SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO

“2024 INCLUSIONE EDUCAZIONE E SVILUPPO RURALE IN SUDAMERICA”

TITOLO DEL PROGETTO:

ARTE E INCLUSIONE IN ARGENTINA

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore: G-Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani

Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo

Il progetto “Arte e inclusione in Argentina” interviene a favore di minori, disabili, giovani e donne per favorire una loro maggiore inclusione nella realtà sociale della Provincia di Buenos Aires, in Argentina.

Si intende contribuire alla promozione di azioni educative, di formazione, animazione e iniziative culturali a supporto di destinatari in situazioni di vulnerabilità sociale e alla costruzione di reti di solidarietà e servizi nelle località periferiche di Petión (Cañuelas) e Lanús Este.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA

Cañuelas

Il Municipio di Cañuelas rappresenta uno spartiacque tra la Capitale e la provincia di Buenos Aires. La popolazione di circa 52.000 abitanti è concentrata nel capoluogo con circa 30.000 abitanti, ed è cresciuta del 40% negli ultimi venti anni mentre la zona è cambiata significativamente: da città prevalentemente agricola e di produzione casearia con grandi appezzamenti coltivati, si è trasformata in un circuito di club di campagna, destinati alle famiglie facoltose. Il mercato immobiliare è così cresciuto in modo esponenziale.

Questo progresso tuttavia non è stato omogeneo e si registrano delle fortissime disparità sociali. Nella località di Alejandro Petion si evidenziano forti criticità per quanto riguarda le fasce della popolazione più vulnerabili.  In particolare si registrano difficoltà ad accedere a diritti sociali e servizi di base, come salute, educazione ed istruzione, soprattutto per le persone disabili.

La sede di servizio civile del presente progetto, Gondwana IPNA, intende realizzare le proprie attività all’interno della località di Petion supportando proprio le azioni rivolte alle persone con disabilità.

CRITICITÀ RILEVATE

Il tema della disabilità in questa zona presenta diverse criticità, collegate alle difficoltà e alle dinamiche di una regione periferica a forte vocazione rurale.

  1. Esclusione sociale delle persone con disabilità
  2. Difficile accesso a diritti e servizi per le persone con disabilità

Lanús

Lanús è situato nella zona Sud del “Gran Buenos Aires” (o conurbano). Si trova a circa 10 km dal centro di Buenos Aires. Con i suoi 459.263 abitanti è la seconda città dell’Argentina per densità di popolazione che dall’ultimo censimento ufficiale riporta che il 20,9% di abitanti sono minori di 14 anni e solo il 13,8% maggiore di 65. Secondo i risultati del Censimento, il 7,3% della popolazione del partido di Lanús appartiene al cosiddetto gruppo di “poveri strutturali” con Necessità Basiche Insoddisfatte (NBI).

La sede del presente progetto si trova nella zona di Lanus-Este. Questo quartiere si caratterizza per una combinazione tra aree residenziali a bassa densità, case unifamiliari e multifamiliari e agglomerati di case molto precarie e abusive chiamate villas de emergencia. Il contesto educativo presenta le seguenti caratteristiche: classi sovraffollate, popolazione scolastica molto variabile ed eterogenea per età e livello di scolarizzazione, mancanza di formazione dei docenti e didattica inadeguata ai livelli di apprendimento dei ragazzi provenienti da famiglie con gravi situazioni di disagio socioeconomico.

CRITICITÀ RILEVATE

Nei territori di riferimento del progetto si rilevano numerose criticità con particolare riferimento alle problematiche di tipo sociale ed educativo:

  1. bassi livelli di scolarizzazione
  2. abbandono scolastico
  3. alto tasso di episodi di violenza minorile
  4. bullismo e discriminazione
  5. consumo di droga e alcol tra i minori
  6. gravidanze precoci
  7. assenza di opportunità culturali e di modelli positivi

ENTI DI ACCOGLIENZA

GONDWANA ASSOCIAZIONE DI COOPERAZIONE E DIPLOMAZIA POPOLARE

L’Associazione Gondwana si occupa di Servizio Civile, Corpi civili di pace e cooperazione dal basso in Sudamerica e Africa. Gondwana è arricchita dalle esperienze e dai valori di tanti e tante giovani provenienti da tutta Italia, accomunati dalla scelta di servizio civile e Corpi civili di Pace o da un’esperienza di volontariato svolta nel sud del mondo, da esperienze di quella che è definita diplomazia popolare, un incontro tra popoli che si concretizza nella reciprocità dei rapporti e si manifesta come cambiamento dal basso possibile e necessario.

