Bolivia 

      

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ED INCLUSIONE COMUNITARIA

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il progetto vuole realizzare un sostegno delle fasce più fragili della popolazione (minori e giovani, donne, anziani e disabili) residente nelle aree periferiche di La Paz e a Huatajata, in Bolivia.

L’obiettivo generale è favorire l’istaurarsi di processi educativi, riabilitativi, formativi e professionalizzanti di sviluppo delle comunità coinvolte, in grado di garantire l’inclusione sociale, economica e culturale dei destinatari, attraverso il diritto allo studio, al gioco, al tempo libero, al lavoro e per migliorare le attività produttive, l’organizzazione e la partecipazione associativa e comunitaria.

DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA: 

Il progetto interviene a supporto di gruppi marginali dell’area del Dipartimento di La Paz, nelle zone di San Pedro e Pampahasi, dove da anni è attiva la Fundación Paulo Freire, partner di progetto, e a Huatajata, la collaborazione dell’Asociación Mujeres en Acción. Sebbene localizzati in contesti diversi, sono aree caratterizzate dalla presenza di comunità indigene aymara e colpite da forti disagi a livello economico, sociale ed educativo, principalmente a causa della loro localizzazione in aree isolate, con spopolamento, bassa scolarizzazione, disuguaglianze e forti limiti alla partecipazione sociale e culturale da parte dei soggetti più vulnerabili e svantaggiati, come minori, donne, anziani e disabili.

Nuestra Señora de La Paz

Con un’altitudine media di 3.650m, La Paz è la metropoli più alta al mondo. Ha un clima subtropicale di altura, con estati piovose ed inverni secchi. Con una popolazione di 816.044 abitanti (2020). Come capitale La Paz ospita la sede del Potere Esecutivo, di quello legislativo e altri enti governativi. 

Con il passare degli anni la città di La Paz si è convertita in un importante centro politico, amministrativo ed economico-finanziario dell’America Latina ed è responsabile del 27% del PIL del paese, oltre ad essere la sede centrale della maggior parte delle banche ed industrie boliviane. Presenta la percentuale di popolazione indigena più alta del Sud America, costituita da aymara. Al suo interno si perpetuano forti contrasti sociali, combinando la precarietà delle sue enormi aree periferiche con i suoi pretenziosi quartieri residenziali della zona Sur. A causa della costante pressione demografica e dell’aumento dei prezzi dei terreni edificabili, la macchia urbana si è estesa considerevolmente negli ultimi anni, invadendo aree storicamente dedicate alla coltivazione. 

Huatajata, Provincia Omasuyos

È un piccolo comune della provincia di Omasuyos, nel dipartimento di La Paz, sulle rive del lago Titicaca, considerato sacro dalla cultura locale e che porta con sé le più antiche tradizioni della cultura Aymara. Si trova ad 80 km da La Paz, ed è facilmente raggiungibile. La cittadina si trova ad una altezza di 3.840 metri sul livello del mare e riunisce 10 comunità rurali abitate da un popolo prevalentemente indigeno con discendenze Aymara. Le 10 comunità di Huatajata raggiungono una popolazione totale di 5.792 abitanti di cui 2.753 uomini e 3.039 donne. Le principali attività produttive sono rappresentate dall’agricoltura e dalla pesca, di cui spesso le donne sono le protagoniste e principali attrici. Piccoli progetti di turismo comunitario, presenti, non risultano molto sviluppati.

Bisogni rilevati e aspetti da innovare:

L’area su cui interviene il progetto presenta una domanda molto alta di servizi educativi e ricreativi, per bambini, di riabilitazione per disabili, di supporto alla professionalizzazione e al miglioramento della qualità di vita per l’intera popolazione, in particolare per le donne e i giovani, di supporto allo sviluppo di attività produttrici di reddito. In particolare, non esistono risposte sufficienti alle domande di servizi per le donne, i bambini più piccoli non ancora scolarizzati e i disabili. Di conseguenza, la presente iniziativa intende indirizzare l’azione verso tre aspetti ritenuti chiave nel contesto d’intervento: 

  • Problemi di genere

In generale emergono problemi legati alla mancanza di opportunità nel settore educazionale, professionale, culturale e sanitario, e limitate possibilità di accedere al credito per avviare attività generatrici di reddito. 

  • Questione dei minori

Le poche opportunità professionali incidono anche sui giovani, che spesso si trovano obbligati a lasciare la propria terra. Nella periferia di La Paz, i minori vengono spesso coinvolti in situazioni di ulteriore disagio, favorendo l’aggregazione in mini gang. 

