Brasile
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2022 COLTIVARE SPERANZA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ IN BRASILE”
TITOLO DEL PROGETTO: CONSTRUINDO CIDADANIA: EDUCAZIONE E INCLUSIONE DI MINORI E DONNE IN BRASILE |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Il progetto si rivolge alle categorie vulnerabili rappresentate da minori, giovani e donne che abitano in contesti periferici e marginali, per promuovere e implementare opportunità di educazione e partecipazione sociale, implementando le attività delle sedi di accoglienza e contribuendo a diversificare l’offerta dei servizi educativi e socio-culturali. |
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI |
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO RIO DE JANEIRO La città di Rio è direttamente circondata dalla Baixada Fluminense, una parte pianeggiante della Regione Metropolitana in cui si concentrano i 4/5 degli abitanti dello stato di Rio. La Baixada intesa in senso stretto, l’area periferica a nord della città, è divisa in 13 municipi (fra i quali le due sedi di progetto, Duque de Caxias e Magé) che occupano le ultime posizioni in molti indicatori socio-economici dello stato, con alcuni dei peggiori risultati nell’area dell’educazione, della salute pubblica e negli indici di reddito: la povertà, la disoccupazione e l’eccesso di popolazione acuiscono infatti la mancanza di scuole, assistenza medica e lavoro. PACIÊNCIA Paciência è un quartiere di classe medio bassa della zona ovest del municipio di Rio de Janeiro. Le zone vicine a Paciência, sono distretti industriali, cresciuti in particolar modo negli ultimi anni, grazie ad investimenti di aziende private nazionali e di multinazionali. La periferia di Paciência ha avuto un minore incremento del benessere socio-economico: dagli anni ’60 in poi, l’espansione urbana si è sviluppata in maniera irregolare nelle zone commerciali e nelle zone periferiche e l’edilizia è spesso abusiva ed arrangiata. I treni della stazione metropolitana permettono uno spostamento diretto al centro della città di Rio, ma offrono un servizio poco efficiente e economicamente impegnativo per i pendolari che si dislocano quotidianamente per lavoro o per studio verso la città. DUQUE DE CAXIAS – JARDIM PRIMAVERA Il municipio di Duque de Caxias è il più popolato della Baixada Fluminense, il terzo più abitato dello Stato di Rio de Janeiro (oltre 924mila abitanti) e il diciottesimo con più abitanti del Brasile. Dagli anni ‘40 è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche di comunità agricolo-rurale per svilupparsi come uno dei “parchi industriali” più importanti dell’intero Brasile. A questa immissione di ricchezza è corrisposto in minima parte un reinvestimento sul territorio che continua a soffrire la mancanza di adeguati servizi. Nel quartiere Jardim Primavera, sede di intervento del progetto, vivono oltre 70mila persone. L’offerta di asili pubblici rispetto ai potenziali utenti è molto scarsa, per i minori in età prescolare (da 4 a 6 anni) è presente all’incirca una scuola dell’infanzia ogni 700 bambini e tenendo anche conto del fatto che un restante 30% di bambini nella stessa fascia di età non frequenta alcuna struttura educativa si arriva ad una media di un asilo ogni 1.250 bambini. Nonostante negli ultimi anni il quartiere abbia goduto di un certo sviluppo grazie al quale sono comparse alcune strutture utili a rispondere alla domanda socio-ricreativa (soprattutto palestre, centri ricreativi e sportivi e scuole di inglese), mancano strutture educative, soprattutto della prima infanzia, in grado di accogliere adeguatamente i minori che abitano le comunità più periferiche, e sono ancora troppo poche le opportunità formative e culturali per giovani e adolescenti. MAGÉ – SURUÍ Il municipio di Magé si trova nella Baixada Fluminense ed in particolare nel fondo della Baia di Guanabara, in una delle zone più periferiche della regione metropolitana di Rio de Janeiro, che negli ultimi anni ha subito notevoli trasformazioni sociali e ambientali dovuti all’avanzare del processo di urbanizzazione, che ha messo a serio rischio l’equilibrio ecologico della regione che ha un elevato patrimonio ambientale. L’agglomerato urbano di Suruì è formato da circa 20.000 abitanti, per gran parte famiglie a basso reddito che vivono di espedienti. Si registrano sacche di miseria sparse nel territorio e lungo gli ultimi chilometri del fiume Suruì vi sono piccoli agglomerati di famiglie povere che hanno occupato il territorio in mancanza di altre soluzioni abitative. Nell’area si registra infatti una forte carenza di servizi di base, con particolare riferimento a servizi idrici e sanitari, ma anche per quanto riguarda servizi educativi e socio-culturali. Gli abitanti non valorizzano il patrimonio storico-culturale e la ricchezza ambientale del territorio, proiettando tutte le aspettative verso la città di Rio.
