SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

CAMBIARE PER INCONTRARE: un programma di servizio civile universale in Brianza e nel Lecchese

TITOLO DEL PROGETTO: GUARDA CASO

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: A3. Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale. Il presente progetto intende promuovere lo sviluppo positivo e l’autonomia dei minori e giovani vulnerabili accolti presso le strutture di accoglienza dell’ente Opera Don Guanella nelle città di Lecco e Valmadrera (LC).

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo generale del progetto è di promuovere l’autonomia dei minori e giovani vulnerabili accolti nelle sedi di progetto, partendo dalla constatazione che il livello inadeguato delle competenze dei giovani dovute a bassi livelli di scolarità e/o di formazione, a vissuti traumatici con conseguente allontanamento dalla famiglia e talvolta all’entrata nei circuiti penali.

Il contrasto all’esclusione sociale e/o il miglioramento dell’occupabiIità, sono ritenuti servizi essenziali; a tal fine l’obiettivo maggiormente perseguibile deve essere “l’innalzamento delle competenze degli adolescenti e dei giovani”. Attraverso essi, infatti, è possibile “allenarsi”, attivando percorsi di autonomia e processi di elaborazione e di trasformazione della realtà.

Gli Enti CESC Project e Opera don Guanella hanno scelto di mettere a frutto le loro esperienze di rete territoriali sui temi dell’accoglienza e del sostegno a minori e giovani in stato di fragilità, di disagio e a forte rischio di esclusione, per animare un’esperienza progettuale e programmatica in rete. Le azioni promosse dalle due organizzazioni si inquadrano in una strategia più ampia di azione locale fondata sull’approccio di implementazione di buone pratiche, modellizzazione e rilancio di nuove esperienze, dove la collaborazione e la partecipazione sono insieme valore e metodo. Tramite l’obiettivo generale, e gli obiettivi specifici, gli Enti intendono portare a compimento il lavoro quotidiano con minori e giovani, avendo al centro le storie di vita dei destinatari del progetto. L’intento, appunto, è di promuovere le storie di vite affinché ne siano protagonisti gli stessi minori e giovani coinvolti, a partire da condizioni di disagio per approdare, invece, a percorsi di autonomia. Gli interventi di tale progettualità intendono agire su quello che è il contesto e la problematicità del nucleo familiare in un determinato periodi di vita della famiglia. Se da un lato l’accoglienza dei minori ha una finalità di tutela e protezione, allo stesso tempo il lavoro degli operatori impegnati, persegue obiettivi a lungo termine che contribuiscano al rientro in famiglia dei minori o all’autonomia degli stessi per un progetto di vita che li accompagni verso l’età adulta. Fondamentale resta mettere al centro delle azioni di intervento la questione dell’autonomia socioeconomica di una buona parte dei giovani accolti presso i servizi degli enti di attuazione, che non hanno possibilità di rientrare nel proprio nucleo familiare o peggio, che non hanno alcun nucleo familiare al quale fare ritorno.

Obiettivi specifici:

  1. Favorire percorsi di valorizzazione delle competenze individuali e di gruppo;
  2. Promuovere l’accrescimento delle competenze professionali e di integrazione sociale.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Gli operatori volontari sono inseriti all’interno delle attività delle sedi di progetto con un ruolo di sostegno all’intera attività e di personalizzazione dell’intervento nella sua complessità ed opereranno sempre sotto le indicazioni del personale di riferimento. Verranno anche inseriti gradualmente nelle équipe organizzative e quindi coinvolti direttamente nella ideazione e progettazione delle iniziative attraverso riunioni apposite e il contatto diretto con gli incaricati per l’attività in questione. Gli operatori delle sedi coinvolte si adopereranno per facilitare la partecipazione dei volontari attraverso fasi graduali che andranno dalla semplice presenza come osservatori, all’affiancamento, alla gestione di piccole attività all’interno dei percorsi stessi, fino all’attivazione in autonomia. In ogni fase della progettazione verrà valorizzata la componente di creatività dei volontari, pur sempre sotto la guida dei rispettivi OLP e dei volontari delle sedi di riferimento. . I giovani volontari verranno stimolati a mettere in gioco le proprie conoscenze, abilità e interessi per ideare laboratori e iniziative sui temi che promuovano buone pratiche per la relazione e per il gruppo. Nella logica della collaborazione tra sedi di medesimo ente di accoglienza e dei partenariati, gli operatori volontari assegnati ad una determinata sede potranno essere impiegati, in maniera funzionale alla realizzazione del progetto, anche nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner nei limiti indicati dalle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale – DPCM 14/01/19.  Detta previsione, è finalizzata a dare attuazione alle attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto quali: centri e soggiorni estivi, momenti formativi, informativi, laboratoriali e di promozione supplementari e specifici.

