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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “IN RETE CON L’AFRICA PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE FRAGILI”
TITOLO DEL PROGETTO:
NIMESA – Nel paese delle mille colline
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: G-Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo
Il progetto si rivolge a minori, con disabilità e non, che vivono in condizioni di fragilità nella provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe in Rwanda. Le azioni progettuali sono volte a implementare le attività di sostegno, supporto e cura, e interventi socio-educativi potenziando e promuovendo l’inclusione sociale dei minori anche con bisogni educativi speciali permettendo loro di accedere ai servizi educativi e sociali.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA
Il progetto si realizzerà nelle località di Ndera (distretto di Gasabo), nella località di Gatenga (distretto di Kicukiro) e nella località di Karenge (distretto di Rwamagana). Qui sono localizzati gli interventi con i minori, principalmente durante i periodi di apertura delle scuole.
La località di Ndera (dove si trova la sede operativa dell’ente di accoglienza Anymore Onlus) è il capoluogo del distretto di Gasabo e si trova a circa 15 km dal centro della capitale, nelle vicinanze dell’aeroporto. Si tratta di un villaggio piuttosto popolato e mediamente urbanizzato. Non sempre le strade sono asfaltate, ma non è comunque difficile da raggiungere. La popolazione locale vive soprattutto di agricoltura, praticata nei campi circostanti, e piccoli commerci. Qui è presente un centro diurno per bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali.
Il distretto di Kicukiro insiste nell’area urbana della capitale Kigali. Si tratta di una località urbanizzata e densamente popolata, non lontana dal centro della capitale in cui sono presenti scuole, uffici, attività commerciali e abitazioni di tipo residenziale. Gatenga è uno dei quartieri più popolati e tra i più carenti di Kigali ed è uno snodo importante di passaggio per raggiungere varie zone importanti della città. Attualmente tutto il sobborgo sta subendo una forte trasformazione dal momento che la vecchia zona industriale situata a Gatenga sta per essere spostata verso Nyamata. Adiacente si trova la dogana, l’ambulatorio che fa i vaccini per tutto il paese e l’area expo dove si svolgono numerose fiere ed eventi. Il principale collettore aggregativo di questa parte della città è l’oratorio Don Bosco dei Padri Salesiani che operano in Rwanda. La struttura è molto ampia e offre la possibilità di praticare diversi sport e discipline, ospitando migliaia di ragazzi del quartiere. I giovani che frequentano l’oratorio sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate, alcuni vengono da contesti molto umili e vivono soli senza genitori.
Karenge è un villaggio rurale o nel distretto di Rwamagana a circa 40 km dal centro di Kigali, nella Provincia Orientale del Rwanda. La maggior parte della popolazione è formata da giovani, orfani, vedove che rappresentano i gruppi più vulnerabili, con difficoltà e problematiche legate all’accesso sanitario, alla disoccupazione, alla disgregazione familiare e all’accesso scolastico. Proprio per quanto concerne la scuola, nelle zone rurali il tasso di abbandono è molto elevato. Gran parte degli studenti devono farsi carico dei fratelli più piccoli perché orfani e svolgere mansioni pesanti e coltivare la terra per mangiare. Nel villaggio è presente un grande centro pastorale delle Suore Oblate Di Cristo che si prendono cura delle ragazze madri e dei loro figli. Il centro prepara e distribuisce giornalmente pasti caldi a piccoli studenti, molti dei quali figli di ragazze madri, e ha attivato alcuni progetti per ridare dignità alle famiglie del villaggio: una sartoria, un panificio ed un laboratorio artigianale di manufatti tipici.
CRITICITÀ RILEVATE E ASPETTI DA INNOVARE:
- Scarsa offerta di servizi educativi, in particolare specializzati in educazione speciale
Nei contesti di realizzazione del progetto, risulta urgente implementare le attività di assistenza e cura a favore dei minori, integrando i servizi routinari delle strutture di accoglienza.
- Carenza di spazi e metodologie per favorire l’espressività e potenziare le competenze creative dei minori, anche con disabilità
L’eterogeneità delle età dei ragazzi e delle ragazze ospitate nelle varie strutture rende più difficile la convivenza e non facilita l’attuazione di attività ricreative e sportive per tutto il gruppo. Gli spazi a disposizione non risultano adeguati alle esigenze e, avendo poche opportunità per uscire dalla casa e coltivare hobby e sport, è molto forte il bisogno e la richiesta – sia dei ragazzi che degli operatori – di incrementare le attività ricreative, ludiche e sportive, oltre naturalmente al sostegno scolastico.
