Portogallo
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
TITOLO DEL PROGETTO: PROTEZIONE AMBIENTALE E SVILUPPO COMUNITARIO IN PORTOGALLO
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione
della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO
Il progetto “Protezione ambientale e sviluppo comunitario in Portogallo” si realizza in due aree portoghesi, la regione del nordest trasmontano e quella a sud dell’Alentejo, nell’ottica di rendere più dinamici i territori rurali in abbandono, non solo privilegiando gli interventi contingenti quanto piuttosto valorizzando la trasmissione dei saperi attuata dalle popolazioni nel corso dei secoli e incentivando la gestione sostenibile del paesaggio.
Il progetto è inserito all’interno del programma “2021 Comunità resilienti nella penisola iberica”, che intende innescare processi di resilienza nelle comunità attraverso una serie di azioni sinergiche e complementari in grado di agire su problematiche di ordine ambientale, sociale e educativo.
L’intervento del progetto mira a sviluppare azioni di protezione ambientale e sviluppo locale per promuovere e valorizzare il patrimonio rurale, le tradizioni culturali locali e la partecipazione civica.
Contesto territoriale
NORDEST TRASMONTANO
L’area del Nordest Transmontano é caratterizzata da un paesaggio molto vario con zone di montagna e altopiano sfruttate per l’agricoltura. Con la meccanizzazione in agricoltura e contestualmente con il declino della pratica agricola anche la popolazione si è molto ridotta e invecchiata e questi fenomeni stanno deprimendo il contesto, poichè tutta la socialità ruotava intorno alla produzione agricola con un lavoro centenario non meccanizzato. Molti sono emigrati lasciando i campi incolti a trasformare il paesaggio. Ora ci sono piccoli appezzamenti coltivati a cereali, olivi, vigneti e orti in una logica di agricoltura di sussistenza. Questo abbandono ha prodotto un impoverimento a livello ecologico con la diminuzione della biodiversità della fauna della regione, nonostante quest’area del Paese sia attraversata dal Parco Naturale del Douro Internazionale.
Il distretto di Bragança è l’ultima frontiera del Portogallo prima di approdare in terra spagnola e appartiene alla provincia del Trasmontano e Alto Douro. Il fiume Douro ne costituisce la caratteristica geografica più importante, marcando il confine del distretto lungo tutta la frontiera meridionale e la maggior parte di quella orientale.
Miranda do Douro
Questo comune sorge alla sorgente del fiume Douro e si trova esattamente sul confine spagnolo. Per questa particolare posizione la popolazione locale parla il mirandês, una lingua asturiano-leonese, seconda lingua ufficiale del Paese, che per la sua particolarità richiama studiosi e ricercatori da molte parti del mondo. Intorno a Miranda ci sono piccoli villaggi di contadini che vivono di pastorizia e di coltivazione dell’ulivo.
Il paesino di Atenor (sede dell’associazione partner AEPGA) è la frazione più a sud, abitata da una sessantina di persone, la gran parte con età superiore ai 50 anni, che praticano una agricoltura di sussistenza di piccola scala. Atenor dista 25 km da Vimioso, 30 km da Miranda do Douro, e 22 Km da Cacarelhos.
Vimioso
Il comune di Vimioso è attraversato dalle profondi valli dei fiumi Angueira, Maçãs e Sabor. Nel secolo XX ha subito dei profondi flussi migratori verso il Brasile e la Francia, con un conseguente invecchiamento molto pronunciato della popolazione. I prodotti agricoli principali sono il vino, l’olio, il grano e la patata ed è molto sviluppato l’allevamento di asini, bovini, ovini e caprini, favorito dai buoni pascoli.
Il paesino di UVA (sede dell’associazione partner Palombar) ha due frazioni, Mora e Vila Chã da Ribeira, e conta poche decine di abitanti principalmente anziani. Dista 17 km dalla cittadina di Vimioso, 10 km da Atenor ed a 14 km da Caҫarelhos. Ha un microclima molto particolare che, oltre alla buona produzione agricola, favorisce la permanenza di molti colombi accolti nelle storiche colombaie che nei secoli gli abitanti di questo territorio hanno costruito per la loro accoglienza.
