nei confronti degli altri così come vorresti che gli altri agissero verso di te
- dell’appartenenza all’unica umana famiglia e del conseguente riconoscimento dei diritti umani di tutti
- dei principi costituzionali del ripudio della guerra, della difesa del paese e del suo ordinamento democratico
La forza di questa dell’obiezione di coscienza risiede:
- nella forza della verità e nella nonviolenza,
- nel dovere morale e civile del rispetto della vita, della biosfera e della Madre Terra
L’obiettore di coscienza si impegna a:
- contrastare tutte le organizzazioni armate, tutte le guerre e tutte le uccisioni
- riconvertire le fabbriche di armi a produzioni civili
- disarmare, smilitarizzate e riconvertire la difesa militare in difesa civile non armata e nonviolenta
- promuovere la pace, l’istruzione e la cultura, la salute e la cura, la civile convivenza e l’accoglienza umanitaria, la cooperazione e la solidarietà internazionale.
Nel CESC Project tutto questo proviamo a farlo, insieme ai giovani e ai nostri enti associati, a partire dall’Istituto Repubblicano del Servizio Civile di cui facciamo parte nella consapevolezza della sua importanza storica quale forza trasformatrice per il futuro.
In questo cammino comune un grazie di cuore allora a tutte le operatrici e gli operatori del servizio civile, agli operatori e i volontari degli enti, agli amici e sostenitori per essere sempre al nostro fianco e per la fiducia nel nostro impegno e nelle nostre potenzialità
Tanti auguri allora a tutti noi e arrivederci sulle strade del Servizio civile.
I soci e lo staff del CESC Project.