- Bassa qualità dell’offerta scolastica
Per quanto riguarda l’apprendimento e la qualità d’insegnamento, i livelli sono ancora molto bassi e indicano la necessità di un forte intervento per migliorare la qualità dell’educazione nel Paese. L’Education Sector Stategic Plan (2018-2024), portato avanti dal Governo ruandese col fine di garantire il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 (Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti), tra le altre cose, centra la sua azione nell’incremento dell’accesso ai programmi educativi, specialmente per quanto riguarda l’iscrizione alla pre-primaria, e nel fornire pari opportunità a tutti i bambini e giovani del Rwanda.
ENTI DI ACCOGLIENZA
Anymore Onlus è da anni presente nel territorio e collabora con le istituzioni e gli enti locali che offrono servizi di supporto ed assistenza. Mission dell’associazione è “promuovere la pace e i diritti umani attraverso azioni concrete”. Anymore, attraverso la propria rete di partner locali, realizza progetti nel campo dell’animazione, del supporto scolastico, dell’assistenza e dello sport come strumento di integrazione e superamento dei conflitti.
Attualmente nelle aree di intervento del progetto sono presenti:
A Kigali
- Arcidiocesi di Kigali attraverso attività operativa con le parrocchie di Munyana, Ndera e Remera.
- Home of Hope delle Sister of Mother Teresa of Calcutta, una struttura di accoglienza per bambini, madri, anziani, persone con disabilità ed ex prostitute. La struttura comprende diversi stabili adibiti a diversi usi: casa delle suore, asilo, centro accoglienza poveri, laboratori per ragazze, dormitori per anziani e disabili, cucine, laboratorio per disabili, lavatoio, orti, chiesa, area giochi per i bambini, mensa popolare, aree adibite al taglio legna e ai lavori di artigianato.
A Ndera
- Istituto “Petit Séminaire Saint Vincent de Paul” ha come obiettivo quello di preparare futuri candidati al Sacerdozio e accoglie 250 ragazzi dai 12 ai 18 anni. Tra le sue mission: dispensare ai giovani ragazzi una formazione umanistica, spirituale e intellettuale e formare laici preparati nel campo ecclesiastico, politico, socio-economico e professionale. Nell’ambito del progetto “Fair Play Rugby” gestisce una struttura da gioco e per attività sportive. Gli utenti del progetto sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate.
- Istituto Scolastico “S. Ndera” è una scuola statale governativa che accoglie circa 800 ragazzi/e dai 7 ai 18 anni
- Centro Diurno Humura HVP – GATAGARA.L’obiettivo generale del Centro è quello di migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi con deficit mentali. Il centro cerca di aiutare i bambini e i giovani ad integrarsi nelle loro famiglie e nella comunità. In particolare, l’ambiente diurno in cui sono inseriti supporta l’obbiettivo di far socializzare i bambini e di guidare i genitori ad una migliore comprensione e accettazione della disabilità dei figli, supportandoli nell’educazione con bisogni speciali. Nel giardino ci sono strutture per le ulteriori attività portate avanti nel centro: la stanza per archivio documenti e riunioni, la struttura dedicata ad attività come cucito, fabbricazione collanine, fabbricazione sapone, il capannone della musica con una batteria, microfono e tamburi.
A Kicukiro/Gatenga
- Centro dei Giovani di Gatenga (Centre des Jeunes de Gatenga) gestito dai Padri Missionari Salesiani, il Centro prevede non solo la gestione di un orfanotrofio, ma anche la promozione di attività di socializzazione, di animazione e di formazione scolastica e professionale che coinvolgono ogni giorno ragazze e ragazzi del quartiere e delle zone limitrofe (circa 1200). Il Centro rappresenta, inoltre, un importante punto di riferimento per la pratica sportiva dei giovani.
- 1000 Hills Rugby, supportano attività sportive per minori svantaggiati o abbandonati dalle famiglie nell’area di Gatenga. Progetto che mira alla conoscenza, all’opportunità e allo sviluppo dell’essere umano attraverso lo sport. Centrali sono i valori dello sport, di conseguenza le attività portate avanti sono tutte volte alla promozione dell’inclusione sociale e della crescita nel rispetto dei diritti attraverso lo sport.
