Abbiamo partecipato alla presentazione del XXII rapporto annuale Conferenza Nazionale degli Enti per il Servizio Civile – CNESC dal titolo “La pace non si aspetta, si prepara” che si è tenuto il 19 giugno 2024 a Roma, nella sede di Libera Associazioni Nomi e Numeri contro Le Mafie.
La Presidente Laura Milani ha spiegato il senso del titolo: parlare dei numeri del bando 2021 e fare cultura per rilanciare la finalità ultima del servizio civile e la sua importanza per il Paese e per le comunità da una parte, per i giovani da un’altra in quanto esperienza educativa e di formazione civica. La Presidente ha concluso citando Danilo Dolci con la frase “ciascuno cresce solo se sognato” aggiungendo l’importanza di accompagnare i giovani in un percorso che li faccia fiorire.
A presentare i numeri ha pensato Mauro Perrotti, consigliere della CNESC, che ha illustrato il XXII rapporto annuale in cui si analizza un incremento del bando 2021 rispetto al bando 2020, in quasi tutti i settori. Il 40% degli enti accreditati per il Servizio Civile sull’albo nazionale sono enti che aderiscono alla CNESC. Si sottolinea, in più come le attività di promozione abbiano visto un incremento del 110% rispetto al bando 2020.
È intervenuto quindi Rossano Salvatore, Vicepresidente CNESC, sottolineando come la mole di dati messi a disposizione dagli enti aumenta sempre di più negli anni. Aggiunge che il Servizio Civile procede su due binari: gli enti da una parte e il Dipartimento dall’altra.
La Dott.ssa Silvia Losco, Dirigente del Servizio programmazione degli interventi e gestione dell’Albo del Dipartimento per il Servizio Civile Universale ha parlato di una grandissima crescita in tanti fronti differenti per il Servizio Civile Universale elencando alcuni argomenti di riflessione:
- l’innovazione di alcuni temi nuovi all’interno del Servizio Civile (il Servizio Civile digitale e quello ambientale per esempio);
- la crescita attiva non solo nei numeri, ma anche nella qualità dei singoli attori, che è sempre più in aumento (segno di un sistema si autocontrolla);
- l’attenzione per le competenze dei ragazzi (i percorsi di tutoraggio, i percorsi di stimolo nell’ambito valoriale e trasversale, il rilascio delle certificazioni e degli Open Badge), è una scuola di cittadinanza attiva per i ragazzi importantissima.
La Dott.ssa Losco ha concluso con la speranza di poter ricevere conferma a breve della stabilizzazione del fondo per il Servizio Civile Universale. Afferma che l’ampliamento del fondo consentirà a tutti, sia Dipartimento sia gli enti, “di lavorare e di pensare in un’altra maniera”.
Tavola rotonda di confronto
La seconda parte della conferenza ha visto un tavolo di confronto con diversi membri della Consulta Nazionale Servizio Civile con tema “semplificazione, partecipazione dei giovani, promozione del Servizio civile e della sua finalità”. I partecipanti al tavolo di confronto sono stati: Enrico Maria Borrelli (Presidente della CNSC e Forum Nazionale Servizio Civile), Riccardo Liani (Rappresentante nazionale degli operatori volontari), Hilde March (componente della Consulta per ANCI), Claudio Tosi (delegato CSVnet), Claudio Di Blasi (Presidente Associazione Mosaico) e Paolo della Rocca (Portavoce Coordinamento Spontaneo Enti e Volontari di Servizio Civile del Veneto). Rossano Salvatore ha moderato l’incontro ponendo due domande: “come andare verso una maggiore sostenibilità economica e semplificazione del sistema?”, e “cosa può favorire la partecipazione dei giovani rispetto alle finalità dell’istituto?”.
I punti principali che sono stati toccati nelle varie risposte sono stati quelli di operare una riorganizzazione più ragionata del sistema (Borrelli), modificare i tempi di attesa tra domanda e inizio del servizio, per esempio (Di Blasi), orientare il lavoro più verso l’esperienza e superare il “pezzo di carta” (Liani), andare verso una programmazione triennale (March e Della Rocca), trovare un dialogo con il Dipartimento di modo da considerarsi maggiormente come un’entità collettiva che programma e progetta un bene anziché essere singoli enti (Tosi).
Rispetto alla seconda domanda, i punti salienti sono stati: valorizzare l’attrattività del Servizio Civile per quanto riguarda l’esperienza personale che vivono i giovani (Borrelli), la comunicazione deve essere rivolta all’intera popolazione e non solo alla categoria interessata (Di Blasi), è importante porre le basi per il dialogo e fare in modo di non vendere o “svendere” il Servizio Civile (Liani), mettere al centro il tema della partecipazione (March), rivalutare il ruolo dell’OLP non solo come accompagnatore del giovane, ma anche come guida vera e propria dei ragazzi (Tosi), associare la promozione alla comunicazione e quindi rendere il linguaggio adatto ai giovani (Della Rocca).
Laura Milani ha concluso sottolineando l’importanza che il Servizio Civile sia per i ragazzi e le ragazze un’esperienza di relazione, e che gli enti lavorino insieme per trovare le soluzioni giuste come un’entità collettiva e che, soprattutto, la cultura della nonviolenza che è alla base dei valori del Servizio Civile.