SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO

“IN RETE CON L’AFRICA PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE FRAGILI”

TITOLO DEL PROGETTO:

SOSTEGNO E INCLUSIONE DI MINORI E DISABILI IN RDC, GHANA E NIGERIA

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore: Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani

Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo

Il progetto prevede un intervento di sostegno, educazione e inclusione rivolto a minori e giovani che vivono in condizioni di vulnerabilità a causa di condizioni socio-economiche o psico-fisiche invalidanti, per favorire lo sviluppo di una vita degna e promuovere la loro partecipazione sociale. Il progetto si realizza in Ghana, nelle strutture residenziali e formative dell’ente di accoglienza Opera Don Guanella.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA

GHANA

La Congregazione guanelliana opera nel Paese attraverso le sue comunità residenziali e le strutture formative. Quest’ultime accolgono minori con disabilità e giovani provenienti dai villaggi che possiedono scarse risorse economiche per poter accedere ad una scuola professionale. Dall’analisi del contesto emerge che le rare iniziative per le persone con disabilità non riescono a coprire gli enormi bisogni rilevati che, soprattutto in ambito rurale, risultano aggravati da un approccio culturale che emargina le persone con handicap e di fatto le esclude da qualsiasi tipo di integrazione sociale e lavorativa.

Diventa quindi essenziale accompagnare l’attività diretta svolta nei Centri con una più culturale ed educativa nei confronti della popolazione locale con l’obiettivo di superare i pregiudizi e favorire l’inclusione sociale di persone in difficoltà.

Con il presente progetto si intende supportare in particolare il Centro situato nella regione Volta Region, localizzata nell’est del Paese vicino alla frontiera con il Togo: la comunità di accoglienza “St. Theresa Center for handicappated” ad Abor che accoglie in forma residenziale giovani anche con disabilità fisiche e offre anche corsi di formazione attraverso una scuola professionale (sartoria, elettronica, elettrotecnica, tipografia, allevamento, attività agricole, manifattura del cuoio per la costruzione di scarpe anche ortopediche, fabbricazione di stampelle e arti in legno e metallo).

CRITICITA’ RILEVATE

I minori e i giovani adulti destinatari dell’intervento, vivono una situazione di fragilità in diversi ambiti della propria vita, dalle autonomie personali, alla partecipazione alla vita comunitaria, dalla scuola alle relazioni con l’ambiente esterno.

  1. La richiesta di presa in carico eccede l’offerta da parte dei centri residenziali gestiti dall’Opera Don Guanella.

Gli operatori dei centri non riescono a garantire una presenza qualificata, a causa dell’alto numero di ospiti presi in carico e dalla mancanza di formazione professionalizzata.

  1. Scarsità di spazi e metodologie attraverso cui i minori, anche con disabilità, possano esprimersi e sviluppare competenze creative
  2. L’educazione si basa su una metodologia di apprendimento conformistica e ripetitiva, non creativa, con assenza di metodologie adatte a rispondere ai bisogni dei bambini anche con necessità speciali.
  3. Scarsa offerta di laboratori specialistici utili a favorire l’occupabilità dei ragazzi, anche con disabilità

Nei centri residenziali, risulta molto problematico l’alto numero di minori accolti che presentano significative carenze scolastiche tali da compromettere gli stessi apprendimenti della formazione professionale. I gravi pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità arrivano persino a individuare in questi soggetti potenziali pericoli per la società.

  1. Bassa qualità dell’offerta scolastica: carenza di insegnanti qualificati, mancanza di didattiche specifiche per minori con disabilità

I bambini con bisogni educativi speciali sono limitati nell’accesso all’educazione primaria; sono vittime di stigma sociale e non hanno nessuna occasione di partecipazione alla vita sociale e comunitaria.

ENTI DI ACCOGLIENZA

IN GHANA

St. Theresa Center di Abor

Scuola professionale integrata retta da una comunità guanelliana. Al termine del ciclo formativo, la struttura offre la possibilità di accedere al politecnico. Accreditata presso il Ministero del Welfare ghanese, nacque come realtà per diversamente abili con una piccola quota di giovani senza risorse economiche per procedere con gli studi. Con gli anni e l’avvento della vaccinazione antipolio, il numero dei diversamente abili è passato dall’80% al 6% circa. Attualmente ospita in forma residenziale circa 80 giovani fra ragazze e ragazzi su di un totale di più di 200 studenti. Vi sono corsi di sartoria, tipografia, informatica, riparazione radio TV, riparazione apparecchiature informatiche, calzoleria per diversamente abili e non e protesica.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Favorire l’inclusione sociale di minori e giovani in stato di abbandono e con disabilità presenti in alcune aree fragili del Ghana, attraverso l’educazione, la socializzazione e la formazione professionale.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Di seguito sono riassunte le attività previste per gli operatori del servizio civile, in affiancamento al personale e ai volontari dell’ente.

