Nei giorni in cui ritorna il conflitto armato in Europa, con l’invasione Russa dell’Ucraina, come la nostra Costituzione ci insegna, ribadiamo di ripudiare la guerra come risoluzione delle controversie internazionali. Oggi comprendiamo ancora meglio l’opportunità che abbiamo come ente di servizio civile, di partecipare insieme ad altri attori delle rete educante, alla costruzione attiva della pace con l’energia vitale dei giovani italiani che incontriamo ogni giorno. Lo facciamo attraverso l’esercizio della difesa civile con metodi non armati e nonviolenti. Oggi vediamo ancora una volta l’insensatezza della guerra. Oggi ancora una volta vediamo la guerra per quello che è. La conseguenza di un sistema economico armato, che parla un gergo che non vogliamo assecondare.

Per questo motivo abbiamo aderito all’appello della Rete Italiana Pace e Disarmo e alla manifestazione di Roma del 26 febbraio https://retepacedisarmo.org/2022/contro-guerra-europa-di-pace-a-roma-26-febbraio/

Non è possibile rassegnarsi all’ennesima guerra, dove il potere, nascosto dalla propaganda e svelato dalla violenza, si esercita per distruggere altri simili umani e non per dare prospettive di pace positiva e duratura.

Siamo vicini ai civili e insieme chiediamo la fine della guerra in Ucraina e l’apertura di un percorso dove prevalga il diritto internazionale e si affermi il disarmo.

 

PS: segnaliamo e rilanciamo anche il comunicato della Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile (CNESC) a cui aderiamo, che ricorda molto bene il legame costruttivo tra costruzione della pace e servizio civile.

“UCRAINA ; DICHIARAZIONE DELLA CNESC.

In queste ore di guerra nel territorio ucraino costruire risposte di pace ai conflitti non è esercizio retorico o guardare al passato. Il servizio civile è l’istituzione della Repubblica chiamata a far crescere queste risposte di pace. La Cnesc nel condannare il ricorso agli eserciti, aderisce alla manifestazione di sabato prossimo di tante organizzazioni della società civile e auspica che anche la ministra Dadone, delegata al servizio civile, faccia sentire la propria voce ribadendo questa identità del Servizio Civile Universale”.