Le attività in cui saranno impiegati gli operatori volontari, corrispondenti a ciascuna azione del progetto, possono essere così individuate:

  • Partecipazione agli incontri di avvio progetto e di chiusura, stesura documenti di progetto e allestimento strumenti
  • Accompagnamento dei minori accolti all’interno dei Centri educativi
  • Supporto nelle attività di sostegno scolastico
  • Sostegno alle attività formative attraverso l’apporto a momenti didattici individualizzati, in particolare per i ragazzi con bisogni educativi speciali
  • Affiancamento nelle attività di contrasto all’abbandono scolastico e l’avvio professionale
  • Partecipazione ad incontri con servizi sociali, istituti scolastici, servizi per l’impiego
  • Supporto alle attività laboratoriali professionalizzanti di falegnameria, artigianato e informatica
  • Per la sede di Valmadrera: Affiancamento alle attività per l’autonomia e di orientamento e accompagnamento al lavoro
  • Partecipazione a momenti di programmazione educativa, ricreativa e creativa in sinergia con l’equipe dei Centri educativi, le cooperative e le associazioni che collaborano con il Centro.
  • Realizzazione di attività di socializzazione che favoriscano la conoscenza del territorio, – supporto all’organizzazione delle visite didattiche e ludico-culturali – accompagnamento durante le visite guidate e fuori porta
  • Collaborazione alla realizzazione di attività ludico, ricreative e sportive, dei giochi di gruppo e dei tornei;
  • Progettazione e organizzazione di momenti di animazione.
  • Aiuto nella programmazione di attività di animazione anche con altri soggetti del territorio – Aiuto nelle attività dei laboratori espressivi – supporto alla realizzazione delle prove e degli spettacoli;
  • Partecipazione a soggiorni estivi o invernali
  • Per la sede di Valmadrera: Affiancamento alle attività laboratoriali di agricoltura sociale e del pane

I laboratori e le attività per l’acquisizione di competenze specifiche relative ad un mestiere portate avanti dall’Opera Don Guanella e dalla Cascina don Guanella sono le seguenti:
laboratorio di falegnameria (Opera don Guanella Lecco)

attività di agricoltura sociale (Cascina don Guanella)

laboratorio del Pane

laboratori sportivi (Valmadrera e Lecco)

PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA/ SEDI DI SVOLGIMENTO:

L’Opera Don Guanella è stata fondata da Don Luigi Guanella nel 1908 con l’obiettivo di realizzare opere di carità e solidarietà per i più deboli. Oggi l’Opera Don Guanella conta 116 realtà con 77 centri distribuiti in tutta Italia e con sedi anche all’estero (in particolare in Africa, America Latina, America Settentrionale, Asia, Europa e Medio Oriente). I minori accolti nelle sedi guanelliane di Lecco e Valmadrera (LC) in parte sono ragazzi italiani, in parte stranieri non accompagnati, per cui è attiva anche una collaborazione con il Ministero di Giustizia per percorsi specifici di accoglienza e inclusione. La maggior parte delle famiglie da cui provengono sono povere e con un livello di istruzione basso. Molto spesso, l’ambiente in cui sono cresciuti i minori è ad alto rischio di emarginazione: conflittualità di coppia, problemi di tossicodipendenza e di alcolismo, disoccupazione e povertà che a volte si sommano fino ad arrivare a situazioni estreme di disagio e di emarginazione, definibili come “multiproblematiche”.

