GARANTIRE OGNI ANNO A 100.000 GIOVANI DI POTERSI IMPEGNARE PER COSTRUIRE LA PACE
Dopo aver partecipato in prima persona al Festival Nazionale del Servizio Civile (Roma 9 e 10 settembre) il CESC Project aderisce all’appello diffuso dalla CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile alle forze politiche.
La presidente della CNESC, Laura Milani ha detto, in riferimento all’appello:
“Attraverso di esso vogliamo ribadire gli elementi imprescindibili del Servizio Civile: unicità, universalità e volontarietà” e noi sottolineiamo e valorizziamo queste posizioni, come indispensabili e necessari punti di ripartenza per un Servizio Civile Universale attento ai giovani e alla loro crescita, come cittadini del mondo.
Di seguito le principali richieste dell’appello CNESC alle forze politiche.
1) Rendere davvero Universale il Servizio civile, garantendo l’esperienza ad almeno 100.000 giovani l’anno, senza reintrodurre obblighi contradditori con la natura libera della partecipazione civica.
2) Sottolineare la cornice valoriale del Servizio Civile Universale, che è finalizzato alla difesa civile, non armata e nonviolenta della Patria, ribadendo il ruolo del servizio civile, in Italia e all’estero, quale strumento di costruzione di pace positiva, di promozione dei diritti umani, di inclusione sociale, di benessere per tutti e per tutte, contribuendo a perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e in particolare l’obiettivo 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide”.
3) Dire no a un’esperienza al ribasso. È necessario fare una proposta alta e significativa anche in termini di tempo, che renda i giovani – assieme agli enti e alle istituzioni – protagonisti attivi di esperienze di solidarietà che nascono a partire dall’assunzione di un impegno personale e di una corresponsabilità.
Solo mantenendo salda questa direzione il servizio civile può diventare per i giovani anche un’opportunità per acquisire competenze di cittadinanza, un bagaglio importante per le future scelte di vita, lavorative o di altro tipo. Il servizio civile è un istituto articolato, dinamico, chiamato spesso a reinventarsi, come avvenuto durante la pandemia, per rispondere alle nuove sfide che si presentano. È importante che in tale processo siano sempre coinvolti, assieme alle istituzioni, degli enti del Terzo settore, affinché contribuiscano all’attuazione del servizio civile a partire dai documenti programmatici.
4) Dare continuità alla sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, quale strumento specifico e insostituibile di prevenzione dei conflitti armati e della violenza e in azioni di protezione e di abbassamento della tensione alternative all’intervento armato.
Leggi qui l’appello integrale CNSC