ALENTEJO
Con una densità di abitanti tra le più basse d’Europa, è la regione del Portogallo con maggior superfície e quella di gran lunga meno abitata. Alentejo significa letteralmente “Oltretago” ed effettivamente il fiume di Lisbona rappresenta in parte, a nord, uno dei confini di questa regione (gli altri sono la Spagna ad est, l’Algarve a sud e l’Oceano Atlantico ad ovest). Questa regione si caratterizza per l’estensione e la varietà del suo paesaggio: dalla costa marittima all’entroterra di grandi latifondi, dai vigneti ai sughereti, dai monumenti megalitici alle testimonianze del passato romano. L’Alentejo vanta un ricco patrimonio storico ed è considerata una delle zone più autentiche del paese.
Il distretto di Évora, nel Portogallo continentale, appartiene alla provincia tradizionale dell’Alto Alentejo. Capoluogo del distretto omonimo, la città di Évora è la più grande della regione e sede di un’università, fondata nel 1559. Per la numerosa presenza di testimonianze architettoniche negli stili più vari è considerata una città-museo e dal 1986 è Patrimonio dell’umanità UNESCO. ll suo territorio, abitato già dalla preistoria come testimoniano i diversi siti megalitici presenti nei dintorni, fu un nodo importante di strade che collegavano diverse regioni di Spagna e Portogallo nel periodo di dominazione romana, e oggi un importante centro agricolo-commerciale.
Montemor-o-Novo
E’ diviso in sette freguesias (frazioni) e registra una media di 12,9 abitanti per km², rappresentando il municipio con la maggior densità di popolazione dell’Alentejo Centrale.
Riguardo alla distribuzione della popolazione per fascia etaria, la maggiorparte della popolazione si colloca nel gruppo tra i 15 ed i 64 anni (9.527 persone, 59,41%), seguito dal gruppo dai 65 anni in su (4.759 persone, 29,68%) e per ultimo il gruppo tra 0 e 14 anni (1.751 minori, 10,92%).
L’economia si basa principalmente sulla produzione di carne, di cui Montemor-o-Novo è il principale produttore del Paese. Il municipio è noto per la diversità di paesaggi tra la parte settentrionale, dove predominano laghi e bacini artificiali, e quella meridionale, che presenta una straordinaria abbondanza di vegetazione possibile solo grazie ai corsi d’acqua e alle fonti sotterranee esistenti.
Il paesaggio è profondamente caratterizzato dai sughereti, formati solo da querce da sughero o con la presenza di querce d’altro tipo, tra cui esemplari adulti di diverse varietà di rovere, poco comuni nel territorio. L’importanza del sughereto nella socioeconomia è innegabile, come dimostra il settore sughericolo, con aziende di trasformazione. Non si devono però dimenticare i prodotti derivati da questo tipo di bosco, come la produzione di legna, il miele, la cacciagione o l’artigianato.
La biodiversità è elevata, data la presenza di varie specie di fauna e flora d’interesse comunitario.
Montemor-o-Novo possiede un patrimonio ricco e molto ampio, essendo da millenni un luogo d’incontro e testimonianza di culture. Recentemente l’attività turistica, associata al patrimonio e ai prodotti dei sughereti, è diventata più importante, grazie soprattutto al “Percorso del Sughereto” e a una rete di sentieri che comprende l’ “Ecopista del Sughereto”.