La Casa Don Guanella, a Lecco, è strutturata in una unica sede articolata nei seguenti servizi.

∙ 2 Comunità educative maschili: servizi convenzionati con l’ente pubblico che accolgono cadauna 10 minori (maschi), di età compresa fra i 15 e i 18 anni, segnalati dai servizi stessi o affidati con Decreto del Tribunale per i minorenni. Per quanto riguarda i “minori stranieri non accompagnati” rappresenta oggi in media il 10% dell’utenza. Un incremento significativo si è avuto invece nell’area del circuito penale. Le accoglienze presentano oggi circa il 60% dei minori complessivamente accolti come provenienti dal circuito penale.

∙ A livello diurno è attiva una comunità che accoglie, in collaborazione con i servizi del territorio, fino a 15 maschi e femmine di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Si tratta di minori provenienti da famiglie fragili, per le quali non vi è un provvedimento di riduzione della potestà genitoriale o di allontanamento famigliare.

Appare rilevante inoltre importante sottolineare che tale realtà è attiva anche nel garantire un percorso di accompagnamento per giovani neomaggiorenni in uscita dai percorsi di tutela e a rischio emarginazione.

L’articolazione territoriale della Casa Don Guanella è la Cascina Don Guanella a Valmadrera (LC), che rappresenta un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo per i ragazzi accolti a Casa don Guanella e non solo per loro, perché si rivolge anche ai ragazzi provenienti dal circuito penale e/o accompagnati da storie traumatiche, fortemente compromessi dalle vicende vissute. Cascina don Guanella, a Piazza Rosè, è quindi un servizio di accoglienza per 15 giovani che, raggiunta la maggiore età o compiuti i 21 anni, hanno concluso il percorso di accoglienza nelle strutture residenziali di Casa Don Guanella, ma non possiedono una rete familiare o parentale in grado di accompagnarli nel loro percorso verso l’autonomia.

Nella Cascina si svolgono laboratori e attività creative per i minori che frequentano i centri diurni dell’Opera, che in quella sede, accompagnati dagli educatori di riferimento, svolgono attività tese a favorire lo sviluppo di meccanismi di gestione della propria emotività, permettendo loro di elaborare in modo adeguato vissuti difficili e sviluppare le risorse e le competenze necessarie ad affrontare in modo sano la loro crescita.

L’esperienza degli operatori sociali territoriali e delle agenzie educative dedicate ai ragazzi stanno registrando un importante aumento dei giovani coinvolti in procedimenti penali per aver commesso reati durante la minore età. Sono circa 30 ogni anno gli utenti del progetto di agricoltura sociale a Cascina Don Guanella, in genere minori e giovani a rischio di esclusione sociale. Sono ragazzi ancora fragili, che partecipano anche alle attività . di agricoltura sociale, condotta in collaborazione con la Cooperativa sociale Cascina don Guanella (partner di progetto).

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI: 4 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio. Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

Agli operatori volontari si richiede pertanto:

– Flessibilità oraria, disponibilità all’eventuale turnazione e comunicazione con congruo anticipo (almeno 48h) della richiesta dei giorni di permesso,

– Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (in quest’ultimo caso con i recuperi previsti dal regolamento);

– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione; – Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connessi alla partecipazione al progetto

– Predisposizione alle attività con l’utenza

– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio

– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente

– particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio – disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti

– disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

In aggiunta, per la sede di Valmadrera: Si richiede una predisposizione al lavoro fisico all’aria aperta, oltre ad un minimo di conoscenza e interesse delle pratiche agricole. Saranno valorizzate le esperienze pregresse di volontariato nell’ambito del disagio sociale con minori e giovani. Il servizio si articola su 5 giorni a settimana. Orientativamente la fascia oraria dei 5 giorni di servizio potrà essere inclusa dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle ore 18.00. A tal fine viene chiesta disponibilità alla flessibilità oraria e all’eventuale turnazione. In caso di partecipazioni a manifestazioni pubbliche come mercatini o feste l’attività potrà essere svolta anche di domenica o nei giorni festivi oltre che in orario serale. Sempre nelle predette occasioni può essere necessario svolgere brevi missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione. Viene altresì richiesta la disponibilità alla guida di autoveicoli messi a disposizione dell’Ente se in possesso di patente di tipo B. Nelle strutture degli enti spesso lavorano molte persone con diverso tipo di disagio e difficoltà pertanto si richiede sensibilità, delicatezza, pazienza e propensione ai contatti umani, oltre che al rispetto del regolamento interno dell’Ente e della privacy delle persone con cui si viene in contatto.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile. Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: sono pubblicati sul sito www.cescproject.org 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Come stabilito dall’Allegato 6 “riconoscimento e valorizzazione delle competenze” della circolare del 25 gennaio 2022 recante “Disposizione per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione”, agli operatori volontari in Servizio Civile Universale sarà rilasciato un “ATTESTATO SPECIFICO”.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

la durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Nell’implementare gli interventi formativi si farà ricorso a un approccio disciplinare multi dimensionale, variando le tecniche in base alla natura della tematica trattata. In linea generale, un posto di rilievo sarà tenuto dalle tecniche di educazione non formale, essendo obiettivo generale del processo di formazione specifica abilitare i volontari sul piano del “saper essere” e del “saper fare”, più che su quello del mero sapere teorico, strumentale ai primi due livelli di apprendimento. In sintesi le tecniche formative utilizzate per ciascun modulo saranno: lezioni frontali; lavori di gruppo; giochi di ruolo; simulazioni; visione di film; elaborazioni scritte; forme di approccio interattivo; brainstorming.

L’intento è quello di garantire un reale coinvolgimento e un attivo ed efficace apprendimento da parte dei giovani. Si agirà quindi, trattandosi di un’esperienza di vita totalizzante, sul sapere, saper essere e saper fare dei volontari/e ossia sulle loro conoscenze, abilità ed atteggiamenti. A tutto ciò vanno aggiunte modalità di affiancamento, di osservazione e di addestramento guidato. Le giornate formative saranno divise in una prima parte teorica e in una seconda con il coinvolgimento attivo dei giovani in discussioni, gruppi di lavoro, laboratori, esercizi autobiografici.

Oltre ai formatori potrà essere coinvolto un tutor d’aula esperto, che seguirà l’organizzazione logistica delle lezioni, fornirà materiali di approfondimento e farà da raccordo tra volontari e formatori anche tra una lezione e l’altra.

∙ formazione specifica sui rischi per la sicurezza (4H)

∙ formazione specifica erogata direttamente dal formatore o dai formatori specifici nella sede di servizio accreditata (17 ore)

∙ formazione specifica -percorso comune per le competenze (30H) ogni operatore volontario svolgerà un percorso di formazione in presenza tramite lezione frontale e in aula attrezzata. Il percorso di 6 moduli contribuirà all’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del progetto.

∙ formazione specifica erogata tramite e-learning (21H)

OBIETTIVO/I PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO

AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

∙ OBIETTIVO 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni.

∙ OBIETTIVO 3: Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età.

∙ OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e un’opportunità di apprendimento per tutti.

∙ OBIETTIVO 5: Raggiungere l’eguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale

TOTALE POSTI DISPONIBILI PER GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’ DI NATURA ECONOMICA: 1 POSIZIONE RISERVATA NELLA SEDE DI CASCINA DON GUANELLA, PIAZZA ROSE’ 3- VALMADRERA [Lecco]

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro

Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata Il candidato dovrà presentare il documento che attesti il requisito richiesto valido alla data di presentazione della domanda. Non è ammessa l’autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.

Certificazione. Specificare la certificazione richiesta

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro.

