SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
PROGETTO: SOLE CHE NASCE
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
A3. Minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale.
Il progetto Sole che nasce intende svolgere interventi a sostegno di bambini e adolescenti che mirano alla loro Integrazione sociale e a ridurre il rischio di abbandono del percorso scolastico. I sistemi e i sottosistemi sociali che beneficeranno dell’intervento saranno I familiari e gli altri caregivers degli utenti; gli operatori ed equipe dei servizi; le comunità territoriali; i Servizi sociali e sanitari dei Comuni e regionali che, attraverso il “lavoro di rete” e la progettazione di interventi comuni, vengono sostenuti e alleggeriti nel lavoro, in particolare sui casi più problematici; la collettività, perché gli interventi costituiscono percorsi di inclusione sociale ed hanno, spesso, impatti positivi in termini di riduzione del disagio.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Il progetto perseguirà l’obiettivo di offrire interventi mirati per minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale. Il programma interviene sulle criticità individuate che individuano come soggetti fragili: gli anziani, i nuclei familiari e gli adulti, i disabili, i minori e i giovani, i minori da 0 a 6 anni e la popolazione immigrata.
Con particolare riferimento all’area minori e giovani in condizione di disagio, l’obiettivo generale del progetto è di favorire processi di autonomia e inclusione sociale nelle fasce giovanili accolte presso le sedi di progetto. Attraverso il progetto si cercherà anche di favorire i percorsi di valorizzazione delle competenze relazionali e di accrescere quelle formative e professionali.
Gli Enti hanno scelto di mettere a frutto le loro esperienze di rete territoriali sui temi dell’accoglienza e del sostegno a minori e giovani in stato di fragilità, di disagio e a forte rischio di esclusione, per animare un’esperienza progettuale e programmatica in rete. Le azioni promosse dalle due organizzazioni si inquadrano in una strategia più ampia di azione locale fondata sull’approccio di implementazione di buone pratiche, modellizzazione e rilancio di nuove esperienze, dove la collaborazione e la partecipazione sono insieme valore e metodo. Tramite l’obiettivo generale, e gli obiettivi specifici, gli Enti intendono portare a compimento il lavoro quotidiano con minori e giovani, avendo al centro le storie di vita dei destinatari del progetto. L’intento, appunto, è di promuovere le storie di vite affinché ne siano protagonisti gli stessi minori e giovani coinvolti, a partire da condizioni di disagio per approdare, invece, a percorsi di autonomia.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Gli Enti hanno scelto di mettere a frutto le loro esperienze di rete territoriali per cui le azioni promosse dalle due organizzazioni si inquadrano in una strategia più ampia di azione locale fondata sull’approccio di implementazione di buone pratiche, modellizzazione e rilancio di nuove esperienze.
Tali attività si declinano in azioni di progetto che sono comuni in ogni sede e condivise da entrambi gli enti coprogettanti. Ovviamente nelle sedi le intonazioni delle attività saranno diverse. Ad esempio laddove si legga “Accompagnamento ad attività per l’inserimento scolastico, professionale e lavorativo”, sarà da intendere scolastico per i ragazzi di Erba e Cantù e lavorativo per i giovani di Como.
Avvio e costruzione della rete interna ed esterna
Costituzione di un’equipe multidisciplinare di coordinamento del progetto.
Costruzione del gruppo: incontri di avvio progetto, realizzazione di riunioni e call e costituzione formale dello staff, condivisione dell’organigramma di progetto e assegnazione dei ruoli; costruzione degli strumenti logistici per la gestione e l’attività di rete territoriale: mappatura stakeholder, banche dati, registri, verbali riunioni, manuali operativi, ecc.; costruzione strumenti di gestione dell’utenza: schede utente, formulari di progettazione individualizzata, raccolta cartelle cliniche; costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web, editoriali radio ecc.).