FOZ DO IGUAÇU Il Municipio di Foz do Iguaçu, nello stato del Paranà a sud del Brasile, si trova al confine con Argentina e Paraguay, tra due fiumi ricchissimi di acque (Iguaçu e Paranà). Negli anni 1970-80 la costruzione della centrale idroelettrica di Itaipù ha alterato progressivamente il tessuto economico e sociale, facendo lievitare gli indici di povertà e acutizzando contraddizioni e carenze sociali. La popolazione ha infatti avuto una crescita pari al 900%, con oltre metà della popolazione che ha età inferiore ai 24 anni. PORTO MEIRA Il quartiere di Porto Meira (territorio sede di progetto) si trova nella periferia sud, in prossimità del confine argentino. E’ stato costruito nel 1997 e ha poi visto crearsi una agglomerazione di case in condizioni precarie, a partire da insediamenti improvvisati e abusivi di famiglie emigrate provenienti da differenti zone del Brasile e dal Paraguay. Il fenomeno contribuisce ad alimentare una cultura della “provvisorietà”. La situazione di precarietà degli insediamenti urbani si è nuovamente acuita con l’ultima occupazione, nel 2012, di un’estesa parte del quartiere, e la creazione di una nuova favela. In totale a Porto Meira si contano 3 comunità carenti, comunità sorte a seguito di insediamenti abusivi: Morenitas 1 e Morenitas 2, non ancora formalmente riconosciute a livello municipale nonostante grazie agli sforzi degli stessi abitanti abbiano progressivamente migliorato le condizioni infrastrutturali, e la più recente comunità di Bubas che versa in condizioni di alta indigenza. Le scuole secondarie presenti nel quartiere coprono solo una parte della richiesta e non offrono alcuna competenza specifica e professionale. Circa il 75%, dei minori arriva a concludere il primo grado (corrispondente alle scuole elementari) ma poi esce definitivamente dal sistema educativo: a quel punto spesso la strada, l’informalità del lavoro e l’illegalità sono l’unica l’alternativa. Bisogni rilevati e servizi da incrementare:
Il Brasile possiede un tasso di abbandono scolastico precoce di quasi tre volte maggiore che la media di 29 paesi europei, dato strettamente connesso al problema dell’ingresso precoce nel mercato del lavoro di adolescenti, maggiormente esposti al lavoro precario e a forme di sfruttamento.
Il Brasile presenta tassi elevati di matrimoni infantili e gravidanze precoci, nonostante siano in media più scolarizzate, le donne ricevono salari più bassi e affrontano ostacoli maggiori per inserirsi e permanere nel mercato del lavoro. Inoltre le disuguaglianze di genere sono correlate con quelle di classe, di razza e colore della pelle, e con quelle regionali. Nelle comunità più emarginate a causa della convivenza forzata per la quarantena le violenze domestiche sono aumentate nel 2020-21 del 6%. Il progetto intende proporre un intervento finalizzato a valorizzare quanto già realizzato dagli enti partner nelle comunità, incrementando e diversificando i servizi attivi nei territori nell’ambito di:
ENTI DI ACCOGLIENZA e ENTI PARTNER -SOCIEDADE CULTURAL PROJETO LUAR ONG con sede nel municipio di Duque de Caxias (RJ), ha avvviato le sue attività agli inizi degli anni ‘90 all’interno di una chiesa del quartiere Jardim Primavera coinvolgendo nelle sue lezioni di danza pochi bambini della comunità. Attualmente si contano oltre 1.000 partecipanti tra bambini, adolescenti e giovani, distribuiti tra la sede di Caxias e il Polo di Paciência. L’attività principale del Projeto Luar è di prevenzione all’abbandono della comunità d’origine, utilizzando il potere aggregante dell’arte per rinforzare e rinnovare i vincoli con la comunità e con la famiglia e di “formazione di formatori”, coinvolgendo sempre più destinatari. I professori di danza e gli educatori del progetto provengono dalle stesse comunità del quartiere. Questa azione viene realizzata offrendo gratuitamente anche corsi settimanali di acrobazia, giocoleria, teatro, aprendo una piccola biblioteca e videoteca alla comunità, usando la propria sala per rappresentazioni settimanali teatrali, di danza e video, tanto da ottenere il riconoscimento del Projeto Luar come “Punto di Cultura Statale” dello Stato di Rio de Janeiro, un importantissimo riconoscimento da parte del governo statale rispetto agli sforzi fatti e ai contributi offerti nello sviluppo di una cultura migliore e più vicina alla popolazione carente e alle associazioni territoriali che