A Karenge
- Dal 2002 le Suore Oblate di Cristo sono attive in Rwanda dove gestiscono tre case di accoglienza: Casa di Kicukiro, Casa di Karenge, Istituto di Karenge. Giornalmente le suore preparano e distribuiscono 120 pasti caldi a piccoli studenti, molti dei quali figli delle ragazze madri, ed hanno attivato alcuni progetti per ridare dignità alle donne e ai loro figli: hanno affittato circa 200 casette a Karenge per ospitare le ragazze madri dell’area e dato l’avvio ad una sartoria sociale, un panificio per ragazzi orfani, ed un laboratorio di artigianato locale.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Favorire l’integrazione sociale ed educativa dei minori, anche con disabilità, accolti nelle scuole e nelle strutture residenziali nella Provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe, potenziando e qualificando i servizi già presenti nelle sedi.
Le azioni progettuali sono volte a:
-implementare attività di supporto e cura e interventi socio-educativi promuovendo l’inclusione sociale dei minori anche con disabilità.
-creare spazi in cui i bambini possano ricevere un’educazione basata su un apprendimento ragionato e non mnemonico, in cui possano sperimentarsi ed essere stimolati.
-realizzare attività di sostegno scolastico e di programmi educativi di qualità, per fornire un’educazione equa e inclusiva e un’opportunità di apprendimento
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Di seguito sono riassunte le attività previste per gli operatori del servizio civile, in affiancamento al personale e ai volontari dell’ente.
Si precisa che parte delle attività non saranno realizzate nelle sedi di attuazione di progetto, ma da remoto, non superando il 30% dell’attività totale degli operatori volontari in termine di monte ore. A tal fine saranno garantiti gli idonei strumenti per la gestione di tale modalità di servizio.
Il lavoro di campo, da realizzarsi in tutto il territorio delle Province coinvolte, prevede uscite, visite e in alcuni casi pernottamenti presso le aree rurali sede delle attività di supporto alle comunità locali.
Azione 1: Sostegno e assistenza a minori con bisogni educativi speciali
- Supporto agli operatori nella gestione quotidiana delle strutture residenziali e nell’assistenza dei bambini delle scuole dell’infanzia
- Supporto agli operatori nella gestione mensile delle visite domiciliari alle famiglie dei bambini con disabilità
- Supporto agli operatori nella cura e assistenza dei minori
- Supporto nell’organizzazione di momenti ludico-ricreativi
- Reperimento materiali e supporti per le attività laboratoriali e alle attività manuali e di piccolo artigianato
- Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli
Azione 2: Interventi educativi, ludico ricreativi e socializzanti
- Laboratori per la promozione del “diritto al gioco e allo sport”
- Formazione all’attività motoria di base [5-10 anni] e rudimenti tecnici discipline sportive (calcio, pallavolo, basket, atletica, hockey e rugby) per i più grandi
- Gestione di spazi e momenti ricreativi formazione dei gruppi di attività, accoglienza e gestione dei bambini, cura e preparazione degli spazi e dei materiali
- Supporto all’organizzazione e alla realizzazione di laboratori di teatro, musica, danza, etc.
- Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli
- Realizzazione di attività volte a favorire lo sviluppo dell’area socio-affettivo-relazionale (autostima, rapporto con i compagni e con gli adulti, rispetto delle regole, rispetto della collaborazione, partecipazione, autocontrollo, capacità emozionale).
