A costruire la pace

Dal 25 maggio è iniziato il servizio per più di 400 giovani – 300 in Italia e 100 all’estero – con CESC Project, nell’ambito dell’Istituto Repubblicano del Servizio Civile Universale.

Ad attendere i giovani: responsabili, risorse di progetto, operatori locali di progetto, formatori e tutor di 100 organizzazioni in rete (cooperative, associazioni, Università, Fondazioni, Comuni…), impegnate in quasi tutte le regioni italiane e all’estero (in Portogallo, Francia, Bolivia, Brasile, Ecuador, Tanzania, Ghana, Nigeria, Ruanda, India) nella tutela dei beni comuni, materiali e immateriali, delle comunità territoriali.

I giovani animeranno iniziative nelle periferie italiane e del mondo, in maniera connessa con migliaia di altri pari età.

Si coinvolgeranno in rete con altri cittadini ed enti del territorio e rivolgeranno la loro attenzione in particolare verso coloro che sono in condizione, di fragilità e vulnerabilità. Durante il percorso scopriranno molti aspetti inediti delle loro comunità, di altri posti nel mondo, di loro stessi e mostreranno un modo per costruire pace positiva attraverso la relazione.

Abbiamo chiesto al Presidente di CESC Project cosa volesse dire a chi sta iniziando il servizio, ecco cosa ha risposto:

“Voglio dire innanzitutto che noi siamo qui per accoglierli: nella nostra rete di enti e nelle nostre sedi. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza e la nostra dedizione. Poi dico che li aspettiamo con qualsiasi motivazione abbiano deciso di farsi avanti: dalla scelta ideologica, al bisogno di autonomia economica, alla voglia di mettersi alla prova nel loro campo di studi, alla necessità di voler fare qualcosa non avendo trovato niente di meglio. Qualunque siano le aspettative siate benvenute e benvenuti. Vi chiediamo solo di non iniziare pensando al servizio civile come esperienza “mordi e fuggi”. Datevi tempo per sperimentare un percorso ricco, irripetibile e unico, valida per gli altri e per se, orientata all’apprendimento. Datevi tempo per fare scoperte. Noi vi racconteremo, nel 50° anniversario della sua nascita, la forza del servizio civile nato dall’obiezione di coscienza al servizio militare di leva e diventato negli anni Istituto repubblicano di Difesa civile non armata e nonviolenta.

In tanti abbiamo il desiderio di costruire la pace, attraverso la quotidianità. Diamoci da fare.”