Bolivia
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ED INCLUSIONE COMUNITARIA |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Il progetto vuole realizzare un sostegno delle fasce più fragili della popolazione (minori e giovani, donne, anziani e disabili) residente nelle aree periferiche di La Paz e a Huatajata, in Bolivia. L’obiettivo generale è favorire l’istaurarsi di processi educativi, riabilitativi, formativi e professionalizzanti di sviluppo delle comunità coinvolte, in grado di garantire l’inclusione sociale, economica e culturale dei destinatari, attraverso il diritto allo studio, al gioco, al tempo libero, al lavoro e per migliorare le attività produttive, l’organizzazione e la partecipazione associativa e comunitaria. |
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI |
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA: Il progetto interviene a supporto di gruppi marginali dell’area del Dipartimento di La Paz, nelle zone di San Pedro e Pampahasi, dove da anni è attiva la Fundación Paulo Freire, partner di progetto, e a Huatajata, la collaborazione dell’Asociación Mujeres en Acción. Sebbene localizzati in contesti diversi, sono aree caratterizzate dalla presenza di comunità indigene aymara e colpite da forti disagi a livello economico, sociale ed educativo, principalmente a causa della loro localizzazione in aree isolate, con spopolamento, bassa scolarizzazione, disuguaglianze e forti limiti alla partecipazione sociale e culturale da parte dei soggetti più vulnerabili e svantaggiati, come minori, donne, anziani e disabili. Nuestra Señora de La Paz Con un’altitudine media di 3.650m, La Paz è la metropoli più alta al mondo. Ha un clima subtropicale di altura, con estati piovose ed inverni secchi. Con una popolazione di 816.044 abitanti (2020). Come capitale La Paz ospita la sede del Potere Esecutivo, di quello legislativo e altri enti governativi. Con il passare degli anni la città di La Paz si è convertita in un importante centro politico, amministrativo ed economico-finanziario dell’America Latina ed è responsabile del 27% del PIL del paese, oltre ad essere la sede centrale della maggior parte delle banche ed industrie boliviane. Presenta la percentuale di popolazione indigena più alta del Sud America, costituita da aymara. Al suo interno si perpetuano forti contrasti sociali, combinando la precarietà delle sue enormi aree periferiche con i suoi pretenziosi quartieri residenziali della zona Sur. A causa della costante pressione demografica e dell’aumento dei prezzi dei terreni edificabili, la macchia urbana si è estesa considerevolmente negli ultimi anni, invadendo aree storicamente dedicate alla coltivazione. Huatajata, Provincia Omasuyos È un piccolo comune della provincia di Omasuyos, nel dipartimento di La Paz, sulle rive del lago Titicaca, considerato sacro dalla cultura locale e che porta con sé le più antiche tradizioni della cultura Aymara. Si trova ad 80 km da La Paz, ed è facilmente raggiungibile. La cittadina si trova ad una altezza di 3.840 metri sul livello del mare e riunisce 10 comunità rurali abitate da un popolo prevalentemente indigeno con discendenze Aymara. Le 10 comunità di Huatajata raggiungono una popolazione totale di 5.792 abitanti di cui 2.753 uomini e 3.039 donne. Le principali attività produttive sono rappresentate dall’agricoltura e dalla pesca, di cui spesso le donne sono le protagoniste e principali attrici. Piccoli progetti di turismo comunitario, presenti, non risultano molto sviluppati. Bisogni rilevati e aspetti da innovare: L’area su cui interviene il progetto presenta una domanda molto alta di servizi educativi e ricreativi, per bambini, di riabilitazione per disabili, di supporto alla professionalizzazione e al miglioramento della qualità di vita per l’intera popolazione, in particolare per le donne e i giovani, di supporto allo sviluppo di attività produttrici di reddito. In particolare, non esistono risposte sufficienti alle domande di servizi per le donne, i bambini più piccoli non ancora scolarizzati e i disabili. Di conseguenza, la presente iniziativa intende indirizzare l’azione verso tre aspetti ritenuti chiave nel contesto d’intervento:
In generale emergono problemi legati alla mancanza di opportunità nel settore educazionale, professionale, culturale e sanitario, e limitate possibilità di accedere al credito per avviare attività generatrici di reddito.
Le poche opportunità professionali incidono anche sui giovani, che spesso si trovano obbligati a lasciare la propria terra. Nella periferia di La Paz, i minori vengono spesso coinvolti in situazioni di ulteriore disagio, favorendo l’aggregazione in mini gang.
