Rwanda      

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

TITOLO DEL PROGETTO: KARAMÈ, EDUCAZIONE E SOLIDARIETÀ IN RWANDA

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il presente progetto prevede un intervento rivolto a minori, con disabilità e non, che vivono in condizioni di vulnerabilità nella provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe, in Rwanda.

Le azioni progettuali sono volte a implementare le attività di assistenza, animazione e cura a favore dei minori, anche con disabilità, integrando i servizi routinari delle strutture di accoglienza.

DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO

DISTRETTO DI GASABO

La località di Ndera, dove si trova la sede operativa di Anymore Onlus, è il capoluogo del distretto di Gasabo, si trova a circa 15 km dal centro della capitale, nelle vicinanze dell’aeroporto. Si tratta di un villaggio piuttosto popolato e mediamente urbanizzato. Non sempre le strade sono asfaltate, ma non è comunque difficile da raggiungere. La popolazione locale vive soprattutto di agricoltura, praticata nei campi circostanti, e piccoli commerci. Qui è presente un centro diurno per bambini e ragazzi con deficit intellettuali che al momento offre assistenza a più di 80 minori della zona.

Masaka si trova nel distretto di Gasabo, è un villaggio rurale scarsamente popolato e la sua economia, fondamentalmente di sussistenza, si basa su piccole attività di agricoltura, pastorizia e artigianato. Qui è presente la Casa Fattoria realizzata da Holy Family che offre un’opportunità di autonomia lavorativa ai giovani in uscita dalla Casa Famiglia.

DISTRETTO DI KICUKIRO

Il distretto di Kicukiro nell’area urbana della capitale Kigali è una località urbanizzata e densamente popolata, non lontana dal centro della capitale in cui sono presenti scuole, uffici, attività commerciali e abitazioni di tipo residenziale.

Situato nel distretto di Kicukiro, Gatenga è uno dei quartieri più popolati e tra i più poveri ed è uno snodo importante di passaggio per raggiungere varie zone importanti della città. Attualmente tutto il sobborgo sta subendo una forte trasformazione dal momento che la vecchia zona industriale situata a Gatenga sta per essere spostata verso Nyamata. Adiacente si trova la dogana, l’ambulatorio che fa i vaccini per tutto il paese e l’area expo dove si svolgono numerose fiere ed eventi. Il principale collettore aggregativo di questa parte della città è l’oratorio Don Bosco dei Padri Salesiani che operano in Rwanda. La struttura è parecchio grande e offre al suo interno la possibilità di praticare diversi sport e discipline, ospitando migliaia di ragazzi del quartiere, principalmente con situazioni economico-sociali disagiate, alcuni vengono da contesti poverissimi e vivono soli senza genitori.

KARENGE

Karenge è un villaggio rurale situato nel distretto di Rwamagana a circa 40 km dal centro di Kigali, nella Provincia Orientale. La maggior parte della popolazione è formata da giovani, orfani, vedove che rappresentano sia i gruppi più vulnerabili, sia i gruppi più in difficoltà a fronteggiare le problematiche legate all’accesso sanitario, alla disoccupazione, alla disgregazione familiare e all’accesso scolastico. Proprio per quanto concerne la scuola, nelle zone rurali il tasso di abbandono è molto elevato. Gran parte degli studenti devono farsi carico dei fratelli più piccoli perché orfani e svolgere mansioni pesanti e coltivare la terra per mangiare. Nel villaggio è presente un grande centro pastorale delle Suore Oblate Di Cristo che si prendono cura delle ragazze madri e dei loro figli. Il centro prepara e distribuisce giornalmente pasti caldi a piccoli studenti, molti dei quali figli di ragazze madri, oltre ad avere attivato alcuni progetti: una sartoria, un panificio ed un laboratorio artigianale di manufatti tipici del luogo per ridare dignità alle famiglie del villaggio.

CRITICITÀ RILEVATE E ASPETTI DA INNOVARE:

  •  Insufficiente offerta di servizi di assistenza e cura

I pochi centri per minori disabili del Rwanda sono semplici e strutturati con un corpo centrale con aule, sale polivalenti e servizi sanitari/riabilitativi, mentre all’esterno ci sono spazi per attività sportive e ricreative, anche se resta la grande questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Molto del personale in servizio è locale dotato di grande abnegazione ma di carente formazione specifica.  

