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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “FRAGILITÀ E POVERTÀ NASCOSTE 2024: PARTECIPAZIONE, SOSTEGNO E INCLUSIONE IN EUROPA”
TITOLO DEL PROGETTO:
ESPERIENZE DI INCLUSIONE TRA IL BOSCO E IL CAMPO
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: G-Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo
Il presente progetto intende realizzare un intervento multisettoriale rivolto alle persone disabili per potenziare i servizi che mirano ad una maggiore integrazione sociale in tutto il loro percorso di vita. Si incentiveranno le attività di assistenza, educazione e formazione promosse dall’associazione partner francese AAPEI EPANOU per contribuire a ridurre le disuguaglianze che ostacolano l’inclusione e la partecipazione sociale di giovani e adulti con differenti disabilità. L’intervento si realizza con il coinvolgimento di educatori, monitori e terapisti in strutture quali centri diurni con laboratori socio-occupazionali e residenze di vita.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA
La regione francese dell’Alvernia-Rodano-Alpi è suddivisa in dodici dipartimenti più la metropoli del capoluogo Lione.
Annecy, capoluogo del Dipartimento (52.000 ab.), è una città situata sulla sponda settentrionale del lago omonimo, dove occupa una posizione strategica sugli assi trasversali che collegano Italia, Svizzera e Francia. Copponex (1.240 ab.) dista una ventina di km da Annecy e fa parte dell’area di attrazione Ginevra – Annemasse (parte francese), è un comune rurale -rientra tra quelli con poca o pochissima densità di popolazione- e metà della sua superficie è dedicata all’agricoltura.
Nel marzo 2021 la Commissione europea ha adottato la “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030” con lo scopo di ridurre la marginalizzazione economica e sociale delle persone con varie forme di invalidità. Nonostante la qualità della vita delle persone con disabilità in Francia sia sostanzialmente in linea con gli standard degli altri Paesi europei, secondo l’ultima pubblicazione del Dipartimento di Ricerca, Studi, Valutazione e Statistica francese, ci sono ampi margini di miglioramento per raggiungere una piena autonomia e partecipazione alla vita comunitaria e civile. Sul versante occupazionale, il tasso di disoccupazione rilevato in Francia è quasi doppio di quello pubblico, in aggiunta le persone riconosciute come disabili hanno meno posti di lavoro rispetto alle altre.
Bisogni rilevati e aspetti da innovare:
L’operato del CESC Project nel progetto si realizza nell’area della cooperazione e dello scambio di buone prassi con organizzazioni locali che si occupano di persone con disabilità e delle loro famiglie, nell’ottica di valorizzare e incrementare le attività in essere, favorendo un miglioramento e un’innovazione dell’intervento in questi contesti educativi, socio-riabilitativi e socio-lavorativi. È emerso infatti che le associazioni che gestiscono strutture che accompagnano persone con problemi mentali e psichici, come l’ente partner estero AAPEI EPANOU, devono poter rispondere a necessità che sono in continua evoluzione e allo stesso tempo risolvere problemi quotidiani.
Sono state quindi rilevate le seguenti tematiche emergenti, collegate a fabbisogni e aspetti da innovare: nuove esigenze delle persone disabili, integrazione, lavoro, invecchiamento, fluidità dei percorsi socio-riabilitativi e di autonomia, qualificazione degli operatori del settore e coinvolgimento della società civile.
ENTI DI ACCOGLIENZA
AAPEI EPANOU (Association des amis et parents d’enfants inadaptés d’Annecy et ses environs)
L’associazione aderisce all’UNAPEI (Union Nationale des Associations de Parents et Amis de Personnes Handicapées Mentales) il più importante coordinamento nazionale di organizzazioni che si occupano di disabilità mentale, ed opera in 5 aree della regione dell’Alta Savoia (Annecy, le Chablais, le Genevois, la Roche sur Foron et le pays du Mont Blanc) risultando la più significativa organizzazione nell’ambito dell’economia sociale e solidale dell’intero Dipartimento.