Criticità rilevate e innovazioni proposte
I territori rurali dei Comuni di Miranda do Douro, Vimioso e Montemor-o-Novo si caratterizzano per i seguenti aspetti critici:
o invecchiamento della popolazione
o isolamento sociale
o mancanza di offerta socio-culturale
o difficoltà di accesso al mercato del lavoro in settori innovativi
o spopolamento e in particolare emigrazione della componente giovanile
Questi luoghi, tendenzialmente isolati e in abbandono ma ricchissimi in termini ambientali e culturali, necessitano di azioni in raccordo tra loro in grado di:
– incoraggiare le opportunità di permanenza, la partecipazione civica e l’occupabilità da parte dei giovani
– privilegiare la trasmissione dei saperi e dei mestieri facenti parte della cultura locale
– recuperare il patrimonio rurale
– preservare la biodiversità e favorire la gestione sostenibile del paesaggio
– implementare la partecipazione comunitaria
– promuovere il dialogo intergenerazionale
– rivitalizzare e dinamizzare il territorio
– incentivare l’offerta turistica
I fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione rendono difficoltosa una prospettiva di sviluppo di queste aree, ma l’operato delle associazioni locali tende a contrastare questa situazione in un’ottica resiliente.
Supportare l’azione delle associazioni portoghesi nell’ambito della conservazione e rigenerazione del patrimonio naturale, culturale e sociale significa da un lato valorizzarne ulteriormente l’operato, attraverso la collaborazione e lo scambio tra giovani di diverse provenienze che scelgono di abitare e adoperarsi in piccoli centri e in territori isolati e caratterizzati da una popolazione anziana, e dall’altro lato darvi massima diffusione attraverso la realizzazione di attività di sensibilizzazione e promozione per aumentare la partecipazione agli eventi realizzati nei territori, incentivare il turismo in queste aree desolate, rafforzare la partecipazione civica e attirare la curiosità e l’interesse di nuovi giovani.
Destinatari del progetto
Il totale dei destinatari diretti, focus dell’intervento, per le 3 sedi di intervento progettuali consta di:
– gli allevatori d’asini e iproprietari di colombaie, in genere anziani, tendenzialmente non sensibilizzati al benessere animale e alla tutela dell’ecosistema
– un centinaio di abitanti dei paesini di Atenor e Uva, popolazione in larga parte anziana, isolata e con scarso accesso ad attività sociali e culturali, sui quali le azioni progettuali un forte impatto sociale e comunitario, considerato che la popolazione è in rapido e forte invecchiamento e molte famiglie sono composte solo da anziani che, in alcuni casi, sono anche soli.
– gli abitanti del municipio di Miranda do Douro, Vimioso e Evora, fra cui agricoltori e artigiani locali, partecipanti alle attività di conservazione della natura e del patrimonio rurale organizzate dalle 3 associazioni e/o coinvolti nelle attività socio-culturali
– i giovani del comune di Montemor-o-Novo, interessati alla cura dell’ambiente e alle iniziative di dinamizzazione del territorio
– gli studenti delle scuole del territorio del distretto di Bragança, e 100 del comune di Montemor-o-novo coinvolti nelle attività di educazione ambientale promosse dalle associazioni locali
– i giovani coinvolti nelle attività formative (soprattutto studenti universitari provenienti dal contesto urbano e interessati alla preservazione del patrimonio culturale e naturale, ambito di realizzazione di stage formativi e/o workshop e seminari)
– i giovani coinvolti nei campi di lavoro e nelle esperienze di volontariato locale, interessati al contatto con il contesto rurale e con le comunità che lo abitano.
Precedente esperienza dell’ente presso cui si realizza il progetto nel Paese
Gli enti associati al CESC Project storicamente si occupano di cooperazione e solidarietà internazionale principalmente in paesi africani e sudamericani, e solo più recentemente anche di progettazione a livello UE. Le prime esperienze europee si sono realizzate proprio in Portogallo, a partire da alcuni cicli di formazione sulle attività assistite con gli animali, in particolare con l’asino, tenuti da un collaboratore del nostro ente nella regione di Braganza a seguito dei quali ci è stata segnalata l’originalità progettuale delle associazioni AEPGA e Palombar, fra i partner del presente progetto SCU.
L’idea di realizzare un progetto di servizio civile insieme, mantenendo la caratteristica di rivolgerci a destinatari particolarmente vulnerabili ma a partire dalla realizzazione di attività in zone rurali e montane periferiche, nasce in occasione del Convegno “Verso un’agricoltura mondiale responsabile. Con l’asino nell’azienda agricola multifunzionale” tenutosi nel 2013 presso il Comune di Introdacqua (AQ), ente partner del CESC Project, con la partecipazione di Miguel Nóvoa, responsabile dell’AEPGA.