  • Mancanza di spazi e metodologie attraverso cui i minori anche con disabilità possano esprimersi e sviluppare competenze creative 

L’educazione nelle strutture scolastiche del paese si basa su una metodologia di apprendimento conformistica e ripetitiva con assenza di metodologie adatte a rispondere ai bisogni dei bambini con necessità speciali. 

  • Bassa qualità dell’offerta scolastica

Il tasso di iscrizione alle scuole dei minori con disabilità è basso e sono numerose le barriere per una loro effettiva inclusione nel sistema scolastico ruandese.

 Date tali criticità sono stati individuati i seguenti aspetti da innovare:

  • implementare le attività di assistenza e cura a favore dei minori, integrando i servizi routinari delle strutture di accoglienza;
  • incrementare le attività ricreative, ludiche e sportive, oltre naturalmente al sostegno scolastico e logistico;
  • migliorare la qualità dell’educazione e incrementare l’accesso ai programmi educativi, specialmente per quanto riguarda l’iscrizione alla pre-primaria e nel fornire pari opportunità a tutti i bambini e giovani.

GLI ENTI DI ACCOGLIENZA e GLI ENTI PARTNER:

Anymore Onlus è da anni presente nel territorio e collabora con le istituzioni e gli enti locali che offrono servizi di supporto ed assistenza. Purtroppo, la carenza di strutture e personale, sia in termini quantitativi che qualitativi, non permette a tutti gli enti attivi sul territorio di soddisfare le richieste di una popolazione costantemente minacciata dalla povertà e dalla negazione dei propri diritti.

Attualmente nelle aree di intervento del progetto sono presenti:

A Kigali

  • Arcidiocesi di Kigali eretta il 10 aprile 1976 con la bolla CumVenerabiles di papa Paolo VI, ricavandone il territorio dall’arcidiocesi di Kabgayi, che contestualmente è stata trasformata in diocesi ed è divenuta suffraganea di Kigali.  La collaborazione con l’Arcidiocesi si realizza attraverso attività operativa con le parrocchie di Munyana, Ndera e Remera.
  • La Home of Hope delle Sister of Mother Teresa of Calcutta, una struttura di accoglienza per bambini, madri, anziani, persone con disabilità ed ex prostitute. La struttura comprende diversi stabili adibiti a diversi usi: casa delle suore, asilo, centro accoglienza poveri, laboratori per ragazze, dormitori per anziani e disabili, cucine, laboratorio per disabili, lavatoio, orti, chiesa, area giochi per i bambini, mensa popolare, aree adibite al taglio legna e ai lavori di artigianato.

A Ndera

  • L’Istituto “Petit Séminaire Saint Vincent de Paul”, fondato nel 1976, ha come obiettivo quello di preparare futuri candidati al Sacerdozio e accoglie 250 ragazzi dai 12 ai 18 anni. Tra le sue mission: dispensare ai giovani ragazzi una formazione umanistica, spirituale e intellettuale e formare laici preparati nel campo ecclesiastico, politico, socio-economico e professionale. Nell’ambito del progetto “Fair Play Rugby” gestisce una struttura da gioco e per attività sportive. Gli utenti del progetto sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate. 
  • L’Istituto Scolastico “G. S. Ndera” è una scuola statale governativa che accoglie circa 800 ragazzi/e dai 7 ai 18 anni. Mission: educazione e formazione scolastica. 
  • Centro Diurno Humura HVP – GATAGARA per bambini e ragazzi con disabilità e deficit intellettuali: l’obiettivo generale del Centro Diurno Humura HVP – GATAGARA è quello di migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi con deficit mentali. Il centro cerca di aiutare i bambini e i giovani ad integrarsi nelle loro famiglie e nella comunità. In particolare, l’ambiente diurno in cui sono inseriti supporta l’obbiettivo di far socializzare i bambini e di guidare i genitori ad una migliore comprensione e accettazione della disabilità dei figli, supportandoli nell’educazione con bisogni speciali. Nel giardino ci sono strutture per le ulteriori attività portate avanti nel centro: la stanza per archivio documenti e riunioni, la struttura dedicata ad attività come cucito, fabbricazione collanine, fabbricazione sapone, il capannone della musica con una batteria, microfono e tamburi. 