  • Inclusione delle persone con disabilità

Le persone con disabilità sono tra le persone più vulnerabili nel sistema sociale boliviano e difficilmente riescono ad accedere ad istruzione, salute e lavoro. I pochi centri di riabilitazione presenti a La Paz, non riescono a coprire la domanda, e la mancanza di risorse economiche, mezzi di trasporto adeguati o di un supporto familiare, non permettono ai più svantaggiati di accedere alle cure adeguate. 

ENTI DI ACCOGLIENZA e ENTI PARTNER:

– L’Asociación Mujeres en Acción Bolivia (AMAB), nata nel 2008 e riconosciuta giuridicamente nel 2009 dal Governo Autonomo di La Paz, ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle donne a livello integrale, coinvolgendo i nuclei familiari, in particolare i bambini. La Asociación interviene in particolare:

  • nelle aree della formazione professionale con corsi di panetteria, taglio e cucito, pasticceria, informatica, meccanica, orticoltura, turismo comunitario; 
  • supporto ad un gruppo di donne e uomini della terza età, ad un gruppo di bambini e adolescenti in età scolare;  
  • sviluppo e gestione di progetti produttivi; 
  • attività culturali e il sostegno alle attività di valorizzazione delle tradizioni culinarie e festività locali; 
  • supporto organizzativo, amministrativo e comunitario.

Dal 2013 l’AMAB supporta una struttura comunitaria, il Centro di Educazione Permanente (CEP) Huatajata – Taypi Warminaka, riconosciuto dal ministero come Unità Educativa Alternativa, rivolto anche ai disabili e in rete con altre realtà socio-educative del territorio. Il CEP Huatajata nasce come iniziativa dell’Asociación Mujeres en Acción e del Centro informale Taypi Warminaka, che dal 2009 dava supporto, principalmente tramite corsi di alfabetizzazione, ad un gruppo di donne anziane delle comunità di Huatajata e Chilaya Chico, nel comune di Huatajata. Dal 2014, riconosciuto dal Ministero dell’Educazione, possiede una struttura di due piani, finanziata dall’ambasciata di Corea e da quella del Giappone, con aule per la formazione, una cucina professionale ed un ala di ristorazione, ed un ampio terreno per attività agricole, ha ottenuto quattro “item”, incarichi professionali statali, uno per la direzione del Centro e tre per corsi professionali, in reposteria (pasticceria e panetteria), uno in computacion (informatica) ed uno in costura (sartoria). Inoltre ha attiva una collaborazione con una cooperativa di produttori di miele del territorio e con un centro orfani nella comunità di Sancajahuira. Da cinque anni il CEP Huatajata ha assunto un ruolo chiave all’interno della comunità di Huatajata per sopperire alle carenze educative e professionalizzanti dell’area, soprattutto per quanto riguarda donne e bambini. La creazione di un asilo nido, principalmente per permettere anche alle madri sole di poter partecipare ai corsi di formazione, ha permesso alla popolazione locale di poter usufruire di un servizio che garantisca altresì la crescita e l’educazione integrale dei bambini. L’appoggio della Commissione Episcopale, attraverso un progetto di Formazione tecnica professionale, con il finanziamento della Cooperazione Svizzera in Bolivia, ha permesso il consolidarsi del CEP di Huatajata – Taypi Warminaka come centro di educazione tecnica, tecnologica e produttiva. 

-La Fundación Paulo Freire (FPF) nasce nel 2000 con il fine di generare spazi alternativi di educazione integrale e tecnica per bambini, adolescenti, giovani e adulti attraverso un processo di formazione-produzione che li aiuti a vivere una vita degna e dignitosa. Tutto ciò con l’obiettivo di riuscire a soddisfare la domanda sul mercato del lavoro con persone competenti, umane e professionalmente in grado di incrementare la loro produttività e di conseguenza i loro guadagni, così da rendere possibile un miglioramento nei loro standard di vita. 

Gli obiettivi della Fundación sono i seguenti:

  • creare spazi di educazione attraverso processi di formazione e condivisione per garantire una vita degna a bambini, adolescenti e giovani
  • formare figure professionali qualificate con capacità, efficienza ed efficacia
  • promuovere processi di formazione che incrementino le potenzialità e la capacità critica e creativa
  • creare spazi di incontro per i giovani, offrendo alternative ricreative e formative
  • offrire ai bambini e alle bambine processi di partecipazione attiva e creativa perché possano svilupparsi secondo le loro potenzialità e capacità specifiche
  • promuovere spazi di organizzazione ed aggregazione sociale, soprattutto per le fasce di popolazione a basso reddito e marginalizzate.