Azione 1: Sostegno e assistenza a minori anche con disabilità

  • Supporto agli operatori nella gestione quotidiana delle strutture residenziali e nell’assistenza dei bambini delle scuole dell’infanzia: supporto logistico, distribuzione dei pasti, supporto nelle attività di autonomia, cura della persona, degli spazi e delle strutture,…)
  • Realizzazione di attività finalizzate all’aumento dell’autonomia degli utenti (igiene personale, alimentazione, cura e gestione degli spazi comuni, attività socio-affettive…):
  • Implementazione di interventi riabilitativi:
  • Attività di sensibilizzazione della popolazione rispetto alla questione della disabilità e dei diritti dei minori: programmazione delle visite domiciliari per l’individuazione dei bambini e delle famiglie più bisognose; promozione di eventi di informazione e sensibilizzazione aperti al territorio sui diritti dei bambini e delle persone con disabilità

Azione 2: Interventi educativi, ludico ricreativi, e socializzanti a minori anche con disabilità

  • Realizzazione di laboratori sportivi, ludici e creativi: laboratori per la promozione del “diritto al gioco e allo sport”
  • Realizzazione di laboratori espressivi (teatro, danza, musica…): formazione all’attività motoria di base [5-10 anni] e rudimenti tecnici discipline sportive (calcio, pallavolo, basket, atletica) per i più grandi
  • Organizzazione e gestione di attività esterne per gli utenti delle strutture residenziali (gite, visite, …): creazione e gestione di spazi ricreativi (formazione dei gruppi di attività, accoglienza e gestione dei partecipanti, cura e preparazione degli spazi e dei materiali…)
  • Supporto nella realizzazione di attività pedagogiche specifiche per i bambini e i ragazzi con disabilità: reperimento materiali e supporti per le attività laboratoriali;
  • Supporto alle attività manuale e di piccolo artigianato
  • Supporto all’organizzazione e alla realizzazione di laboratori di teatro, musica, danza, etc.
  • Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli/eventi finali;
  • Organizzazione di passeggiate, gite, uscite esterne per gli utenti delle strutture e gli alunni delle scuole Realizzazione di attività volte a favorire lo sviluppo dell’area socio-affettivo-relazionale (autostima, rapporto con i compagni e con gli adulti, rispetto delle regole, rispetto della collaborazione, partecipazione, autocontrollo, autonomia sociale, capacità emozionale, etc.)
  • Attività di animazione: musicoterapia, arteterapia, teatroterapia, movimentoterapia

Azione 3: Incremento dell’occupabilità dei ragazzi, anche con disabilità

  • Progettazione di percorsi per l’autonomia e l’avvio al lavoro: mappatura delle risorse presenti sul territorio (scuole e corsi professionali, attività economiche prevalenti, possibili enti per stage formativi…)
  • Attività di sostegno allo studio, attività di tirocinio lavorativo, stage formativi, formazione professionale per le attività agricole e artigianali: supporto nella profilazione degli utenti e nell’elaborazione di piani educativi individualizzati
  • Analisi e aggiornamento della progettazione educativa individualizzata degli utenti
  • Avvio e monitoraggio dei percorsi di formazione professionale individuali: Collaborazione nella gestione dei gruppi di lavoro di artigianato, attività agricole e micro imprenditorialità;
  • Supporto agli operatori nella programmazione, gestione d’aula e accompagnamento dei corsi di formazione professionale;
  • Accompagnamento degli operatori locali nell’acquisto dei materiali per le attività

Azione 4: Rinforzo scolastico a minori anche con disabilità

  • Inserimento e monitoraggio dei bambini nelle scuole: Accompagnamento degli operatori/ operatrici durante le visite alle scuole di riferimento
  • Supporto agli insegnanti durante lo svolgimento delle lezioni nelle scuole
  • Rinforzo scolastico: Accompagnamento a sostegno del percorso scolastico e consegna materiali didattici primari; Supporto nell’elaborazione dei progetti individuali di studio; Attività di doposcuola per i soggetti più deboli
  • Laboratori didattici extra-curriculari (inglese, matematica, informatica, ecc.): realizzazione di attività innovative ludico-educative che stimolino l’apprendimento
  • Attività pedagogiche specifiche per i bambini e i ragazzi con disabilità (es: esercizi per migliorare l’area della comunicazione e linguistica, sviluppo neuro-psicologico, comprensione verbale e non verbale, etc.)