Azione 3: Rinforzo e inserimento scolastico
- Organizzazione di classi di studio mirate al recupero delle carenze scolastiche
- Elaborazione di percorsi individuali sulla base dei bisogni individuati nei colloqui con gli insegnanti delle scuole di riferimento
- Preparazione di lezioni di lingua e di alfabetizzazione informatica
- Supporto agli insegnanti durante lo svolgimento delle lezioni nelle scuole (gestione aula, preparazione materiali, sostegno ai ragazzi con difficoltà di apprendimento,
- Attività di doposcuola per i soggetti più deboli
- Realizzazione di attività innovative ludico- educative che stimolino l’apprendimento
- Preparazione e realizzazione di esercizi per migliorare l’area della comunicazione e linguistica, sviluppo neuro-psicologico, comprensione verbale e non verbale
- Partecipazioni alle riunioni di equipe e agli incontri periodici con i partner locali
- Realizzazione documentazione fotografica e audio/video
- Redazione relazioni e report periodici
SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto in Italia
Sede di attuazione del progetto in Italia | Indirizzo sede | Codice sede | N. Volontari |
Anymore Via Venezian Messina | VIA GIACOMO VENEZIAN – MESSINA | 153034 | 5 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
Sede di attuazione del progetto all’estero | Indirizzo | Paese | Codice Sede | N. Volontari |
Amahoro House – Rwanda | Gasabo District – Ndera Kigali – Rwanda snc | RWANDA | 153031 | 5 |
TOTALE POSTI DISPONIBILI: 5 POSTI CON VITTO E ALLOGGIO
Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari
Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.
È prevista la partenza per il Paese estero entro il primo mese dall’avvio del progetto. Entro il sesto mese di servizio è previsto un rientro intermedio in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto; nei restanti mesi è prevista la continuazione delle attività all’estero.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
Tramite e-mail, Skype, WhatsApp, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti attuatori all’estero è presente la connessione ad internet.
Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari
Per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante per il candidato prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:
– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;
– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie…);
– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);
– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;
– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;
– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.
Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.
Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.
Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.
Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.
L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.
- Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
- Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
- Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
- Abitare nelle strutture indicate dall’ente
- Partecipare alle situazioni di vita comunitaria
- Stile di vita essenziale
- Rispetto degli usi, costumi e della realtà locale
- Attitudine al lavoro d’equipe
- Buone capacità di adattamento (clima, alimentazione, usanze, …)
- Flessibilità negli orari di servizio
- Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (garantendo i riposi settimanali e recuperi previsti dal regolamento)
- Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
- Predisposizione alle attività con l’utenza
- Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
- Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
- Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
- Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
- Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
- Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti (sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio) con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00. Nelle giornate di formazione le ore eventualmente svolte in più rispetto alla media saranno recuperate nell’arco del servizio: questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale
- Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.
- Disponibilità a frequentare un corso di lingua e cultura kinyarwanda
- Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari
Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari se non quelle determinate dalla differenza linguistica, climatica e culturale.
Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere.
Il collegamento internet è presente ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
No.
CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito www.cescproject.org
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Le competenze acquisite dagli operatori volontari attraverso lo svolgimento delle suddette attività verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008, soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. L’attestato sarà anche sottoscritto dal CESC Project (ente titolare proponente il progetto) e dall’ente di accoglienza e verrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del SCU o che ne abbiano svolto almeno il 75%. Detto attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui imputabili.
In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.
La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD indistintamente in forma sincrona o asincrona.
Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:
-per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
-per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
-per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.
Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo
MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)
– Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio – Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder. – L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione – Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU |
Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)
– Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento. – Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari. – Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto – L’apporto degli operatori volontari nella relazione con contadini, donne e popolazioni originarie – L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto negli uffici del partner locale, visite alle comunità, uscite sul campo – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)
– Gli interventi a favore di contadini, donne e popolazioni originarie – Le strutture e i servizi rivolti ai contadini, donne e popolazioni originarie – Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nell’ambito dello sviluppo rurale, inclusione sociale di persone in stato di fragilità, percorsi di socializzazione e mediazione – La creazione e gestione di percorsi di inserimento, professionale e lavorativo – Strumenti e metodi di intervento per l’inclusione e lo sviluppo rurale – Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari – La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con contadini, donne e popolazioni originarie (20h)
– Tecniche e metodologia del lavoro con contadini, donne e popolazioni originarie – Personalizzazione del percorso di accoglienza – Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali – metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi – strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona – Fondamenti di sviluppo rurale e antropologia – Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona.
-Concetti di: rischio, danno, prevenzione, protezione Organizzazione della prevenzione aziendale -Diritti, doveri e sanzioni dei vari soggetti aziendali -Organi di vigilanza, controllo e assistenza Ed in particolare: -La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi -I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto -La sicurezza come processo di miglioramento continuo -I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione) -Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali -Percezione del rischio e propensione al rischio -Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio -La gestione delle emergenze e delle criticità |
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
TITOLO PROGRAMMA “In rete con l’Africa per l’inclusione delle persone fragili”
OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:
Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti
Obiettivo 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese
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