In seguito a due missioni in Portogallo del CESC Project di conoscenza delle associazioni e del contesto in cui operano, abbiamo poi deciso di partecipare al Bando del Progetto sperimentale Europeo “IVO4ALL”, finanziato dal programma Erasmus+ e mirato a sviluppare buone pratiche per rendere accessibile il servizio civile a tutti i giovani, e in particolare a quelli con minori opportunità. Il CESC Project ha quindi rappresentato uno dei 5 enti italiani della sperimentazione (condotta simultaneamente in Francia, Italia e Regno Unito) e 8 giovani hanno trascorso quattro mesi in Portogallo, presso AEPGA e Palombar. Il progetto si è rivelato per il CESC Project un’ottima opportunità e le valutazioni positive sono state condivise da tutti i soggetti coinvolti, portandoci alla partecipazione al Seminario conclusivo della sperimentazione europea svoltosi nel 2017 presso il European Economic and social Committee di Bruxelles, con un intervento per illustrare le buone prassi oggetto della sperimentazione nelle quali il CESC Project si era distinto: il supporto offerto ai giovani volontari e il partenariato con gli enti all’estero. Infine, i successivi 5 progetti di servizio civile realizzati in Portogallo nell’ambito del Bando ordinario che hanno coinvolto un totale di 26 operatori volontari nelle due sedi portoghesi hanno ulteriormente confermato l’affidabilità dei partner e l’efficacia delle azioni che svolgono sul territorio dove operano, la significatività del supporto che i giovani in servizio civile possono dare al loro operato e dell’apprendimento che possono sperimentare in prima persona, nonché l’impatto che la loro presenza può avere nelle sparute comunità di un simile contesto.
Grazie al nuovo partenariato con MARCA ADL, a partire dall’ultimo progetto SCU realizzato abbiamo implementato gli interventi in Portogallo, specificatamente nell’ambito dei settori della promozione ambientale, della cura del patrimonio e dello sviluppo comunitario attraverso la nuova sede di Montemor-o-Novo che ha accolto i primi due operatori volontari.
Partner esteri
- AEPGA (Associazione per lo studio e la protezione della razza asinina) nasce nel 2001 per la ricerca, difesa e valorizzazione di una razza d’asino locale, il burro de Miranda dichiarato in via di estinzione, non solo in quanto patrimonio genetico quanto piuttosto come patrimonio culturale che attraversa le tradizione dell’altipiano trasmontano. A partire da questa prima esperienza l’associazione ha in seguito allargato le sue attività alla protezione dell’ambiente e alla riscoperta delle tradizioni popolari locali intervenendo in tutto il Nordest Trasmontano, in particolare nel Planalto Mirandês (municipi di Miranda do Douro, Vimioso e Mogadouro), zona di diffusione della razza asinina di Miranda. Si organizzano pertanto iniziative di carattere ricreativo e comunitario (Festival, eventi turistici, campi di lavoro internazionali, visite didattiche nelle scuole, partecipazione alle Fiere locali, passeggiate con gli asini e trekking someggiato, azioni di sensibilizzazione attraverso i media e i social media), dando però sempre più maggiore peso alla componente (in)formativa, attraverso incentivi alla ricerca e all’attivazione di corsi e seminari per la sensibilizzazione su vari temi ambientali.
L’associazione, attraverso l’equipe con un contributo particolare di veterinari e maniscalchi, attualmente gestisce 3 centri di accoglienza per asini locali:
- il Centro de Valorização do Burro de Miranda (CVBM) aperto al pubblico e anche alle visite didattiche
- il Centro de Acolhimento do Burro (CAB) per la cura degli asini più anziani
- il Centro de Atividades Lúdico-Pedagógicas do Burro de Miranda (CALP) per la realizzazione delle attività aSsistite
Nei centri vengono svolte attività di sostegno agli asini (nutrirli, monitorare il loro stato di salute, supportare il veterinario negli interventi di medicamento), oltre a organizzare visite ai contadini per la cura dei loro asini e altri animali. L’associazione offre inoltre appoggio e consulenza agli allevatori di tutto il Portogallo, con un lavoro dal forte impatto sociale e comunitario, visto che la popolazione è in rapido e forte invecchiamento.