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO

Il percorso di tutoraggio si svolge lungo gli ultimi tre mesi del Servizio Civile Universale e impegna l’operatore volontario per un totale di 21 ore (17 collettive e 4 individuali) articolate nella tabella di seguito proposta. Si segnala che nelle ore svolte collettivamente:

  1. a) La classe di operatori volontari sarà composta da un numero massimo di 30 unità;
  2. b) Il rapporto tra numero di volontari e tutor sarà di 1 tutor ogni 30 volontari, simile alla formazione generale, in quanto gli argomenti affrontati negli incontri di gruppo (vedi punti 21.2 e 21.3) richiedono modalità di svolgimento, tipicamente d’aula, che garantiscono una buona qualità del servizio rispetto alla numerosità dei discenti.
  • 4 ore: svolte nel decimo mese di servizio
  • 5 ore: svolte nella seconda metà del decimo mese di servizio
  • 2 ore: tra la fine del decimo omese di servizio e l’inizio dell’undicesimo
  • 5 ore: seconda metà dell’undicesimo mese di servizio
  • 2 ore: tra la fine dell’undicesimo mese di servizio e l’inizio del dodicesimo
  • 3 ore: svolte dodicesimo mese di servizio

Gli incontri si svolgeranno in modalità on line sincrona per un totale di 9 ore, pari al 42,85% del totale.

Il percorso di tutoraggio prevede le seguenti attività obbligatorie:
a. Autovalutazione delle competenze, trasversali e specifiche, acquisite durante l’esperienza di Servizio Civile Universale, attraverso focus group, da tenersi durante incontri di gruppo, e colloqui individuali con il tutor, con particolare attenzione alle prospettive professionali e formative del singolo operatore volontario, anche alla luce degli elementi emersi lungo il percorso di tutoraggio (alla fine del progetto, l’operatore volontario, previo superamento di apposita prova di esame, riceve la certificazione delle competenze rilasciata da CESVIP LOMBARDIA SOC. COOP., soggetto titolato ai sensi e per gli effetti del d.lgs. nr 13/2013).

  • Al fine di offrire una visione ampia e articolata degli strumenti utili alla ricerca del lavoro sono previste le seguenti attività:

∙ guida alla stesura del Curriculum Vitae e introduzione agli strumenti informatici per la sua produzione; ∙ presentazione dei modelli Europass e dello strumento Youthpass;

∙ introduzione al software Canva, utile per la cura grafica e la personalizzazione del CV;

∙ utilizzo dei social network per lo sviluppo di contatti professionali (es. LinkedIn) e approfondimento sul tema della web reputation;

∙ revisione e analisi dei singoli CV, in relazione alla storia esperienziale e formativa degli operatori volontari;

∙ stesura della lettera di presentazione;

∙ simulazione di colloqui di lavoro.

  •  Presentazione dei servizi per il lavoro presenti sul territorio: Informagiovani, centro per l’impiego, agenzie per il lavoro. (Temi affrontati nel secondo incontro della tabella di cui al punto 21.1).
  • Al termine del percorso di SCU digitale e previo superamento di apposito esame, verrà rilasciato da CESVIP LOMBARDIA SOC. COOP. (soggetto titolato ai sensi e per gli effetti del d.lgs. nr 13/2013), certificato delle competenze acquisite ai sensi del Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di Regione Lombardia. Nel dettaglio il percorso formativo farà riferimento al profilo e alle competenze relative al codice 21.1 (Animatore Sociale) del QRSP – Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia.

Il percorso di tutoraggio prevede le seguenti attività opzionali:

  1. a. mappatura delle realtà territoriali del privato sociale a partire dall’esperienza degli operatori volontari; ricerca e modalità di accesso ai bandi di concorso pubblici.
  2. viene offerta all’operatore volontario la possibilità, a fine servizio, di intraprendere un percorso individuale di orientamento e ricerca del lavoro grazie all’accordo di programma con la società di formazione CESVIP Lombardia. L’ente partner CESVIP Lombardia, Ente Accreditato all’Albo Servizi per il Lavoro (op. 3966 n. 6 del 01/08/07), si impegna a prendere in carico gli operatori volontari di servizio civile universale, che abbiano svolto servizio civile in progetti di Associazione Mosaico, a provvedere allo svolgimento dei colloqui di accoglienza e di analisi della domanda, nonché alla stipula del patto di servizio personalizzato.
  3. presentazione delle principali tipologie contrattuali previste dall’attuale legislazione sul lavoro.

PER INFORMAZIONI 

E-mail: infobando@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486