Ecuador  

 

 SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

TITOLO DEL PROGETTO:

IL SAPERE DELLA TERRA: PER LO SVILUPPO RURALE SULLE ANDE

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: 

Il progetto è rivolto a piccoli produttori rurali in 4 sedi e 5 province della cordigliera in Ecuador: Imbabura/Carchi, Chimborazo, Azuay e Loja. Inserito nel programma “2022 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica”, basa la sua azione su 2 degli OSS dell’Agenda 2030:

-Porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile;

-Garantire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti.

DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO E PRESENTAZIONE ENTI DI ACCOGLIENZA:

Il progetto viene realizzato in 5 province della cordigliera, da nord a sud: Carchi, Imbabura, Chimborazo, Azuay e Loja. Dal confine con la Colombia a quello con il Perù, con una omogeneità data da similitudini nella struttura produttiva, sociale e dal clima. Si caratterizza per i suoi imponenti vulcani e montagne, tra i più importanti il Cotopaxi e il Chimborazo. 

Le 4 sedi di riferimento del progetto sono: Ibarra, Riobamba, Cuenca e Loja

IMBABURA

È una provincia dell’Ecuador settentrionale che ha come capoluogo la città di Ibarra. Si estende su una regione montuosa (Cordigliere Orientale e Occidentale delle Ande) comprendente numerosi picchi vulcanici, tra cui il Cotacachi (4937 m) e l’Imbabura (4630 m) ed è attraversata dal fiume Mira, che ne segna anche il confine settentrionale.

L’Istituto di Statistica1(INEC) al 2015 conta 445.175 abitanti nella provincia di cui il 57% giovani. Secondo il Piano di Sviluppo Territoriale 2015-30 la percentuale di persone sotto la soglia di povertà è di 54,2%. La denutrizione cronica colpisce il 44% dei bambini fino ai 5 anni, 18 punti in più della media nazionale. Il 71,5% della popolazione è sottoimpiegato, disoccupato il 6,2%. Il 21,7% è agricola. I produttori che possiedono piccoli appezzamenti (meno di 2 ha) rappresentano il 91% e coprono il 24% delle coltivazioni.

CARCHI

È la provincia più a nord del Paese e confina con la Colombia. Fa parte della regione interandina sviluppandosi tra l’area altipianica di Pasto, la valle di Chota e i fianchi esterni delle due linee montagnose delle Ande. Il Capoluogo è Tulcán. È una provincia agricola e commerciale, sfruttando la vicinanza con la Colombia e il terreno adatto alla coltivazione delle patate (il 40% della produzione), frutta e ortaggi. La popolazione sotto la soglia di povertà è il 57,2%, 20% in povertà estrema. Negli ultimi anni il Carchi, come Imbabura, risente dell’afflusso di migranti in fuga da conflitti dai paesi vicini o dallo sfruttamento. Pur con l’intervento dell’UNHCR e dello stato, questa popolazione accresce il disagio, aumenta le situazioni di rischio (prostituzione, regolamento di conti ecc.) ed alimenta la conflittualità. Le azioni del progetto saranno concentrate a Montufar e nel Chota, con popolazione di origine africana che sopravvive con l’agricoltura.

CHIMBORAZO

Il Chimborazo è una delle regioni interandine, storicamente rilevante per aver ospitato la prima capitale della repubblica dell’Ecuador a Riobamba, l’attuale capoluogo. La popolazione è di 495.510, il 38% si autodefinisce indigeno. Il tasso di analfabetismo è del 13,5%.

L’economia si basa su: patate, orzo, grano, fagioli, mais e sull’allevamento di ovini e bovini. La regione ha vissuto un tentativo di industrializzazione con fabbriche di cemento, ceramica e legno. Sono presenti miniere di rilievo. Nel periodo preispanico era una delle zone più sviluppate, ancora forte è la presenza di popolazione originaria che conserva tradizioni, lingua, abiti. L’indice di povertà INEC è del 66,5%.

AZUAY

La provincia di Azuay a sud tra 2 cordigliere, ha un’altitudine che va dai 37 metri s.l.m. di Camilo Ponce ai 4.482 metri nel Parco del Cajas. Secondo il Censimento INEC ha una popolazione di 712.127, di cui il 46,6% nell’area rurale. Il Programma di Sviluppo Territoriale 2015-2030 riporta un tasso di analfabetismo oltre i 14 anni nelle aree rurali del 12,9%, quattro volte più alto che nelle città. La malnutrizione sotto i 2 anni è del 23,97%, cronica, e del 30,95% totale.

