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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2024 COLTIVARE SPERANZA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ IN BRASILE”
TITOLO DEL PROGETTO:
SEMENTI DI CITTADINANZA: EDUCAZIONE E INCLUSIONE DI MINORI E DONNE IN BRASILE
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: G-Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo
Le disuguaglianze che caratterizzano trasversalmente la società brasiliana, si riscontrano con marcate specificità nei territori delle sedi di intervento. Il progetto si rivolge alle categorie vulnerabili rappresentate da minori, giovani e donne che abitano in contesti periferici e marginali, per promuovere e implementare opportunità formative e di partecipazione sociale, e accrescere così nei destinatari benessere, autostima, senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità.
DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA
NELLO STATO DI RIO DE JANEIRO
La città di Rio è circondata dalla Baixada Fluminense, una parte pianeggiante della Regione Metropolitana. La parte della Baixada in senso stretto, ovvero l’area periferica a nord della città, è divisa in 13 municipi (fra i quali la sede di progetto Duque de Caxias) che occupano le ultime posizioni in molti indicatori socio-economici dello stato, con alcuni dei peggiori risultati nell’area dell’educazione, della salute pubblica e negli indici di reddito.
PACIÊNCIA
Paciência è un quartiere di classe medio bassa della zona ovest del municipio di Rio de Janeiro. Le zone vicine a Paciência, sono distretti industriali, cresciuti in particolar modo negli ultimi anni, grazie ad investimenti di aziende private nazionali e di multinazionali. La periferia di Paciência ha avuto un minore incremento del benessere socio-economico: dagli anni ’60 in poi, l’espansione urbana si è sviluppata in maniera irregolare nelle zone commerciali e nelle zone periferiche e l’edilizia è spesso abusiva ed arrangiata. I treni della stazione metropolitana permettono uno spostamento diretto al centro della città di Rio, ma offrono un servizio poco efficiente e economicamente impegnativo per i pendolari che si dislocano quotidianamente per lavoro o per studio verso la città.
DUQUE DE CAXIAS – JARDIM PRIMAVERA
Il municipio di Duque de Caxias è il più popolato della Baixada Fluminense, il terzo più abitato dello Stato di Rio de Janeiro (oltre 924mila abitanti) e il diciottesimo con più abitanti del Brasile. Dagli anni ‘40 è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche di comunità agricolo-rurale per svilupparsi come uno dei “parchi industriali” più importanti dell’intero Brasile. A questa immissione di ricchezza è corrisposto in minima parte un reinvestimento sul territorio che continua a soffrire la mancanza di adeguati servizi sanitari, sociali ed urbanistici.
Nel quartiere Jardim Primavera, sede di intervento del progetto, vivono oltre 70mila persone. L’offerta di asili pubblici rispetto ai potenziali utenti è molto scarsa, per i minori in età prescolare (da 4 a 6 anni) è presente all’incirca una scuola dell’infanzia ogni 700 bambini e tenendo anche conto del fatto che un restante 30% di bambini nella stessa fascia di età non frequenta alcuna struttura educativa si arriva ad una media di un asilo ogni 1.250 bambini. Nonostante negli ultimi anni il quartiere abbia goduto di un certo sviluppo grazie al quale sono comparse alcune strutture utili a rispondere alla domanda socio-ricreativa (soprattutto palestre, centri ricreativi e sportivi e scuole di inglese), mancano strutture educative, soprattutto della prima infanzia, in grado di accogliere adeguatamente i minori che abitano le comunità più periferiche, e sono ancora troppo poche le opportunità formative e culturali per giovani e adolescenti.
NELLO STATO DI BAHIA
FEIRA DE SANTANA – SÃO GONÇALO DOS CAMPOS
Feira de Santana è una microregione dello stato di Bahia, composta da 24 municipi. È il più importante centro commerciale e industriale della parte interna dello stato ed è una città abitata da una grande fascia di persone migranti. Importanti fonti di reddito sono l’agricoltura in generale, l’allevamento, l’avicultura e l’industria del tabacco.
A partire dalla decade del 1960 Feira de Santana ha sofferto una grande urbanizzazione: la popolazione è più che quadruplicata in 40 anni. La sfida collegata ad un tale sviluppo è quella di garantire i servizi necessari e soprattutto una adeguata distribuzione della ricchezza per non favorire un elevato tasso di disuguaglianze: la povertà affligge principalmente le persone afrodiscendenti e gli immigrati senza qualifica professionale. La popolazione povera si concentra nei quartieri di classe bassa e nella zona rurale, dove le comunità sono carenti di infrastrutture basiche.