SEDI DI SVOLGIMENTO

Sede di attuazione del progetto in Italia

Sede di attuazione del progetto in Italia Indirizzo sede Codice sede N. Volontari
Opera Don Guanella Pastorale Giovanile Como                     VIA TOMMASO GROSSI, COMO 153176 4

Sedi di attuazione del progetto all’estero

Sede di attuazione del progetto all’estero Indirizzo Paese Codice Sede N. Volontari
         
Opera Don Guanella Centre For Handicappated Ghana P O BOX 37 ABOR GHANA 153173 4
         

TOTALE POSTI DISPONIBILI: 4 POSTI CON VITTO E ALLOGGIO

Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero.

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

Tramite e-mail, Skype, WhatsApp, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti attuatori all’estero è presente la connessione ad internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Per acquisire tutte le informazioni aggiornate e necessarie per compiere una valutazione adeguata e consapevole sulle caratteristiche del progetto per cui si sta presentando la propria candidatura, è importante per il candidato prendere contatto con gli enti attuatori, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, informandosi in ordine a:

– tempistiche previste per avvio del progetto, partenza verso il paese estero, rientro di verifica intermedio;

– eventuali condizioni per l’ingresso nel paese estero (passaporto, vaccinazioni obbligatorie…);

– documentazione che si renderà necessaria alla richiesta di visto di ingresso/permanenza nel paese laddove previsto (ad esempio certificati penali -casellario giudiziale e carichi pendenti- con esito nullo);

– condizioni di servizio presso la sede estera collegate alle disposizioni comportamentali e di sicurezza dei Regolamenti interni predisposti dall’Ente, in raccordo con le indicazioni contenute nel Piano sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità dei volontari e del personale impiegato nel progetto;

– vaccinazioni e profilassi necessarie allo svolgimento delle attività previste presso le sedi ove richiesto;

– presentazione dei certificati penali (casellario giudiziale e carichi pendenti) con esito nullo se richiesti dalla normativa prevista e in essere per il personale coinvolto a qualsiasi titolo nelle attività presso le strutture degli enti partner locali in cui gli operatori volontari svolgono il servizio.

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di permanenza presso la sede di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Abitare nelle strutture indicate dall’ente
  • Partecipare alle situazioni di vita comunitaria
  • Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locale
  • Stile di vita essenziale
  • Rispetto degli usi, costumi e della realtà locale
  • Buone capacità di adattamento (clima, alimentazione, usanze)
  • Flessibilità negli orari di servizio
  • Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (garantendo i riposi settimanali e recuperi previsti dal regolamento)
  • Attitudine al lavoro d’equipe
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Comunicazione ai responsabili di qualsiasi tipo di spostamento dalla sede, oltre quelli programmati o previsti nelle attività di progetto
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti (sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio) con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00. Nelle giornate di formazione le ore eventualmente svolte in più rispetto alla media saranno recuperate nell’arco del servizio: questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale.
  • Vaccinazione obbligatoria per la febbre gialla
  • Non avere preclusioni con le attività di enti religiosi
  • Disponibilità a partecipare ai momenti istituzionali dei Centri, siano essi di tipo civile che religioso, al pari del personale locale
  • Rientro in Italia negli ultimi giorni di servizio e partecipazione alla valutazione finale del progetto

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari

Elenchiamo alcuni possibili disagi: il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; il disagio di dover utilizzare particolari accorgimenti per prevenire rischi legati alla sicurezza pubblica e sanitaria. È buona prassi che i volontari seguano, in particolare nel tempo libero, comportamenti consigliati durante il percorso formativo (evitare di rientrare tardi la sera se si è da soli, esentarsi assolutamente dall’uso di droghe o alcool, non indossare abbigliamento di marca o portare oggetti preziosi, avere un comportamento sobrio nei rapporti interpersonali…).

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

No.

CRITERI DI SELEZIONE: I criteri di selezione sono pubblicati sul sito www.cescproject.org

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze acquisite dagli operatori volontari attraverso lo svolgimento delle suddette attività verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008, soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e  attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. L’attestato sarà anche sottoscritto dal CESC Project (ente titolare proponente il progetto) e dall’ente di accoglienza e verrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del SCU o che ne abbiano svolto almeno il 75%. Detto attestato spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 31 ore che saranno svolte in unica tranche, entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto.