Le persone con disabilità sono tra le persone più vulnerabili nel sistema sociale boliviano e difficilmente riescono ad accedere ad istruzione, salute e lavoro. I pochi centri di riabilitazione presenti a La Paz, non riescono a coprire la domanda, e la mancanza di risorse economiche, mezzi di trasporto adeguati o di un supporto familiare, non permettono ai più svantaggiati di accedere alle cure adeguate. ENTI DI ACCOGLIENZA e ENTI PARTNER: – L’Asociación Mujeres en Acción Bolivia (AMAB), nata nel 2008 e riconosciuta giuridicamente nel 2009 dal Governo Autonomo di La Paz, ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle donne a livello integrale, coinvolgendo i nuclei familiari, in particolare i bambini. La Asociación interviene in particolare:
Dal 2013 l’AMAB supporta una struttura comunitaria, il Centro di Educazione Permanente (CEP) Huatajata – Taypi Warminaka, riconosciuto dal ministero come Unità Educativa Alternativa, rivolto anche ai disabili e in rete con altre realtà socio-educative del territorio. Il CEP Huatajata nasce come iniziativa dell’Asociación Mujeres en Acción e del Centro informale Taypi Warminaka, che dal 2009 dava supporto, principalmente tramite corsi di alfabetizzazione, ad un gruppo di donne anziane delle comunità di Huatajata e Chilaya Chico, nel comune di Huatajata. Dal 2014, riconosciuto dal Ministero dell’Educazione, possiede una struttura di due piani, finanziata dall’ambasciata di Corea e da quella del Giappone, con aule per la formazione, una cucina professionale ed un ala di ristorazione, ed un ampio terreno per attività agricole, ha ottenuto quattro “item”, incarichi professionali statali, uno per la direzione del Centro e tre per corsi professionali, in reposteria (pasticceria e panetteria), uno in computacion (informatica) ed uno in costura (sartoria). Inoltre ha attiva una collaborazione con una cooperativa di produttori di miele del territorio e con un centro orfani nella comunità di Sancajahuira. Da cinque anni il CEP Huatajata ha assunto un ruolo chiave all’interno della comunità di Huatajata per sopperire alle carenze educative e professionalizzanti dell’area, soprattutto per quanto riguarda donne e bambini. La creazione di un asilo nido, principalmente per permettere anche alle madri sole di poter partecipare ai corsi di formazione, ha permesso alla popolazione locale di poter usufruire di un servizio che garantisca altresì la crescita e l’educazione integrale dei bambini. L’appoggio della Commissione Episcopale, attraverso un progetto di Formazione tecnica professionale, con il finanziamento della Cooperazione Svizzera in Bolivia, ha permesso il consolidarsi del CEP di Huatajata – Taypi Warminaka come centro di educazione tecnica, tecnologica e produttiva. -La Fundación Paulo Freire (FPF) nasce nel 2000 con il fine di generare spazi alternativi di educazione integrale e tecnica per bambini, adolescenti, giovani e adulti attraverso un processo di formazione-produzione che li aiuti a vivere una vita degna e dignitosa. Tutto ciò con l’obiettivo di riuscire a soddisfare la domanda sul mercato del lavoro con persone competenti, umane e professionalmente in grado di incrementare la loro produttività e di conseguenza i loro guadagni, così da rendere possibile un miglioramento nei loro standard di vita. Gli obiettivi della Fundación sono i seguenti:
Le attività della Fundación si sono rivolte primariamente all’assistenza e al tutoraggio ad associazioni ed organizzazioni sociali che, mancando di personale tecnico in grado di rispondere ai requisiti e alle necessità delle istituzioni pubbliche e private, non riescono ad accedere a finanziamenti e opportunità per i loro beneficiari. In particolare: – appoggio tecnico ad organizzazioni sociali di base – ottenimento di docenti finanziati dal Ministero dell’Educazione nei centri di madri – creazione di una scuola per genitori di bambini con disabilità con differenti Istituzioni statali tra il 2015 e il 2019 – coordinamento con l’Assemblea Dipartimentale di La Paz per lo sviluppo dell’Estatuto Autonómico del Departamento de La Paz (2010-2013) – processi di inclusione in ambito municipale e scambi di esperienze tra El Alto e Bolivia. Attualmente la Fundación collabora con due enti da anni attivi nelle periferie di La Paz:
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OBIETTIVO DEL PROGETTO: L’obiettivo generale del presente progetto è quello di contribuire al miglioramento dei livelli di inclusione e partecipazione sociale delle fasce più svantaggiate (minori, giovani, donne, persone con disabilità e anziani) della popolazione dei territori di La Paz e Huatajata, attraverso l’ampliamento e il rafforzamento delle opportunità educative, formative, culturali, pedagogiche e ricreative presenti. In base alle criticità individuate dall’analisi del contesto risulta importante intraprendere azioni dirette a supporto delle popolazioni coinvolte, in particolare realizzando azioni di:
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RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI: |
Interventi del progetto |
Attività previste per i giovani del SCU |
Tutoraggio e affiancamento dei formatori locali nei corsi di formazione professionale |
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Pianificazione e realizzazione di laboratori pedagogici di arte, lingue, rinforzo scolastico per bambini/e, adolescenti di |
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Pianificazione e realizzazione di laboratori ludico-ricreativi, sportivi e di animazione culturale per bambini/e, adolescenti |
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Affiancamento delle educatrici locali e ampliamento dell’offerta educativa dell’asilo comunitario presente all’interno del Centro Taipy Warminaka |
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Supporto nelle attività di inclusione, riabilitazione e fisioterapia delle persone con disabilità |