São Gonçalo dos Campos (territorio sede di progetto) è localizzato nella regione metropolitana di Feira de Santana e conta una popolazione di 37,554 abitanti, fra i più popolati della regione. Così come le altre città del Recôncavo Baiano ha una popolazione di maggioranza nera e cultura di radice prevalentemente africana, con migranti arrivati dall’interno di Bahia e da tutto il Brasile che si sono mescolati etnicamente e culturalmente: si caratterizza pertanto da un forte rischio di divisioni socio-culturali.
Bisogni rilevati e servizi da incrementare:
LA CONDIZIONE VULNERABILE DEI MINORI
Il Brasile possiede un tasso di abbandono scolastico precoce di quasi tre volte maggiore che la media di 29 paesi europei, dato strettamente connesso al problema dell’ingresso precoce nel mercato del lavoro di adolescenti, maggiormente esposti al lavoro precario e a forme di sfruttamento. La mancanza di interesse nello studio ed il bisogno di lavorare sono tra i principali motivi dell’evasione scolastica, ai quali si aggiungono gravidanze e lavoro domestico per la popolazione femminile.
LA CONDIZIONE VULNERABILE DELLE DONNE
Il Brasile presenta tassi elevati di matrimoni infantili e gravidanze precoci. Nnonostante siano in media più scolarizzate, le donne ricevono salari più bassi e affrontano ostacoli maggiori per inserirsi e permanere nel mercato del lavoro. Inoltre le disuguaglianze di genere sono correlate con quelle di classe, di colore della pelle, e con quelle di provenienza regionale. Soprattutto nelle comunità più emarginate, ma non solo, le donne restano ad alto rischio di violenza.
DISCRIMINAZIONE RAZZIALE
La mobilità sociale dei brasiliani è limitata da vari fattori, fra i quali contano sia la classe sociale, che il genere, che la razza. Relativamente ai territori di intervento del presente progetto, sottolineiamo che la popolazione di Duque de Caxias è prevalentemente nera mentre il Recôncavo Baiano, dove si trova la sede di São Gonçalo dos Campos, ha una popolazione di maggioranza nera e cultura di radice prevalentemente africana, abitate da migranti arrivati dall’interno di Bahia e da tutto il Brasile che si sono mescolati etnicamente e culturalmente.
Alla luce di questi dati, identifichiamo l’ambito educativo e socio-culturale diventa quindi il settore d’intervento primario per combattere l’emarginazione dei soggetti fragili rappresentati dai minori e dalle donne che abitano in contesti vulnerabili. Per questo motivo il progetto intende incrementare e diversificare i servizi attivi nei territori nell’ambito dell’assistenza all’infanzia, l’educazione non formale per i minori e i giovani, la promozione socio-culturale e la formazione per le donne, per promuovere processi virtuosi di coesione e partecipazione sociale.
ENTI DI ACCOGLIENZA
SOCIEDADE CULTURAL PROJETO LUAR
ONG con sede nel municipio di Duque de Caxias (RJ), ha avviato le sue attività agli inizi degli anni ‘90 all’interno di una chiesa del quartiere Jardim Primavera coinvolgendo nelle sue lezioni di danza pochi bambini della comunità. Attualmente si contano oltre 800 partecipanti tra bambini, adolescenti e giovani, distribuiti tra la sede di Caxias e il polo di Paciência. L’attività principale del Projeto Luar è di prevenzione all’abbandono della comunità d’origine, utilizzando il potere aggregante dell’arte per rinforzare e rinnovare i vincoli con la comunità e con la famiglia e di “formazione di formatori”, coinvolgendo sempre più destinatari. I professori di danza e gli educatori del progetto provengono dalle stesse comunità del quartiere. Questa azione viene realizzata offrendo gratuitamente anche corsi settimanali di acrobazia, teatro, capoeira, aprendo una piccola biblioteca e videoteca alla comunità, usando la propria sala per rappresentazioni periodiche teatrali, di danza e video, tanto da aver ottenuto da parte del governo statale il riconoscimento del Projeto Luar come “Punto di Cultura” dello Stato di Rio de Janeiro, a dimostrazione degli sforzi fatti e dei contributi offerti nello sviluppo di una cultura migliore e più vicina alla popolazione carente e alle associazioni territoriali che lavorano in tal senso.
Dal 2004 si è avviato il laboratorio ArteMãe (Arte Mamma) rivolto a un gruppo di donne che si incontra per creare una produzione artigianale e sartoriale, stimolata dalla valorizzazione dell’autostima e dal potenziamento delle proprie capacità e finalizzata alla generazione di reddito.