- PALOMBAR (Associazione di Preservazione della natura e del patrimonio rurale) è un’associazione senza finalità di lucro nata nel 2000, che ha come principali obiettivi la conservazione dell’ecosistema agricolo e faunistico del nordest trasmontano, così come dell’edificazione e delle relative tecniche di costruzione tradizionali. In particolare Palombar nacque quando il Parco nazionale PNDI avviò un programma di recupero delle colombaie, costruzioni tipiche del paesaggio rurale molto diffuse nella zona di Miranda do Douro, identificando oltre 3.450 edifici. L’obiettivo è quello di ristabilire un equilibrio tra quanto creato dall’uomo e dalla natura: le colombe, riparate e protette, diventano cibo per i rapaci della zona (ve ne sono di unici, ad esempio l’aquila reale).
A partire dall’ esperienza di catalogazione e manutenzione delle colombaie tradizionali (rifornimento di alimentazione e acqua), l’associazione ha in seguito allargato il suo campo d’azione operando per la protezione dei rapaci, la prevenzione di incendi, la riforestazione, la gestione di un vivaio, la manutenzione dei campi di alimentazione per rapaci necrofagi e delle unità di alimentazione artificiale per conigli e pernici, il monitoraggio della fauna selvatica attraverso censimenti realizzati con il foto-trappolaggio, il recupero dei sistemi di costruzione dell’architettura tradizionale, e l’organizzazione di corsi di formazione e campi di lavoro.
- MARCA ADL (Associazione di Sviluppo Locale) è una organizzazione senza scopo di lucro a cui è riconosciuto lo status di ENGO-organizzazione non governativa nel campo dell’ambiente.
La sua mission è la promozione dello sviluppo socio-economico di regioni rurali in un’ottica di sostenibilità con particolare attenzione all’ambito sociale, culturale, di preservazione dell’ambiente e di promozione del patrimonio naturale e architettonico. Il target delle azioni svolte dall’organizzazioni è la comunità locale, i giovani e gli adulti in generale e in particolare i disoccupati e le associazioni locali. I progetti più rilevanti realizzati dall’associazione si sono realizzati nelle seguenti aree: Giovani e volontariato (Progetti realizzati o in corso nell’ambito del programma europeo ERASMUS + Gioventù in azione), Inclusione sociale, Ambiente e conservazione della natura, Turismo e promozione di prodotti locali.
MARCA ADL in particolare contribuisce alla realizzazione delle attività del presente progetto mettendo a disposizione i seguenti spazi operativi: il vivaio, creato nel 2015 nell’ambito del progetto europeo LIFE-LINES con l’obiettivo di produrre specie native del Portogallo, produce circa 150 specie di piante native erbacee, arbusti e alberi, incluse specie produttrici di frutti e erbe aromatiche, utilizzabili in opere di conservazione habitat naturali; il Punto Eurodesk (che rientra in una rete europea di informazione per i giovani e per i professionisti dell’area della gioventù, appoggiata dalla Commissione europea attraverso il Programma Gioventù in azione) che si occupa di fornire informazioni e orientamento sulle opportunità e le iniziative europee di mobilità a organizzazioni e giovani interessati, oltre a realizzare sessioni informative nelle scuole e università.
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Favorire la valorizzazione del patrimonio ambientale e sociale delle comunità rurali, per rivitalizzare i territori spopolati e promuoverne lo sviluppo sostenibile.