Il settore agricolo è costituito da unità familiari, con attività non retribuite. Un aspetto da evidenziare è la concentrazione del terreno e la forte disuguaglianza nella distribuzione delle terre: Il 60% dei proprietari possiede appezzamenti inferiore ai 2 ettari, mentre il 6,4% dei proprietari ne possiede oltre 50 ettari, di fatto i produttori con un’area inferiore a 2 ettari occupano appena il 5% della superficie totale.

LOJA

Nel contesto nazionale, la provincia di Loja rappresenta il 4,30% della superficie totale del territorio nazionale. La popolazione, è di 448.966 abitanti di cui 55% in aree rurali. Il 90,19% si autodefinisce meticcia; la popolazione indigena è il 3,67%. L’economia della popolazione rurale, la cui attività principale è l’agricoltura, è esposta al verificarsi di fenomeni naturali, come siccità e inverni prolungati che causano grandi perdite. I fattori che influenzano le migrazioni dalle aree rurali a quelle urbane sono l’occupazione, i migliori salari, la qualità dei servizi sanitari ed educativi e la diversità di stili di vita. La crescita incontrollata, ha effetti negativi sul clima, aumenta la povertà urbana, con conglomerati che vivono in insediamenti informali, sovraffollati e con bassi livelli di servizi.

Criticità rilevate:

Risulta evidente la presenza di monoculture per l’esportazione. Ne consegue una estrema fragilità dei piccoli produttori nell’utilizzare in maniera efficace e sostenibile i terreni a disposizione. I bassi livelli di alfabetizzazione e il difficile accesso ai programmi di formazione rappresentano un altro elemento di criticità sul territorio.

ENTI DI ACCOGLIENZA e ENTI PARTNER:

-FEPP – Fondo EcuatorianoPopulorumProgressio

È una delle maggiori ONG ecuadoriane. Nata nel 1970, è una fondazione civica con finalità sociali, senza scopo di lucro. É nata dall’ispirazione suscitata dall’Enciclica PopulorumProgressio, con spirito ecumenico, che aveva l’obiettivo di creare un “fondo comune” per assistere i poveri e per promuovere uno “sviluppo solidale dell’umanità”. Il FEPP è stato riconosciuto dalle Istituzioni, iniziando dal ministero degli Interni dell’Ecuador, come ente di pubblica utilità, lavorando a fianco di uomini e donne contadini, indigeni, afro-ecuadoriani, montubios, meticci, popolazione urbana marginale e poveri. Supporta gli sforzi di questi gruppi sociali per il miglioramento organizzativo ed educativo, l’accesso alle risorse finanziarie, nella possibilità di impiego e nell’utilizzo dei mezzi per la produzione, la trasformazione, la commercializzazione, la salvaguardia ambientale, l’uguaglianza di genere, la partecipazione alla vita politica, il benessere e contribuendo così a condizioni di vita più umane.

Nel corso della sua storia ha raggiunto circa 140.000 famiglie e più di 550.000 persone. 

-CAMARI – Comercializadora solidaria

Organizzazione che cura la commercializzazione e l’esportazione dei prodotti per conto del Grupo Social FEPP. Nata all’inizio degli anni ’80, Camari ha aperto negozi (tiendas) in varie città dell’Ecuador e nel 1991 ha costituito un sistema centralizzato di gestione dei punti vendita e di sostegno ad altre tiendas non socie. La vendita nei canali del commercio equo e solidale è iniziata nel 1986 con l’artigianato e si è poi estesa agli alimentari nel 1996. Camari sostiene i produttori in tutte le loro attività offrendo un collegamento diretto al mercato senza intermediari. Permette l’accesso al mercato internazionale e promuove pratiche etiche e sostenibili nella produzione e nella vendita. Fa parte della rete di altromercato, impresa sociale e principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo del progetto è il miglioramento delle attività di sviluppo rurale e delle strutture comunitarie di piccoli produttori agricoli in difficoltà economica delle comunità indigene e marginali delle province di Imbabura, Carchi, Chimborazo, Azuay e Loja.