La formazione generale può essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e asincrona (senza che la formazione asincrona superi il 30% delle ore totali previste in modalità on line).

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. L’attività in presenza costituirà almeno il 70% della modalità utilizzata e il resto delle ore potrà essere erogato in modalità FAD, indistintamente nella modalità sincrona e/o nella modalità asincrona.

Proponendo il progetto, inoltre, si aderisce alle disposizioni sperimentali e transitorie in base a cui potrà essere svolta la formazione a distanza (FAD) in modalità totalmente asincrona, per le seguenti casistiche:

-per le azioni di recupero della formazione in caso di assenze giustificate con un numero non superiore a 3 OV per sede;

-per le azioni di recupero della formazione in favore di tutti i subentranti che oggettivamente non abbiano potuto partecipare alla formazione rispetto alla tempistica di subentro in relazione al calendario degli appuntamenti formativi;

-per l’erogazione del solo modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di operatori volontari di servizio civile universale.

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo

MODULI FORMATIVI E CONTENUTI FORMATIVI

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h)

–    Aspetti storici e culturali, la mission, la rete di relazioni sul territorio

–   Approfondimento degli strumenti e delle attività di avvio progetto: l’equipe multidisciplinare, le modalità di coordinamento, lo staff operativo, le attività di kick off e di networking, gli stakeholder.

–    L’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi e i progetti in corso di realizzazione

–    Compiti e funzioni dell’Ente, l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi, progetti in corso di realizzazione, la rete di collaborazioni e enti partner di progetto SCU

Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20h)

–    Presentazione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento.

–    Gestione delle relazioni interpersonali con colleghi, utenti e destinatari.

–    Modalità di fruizione dei servizi e di utilizzo degli spazi e degli strumenti a disposizione del progetto

–    L’apporto degli operatori volontari nella relazione con contadini, donne e popolazioni originarie

–    L’apporto degli operatori volontari nella realizzazione delle attività previste dal progetto negli uffici del partner locale, visite alle comunità, uscite sul campo

–    Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–    Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20h)

–    Gli interventi a favore di contadini, donne e popolazioni originarie

–    Le strutture e i servizi rivolti ai contadini, donne e popolazioni originarie

–   Analisi dei bisogni, le risorse interne e le criticità nell’ambito dello sviluppo rurale, inclusione sociale di persone in stato di fragilità, percorsi di socializzazione e mediazione

–   La creazione e gestione di percorsi di inserimento, professionale e lavorativo

–   Strumenti e metodi di intervento per l’inclusione e lo sviluppo rurale

–   Le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento con gli utenti e/o dei destinatari

–   La gestione delle informazioni sull’utenza ed elementi normativi su privacy e riservatezza

–   Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–   Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con contadini, donne e popolazioni originarie (20h)

–    Tecniche e metodologia del lavoro con contadini, donne e popolazioni originarie

–   Personalizzazione del percorso di accoglienza

–   Caratteristiche degli interventi personalizzati, individualizzati, di gruppo, laboratoriali

–   metodologie e strumenti di progettazione, attuazione monitoraggio e valutazione degli interventi

–   strumenti di valutazione per misurare l’efficacia e l’impatto del progetto personalizzato sugli obiettivi di vita della persona

–   Fondamenti di sviluppo rurale e antropologia

–   Il lavoro di équipe e in team in relazione con gli utenti delle aree di intervento

–   Interventi formativi di precisazione e attualizzazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni formativi espressi dagli operatori volontari nel corso dello svolgimento del servizio.

–   Interventi formativi di adeguamento e/o integrazione dei contenuti del modulo a seguito dei bisogni emersi da nuove esigenze espresso dall’utenza e/o dai destinatari

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 h) anche in forma asincrona.

-Concetti di: rischio, danno, prevenzione, protezione

Organizzazione della prevenzione aziendale

-Diritti, doveri e sanzioni dei vari soggetti aziendali

-Organi di vigilanza, controllo e assistenza

Ed in particolare:

-La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi

-I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto

-La sicurezza come processo di miglioramento continuo

-I principali rischi presenti nelle attività di progetto (rischi tipici di settore/dimensione)

-Elementi di valutazione dei comportamenti: fattori ambientali e fattori individuali

-Percezione del rischio e propensione al rischio

-Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

-La gestione delle emergenze e delle criticità

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

TITOLO PROGRAMMA “In rete con l’Africa per l’inclusione delle persone fragili”

OBIETTIVI AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

Obiettivo 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

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PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Dal lunedì al venerdì – 9.30-13:00 / 14:00-17.00

Telefono e Whatsapp: 3516881486