Le attività della Fundación si sono rivolte primariamente all’assistenza e al tutoraggio ad associazioni ed organizzazioni sociali che, mancando di personale tecnico in grado di rispondere ai requisiti e alle necessità delle istituzioni pubbliche e private, non riescono ad accedere a finanziamenti e opportunità per i loro beneficiari. In particolare: – appoggio tecnico ad organizzazioni sociali di base – ottenimento di docenti finanziati dal Ministero dell’Educazione nei centri di madri – creazione di una scuola per genitori di bambini con disabilità con differenti Istituzioni statali tra il 2015 e il 2019 – coordinamento con l’Assemblea Dipartimentale di La Paz per lo sviluppo dell’Estatuto Autonómico del Departamento de La Paz (2010-2013) – processi di inclusione in ambito municipale e scambi di esperienze tra El Alto e Bolivia. 

Attualmente la Fundación collabora con due enti da anni attivi nelle periferie di La Paz:

  • L’Asociación de Inclusión Social para Discapacidad (AS.I.S.DIS) – “Todos somos iguales”, attiva dal 2012 nella zona San Pedro, di La Paz, promuove il pieno esercizio dei diritti delle persone con disabilità, a partire da progetti che generino inclusione sociale, attraverso attività in rete con altre associazioni, istituzioni pubbliche e private, col fine di migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte, eliminare ogni forma di discriminazione e di sensibilizzare e educare la società civile e le istituzioni pubbliche in un’ottica di responsabilità condivise. Attualmente, l’Associazione conta di 25 bambini (15 bambine e 10 bambini) tra i 6 e i 12 anni con differenti disabilità, sia intellettuali che fisiche, provenienti da famiglie, spesso madri sole, a basso reddito, disfunzionali o bambini vittime di maltrattamenti fisici e/o psicologici. Allo stesso tempo supporta un gruppo di donne lavoratrici informali dei mercati della zona fornendo spazi, attenzione e supporto scolastico ai loro figli e garantendone la sicurezza durante l’orario di lavoro dei genitori. Grazie al lavoro dei volontari, tra cui uno psicologo, un assistente sociale ed un fisioterapista, l’Associazione offre consulenza psicologica, terapia individuale e familiare, supporto e appoggio scolare, fisioterapia e promuove attività artistiche volte a favorire la riabilitazione psicofisica dei bambini coinvolti. 
  • La Comunidad Autogestión Área Cedin II (Centro de Desarrollo Integral del Niño, Niña y Adolescente) nasce come diramazione della Fundación La Paz con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi sociali basici della popolazione di aree urbane marginali che subiscono un alto livello di esclusione, promuovendo in maniera equa ed efficiente lo sviluppo umano sostenibile e il pieno esercizio dei diritti. Realizza attività in temi di ambiente, leadership, sessualità, autostima, genere e creatività attraverso la musica, il teatro, la manualità, tra le altre cose. Situato nella zona di Pampahasi/San Antonio a Nord-Est di La Paz. Il Centro dà sostegno scolastico, fornisce il pranzo e propone differenti attività ricreative a circa 40 bambini in età scolastica, divisi in due turni (mattina e pomeriggio). Oltre alle attività con i bambini, possiede tre forni semi professionali per la produzione di pane e dolci vari, che permettono una fonte di entrata.  

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo generale del presente progetto è quello di contribuire al miglioramento dei livelli di inclusione e partecipazione sociale delle fasce più svantaggiate (minori, giovani, donne, persone con disabilità e anziani) della popolazione dei territori di La Paz e Huatajata, attraverso l’ampliamento e il rafforzamento delle opportunità educative, formative, culturali, pedagogiche e ricreative presenti.

In base alle criticità individuate dall’analisi del contesto risulta importante intraprendere azioni dirette a supporto delle popolazioni coinvolte, in particolare realizzando azioni di:

  • Promozione di un’educazione di qualità, equa ed inclusiva; 
  • Formazione professionale;
  • Promozione dell’uguaglianza di genere e parità di accesso all’istruzione e ad un lavoro dignitoso;
  • Promozione dei diritti e dell’inclusione per le persone con disabilità, minori in particolar modo;
  • Promozione della cultura locale, delle lingue ancestrali e del turismo su base comunitaria.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 

Interventi del progetto

Attività previste per i giovani del SCU

Tutoraggio e affiancamento dei formatori locali nei corsi di formazione professionale

  • Raccolta iscrizioni dei partecipanti 
  • Tutoraggio delle attività di aula
  • Accompagnamento dei destinatari
  • Pianificazione e realizzazione di attività di supporto ai corsi già attivi.