Partendo dalle criticità individuate nel contesto e dai bisogni rilevati, sono stati individuati 5 obiettivi specifici:

  • Sostenere le comunità di piccoli produttori agricoli e promuovere modelli sostenibili di produzione. Supportare le associazioni rurali su aspetti di progettazione, comunicazione e marketing e promozione di modelli sostenibili di consumo.  
  • Promuovere un’educazione di qualità, equa ed inclusiva. 
  • Promuovere la cultura locale rurale su base comunitaria.
  • Promuovere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. 
  •  

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

AZIONE 1: SOSTEGNO A COMUNITÀ DI PICCOLI PRODUTTORI AGRICOLI E PROMOZIONE DI MODELLI DI PRODUZIONE SOSTENIBILI.

Supportare i tecnici del FEPP nelle attività di implementazione dei progetti in corso (partecipando a: workshop, riunioni, eventi, raccolta di dati).

Accompagnare i beneficiari nelle attività di raccolta, immagazzinamento e conservazione dei prodotti.

Accompagnare i tecnici del FEPP nelle attività di supporto alle organizzazioni di contadini ( per elaborare modelli di gestione, raccogliere e analizzare i dati, predisporre, scrivere e gestire progetti).

Supportare i tecnici del FEPP nelle fasi di identificazione, formulazione e scrittura di nuove proposte progettuali (ricerca di bandi, stesura dei progetti, raccolta di dati).

TUTTE LE SEDI.

AZIONE 2: SUPPORTO ALLE ASSOCIAZIONI RURALI SU ASPETTI DI COMUNICAZIONE E MARKETING E PROMOZIONE DI MODELLI SOSTENIBILI DI CONSUMO

Supportare i tecnici del FEPP e di CAMARI nella raccolta di contenuti, dati, elementi culturali, dettagli sui prodotti da diffondere o da commercializzare.

Sopportare i tecnici del FEPP nella realizzazione e gestione di siti web e social network (Facebook, Instagram, Twitter).

Supportare i tecnici del FEPP e di CAMARI nell’elaborazione di volantini, brochure, loghi, etichette.

Supportare i tecnici del FEPP nella realizzazione e organizzazione di riunioni, manifestazioni ed eventi.

TUTTE LE SEDI.

AZIONE 3: PROMOZIONE DI UN’EDUCAZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED INCLUSIVA

Accompagnare i tecnici di FUNDER nelle attività di formazione professionale rivolte a ragazzi che non studiano e non lavorano (NEET).

Accompagnare i tecnici di FUNDER nelle attività di sostegno all’auto-finanziamento, micro-imprenditorialità e accesso al microcredito.

SEDI DI GONDWANA IBARRA FEPP, GONDWANA CUENCA, GONDWANA LOJA

AZIONE 4: PROMOZIONE DELLA CULTURA LOCALE RURALE SU BASE COMUNITARIA

Aiutare i tecnici del FEPP nell’organizzazione degli scambi di esperienze tra organizzazioni rurali che svolgono attività comunitarie.

Visitare, valutare ed elaborare attività di promozione, diffusione, e miglioramento delle realtà comunitarie.

Sostenere le organizzazioni coinvolte dal progetto nel disegno di nuovi sentieri naturalistici.

SEDI DI GONDWANA IBARRA FEPP, GONDWANA CUENCA, GONDWANA RIOBAMBA

AZIONE 5: PROMOZIONE DI UNA AGRICOLTURA SOSTENIBILE E RISPETTOSA DELL’AMBIENTE

Partecipare a riunioni comunitarie per diffondere colturebiologiche e di qualità.

Sopportare i tecnici del FEPP nella preparazione e gestione di eventi di sensibilizzazione su tematiche ambientali

SEDI DI GONDWANA IBARRA FEPP, GONDWANA LOJA

 

SEDI DI SVOLGIMENTO

 

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA

INDIRIZZO SEDE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

Gondwana Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare

Via Appia Nuova 983

214644

10

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO

INDIRIZZO SEDE

PAESE

CODICE SEDE

N. OP. VOLONTARI

GondwanaIbarra FEPP

Oviedo 11, IBARRA

ECUADOR

153346

3

GondwanaRiobamba

Tarqui y Chile 1824, RIOBAMBA

153351

2

Gondwana Cuenca

Federico Malo 1  203, CUENCA

153355

2

GondwanaLoja

Nueva Loja 1278, LOJA

153356

3

 

POSTI DISPONIBILI, VITTO E ALLOGGIO E RELATIVE MODALITA’:

Il vitto e l’alloggio per i 10 volontari operatori del servizio civile sono assicurati Gondwana nelle sedi di:

  • Gondwana Ibarra FEPP 153346 (3 volontari), 
  • Gondwana Riobamba 153351 (2 volontari), 
  • Gondwana Cuenca 153355 (2 volontari) e 
  • Gondwana Loja 153356 (3 volontari).