lavorano in tal senso. In particolare nel 2004 si è avviato il laboratorio ArteMãe (Arte Mamma) rivolto a un gruppo di donne che si incontra per creare una produzione artigianale e sartoriale, stimolata dalla valorizzazione dell’autostima e dal potenziamento delle proprie capacità e finalizzata alla generazione di reddito. Anche a seguito di questa positiva esperienza, per potenziare le attività rivolte alle donne della comunità nel 2008 all’interno del Projeto Luar è nato il gruppo Mães em Movimento (Mamme in movimento) per valorizzare l’identità femminile e l’espressività corporea. Nell’ambito della tutela dell’infanzia il Projeto Luar collabora con la Diocesi del Municipio, che sostiene la gestione e la formazione d’equipe di due strutture d’accoglienza che funzionano come scuole per l’infanzia: la Casa d’accoglienza São Gabriel nel quartiere Bom Retiro e la creche Santa Clara nel quartiere Saracuruna, che assistono bambini denutriti e malnutriti fino ai 3 anni d’età. Anche nel Polo di Paciência la danza è la spina dorsale ma parallelamente si sviluppano altre attività artistiche e culturali, come laboratori di lettura e musica, educazione alimentare e cittadinanza attiva, e corsi di teatro e di lingue straniere. Nel 2006 all’interno del Polo è nato il gruppo Bela Idade (Bella età) per migliorare il benessere fisico e l’autostima di un gruppo di donne tra i 45 e gli 80 anni d’età, organizzando attività che sviluppano la coordinazione motoria ed il senso del ritmo e più in generale incontri di promozione della salute e prevenzione, e di rieducazione alimentare. -ÁGUA DOCE-SERVIÇOS POPULARES OSCIP, Organizzazione della società civile di interesse pubblico, che nasce in Brasile nel 2001 con l’obiettivo principale di contribuire all’espansione della coscienza umana per lo sviluppo di comunità sostenibili e la creazione di una società globale in grado di preservare l’ambiente e la comunità di vita planetaria, di garantire i servizi sociali di base per tutti e di promuovere un’economia attenta ai bisogni umani. Per il raggiungimento di questo obiettivo Água Doce ha sviluppato il programma “Surui 2050”, che intende implementare il concetto della sostenibilità e i principi della Agenda 21, scaturita dalla Conferenza ONU su ambiente e sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992, in forma congiunta con la popolazione residente nella comunità. L’azione di Agua Doce, quindi, cerca di conciliare l’intervento sociale con quello ambientale attraverso attività di educazione e sensibilizzazione rivolte soprattutto a bambini e a donne, e si realizza in particolare nelle seguenti strutture territoriali: Scuola dimostrativa, si trova nel centro del piccolo paese di Suruì ed è uno spazio di circa 4000 m2 dove vengono svolte diverse attività sociali, educative e ricreative rivolte alla comunità e dove si cerca di sperimentare il concetto di sostenibilità della Agenda 21 attraverso una proposta educativa esperienziale e dimostrativa (laboratori di arte, capoeira, culinaria e attività ludiche per ragazzi). Nella scuola tutto ciò che si impara viene vissuto nella pratica e la proposta pedagogica si ispira alla alfabetizzazione ecologica. In questo contesto, una funzione molto importante è rivestita dallo spazio verde del Centro, attorno al quale si svolgono diverse attività di educazione e ricreazione ambientale per bambini. In particolare più recentemente si è potenziata la proposta della “Scuola dimostrativa” attraverso la creazione di un orto didattico e di un orto comunitario all’interno dei quali sviluppare un programma pedagogico per bambini, giovani e adulti della regione, anche in collaborazione con le scuole del territorio, nonché rafforzando e ampliando l’offerta delle attività laboratoriali attraverso corsi di taglio e cucito e di alfabetizzazione per donne adulte. Centro di educazione infantile Michele Carrara nel quartiere di Parada Angelica, dove nello spazio di una ex scuola si realizzano attività ludiche per bambini, è presente un centro di produzione di medicinali naturali e si offrono corsi di fitoterapia per donne. -SOCIEDADE CIVIL NOSSA SENHORA APARECIDA (SCNSA) ONG brasiliana che nasce ufficialmente nel 1997 a Foz do Iguaçu dall’unione di due istituti religiosi italiani: la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione e l’Istituto delle Suore di Maria Consolatrice. La SCNSA ha sede nel quartiere