Anche a seguito di questa positiva esperienza, per potenziare le attività rivolte alle donne della comunità nel 2008 all’interno del Projeto Luar è nato il gruppo Mães em Movimento (Mamme in movimento) per valorizzare l’identità femminile e l’espressività corporea.
Nell’ambito della tutela dell’infanzia il Projeto Luar collabora con la Diocesi del Municipio, che sostiene la gestione e la formazione d’equipe di due strutture d’accoglienza che funzionano come scuole per l’infanzia: la Casa d’accoglienza São Gabriel nel quartiere Bom Retiro e la creche Santa Clara nel quartiere Saracuruna, che assistono bambini denutriti e malnutriti.
Anche nel Polo di Paciência la danza è la spina dorsale ma parallelamente si sviluppano altre attività artistiche e culturali, come laboratori di lettura e musica, educazione alimentare e cittadinanza attiva, e corsi di teatro, yoga e di lingue straniere. Dal 2006 all’interno del Polo è attivo il gruppo Bela Idade (Bella età) per migliorare il benessere fisico e l’autostima di un gruppo di donne tra i 45 e gli 80 anni d’età, organizzando attività che sviluppano la coordinazione motoria ed il senso del ritmo e più recentemente il gruppo Mães que dançam. La sede presso lo spazio del Terraço das artes promuove anche incontri periodici di promozione della salute e prevenzione, protagonismo femminile, proiezioni video su tematiche rilevanti, e uscite/iniziative culturali.
PACE-PÉ DE ARTE, CULTURA E EDUCAÇÃO
È un’associazione senza finalità di lucro fondata nel 2006 a São Gonçalo dos Campos con le seguenti finalità: promozione della cultura e della conservazione del patrimonio storico e artistico; promozione gratuita dell’educazione; promozione dell’etica, della pace, della cittadinanza, dei diritti umani e della democrazia; difesa, preservazione e conservazione dell’ambiente e promozione dello sviluppo sostenibile.
La prima attività realizzata nell’anno della sua costituzione era rivolta a un gruppo di bambini che hanno partecipato al progetto teatrale “Teatro de Bonecos e Griô” (teatro di pupazzi e cantastorie), e oggi PACE è riconosciuta dal Ministero della Cultura attraverso la Segreteria di Cultura di Bahia come “Punto di Cultura Statale”, grazie alla sua offerta di svariati corsi e laboratori ricreativi, culturali e artistici aperti a bambini, adolescenti, giovani e adulti.
Attualmente l’associazione è frequentata da un totale di circa 160 persone fra minori e donne, che partecipano ai seguenti laboratori attivi presso la sede: arti visive, alfabetizzazione musicale, percussioni, banda marziale, lettura e scrittura, teatro, yoga, capoeira, cucito, artigianato, culinaria.
Di particolare rilevanza si è rivelata negli ultimi anni l’azione specifica dedicata alle donne: si è realizzato un ciclo di contri di condivisione di competenze e tradizioni culinarie e un corso di formazione specifico sulla cucina italiana che, parallelamente alla costruzione di un forno a legna nella sede dell’associazione, ha rappresentato un’importante opportunità di formazione professionale e di generazione di reddito per le donne coinvolte.
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Potenziare le opportunità formative e di partecipazione sociale per i minori, i giovani e le donne in situazioni di vulnerabilità che partecipano alle attività proposte nelle sedi di progetto, attraverso un intervento volto a incrementare e diversificare l’offerta dei servizi educativi e socio-culturali.
Gli enti partner locali rappresentano poli fondamentali di incontro, socializzazione e apprendimento in cui si contrasta il rischio di divisioni socio-culturali e si promuovono attività ricreative, culturali e artistiche in contesti periferici in cui le disuguaglianze purtroppo vengono spesso percepite come una legge naturale.
Il progetto intende quindi rafforzare processi virtuosi di partecipazione e coesione sociale attraverso azioni formative e di empowerment per accrescere nei destinatari benessere e autostima ma anche senso di appartenenza alla famiglia e alla comunità.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Di seguito sono riassunte le attività previste per gli operatori del servizio civile, in affiancamento al personale e ai volontari dell’ente.
Tutte le attività degli operatori volontari si possono svolgere in presenza ma è possibile prevedere che una parte di esse siano realizzate, non nelle sedi di attuazione del progetto, ma “da remoto” attraverso adeguati strumenti in possesso dell’operatore volontario e/o forniti dall’ente.
Questa modalità potrà essere attivata in situazioni di emergenza che non consentano l’operatività presso le sedi o per altre opportunità di servizio e il suo utilizzo non andrà mai oltre il 30% del totale delle ore di servizio corrispondenti a circa 340 ore annue.