A Kicukiro/Gatenga

  • Il Centro dei Giovani di Gatenga (Centre des Jeunes de Gatenga) gestito dai Padri Missionari Salesiani, è attivo dal 1986. In linea con la tradizione Salesiana, il Centro prevede non solo la gestione di un orfanotrofio, ma anche la promozione di attività di socializzazione, di animazione e di formazione scolastica e professionale che coinvolgono ogni giorno ragazze e ragazzi del quartiere e delle zone limitrofe (circa 1200). Il Centro rappresenta, inoltre, un importante punto di riferimento per la pratica sportiva dei giovani.
  • I 1000 Hills Rugby, supportano attività sportive per minori svantaggiati o abbandonati dalle famiglie nell’area di Gatenga. Progetto che mira alla conoscenza, all’opportunità e allo sviluppo dell’essere umano attraverso lo sport. Centrali sono i valori dello sport, di conseguenza le attività portate avanti sono tutte volte alla promozione dell’inclusione sociale e della crescita nel rispetto dei diritti attraverso lo sport. 

A Masaka

  • La Casa Famiglia “Holy Family” gestisce la casa fattoria ubicata nel medesimo villaggio rurale al fine di dare autonomia ai ragazzi più grandi e dare loro l’opportunità di auto gestirsi e sostenersi attivando dei piccoli progetti di microcredito nell’ambito dell’agricoltura e della pastorizia. 

A Karenge

  • Dal 2002 le Suore Oblate di Cristo sono attive in Rwanda dove gestiscono tre case di accoglienza: Casa di Kicukiro, Casa di Karenge, Istituto di Karenge. Giornalmente le suore preparano e distribuiscono 120 pasti caldi a piccoli studenti, molti dei quali figli delle ragazze madri, ed hanno attivato alcuni progetti per ridare dignità alle donne e ai loro figli: hanno affittato circa 200 casette a Karenge per ospitare le ragazze madri dell’area e dato l’avvio ad una sartoria sociale, un panificio per ragazzi orfani, ed un laboratorio di artigianato locale. 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’integrazione sociale ed educativa di 980 minori, anche con disabilità, accolti nelle scuole e nelle strutture residenziali nella Provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe, potenziando e qualificando i servizi già presenti nelle sedi.

Le azioni progettuali sono volte a:

  • implementare attività di supporto e cura e interventi socio-educativi  promuovendo l’inclusione sociale dei minori anche con disabilità.
  • creare spazi in cui i bambini possano ricevere un’educazione basata su un apprendimento ragionato e non mnemonico, in cui possano sperimentarsi ed essere stimolati.  
  • realizzare attività di sostegno scolastico e di programmi educativi di qualità, per fornire un’educazione equa e inclusiva e un’opportunità di apprendimento. 

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

AZIONE 1: SOSTEGNO E ASSISTENZA A MINORI CON DISABILITÀ

  • Supporto agli operatori nella gestione quotidiana delle strutture residenziali e nell’assistenza dei bambini delle scuole dell’infanzia
  • Supporto agli operatori nella gestione mensile delle visite domiciliari alle famiglie dei bambini con disabilità 
  • Supporto agli operatori nella cura e assistenza dei minori
  • Supporto nell’organizzazione di momenti ludico-ricreativi
  • Reperimento materiali e supporti per le attività laboratoriali e alle attività manuali e di piccolo artigianato
  • Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli

AZIONE 2: INTERVENTI EDUCATIVI, LUDICO RICREATIVI E SOCIALIZZANTI

  • Laboratori per la promozione del “diritto al gioco e allo sport”
  • Formazione all’attività motoria di base [5-10 anni] e rudimenti tecnici discipline sportive (calcio, pallavolo, basket, atletica, hockey e rugby) per i più grandi
  • Gestione di spazi e momenti ricreativi formazione dei gruppi di attività, accoglienza e gestione dei bambini, cura e preparazione degli spazi e dei materiali
  • Supporto all’organizzazione e alla realizzazione di laboratori di teatro, musica, danza, etc.
  • Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli
  • Realizzazione di attività volte a favorire lo sviluppo dell’area socio-affettivo-relazionale (autostima, rapporto con i compagni e con gli adulti, rispetto delle regole, rispetto della collaborazione, partecipazione, autocontrollo, capacità
  • emozionale).