L’ESAT (Etablissement et Service d’Aide par le Travail) è una struttura medico sociale per persone disabili coinvolte in attività socio-educativee professionalizzanti finalizzate all’inserimento al lavoro. Per essere accolto un giovane deve avere almeno 20 anni e avere una capacità di lavoro inferiore ad un terzo rispetto a quelle delle persone valide. L’ammissione nella struttura avviene dopo uno stage e a seconda della disponibilità dei posti in comunità alloggio nel caso necessitino. Un contratto di sostegno è firmato tra la struttura e il lavoratore che definisce i diritti e doveri delle parti ed il tipo di attività che verranno svolte.
Un altro obiettivo dell’ESAT è quello di favorire uno sviluppo integrale della persona disabile e per questo il servizio può prevedere anche la possibilità di essere accolti in strutture residenziali di varia natura proprio per essere più adatte alle diverse esigenze. I foyer sono rivolti principalmente alle persone inserite negli ESAT mentre le altre strutture riguardano i disabili anziani o con handicap grave che hanno bisogno di maggiore assistenza.
A partire dal presente progetto, si è ritenuto opportuno concentrare le forze nella sede distaccata del partner nel comune di Copponex, coinvolta in particolare nelle attività della fattoria di Chosal.
La Ferme de Chosal è un ESAT agricolo creato in Alta Savoia nel 1980, associato a un Centro di Accoglienza creato nel 1988 e agli Appartamenti di Sostegno. Le attività ruotano attorno a: coltivazione di verdure, orticoltura e floricoltura, manutenzione di spazi verdi, percorsi didattici e artistici (Land art), fattoria pedagogica, cucina pedagogica e una eco-boutique. Particolarmente importanti poi sono gli scambi sociali in occasione delle visite didattiche di scolaresche e famiglie ed in altre occasioni di socializzazione perché gli utenti degli ESAT accolgono i visitatori, li guidano alla visita del centro e li accompagnano nella corretta esecuzione del lavoro dei laboratori e nelle attività assistite con gli animali.
Per i lavoratori disabili di Chosal è presente un residenza di vita a 5km dalla fattoria (questo foyer si chiama Haut de Chosal) che dispone di 29 posti.
OBIETTIVO DEL PROGETTO
L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare il livello di partecipazione sociale e vita attiva delle persone disabili nel territorio della Grand Annecy, ed in particolare di quelle coinvolte dall’associazione AAPEI EPANOU nella sede di Copponex, attraverso il sostegno dei servizi a loro dedicati.
Obiettivi specifici:
-Potenziare i servizi di inclusione socio-occupazionale e lavorativa rivolti agli adulti disabili.
-Fornire supporto relazionale e accompagnamento personalizzato per la qualificazione del percorso socio-educativo dei minori disabili.
-Supportare i servizi delle comunità alloggio per la qualificazione del percorso di vita autonoma e integrazione sociale degli adulti disabili.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Secondo una metodologia di intervento oramai consolidata in numerose annualità di realizzazione di progetti di servizio civile all’estero il CESC Project intende il compito principale dei volontari in Servizio Civile come supporto al personale locale nelle varie strutture in cui si articola il progetto.
L’inserimento graduale dei volontari nelle singole attività avverrà secondo le seguenti fasi:
- osservazione delle attività, che permetterà ai volontari di conoscere in maniera più diretta e approfondita la nuova realtà;
- affiancamento, durante la quale il volontario parteciperà attivamente alle attività, accompagnato da un tutor locale, che possa dargli indicazioni qualora risulti necessario (affiancamento sperimentato dopo la prima settimana di osservazione);
- sperimentazione, in cui il volontario, sulla base dell’esperienza svolta nelle settimane precedenti, sarà sufficientemente pronto per offrire un contributo personalizzato alla realizzazione delle attività previste, mettendo in gioco la propria formazione e le proprie conoscenze, arricchite dall’approfondimento della realtà locale acquisito nelle propedeutiche “fasi conoscitive”.