ARTE CON TODOS

Associazione civile senza scopo di lucro, “Arte con todos” è stata costituita con l’obiettivo di promuovere il progresso della città di Lanús nei settori della cultura e dell’educazione, attraverso progetti aperti e partecipativi, con particolare attenzione allo sviluppo di attività rivolte ai settori più vulnerabili della popolazione, dei bambini, bambine e giovani. Generando spazi per la formazione, l’educazione e la ricreazione facilmente accessibili alla comunità, ha incoraggiato lo sviluppo di attività culturali: laboratori, spettacoli, conferenze, serie di film e tour, con grande risposta e riconoscimento da parte del pubblico. È stata in grado di realizzare progetti di articolazione con enti simili e organizzazioni comunali, provinciali o nazionali, pubbliche e private, nonché con reti di cooperazione internazionale.

Arte con Todos, per le sue peculiarità, finalità e progettualità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto nelle seguenti aree:

  • Attività artistiche ed educative con le scuole del territorio e le istituzioni pubbliche
  • Rafforzamento della rete e delle istituzioni del territorio.
  • Corsi, doposcuola e attività in sede e sul territorio.
  • Realizzazione di report, video, audio, rappresentazioni teatrali sui temi del progetto.

FUNDACIÓN IPNA

La Fundación IPNA è un Ente di Pubblica Assistenza, fondato nel 1988 e iscritto dal 2008 nel Registro Nazionale Obbligatorio delle ONG. Il suo obiettivo principale è promuovere i diritti delle persone disabili, in particolare di coloro che appartengono a famiglie che vivono in condizioni di fragilità sociale e povertà, migliorandone le condizioni di vita, favorendo l’inclusione sociale e promuovendo l’uguaglianza.

L’azione della Fondazione si articola in 5 aree di intervento:

  • Area Assistenza-La Fondazione ha creato nel 1988 il Centro Educativo Terapéutico (C.E.T.), localizzato nel quartiere Caballito della città di Buenos Aires.
  • Area Comunitaria-I Programmi di intervento comunitario per la sensibilizzazione e promozione dei diritti delle persone disabili nelle comunità più povere e marginalizzate
  • Area Ricerca e Formazione-Ricerca ed investigazione, per raccogliere dati circa le diverse patologie e le influenze che i contesti di povertà ed esclusione possono avere sulla salute (denutrizione, malattie, infezioni…), tanto nelle donne incinte come nei neonati. Formazione specialistica per professionisti, operatori dell’ambito della salute, orientamento e formazione per genitori, formazione comunitaria e di leader comunitari; formazione post-laurea; seminari internazionali, Giornate cliniche, conferenze, Seminari di Aggiornamento, Supervisioni, Tirocini, Congressi.
  • Area culturale
  • Area Formazione professionale

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Migliorare la qualità degli interventi delle strutture socio-educative per bambini, adolescenti e persone con disabilità nelle località di Alejandro Petion del comune di Cañuelas e di Lanús, rafforzando e diversificando i servizi socio-assistenziali, le proposte formative ed educative e le attività ricreative, artistiche e culturali.

Si vogliono promuovere spazi in cui i soggetti fragili, minori di età e disabili possano avere una migliore educazione, bagaglio culturale, diritti alla lucidità, all’arte, eliminando le disparità educative e garantendo parità di accesso a tutti i livelli culturali per i più vulnerabili, in questo caso, disabili e minori vulnerabili.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Di seguito sono riassunte le attività previste per gli operatori del servizio civile, in affiancamento al personale e ai volontari dell’ente.