Pianificazione e realizzazione di laboratori pedagogici di arte, lingue, rinforzo scolastico per bambini/e, adolescenti di

  • Affiancare gli educatori locali nella realizzazione di un laboratorio di educazione artistica
  • Affiancare e supportare gli educatori locali nella realizzazione di un corso di lingue straniere (inglese, francese, italiano)
  • Aiuto nella realizzazione di un laboratorio pomeridiano di sostegno scolastico per bambini

Pianificazione e realizzazione di laboratori ludico-ricreativi, sportivi e di animazione culturale per bambini/e, adolescenti

  • Affiancare gli educatori locali nella realizzazione di laboratori di sport, danza ed educazione fisica
  • Affiancare gli educatori locali nella realizzazione di un laboratorio di attività ricreative usando il gioco come strumento pedagogico

Affiancamento delle educatrici locali e ampliamento dell’offerta educativa dell’asilo comunitario presente all’interno del Centro Taipy Warminaka

  • Supportare le educatrici locali nella gestione dell’asilo comunitario
  • Pianificare attività ludiche e educativi per i bambini dell’asilo
  • Partecipare alla promozione dell’asilo comunitario per facilitare l’aggregazione e la partecipazione dei bambini della comunità

Supporto nelle attività di inclusione, riabilitazione e fisioterapia delle persone con disabilità

  • Affiancare operatori locali nell’assistenza ai disabili
  • Partecipare ed organizzare la raccolta dati
  • Supportare l’organizzazione di eventi di promozione

Assistenza alla realizzazione di attività produttive a conduzione familiare con riferimento ad attività di artigianato, agricoltura e turismo comunitario

  • Accompagnare l’equipe locale nelle visite presso le comunità, nelle case e nei terreni delle beneficiarie
  • Affiancare attività di progettazione, realizzazione e gestione delle attività produttive.
  • Supportare i beneficiari del progetto nelle attività agricole e di artigianato
  • Supportare la pianificazione di micro azioni di turismo comunitario con riferimento ad attività di ristorazione e alloggio

Supporto all’organizzazione di incontri e eventi comunitari di gruppi comunitari con riferimento alla promozione e comunicazione

  • Partecipazione a riunioni periodiche per ricevere indicazioni e orientare l’intervento; 
  • Supportare gli operatori locale nella raccolta di proposte e valutazioni dalle beneficiarie
  • Realizzare volantini e brochure informative relative alla promozione delle attività sociali delle organizzazioni comunitarie di donne partecipanti al progetto
  • Aggiornare il sito web e i social network delle organizzazioni comunitarie di donne partecipanti al progetto

Supporto nelle attività gestionali, amministrative ed organizzative dei gruppi comunitari del territorio

  • Supporto nell’organizzazione dei dati dei partecipanti
  • Supporto nella gestione amministrativa delle attività realizzate dalle organizzazioni comunitarie partecipanti al progetto.
  • Aiuto nella scrittura di articoli, report e proposte progettuali;
  • Produzione di foto, video per siti e social network; scrittura di testi e grafica per volantini, brochure, manifesti.

Affiancamento degli operatori locali nel lavoro di recupero delle tradizioni popolari locali e di sensibilizzazione dei giovani e delle donne su temi legate alla cultura indigena locale

  • Studiare la storia e la cultura locale
  • Partecipare all’elaborazione di proposte per il recupero e la valorizzazione della cultura locale
  • Supportare l’organizzazione di incontri ed eventi per giovani e donne sulla cultura aymara

Supporto logistico e organizzativo nella pianificazione e realizzazione di eventi in collaborazione con le istituzioni locali per la promozione della cultura locale e del turismo comunitario

  • Partecipazione alle riunioni organizzative delle manifestazioni culturali della comunità
  • Aiuto in tutte le tappe per la realizzazione delle manifestazioni culturali della comunità 
  • Aiutare l’equipe del progetto nella realizzazione di uno studio di fattibilità e una sperimentazione di un pacchetto di turismo comunitario utilizzando le risorse del lago Titicaca e le capacità delle donne e dei giovani del posto.