Attività per favorire percorsi di autonomia e inclusione sociale
Gestione delle attività interne alle strutture;
Accoglienza degli utenti presso le strutture;
ascolto e rilevazione dei bisogni degli utenti;
elaborazione di progetti individuali con obiettivi di recupero dell’autonomia degli utenti;
Gestione attività per gli utenti (individuali e di gruppo) psicologiche, terapeutiche, educative, formative e animative, attività di gestione della vita quotidiana nelle strutture.
Attività di redazione e gestione di comunicati, progetti e documenti inerenti il lavoro delle strutture; Attività di orientamento su questioni, lavorative, sociali, sanitarie, abitative; supporto nella gestione dei processi di accoglienza e presa in carico in condivisione con servizi pubblici e privati; supporto nella gestione della fase finale di approdo verso soluzioni di autonomia abitativa, lavorativa e sociale.
Aiuto nell’organizzazione delle attività esterne alle strutture; primo contatto e accoglienza utenti in attività che favoriscono l’emersione del disagio a livello territoriale; lavoro di rete per individuare risorse e servizi territoriali per soddisfare i bisogni degli utenti; attività mirate alla conoscenza del territorio e delle sue opportunità;
Accompagnamento ad attività per l’inserimento scolastico, professionale e lavorativo; accompagnamento degli utenti presso servizi e opportunità nel territorio; attività dedicate alla cura di sé, allo sport e all’espressione artistica, teatrale e musicale;
gestione di attività di pubblica utilità degli utenti in sinergia con il Comune e i servizi del territorio.
Chiusura del progetto
Partecipazione agli incontri di chiusura progetto e riunioni d’equipe.
PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA E SEDI DI SVOLGIMENTO:
PROVINCIA ITALIANA DELLA CONGREGAZIONE DEI FIGLI DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE (P.I.C.F.I.C.), è la famiglia religiosa fondata dal Beato Luigi Maria Monti in favore di bambini e adolescenti nel 1857. La missione di realizzare attività di aiuto e supporto verso giovani in difficoltà ha condotto l’Associazione ad operare in oltre venti Paesi del mondo.
Le attività sono realizzate all’interno di Centri diurni e in strutture residenziali e le principali azioni sono di tipo educativo, di formazione professionale, sportive e ricreative con l’obiettivo di rispondere alle necessità e alle difficoltà dei giovani con percorsi e interventi finalizzati allo loro sviluppo integrale e alla loro emancipazione sociale.
Villa Padre Monti
Nel comune di Erba, in provincia di Como, “Villa Padre Monti” è un Centro di Accoglienza educativo che offre diversi servizi rivolti prevalentemente a bambini, adolescenti e ragazzi. All’interno del Centro si trova: un gruppo appartamento; una comunità alloggio educativa; un Centro diurno che realizza una serie di progetti di formazione, socio-educativi e di assistenza.
Istituto Immacolata Concezione
La Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione opera anche nel comune di Cantù (CO) attraverso l’”Istituto Immacolata Concezione”, Centro di accoglienza per minori in difficoltà e disagio sociale. Nel territorio, il Centro è l’unica realtà presente a fornire dei servizi per minori vittime di trascuratezza e disagio con la finalità della prevenzione, della cura e del contrasto alla violenza infantile. L’Associazione svolge le attività all’interno di un Centro educativo realizzando attività sia di accoglienza in comunità, sia con progetti diurni. Per quanto riguarda le attività diurne il Centro svolge diverse azioni rivolte a bambini e giovani.
OPERA DON GUANELLA DI COMO
La Casa Divina Provvidenza in Como rappresenta sicuramente la casa più significativa della Congregazione Guanelliana nel nord Italia. Dopo anni di attività continuativa a favore di anziani, minori, senza fissa dimora, stranieri e molte altre fragilità presenti in loco ci si vuole oggi rinnovare con una significativa riorganizzazione degli spazi al fine di offrire risposte multidimensionali e maggiormente flessibili e adattabili ai bisogni della società attuale. La Casa Divina Provvidenza, Casa Madre dell’Opera don Guanella, fondata direttamente don Luigi Guanella nel 1886 è attualmente una realtà composita, ricca di valenze educative, assistenziali, religiose. I servizi socio assistenziali oggi attivi sono i seguenti:
∙ un servizio diurno e residenziale per senza fissa dimora,
∙ un centro residenziale di accoglienza per richiedenti protezione internazionale convenzione con la Prefettura di Como per 20 posti accreditati,
∙ una residenza sanitaria assistenziale che accoglie 106 persone over 65 in situazione di fragilità di sesso maschile e femminile.
