CESC Project aderisce alla manifestazione di sabato 5 marzo a Roma, organizzata dalla Rete Italiana Pace e Disarmo per chiedere il “cessate il fuoco” in Ucraina e dire no alla guerra in tutte le sue forme e in tutti i luoghi del mondo dove porta morte e distruzione.

Avevamo già aderito alla mobilitazione di sabato scorso. https://www.cescproject.org/main/2022/02/25/la-guerra-in-ucraina-la-necessita-di-praticare-nonviolenza-con-il-servizio-civile/

Con gli organizzatori, abbiamo proposto che possano essere proprio i giovani operatori volontari in servizio civile a portare lo striscione di apertura del corteo “CESSATE IL FUOCO” e la grande “bandiera della Pace” che sempre ci ha accompagnato tutte le volte che la Pace è stata in pericolo.

Per questo motivo abbiamo chiesto a tutti gli operatori e le operatrici volontarie di servizio civile di arrivare in piazza della Repubblica alle ore 12.30.

Tutto questo in linea con un recente articolo del nostro Magazine Appunti di Pace SE NON NOI, CHI? – CESCPROJECT – Appunti di Pace

Perché aderiamo:

Per condannare l’invasione militare della Federazione Russa in Ucraina, chiedendo a gran voce il ritiro degli invasori,

Per esprimere vicinanza e solidarietà con le popolazioni coinvolte,

Per sostenere l’impegno civile delle persone contro la guerra in Ucraina e in Russia,

Per sostenere forme di trasformazione nonviolenta dei conflitti,

Per chiedere un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione.

Perché l’Europa e l’Italia si prodighino a scongiurare la guerra atomica, promuovendo la cessazione delle ostilità con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale, con principi di neutralità attiva ed evitando la vendita e quindi la proliferazione delle armi sui territori di guerra.

Per ribadire che l’Italia ripudia la guerra come mezzo per la risoluzione di controversie internazionali.

La Pace è possibile solo costruendola con il disarmo, la neutralità attiva, la riduzione delle spese militari.

Questo il documento di analisi e proposta della Rete: https://retepacedisarmo.org/2022/ucraina-oltre-lemergenza/

Segnaliamo anche un contributo di altro segno e particolare qualità, del Prof Pierluigi Consorti dell’Università di Pisa Le guerre non scoppiano da sole – Scienza & Pace Magazine (unipi.it)

Partecipiamo con l’impegno di promuovere il ruolo del servizio civile in questa emergenza. Come nel periodo duro del lock down, il Servizio Civile deve mobilitarsi per azioni concrete a servizio della pace positiva.

Il servizio civile è una pratica nonviolenta di costruzione di cittadinanza solidale per ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni. Il Governo lo utilizzi positivamente per le motivazioni per cui è nato dal basso e si è affermato come Istituto della nostra Repubblica.