Il progetto realizzerà in particolare azioni sinergiche volte a:
– promuovere la conservazione delle risorse naturali in raccordo allo sviluppo socioeconomico, come strategia per uno sviluppo sostenibile delle aree rurali;
– recuperare e preservare le tradizioni culturali, salvaguardando e divulgando il patrimonio rurale e promuovendo l’incontro intergenerazionale per riscattare tradizioni, memoria e identità;
– incentivare la partecipazione civica e l’inclusione sociale, contribuendo al miglioramento della qualità della vita delle comunità in particolare a livello di fragilità sociali quali isolamento sociodemografico e disoccupazione.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Attività del progetto | Sede | Attività previste per i giovani del SCU |
1.1 Preservazione dell’asino di Miranda |
ATENOR |
|
1.2 Preservazione delle colombaie tradizionali e dell’ambiente |
UVA |
|
1.3 Manutenzione del vivaio di piante autoctone | MONTEMOR-O-NOVO |
|
2.1 Organizzazione eventi tradizionali |
TUTTE LE SEDI |
|
2.2 Proposta eventi di animazione territoriale | TUTTE LE SEDI |
|
3.1 Campi di lavoro |
UVA |
· tutoraggio peer to peer ai giovani che partecipano alle iniziative · supporto allo sportello informativo giovanile · provvedere alla programmazione e gestione dei nuovi percorsi didattici |
3.1 Scambi di volontariato e sportello informativo e scuole |
MONTEMOR-O-NOVO |
|
3.2 Corsi di formazione |
UVA |
· accogliere i partecipanti all’avvio delle attività · aiutare i formatori nella gestione dell’aula · contribuire alla registrazione dei corsi e alla raccolta del materiale prodotto (fotografie, filmati,…) |
SEDI DI SVOLGIMENTO:
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project | Via Lungro 1, Roma | 153077 | 10 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO | INDIRIZZO ENTE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project Portogallo Atenor | Largo da Igreja 48, Atenor – Miranda do Douro | 153524 | 4 |
CESC Project Portogallo Uva | Antiga Escola Primaria de Uva, Uva – Vimioso | 153525 | 4 |
CESC Project Portogallo Alentejo | Rua Luis Camões 16, Montemor-o-Novo – Evora | 194161 | 2 |
POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:
I 10 volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, non lontane dalle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Giorni di servizio settimanali ed orario
Il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio.
Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri
Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Portogallo intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet.
Eventuali particolari condizioni ed obblighi
Agli operatori volontari si chiede:
-Disponibilità a un periodo di almeno 10 mesi di permanenza all’estero
-Stile di vita essenziale
-Flessibilità negli orari di servizio ed eventuale impegno nei giorni festivi
-Disposizione alla vita di comunità (condivisione e co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali)
-Disponibilità a studiare autonomamente la lingua portoghese, qualora non la si conosca a fondo
-Guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per chi è in possesso di patente.
Particolari condizioni di disagio
Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per gli operatori volontari.
Dal presente progetto di servizio civile potranno imparare molto ma dovranno essere persone consapevoli di affiancare il lavoro di veterinari, biologi, agricoltori, allevatori e simili.
Dovranno anche saper sopportare l’isolamento dettato dalle particolari caratteristiche della regione e dalla scarsità dei mezzi pubblici per gli spostamenti nel tempo libero.Questa caratteristica del territorio risulta più evidente e marcata nel periodo autunnale e soprattutto invernale per il clima rigido, mentre durante l’estate ci sono più occasioni di uscite e eventi in diverse località del territorio.
Eventuale assicurazione integrativa
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa.
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio.
La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto.
Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato.
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Attestazione specifica che indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Sede di realizzazione
Roma: Via Lungro 1, e presso le sedi di attuazione del progetto all’estero.
Moduli della formazione
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (16h)
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (24h)
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili (8h)
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (8h)
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h)
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale (8h)
Durata: 72 ore.
TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
2021 COMUNITA’ RESILIENTI NELLA PENISOLA IBERICA
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti. |
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Crescita della resilienza delle comunità.
PER INFORMAZIONI
E-mail: estero@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00
Martedì – Giovedì: 14.00 – 16.00
Tel: +39 3516881486