Si punterà quindi ad abilitare gli operatori del servizio civile all’acquisizione di una graduale autonomia e creatività nello svolgimento dei propri compiti, naturalmente proporzionale all’andamento del servizio e alla valutazione dell’acquisizione di competenze ed esperienze.
Le attività saranno pianificate in modo da favorire la trasversalità dell’azione degli operatori del servizio civile che, a rotazione, e questo pemetterà loro di assumere una funzione di «ponte» tra le diverse strutture, favorendo lo scambio e il confronto con gli operatori locali. Di seguito sono riassunte le attività previste per gli operatori del servizio civile, in affiancamento al personale e ai volontari dell’ente.
Tutte le attività degli operatori volontari si possono svolgere in presenza ma è possibile prevedere che una parte di esse siano realizzate, non nelle sedi di attuazione del progetto, ma “da remoto” attraverso adeguati strumenti in possesso dell’operatore volontario e/o forniti dall’ente.
Questa modalità potrà essere attivata in situazioni di emergenza che non consentano l’operatività presso le sedi o per altre opportunità di servizio e il suo utilizzo non andrà mai oltre il 30% del totale delle ore di servizio corrispondenti a circa 340 ore annue.
Di seguite le attività previste nella sede di servizio:
Azione 1. Sostegno e incremento servizi socio-occupazionali e lavorativi
– Supportare le attività di coltivazione di verdure, orticoltura e floricoltura, produzione di verdure di stagione nei campi aperti e nelle serre, confezionamento e vendita; produzione di fiori (gerani, surfinie, violacciocche, papaveri, crisantemi, …) e piante con vendita al dettaglio e all’ingrosso
– Supporto nelle attività dedicate a famiglie e bambini, le visite scolastiche e turistiche
-Collaborare alla gestione delle attività di visita alla fattoria didattica e di mediazione con l’asino
-Sostenere l’organizzazione e la gestione dei laboratori socio-occupazionali e socio-lavorativi
-Collaborare alle attività artistico-creative
-Affiancare l’organizzazione degli eventi ricorrenti e occasionali
-Incrementare l’elaborazione e gestione di materiali e contenuti informatici, video e di altri media
-Collaborare alla programmazione e gestione di nuove proposte ricreative, formative, educative e culturali
-Sostenere l’organizzazione e la gestione delle azioni degli utenti nelle attività orticole e di giardinaggio
-Collaborare alle attività della cucina pedagogica “Gourmet Shop”
-Creare legami relazionali con i disabili, favorendo anche la conoscenza dell’Italia e della sua cultura.
-Organizzazione e gestione di un laboratorio di lingua e cultura italiana
Azione 2. Qualificazione percorso di vita autonoma e integrazione sociale adulti
-Affiancamento agli operatori nelle attività da essi gestite per favorire negli utenti la cura personale e contestuale
-Partecipazione e supporto all’organizzazione dei pasti e delle attività comuni nelle residenze
-Affiancamento agli operatori nell’incentivare e sostenere la frequentazione da parte degli utenti delle attività previste
-Supporto agli operatori impegnati nelle attività socio-sanitarie
-Collaborazione nella elaborazione e gestione delle attività ricreative e culturali (gite, vacanze, ecc.) e affiancamento agli operatori nella loro realizzazione
-Accompagnamento nelle uscite individuali e di gruppo
-Partecipazione agli incontri e alle riunioni dedicate alla supervisione della gestione delle attività e della casa
SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto in Italia
Sede di attuazione del progetto in Italia | Indirizzo sede | Codice sede | N. Volontari |
CESC Project Via Giglioli Roma | Via Enrico Giglioli, 54 F – Roma | 215293 | 4 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
Sede di attuazione del progetto all’estero | Indirizzo | Paese | Codice Sede | N. Volontari |
CESC Project Chosal Francia | Rte de L’Usile, Copponex | FRANCIA | 219328 | 4 |
TOTALE POSTI DISPONIBILI: 4 POSTI CON VITTO E ALLOGGIO
Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari
Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa due/tre mesi.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
Tramite e-mail, Skype, WhatsApp, telefonia fissa e mobile. Sia nelle sedi dei partners locali che negli alloggi degli operatori volontari è presente la connessione internet.
Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari
Per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante per il candidato prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:
– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;
– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie…);
– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);
– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;
– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;
– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.
Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.
Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.
Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.
Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.
L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.
Agli operatori volontari vengono richiesti:
- Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
- Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
- Abitare nelle strutture indicate dall’ente
- Partecipare alle situazioni di vita comunitaria
- Stile di vita essenziale
- Flessibilità oraria
- Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (garantendo i riposi settimanali e recuperi previsti dal regolamento)
- Disponibilità a studiare individualmente la lingua francese qualora non la si conosca a fondo
- Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
- Predisposizione alle attività con l’utenza
- Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
- Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
- Sottoscrizione e rispetto dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente
- Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
- Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
- Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
- Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti (sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio) con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00. Nelle giornate di formazione le ore eventualmente svolte in più rispetto alla media saranno recuperate nell’arco del servizio: questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale.
- Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o da remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
- Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi, …) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio
- Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto.
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari
Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per gli operatori volontari.
La formazione specifica (in Italia e in loco) e la presenza di personale locale facilitano l’acquisizione, da parte degli operatori volontari, di comportamenti adeguati e consoni alle condizioni del contesto di realizzazione del progetto. Inoltre un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il verificarsi di eventi rischiosi.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
No.
CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito www.cescproject.org
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Le competenze acquisite dagli operatori volontari attraverso lo svolgimento delle suddette attività verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008, soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. L’attestato sarà anche sottoscritto dal CESC Project (ente titolare proponente il progetto) e dall’ente di accoglienza e verrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del SCU o che ne abbiano svolto almeno il 75%. Detto attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui imputabili.
In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.
La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD indistintamente in modalità sincrona o asincrona.
Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:
-per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
-per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
-per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.
Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo
MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)
– Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio – Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder. – L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione – Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU |
Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)
– Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento. – Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari. – Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto – L’apporto degli operatori volontari nella relazione con contadini, donne e popolazioni originarie – L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto negli uffici del partner locale, visite alle comunità, uscite sul campo – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)
– Gli interventi a favore di contadini, donne e popolazioni originarie – Le strutture e i servizi rivolti ai contadini, donne e popolazioni originarie – Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nell’ambito dello sviluppo rurale, inclusione sociale di persone in stato di fragilità, percorsi di socializzazione e mediazione – La creazione e gestione di percorsi di inserimento, professionale e lavorativo – Strumenti e metodi di intervento per l’inclusione e lo sviluppo rurale – Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari – La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con contadini, donne e popolazioni originarie (20h)
– Tecniche e metodologia del lavoro con contadini, donne e popolazioni originarie – Personalizzazione del percorso di accoglienza – Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali – metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi – strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona – Fondamenti di sviluppo rurale e antropologia – Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona.
-Concetti di: rischio, danno, prevenzione, protezione Organizzazione della prevenzione aziendale -Diritti, doveri e sanzioni dei vari soggetti aziendali -Organi di vigilanza, controllo e assistenza Ed in particolare: -La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi -I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto -La sicurezza come processo di miglioramento continuo -I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione) -Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali -Percezione del rischio e propensione al rischio -Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio -La gestione delle emergenze e delle criticità |
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
TITOLO PROGRAMMA “2024 COLTIVARE SPERANZA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ IN BRASILE”
OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:
Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti
Obiettivo 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese
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