periferico di Porto Meira ed è impegnata nella realizzazione di programmi di attenzione integrale alla persona nelle aree di salute, educazione e formazione: all’interno del poliambulatorio medico “Nossa Senhora Aparecida”, della scuola materna “Mãe Maria”, del Centro di Attenzione Integrale all’Adolescente (CAIA), e del programma CAF (Corsi di apprendistato e formazione) per i giovani. La Pré-escola si trova vicino alle favelas Morenitas e Bubas e cerca di colmare la mancanza di strutture educative rispetto alla richiesta della popolazione. Il CAIA nato nel 2001 offre attività ludico-ricreative, sportive e culturali ai pre-adolescenti e agli adolescenti dai 9 ai 17 anni di basso reddito o in condizioni di rischio del quartiere di Porto Meira. Nel 2010 ha inoltre avviato le attività del “CAIA itinerante” nelle adiacenti comunità, di cui ad oggi hanno beneficiato 600 bambini e adolescenti. Particolarmente efficace si è rivelato negli ultimi anni il programma CAF (Corsi di apprendistato e formazione), le cui prime attività risalgono al 2009 attraverso il progetto “Atelier Cidadania” di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro in partenariato con la Itaipù Bionacional. La formazione tecnico-professionale offerta è relativa ai settori amministrativo e alberghiero e l’inserimento professionale attraverso i tirocini è realizzato in collaborazione con le imprese cittadine. I corsi professionalizzanti (amministrazione e tecnico del turismo) realizzati dall’avvio del programma Aprendizagem, ora CAF, sono alla 24° edizione e ad oggi hanno inserito oltre 300 giovani nel mercato del lavoro. |
OBIETTIVO DEL PROGETTO: Rinforzare e implementare le attività delle sedi di accoglienza, incrementando e diversificando l’offerta dei servizi educativi e socio-culturali, per potenziare le opportunità di formazione e inclusione sociale per i minori, i giovani e le donne in situazioni di vulnerabilità. Attraverso azioni formative e di empowerment per rafforzare autostima e autonomia ma anche senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità, il progetto intende innescare processi virtuosi di coesione e partecipazione sociale proponendo i seguenti obiettivi specifici:
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RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
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SEDI DI SVOLGIMENTO: Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
Sedi di attuazione del progetto all’estero
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POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’: Gli operatori volontari saranno ospitati in un strutture gestite e organizzate dal partner locale in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari Circa 11 mesi di permanenza all’estero. Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Brasile intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica del rilascio dei visti di permanenza nel paese la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e la durata del primo periodo di permanenza può variare dai 3 ai 6 mesi. Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto. L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, e in alcune sedi condividono la casa con i referenti locali del progetto; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere. Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/ |
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI: Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili. In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI: La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Ogni ente attuatore del progetto provvederà ad erogare la formazione specifica nella propria sede. Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo: MODULI IN PRESENZA
MODULI E CONTENUTI IN E-LEARNING
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ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: TITOLO: 2022 Coltivare speranza: inclusione e sostenibilità in Brasile |
OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE: Il programma “2022 Coltivare speranza: inclusione e sostenibilità in Brasile” mira ai seguenti OBIETTIVI dell’ Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:
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AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese. |
PER INFORMAZIONI
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