 

SEDI DI SVOLGIMENTO

 

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

Gondwana Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare

Via Lungro 1, Roma

193910

9

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO SEDE

PAESE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

Gondwana Huatajata

Carretera a Copacabana, snc – Huatajata

BOLIVIA

153360

5

Gondwana San Pedro

Plaza Israel/Avenida Otero de la Vega, 694 – La Paz

153361

2

Gondwana Aria CEDIN

Pampajasi b , calle 9 esquina calle 4 100, La Paz

153362

2

 

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

Vitto e alloggio sono garantiti da Gondwana e gli altri partner del progetto:

  • Il vitto e l’alloggio per 5 operatori volontari sono assicurati da Gondwana Huatajata nella sede Gondwana Huatajata n. 153360.
  • Il vitto e l’alloggio per 2 operatori volontari sono assicurati dal Gondwana San Pedro a La Paz sede Gondwana San Pedro n. 153361.
  •  Il vitto e l’alloggio per 2 operatori volontari sono assicurati dal Gondwana Aria CEDIN a La Paz sede Gondwana Aria CEDIN n. 153362
  • Per un totale di 9 operatori volontari in SCU nelle 3 sedi

Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari 

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partner è presente la connessione ad internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Stile di vita essenziale
  • Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disponibilità a studiare individualmente la lingua spagnola qualora non la si conosca a fondo 
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto 
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari 

Non sono state riscontrate particolari situazioni di disagio per i volontari. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è possibile che condividano la casa con dei referenti locali del progetto e che vengano alloggiati in stanze multiple; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni. Il collegamento internet è presente nella sede ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e può accadere che salti per ore. 

Una situazione di disagio potrebbe essere relazionata all’altitudine del luogo in cui si vivrà, in quanto i territori di La Paz e Huatajata si trovano ad una media di 3.840 metri sopra il livello del mare. A questa altitudine si potrebbero riscontrare alcune difficoltà di adattamento fisico e di affaticamento derivante dalla minore presenza di ossigeno nell’aria. In questo senso si chiede di fare attenzione se si avessero problemi di tipo digestivo e soprattutto di circolazione sanguigna.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile.  

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Ogni ente attuatore del progetto provvederà ad erogare la formazione specifica nella propria sede.

 

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:

 

MODULI IN PRESENZA

 

Modulo

Contenuti formativi

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h) 

  • Storia mission e vision di CESC Project e Gondwana;
  • Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi);
  • Cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo;
  •  L’approccio con la questione di genere e la progettualità riguardante minori e disabili.

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (8h)

  • Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento
  • La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti
  • Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale
  • Metodologia della diplomazia popolare e risoluzioni pacifica dei conflitti

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (6h)

  • Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza
  • Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale
  • Metodi di comunicazione interpersonale verbale e non verbale
  • Gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione dei conflitti, emozioni e problematiche relazionali;
  • Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo e laboratoriali;
  • L’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta.

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (6h)

  • Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia e sociologia della Bolivia e dell’America latina;
  • La questione di genere e la situazione dei bambini e adolescenti in Bolivia
  • Metodi e pratiche dello sviluppo sostenibile: economia solidale, agricoltura sociale, movimenti sociali in Bolivia;
  • Percorsi di inclusione e coesione sociale
  • Tecniche relative alle attività di microcredito e all’inserimento socio-lavorativo
  • Questioni di genere, gruppi, minoranze etniche in Bolivia

Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (6h) 

  • Analisi del contesto: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale;
  • Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie;
  • Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto
  • Progettazione, sviluppo e questioni di genere.

Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h)

  • La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi
  • I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto
  • I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione.

 

Moduli e Contenuti in e-learning

 

Modulo

Contenuti formativi

ORE

Modulo 7: Educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile (35 h)

INTRODUZIONE ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE Come valorizzare la pace che è in noi

3

PERCHÈ DIFENDERE LA PACE – Come un sistema globale può proteggere un diritto universale fondamentale

4

L’ITALIA E LA PACE – Come la Pace è integrata nel sistema istituzionale italiano

4

IL RUOLO DELLA SOCIETÁ CIVILE. Come si costruisce la Pace su fondamenta solide

4

LE DECLINAZIONI DELLA PACE. Come si riconoscono i testimoni di Pace

4

IL CONFLITTO TRA POPOLI E STATI. Come la violenza e le guerre non sono la risposta

4

IL CONFLITTO INTERPERSONALE E SOCIALE. Come una risposta possa arrivare dal senso di Cittadinanza Globale

4

ECONOMIA E SOCIETÁ. Come esperienze e modelli si possono mettere al servizio della Pace

4

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Come l’Italia intende la sua missione nello scenario globale

Conclusioni: Ci sarà nel prossimo futuro la Pace nel mondo? 

4

TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

2022 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

Obiettivo 2:. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

Obiettivo 4:  Favorire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 10: Ridurre le diseguaglianze all’interno di e fra le Nazioni

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 16.00

Tel: +39 3516881486