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Assistenza alla realizzazione di attività produttive a conduzione familiare con riferimento ad attività di artigianato, agricoltura e turismo comunitario |
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Supporto all’organizzazione di incontri e eventi comunitari di gruppi comunitari con riferimento alla promozione e comunicazione |
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Supporto nelle attività gestionali, amministrative ed organizzative dei gruppi comunitari del territorio |
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Affiancamento degli operatori locali nel lavoro di recupero delle tradizioni popolari locali e di sensibilizzazione dei giovani e delle donne su temi legate alla cultura indigena locale |
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Supporto logistico e organizzativo nella pianificazione e realizzazione di eventi in collaborazione con le istituzioni locali per la promozione della cultura locale e del turismo comunitario |
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SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
Sedi di attuazione del progetto all’estero
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POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’: Vitto e alloggio sono garantiti da Gondwana e gli altri partner del progetto:
Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio. |
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi. Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partner è presente la connessione ad internet. Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto. L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari Non sono state riscontrate particolari situazioni di disagio per i volontari. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è possibile che condividano la casa con dei referenti locali del progetto e che vengano alloggiati in stanze multiple; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni. Il collegamento internet è presente nella sede ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e può accadere che salti per ore. Una situazione di disagio potrebbe essere relazionata all’altitudine del luogo in cui si vivrà, in quanto i territori di La Paz e Huatajata si trovano ad una media di 3.840 metri sopra il livello del mare. A questa altitudine si potrebbero riscontrare alcune difficoltà di adattamento fisico e di affaticamento derivante dalla minore presenza di ossigeno nell’aria. In questo senso si chiede di fare attenzione se si avessero problemi di tipo digestivo e soprattutto di circolazione sanguigna. EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/ |
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI: Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili. In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.
Ogni ente attuatore del progetto provvederà ad erogare la formazione specifica nella propria sede.
Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:
MODULI IN PRESENZA
Modulo |
Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h) |
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Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (8h) |
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Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (6h) |
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Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (6h) |
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Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (6h) |
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Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) |
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Moduli e Contenuti in e-learning
Modulo |
Contenuti formativi |
ORE |
Modulo 7: Educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile (35 h) |
INTRODUZIONE ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE Come valorizzare la pace che è in noi |
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PERCHÈ DIFENDERE LA PACE – Come un sistema globale può proteggere un diritto universale fondamentale |
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L’ITALIA E LA PACE – Come la Pace è integrata nel sistema istituzionale italiano |
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IL RUOLO DELLA SOCIETÁ CIVILE. Come si costruisce la Pace su fondamenta solide |
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LE DECLINAZIONI DELLA PACE. Come si riconoscono i testimoni di Pace |
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IL CONFLITTO TRA POPOLI E STATI. Come la violenza e le guerre non sono la risposta |
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IL CONFLITTO INTERPERSONALE E SOCIALE. Come una risposta possa arrivare dal senso di Cittadinanza Globale |
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ECONOMIA E SOCIETÁ. Come esperienze e modelli si possono mettere al servizio della Pace |
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LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Come l’Italia intende la sua missione nello scenario globale Conclusioni: Ci sarà nel prossimo futuro la Pace nel mondo? |
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TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 2022 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica |
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 2:. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile Obiettivo 4: Favorire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti Obiettivo 10: Ridurre le diseguaglianze all’interno di e fra le Nazioni |
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese |
PER INFORMAZIONI
E-mail: estero@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00
Martedì – Giovedì: 14.00 – 16.00
Tel: +39 3516881486