Gli operatori in servizio civile svolgeranno un ruolo di supporto, affiancando gli operatori locali in tutte le attività previste dal progetto. A tutti gli o.v. in servizio verrà chiesto di vivere la vita e le esperienze all’interno delle sedi di servizio nel pieno rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali. Gli operatori in servizio civile avranno, pur nella divisione dei compiti, spazi di incontro mensili e settimanali, di scambio e di verifica periodici.

Azione 1 – Animazione artistica e culturale per bambini e adolescenti negli spazi sociali comunitari di Lanús-Este

Attività nella sede di Lanús – Gondwana Arte con Todos

-Supporto agli animatori e artisti nella realizzazione di laboratori artistici, corsi, incontri, spettacoli teatrali o musicali destinati a bambini e adolescenti, realizzati all’interno dell’Espacio Disparate, dell’Hogar San Ceferino e nelle scuole e spazi pubblici del territorio. Il supporto dei volontari è richiesto per l’aspetto logistico, organizzativo, tutoriale e anche per la realizzazione di parti delle attività previste

-Interventi di animazione artistica e spettacoli teatrali all’interno dell’Espacio Disparate e laboratori itineranti nel territorio e nelle scuole di Lanus (supporto per la preparazione dei costumi, scenografie, materiale per i bambini e adolescenti; per gli spostamenti, le iscrizioni, i contatti con gli spazi dove realizzare le attività e anche realizzazione di parti delle attività previste)

Azione 2 – Interventi educativi formali e non-formali a supporto delle scuole pubbliche e del centro San Ceferino di Lanús-este

Attività nella sede di Lanús – Gondwana Arte con Todos

-Sostegno ai bambini che frequentano la scuola del territorio: supporto pomeridiano per lo studio, laboratori e altre attività

-Supporto nella realizzazione di laboratori di educazione non formale, corsi e incontri periodici

-Proposta di nuove attività

AZIONE 3 – Assistenza, supporto e animazione per persone con disabilità e promozione di percorsi di autonomia, buone prassi e diritti nel campo della disabilità

Attività nella sede di Cañuelas – Gondwana IPNA

– Supporto agli insegnati e disabili che frequentano la scuola speciale, orientamento verso le attività integrative ed extracurriculari e supporto nel realizzarle

– Supporto ai terapisti e operatori di IPNA per la realizzazione di attività fisioterapiche, comportamentali ed occupazionali

-Sostegno nelle attività quotidiane di studio, lavoro, nei pasti e nelle attività di igiene.

-Supporto nella comunicazione fra i sistemi di relazione dei disabili, attività di ricreazione e tempo libero

– Supporto all’equipe IPNA del diffondere nel territorio i diritti e le abilità delle persone con disabilità, attraverso riunioni con enti pubblici e altre associazioni del posto, promozione e diffusione delle attività attraverso i media locali, i social e attività sul territorio

SEDI DI SVOLGIMENTO

Sede di attuazione del progetto in Italia

Sede di attuazione del progetto in ItaliaIndirizzo sedeCodice sedeN. Volontari
Gondwana Coordinamento SCU Italia            VIA APPIA NUOVA – ROMA2146446

Sedi di attuazione del progetto all’estero

Sede di attuazione del progetto all’esteroIndirizzoPaeseCodice SedeN. Volontari
Gondwana ARTE CON TODOS Lanus

          Sitio de Montevideo – Lanús

(Buenos Aires)

ARGENTINA1530834
Gondwana Petion IPNA

  Calle Alejandro Magno – Alejandro Petiòn – Cañuelas

(Buenos Aires)

1535132

TOTALE POSTI DISPONIBILI: 6 POSTI CON VITTO E ALLOGGIO

Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite e-mail, WhatsApp, Zoom. Nelle sedi degli enti attuatori all’estero è presente la connessione ad internet. Lo sviluppo capillare della telefonia mobile, garantisce ormai una copertura pressoché totale anche in zone lontane dai centri abitati e la possibilità di accedere agevolmente anche alla linea internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante per il candidato prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:

– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;

– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie…);

– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);

– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;

– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;

– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Agli operatori volontari vengono richiesti:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Abitare nelle strutture indicate dall’ente
  • Partecipare alle situazioni di vita comunitaria
  • Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali
  • Stile di vita essenziale e spirito di adattamento
  • Rispetto degli spazi messi a disposizione e richiesta di autorizzazione per eventuale uso di persone terze non appartenenti al progetto
  • Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (garantendo i riposi settimanali e recuperi previsti dal regolamento)
  • Disponibilità a studiare individualmente la lingua spagnola qualora non la si conosca a fondo
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese e rispetto delle indicazioni impartite dai responsabili dei partner locali e dell’ente di attuazione, soprattutto in materia di prevenzione dei rischi
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti (sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio) con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00. Nelle giornate di formazione le ore eventualmente svolte in più rispetto alla media saranno recuperate nell’arco del servizio: questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale.
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi, …) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio
  • Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto.

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari

Elenchiamo alcuni possibili disagi: il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali; il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti per prevenire rischi legati alla sicurezza pubblica e sanitaria. È buona prassi che i volontari seguano, in particolare nel tempo libero, comportamenti consigliati durante il percorso formativo (evitare di rientrare tardi la sera se si è da soli, esentarsi assolutamente dall’uso di droghe o alcool, non indossare abbigliamento di marca o portare oggetti preziosi, avere un comportamento sobrio nei rapporti interpersonali…).

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

No.

CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito www.cescproject.org

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze acquisite dagli operatori volontari attraverso lo svolgimento delle suddette attività verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008, soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e  attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. L’attestato sarà anche sottoscritto dal CESC Project (ente titolare proponente il progetto) e dall’ente di accoglienza e verrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del SCU o che ne abbiano svolto almeno il 75%. Detto attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.

La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

La formazione specifica verrà erogata preferibilmente in presenza per almeno il 70% del totale delle ore mentre la parte rimanente verrà erogata in modalità “a distanza”, indistintamente nella modalità sincrona e/o nella modalità asincrona, sempre nel rispetto del limite complessivo del 30% delle ore previste dal progetto per tale tipologia di formazione.

Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:

  1. per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
  2. per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
  3. per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.
MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)

–    Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio

–   Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder.

–    L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione

–    Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU

Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)

–    Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento.

–    Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari.

–    Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto

–    L’apporto degli operatori volontari nella relazione con contadini, donne e popolazioni originarie

–    L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto negli uffici del partner locale, visite alle comunità, uscite sul campo

–    Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–    Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)

–    Gli interventi a favore di contadini, donne e popolazioni originarie

–    Le strutture e i servizi rivolti ai contadini, donne e popolazioni originarie

–   Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nell’ambito dello sviluppo rurale, inclusione sociale di persone in stato di fragilità, percorsi di socializzazione e mediazione

–   La creazione e gestione di percorsi di inserimento, professionale e lavorativo

–   Strumenti e metodi di intervento per l’inclusione e lo sviluppo rurale

–   Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari

–   La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza

–   Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–   Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con contadini, donne e popolazioni originarie (20h)

–    Tecniche e metodologia del lavoro con contadini, donne e popolazioni originarie

–   Personalizzazione del percorso di accoglienza

–   Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali

–   metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi

–   strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona

–   Fondamenti di sviluppo rurale e antropologia

–   Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento

–   Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–   Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona.

-Concetti di: rischio, danno, prevenzione, protezione

Organizzazione della prevenzione aziendale

-Diritti, doveri e sanzioni dei vari soggetti aziendali

-Organi di vigilanza, controllo e assistenza

Ed in particolare:

-La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

-I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

-La sicurezza come processo di miglioramento continuo

-I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione)

-Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali

-Percezione del rischio e propensione al rischio

-Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

-La gestione delle emergenze e delle criticità

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

TITOLO PROGRAMMA “2024 INCLUSIONE, EDUCAZIONE E SVILUPPO RURALE IN SUDAMERICA”

OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

Obiettivo 2 Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

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PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Dal lunedì al venerdì – 9.30-13:00 / 14:00-17.00

Telefono e Whatsapp: 3516881486