Data la delicatezza di un intervento in un contesto extra-italiano e extra-europeo e data l’importanza dell’esperienza di servizio civile in quanto esperienza formativa per i giovani che vi aderiscono, il compito degli operatori volontari SCU è principalmente quello di supportare il personale locale delle varie strutture in cui opereranno all’interno del progetto. Queste figure contribuiranno all’inserimento graduale dei volontari nelle singole attività, attraverso una prima fase iniziale di osservazione guidata e di affiancamento, per poi passare alla sperimentazione di un contributo personalizzato alla realizzazione delle attività previste, mettendo in gioco la propria formazione e le proprie conoscenze, arricchite dall’approfondimento della realtà locale acquisito nelle propedeutiche “fasi conoscitive”.
Azione 1. Educazione infantile
Sede del Projeto Luar – Duque de Caxias
- Accogliere i bambini all’arrivo nella struttura e collaborare con le maestre/gli educatori nelle attività quotidiane
- Supportare le attività motorie e ludiche
- Organizzare attività educative complementari, rivolte allo sviluppo del linguaggio e dell’espressività creativa
- Promuovere il coinvolgimento delle famiglie attraverso eventi di presentazione delle attività scolastiche
Azione 2. Promozione socio-culturale per la crescita integrale dei minori (sostegno e implementazione di corsi e laboratori)
Tutte le sedi
- Accogliere gli adolescenti e i giovani nelle strutture all’arrivo
- Stabilire un contatto e una relazione con i ragazzi
- Aiutare gli educatori nella gestione dei corsi/laboratori
- Collaborare nella preparazione dei materiali e nella divulgazione del l’offerta dei corsi e laboratori
- Dedicare attenzione individualizzata ai partecipanti che dimostrano il bisogno di un supporto specifico e coinvolgere i partecipanti che interagiscono meno con il gruppo
Sede del Projeto Luar – Duque de Caxias:
- Sala di lettura e biblioteca, corsi di danza, acrobazia, capoeira, teatro,;
- Realizzare nuove attività artistiche, educative e formative: Corsi di lingue straniere, laboratori interculturali;
- Promuovere e supportare l’organizzazione e l’allestimento di eventi, gite, visite culturali, feste e mostre annuali delle varie attività.
Sede Terraço das Artes – Paciência:
- Corsi di danza, capoeira.
- Realizzare nuove attività artistiche, educative e formative: Laboratorio di lettura, corsi di lingue straniere, attività ludico-ricreative, incontri periodici per rafforzare l’autostima e il protagonismo giovanile
- Supportare l’organizzazione e l’allestimento di eventi, gite, visite culturali, feste e mostre annuali delle varie attività.
Sede associazione PACE – São Gonçalo dos Campos:
- Ampliare l’offerta di laboratori ludico-ricreativi e culturali: musica, banda marziale, capoeira, disegno e educazione artistica, scrittura creativa, attività motorie e sportive, culinaria, lingue straniere.
- Offrire attività che recuperino e valorizzino le tradizioni culturali locali e la cultura afrodiscendente.
- Promuovere attività che valorizzino l’educazione all’interculturalità.
Azione 3. Promozione dell’empowerment femminile
Sede del Projeto Luar – Duque de Caxias:
- Collaborare alle attività artigianali e sartoriali del gruppo di donne
- Sostenere le attività di espressività corporea, utili per valorizzare l’autostima e la cura del sé del gruppo Mães em movimento
- Realizzare incontri di confraternizzazione settimanale, durante i quali le donne possano usufruire di alcuni servizi comunitari, e organizzare la partecipazione a iniziative culturali
- Avviare sessioni formative sul tema della microimprenditoria femminile e collaborare nell’organizzazione degli acquisti di materiale per i laboratori
Sede Terraço das Artes – Paciência:
- Stabilire un contatto e una relazione con le donne del gruppo
- Sostenere le attività di espressività corporea, utili per valorizzare l’autostima e la cura del sé dei gruppi Mães que dançam e Bela idade
- Realizzare uscite mensili e incontri di confraternizzazione settimanale, e organizzare la partecipazione a iniziative culturali
- Realizzare eventi sul tema della promozione della salute e dei diritti delle donne
Sede associazione PACE – São Gonçalo dos Campos:
- Realizzare incontri di promozione della salute e rieducazione alimentare
- Avviare un laboratorio di cucina
- Implementare le attività di microimprenditoria
- Realizzare incontri di confraternizzazione settimanale e organizzare la partecipazione a iniziative culturali
- Promuovere iniziative di supporto psicologico per donne madri in situazioni di fragilità sociale
SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto in Italia
Sede di attuazione del progetto in Italia | Indirizzo sede | Codice sede | N. Volontari |
CESC Project Via Giglioli Roma | Via Enrico Giglioli, 54 F – Roma | 215293 | 10 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
Sede di attuazione del progetto all’estero | Indirizzo | Paese | Codice Sede | N. Volontari |
CESC Project Paciencia Brasile | Estrada De Paciencia 430 – Bairro Martinho | BRASILE | 153521 | 2 |
CESC Project Bahia Brasile | Rua do Diogo – Mata de Sao Joao | 153079 | 4 | |
Cesc Project Duque de Caxias Brasile | Rua la Rouche Foucalt 151 – Jardim Primavera | 153520 | 4 |
TOTALE POSTI DISPONIBILI: 10 POSTI CON VITTO E ALLOGGIO
Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari
Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
Tramite e-mail, Skype, WhatsApp, telefonia fissa e mobile. Sia nelle sedi dei partners locali che negli alloggi degli operatori volontari è presente la connessione ad internet.
Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari
Per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante per il candidato prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:
– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;
– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie…);
– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);
– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;
– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;
– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.
Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.
Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.
Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.
Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.
L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.
Agli operatori volontari vengono richiesti:
- Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
- Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
- Abitare nelle strutture indicate dall’ente
- Partecipare alle situazioni di vita comunitaria
- Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali
- Stile di vita essenziale
- Flessibilità negli orari di servizio
- Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (garantendo i riposi settimanali e recuperi previsti dal regolamento)
- Attitudine al lavoro d’equipe
- Disponibilità a impegnarsi autonomamente nello studio del portoghese prima dell’avvio del progetto, qualora non si conosca a fondo la lingua
- Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
- Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
- Predisposizione alle attività con l’utenza
- Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
- Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
- Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
- Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
- Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
- Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti (sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio) con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00. Nelle giornate di formazione le ore eventualmente svolte in più rispetto alla media saranno recuperate nell’arco del servizio: questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale
- Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.
- Rientro finale in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto.
Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari
Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, e in alcune sedi condividono la casa con i referenti locali del progetto; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere.
Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo.
Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco.
Considerate alcune caratteristiche dei contesti di intervento, segnaliamo il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti per prevenire rischi legati alla sicurezza.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
No.
CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito www.cescproject.org
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Le competenze acquisite dagli operatori volontari attraverso lo svolgimento delle suddette attività verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008, soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. L’attestato sarà anche sottoscritto dal CESC Project (ente titolare proponente il progetto) e dall’ente di accoglienza e verrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del SCU o che ne abbiano svolto almeno il 75%. Detto attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui imputabili.
In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.
La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD indistintamente nella modalità sincrona e/o nella modalità asincrona.
Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:
-per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;
-per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;
-per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.
Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo
MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)
– Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio – Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder. – L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione – Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU |
Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)
– Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento. – Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari. – Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto – L’apporto degli operatori volontari nella relazione con contadini, donne e popolazioni originarie – L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto negli uffici del partner locale, visite alle comunità, uscite sul campo – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)
– Gli interventi a favore di contadini, donne e popolazioni originarie – Le strutture e i servizi rivolti ai contadini, donne e popolazioni originarie – Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nell’ambito dello sviluppo rurale, inclusione sociale di persone in stato di fragilità, percorsi di socializzazione e mediazione – La creazione e gestione di percorsi di inserimento, professionale e lavorativo – Strumenti e metodi di intervento per l’inclusione e lo sviluppo rurale – Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari – La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con contadini, donne e popolazioni originarie (20h)
– Tecniche e metodologia del lavoro con contadini, donne e popolazioni originarie – Personalizzazione del percorso di accoglienza – Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali – metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi – strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona – Fondamenti di sviluppo rurale e antropologia – Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento – Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio. – Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari |
Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona.
-Concetti di: rischio, danno, prevenzione, protezione Organizzazione della prevenzione aziendale -Diritti, doveri e sanzioni dei vari soggetti aziendali -Organi di vigilanza, controllo e assistenza Ed in particolare: -La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi -I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto -La sicurezza come processo di miglioramento continuo -I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione) -Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali -Percezione del rischio e propensione al rischio -Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio -La gestione delle emergenze e delle criticità |
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
TITOLO PROGRAMMA “2024 COLTIVARE SPERANZA: INCLUSIONE E SOSTENIBILITÀ IN BRASILE”
OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:
Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti
Obiettivo 5 Raggiungere l’eguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
Obiettivo 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni
Obiettivo 15 Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese
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