I servizi interessati da questo progetto di Servizio Civile sono il centro per profughi richiedenti asilo e i servizi per senza fissa dimora.
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI: 6 POSTI TOTALI SENZA VITTO E ALLOGGIO
ENTE ACCOGLIENZA | CODICE SEDE | N. VOLONTARI | INDIRIZZO SEDE | COMUNE |
DG COMO | 153176 | 2 | VIA TOMMASO GROSSI 18 | COMO [Como] |
PIC FIC CANTU’ | 152890 | 2 | VIALE DELLA MADONNA 20 | CANTU’ [Como] |
PIC FIC ERBA | 152891 | 2 | Via Como 50 | ERBA [Como] |
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.
Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.
Agli operatori volontari si richiede pertanto:
– Flessibilità oraria, disponibilità all’eventuale turnazione e comunicazione con congruo anticipo (almeno 48h) della richiesta dei giorni di permesso,
– Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (in quest’ultimo caso con i recuperi previsti dal regolamento);
– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione;
– Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connessi alla partecipazione al progetto
– Predisposizione alle attività con l’utenza
– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente – particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio – disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
– disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.
– Disponibilità a mettere a disposizione dell’ente di assegnazione un automezzo di sua proprietà, e rilascio all’ente medesimo di una dichiarazione di porsi alla guida del proprio automezzo durante l’orario di svolgimento del servizio, con le modalità e nei limiti concordati con l’ente. In questo caso l’ente, stipulerà una polizza aggiuntiva per rischi non coperti dall’assicurazione stipulata dal Dipartimento (ad esempio una polizza Kasko).
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile. Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: pubblicati sul sito www.cescproject.org
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Come stabilito dall’Allegato 6 “riconoscimento e valorizzazione delle competenze” della circolare del 25 gennaio 2022 recante “Disposizione per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale – Criteri e modalità di valutazione”, Associazione Mosaico dichiara che agli operatori volontari in Servizio Civile Universale sarà rilasciato un “ATTESTATO SPECIFICO”, rilasciato e sottoscritto dal seguente ente terzo: 3menti SRL con sede in Urgnano Via U. Nobile 116 (BG)
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.
Contenuti:
- I bisogni sociali delle persone accolte nelle strutture – 17 ore
- L’intervento Socio Educativo e Assistenziale con minori adolescenti e giovani – 21 ore (in e – learning)
- Acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del progetto (30 ore)
- La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi – 4 ore
PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
“UNA RETE DI IDEE: un programma di servizio civile universale a Como, Sondrio e Varese”.
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Il programma “UNA RETE DI IDEE” si sviluppa nel seguente ambito: Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.
PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’
ENTE ACCOGLIENZA | CODICE SEDE | GMO | INDIRIZZO SEDE | COMUNE |
PIC FIC CANTU’ | 152890 | 1 | VIALE DELLA MADONNA 20 | CANTU’ [Como] |
PIC FIC ERBA | 152891 | 1 | Via Como 50 | ERBA [Como] |
SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO – 21 ORE (17 ORE GRUPPO/ 4 h individuali)
Il percorso di tutoraggio si svolge lungo gli ultimi tre mesi del Servizio Civile Universale e impegna l’operatore volontario per un totale di 21 ore (17 collettive e 4 individuali).
Il percorso di tutoraggio prevede le seguenti attività obbligatorie: Autovalutazione delle competenze, trasversali e specifiche, acquisite durante l’esperienza di Servizio Civile Universale; guida alla stesura del Curriculum Vitae e della lettera di presentazione; presentazione dei servizi per il lavoro presenti sul territorio.
PER INFORMAZIONI
E-mail: infobando@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00
Martedì – Giovedì: 14.00 – 17.00
Tel: +39 3516881486