AZIONE 3: RINFORZO E INSERIMENTO SCOLASTICO

  • Organizzazione di classi di studio mirate al recupero delle carenze scolastiche
  • Elaborazione di percorsi individuali sulla base dei bisogni individuati nei colloqui con gli insegnanti delle scuole di riferimento
  • Preparazione di lezioni di lingua e di alfabetizzazione informatica
  • Supporto agli insegnanti durante lo svolgimento delle lezioni nelle scuole (gestione aula, preparazione materiali, sostegno ai ragazzi con difficoltà di apprendimento,
  • Attività di doposcuola per i soggetti più deboli
  • Realizzazione di attività innovative ludico- educative che stimolino l’apprendimento
  • Preparazione e realizzazione di esercizi per migliorare l’area della comunicazione e linguistica, sviluppo neuro-psicologico, comprensione verbale e non verbale
  • Partecipazioni alle riunioni di equipe e agli incontri periodici con i partner locali
  • Realizzazione documentazione fotografica e audio/video
  • Redazione relazioni e report periodici

 

SEDI DI SVOLGIMENTO

 

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

Anymore Onlus

Via Giacomo Venezian, Messina

153034

6

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

Amahoro House – Rwanda

Gasabo District – Ndera Kigali – Rwanda snc

153031

6

 

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

Il vitto e l’alloggio per i 6 volontari sono assicurati da Anymore Onlus_ Amahoro House – Rwanda (codice sede 153031).

Gli operatori volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dal partner locale in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari 

Circa 11 mesi di permanenza all’estero.

È prevista la partenza per il Paese estero dopo circa due settimane dall’avvio del progetto. Entro il sesto mese di servizio è previsto un rientro intermedio in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto per un periodo (tra i 10 e 15 giorni); nei restanti mesi è prevista la continuazione delle attività all’estero.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana 

Tramite telefono, skype e/o piattaforme similari, e-mail.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Stile di vita essenziale
  • Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disponibilità a frequentare un corso di lingua e cultura kinyarwanda
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto 
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari 

Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari se non quelle determinate dalla differenza linguistica, climatica e culturale.

Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere.

Il collegamento internet è presente ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo.

Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco.

Inoltre, una formazione specifica e un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il grado di conflitto interpersonale e personale.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Ogni ente attuatore del progetto provvederà ad erogare la formazione specifica nella propria sede.

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:

MODULI IN PRESENZA

Modulo

Contenuti formativi

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h) 




– Esperienza, storia e attualità degli enti attuatori

– Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia e sociologia del Paese di realizzazione del progetto;

-Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi)

-cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo.

-La situazione delle famiglie, dei minori in stato di vulnerabilità nel Paese

-La riabilitazione nei Paesi a Sud del Mondo;

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (8h)

-Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento

-La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti

-Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (6h)

-Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza

-Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo;

-comunicazione verbale e non verbale

gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione conflitti, emozioni e problematiche relazionali

– l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta.

– gli aspetti psicologici e sociali dei minori in stato di fragilità (a livello di individuo, famiglia e società);

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (6h)

– Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;

– I linguaggi artistico-espressivi nelle pratiche pedagogiche

-Percorsi di Inclusione e coesione sociale

Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (6h) 

– Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale

-Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie;

-Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto.

Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h)

– La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

– I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

– I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

 

Moduli e Contenuti in e-learning

 

Modulo

Contenuti formativi

ORE

Modulo 7: Educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile (35 h)

INTRODUZIONE ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE Come valorizzare la pace che è in noi

3

PERCHÈ DIFENDERE LA PACE – Come un sistema globale può proteggere un diritto universale fondamentale

4

L’ITALIA E LA PACE – Come la Pace è integrata nel sistema istituzionale italiano

4

IL RUOLO DELLA SOCIETÁ CIVILE. Come si costruisce la Pace su fondamenta solide

4

LE DECLINAZIONI DELLA PACE. Come si riconoscono i testimoni di Pace

4

IL CONFLITTO TRA POPOLI E STATI. Come la violenza e le guerre non sono la risposta

4

IL CONFLITTO INTERPERSONALE E SOCIALE. Come una risposta possa arrivare dal senso di Cittadinanza Globale

4

ECONOMIA E SOCIETÁ. Come esperienze e modelli si possono mettere al servizio della Pace

4

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Come l’Italia intende la sua missione nello scenario globale

Conclusioni: Ci sarà nel prossimo futuro la Pace nel mondo? 

4



ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 

TITOLO: Inclusione Persone Fragili in AFRICA – 2023

OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

OBIETTIVO 2: Sconfiggere la fame

OBIETTIVO 3: Salute e benessere

OBIETTIVO 4: Istruzione di qualità

OBIETTIVO 10: Ridurre le disuguaglianze

OBIETTIVO 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese



PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 16.00

Tel: +39 3516881486