Gli operatori del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio. Il vitto verrà fornito presso la sede dove si realizzano le attività previste oppure preparato in autonomia presso la sede di alloggio.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari 

Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero

Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nella sede del progetto in loco intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana 

La comunicazione tra gli operatori in servizio civile e la sede italiana verrà garantita tramite telefono mobile, e-mail, skipe, zoom, whatsapp e simili. Lo sviluppo capillare della telefonia mobile in Ecuador, con 4 operatori che operano sul tutto il territorio nazionale, garantisce ormai una copertura pressoché totale anche in zone lontane dai centri abitati e la possibilità di accedere agevolmente anche alla linea internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche a eventuali specifiche e saltuarie attività progettuali e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari sono richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Disponibilità ad un periodo di circa 11 mesi di permanenza all’estero
  • Disposizione alla vita di comunità e alla condivisione e co-gestione dello spazio abitativo con gli altri volontari e operatori del servizio civile, alla preparazione comune dei pasti e alla pulizia degli ambienti personali
  • Stile di vita essenziale
  • Flessibilità negli orari di servizio e disponibilità, se necessario, a prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disponibilità a studiare individualmente la lingua spagnola qualora non la si conosca a fondo 
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connesse alla partecipazione al progetto 
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto delle norme e indicazioni contenute nel Piano di sicurezza Paese
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari 

Benché le condizioni dei territori in cui presteranno servizio i volontari siano critiche rispetto alla povertà piuttosto diffusa e al disagio sociale che ne deriva, non si evidenziano particolari rischi data la connessione e assoluta integrazione dei partner sul territorio e il forte contatto con la comunità che ne conosce e supporta l’operato. 

È comunque buona prassi che i volontari seguano, in particolare nel tempo libero, comportamenti consigliati durante il percorso formativo (evitare di rientrare tardi la sera se si è da soli, esentarsi assolutamente dall’uso di droghe o alcool, non indossare abbigliamento di marca o portare oggetti preziosi, avere un comportamento sobrio nei rapporti interpersonali…). 

La maggior parte dei rischi sono facilmente ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale. 

Per quanto riguarda la situazione legata al Covid la teniamo costantemente sotto osservazione: potrebbero essere nuovamente applicate in Ecuador regole restrittive riguardanti i distanziamenti, le riunioni, l’igiene, gli spostamenti, l’uscita in orari serali o notturni. Tali regole potranno comportare disagi nell’operatività delle attività previste ma saranno date istruzioni affinché vengano seguite con costanza.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile.  

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

I criteri di selezione sono pubblicati sul sito del CESC Project al link https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI. L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte e allorquando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Ogni ente attuatore del progetto provvederà ad erogare la formazione specifica nella propria sede.

 

Moduli della formazione e loro contenuti con l’indicazione della durata di ciascun modulo:

 

MODULI IN PRESENZA

Modulo

Contenuti formativi

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8h) 

-Esperienza, storia e attualità degli enti attuatori

-Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia, sociologia e criticità dell’Ecuador e dell’America latina

-Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi)

-Cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo.

– La situazione delle realtà rurali e indigeni del Paese.

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (8h)

-Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento

-La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (6h)

Strumenti di comunicazione con i minori, disabili e migranti;

-Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza

-Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo;

-comunicazione verbale e non verbale

-gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione conflitti, emozioni e problematiche relazionali- l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta.

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (6h)

– Strumenti di animazione e educazione: attività di gruppo, laboratori;

– Percorsi di Inclusione e coesione sociale.

– Questioni tecniche relative alle attività di micro credito e inserimento socio-lavorativo

– Gruppi e minoranze etniche in Ecuador

Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (6h) 

– Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione dei servizi rivolti ai destinatari;

– Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie;

 – Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del della popolazione destinataria del progetto.

Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h)

– La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi;

– I rischi generici comuni connessi alle attività di progetto

– I rischi specifici connessi ai luoghi in cui svolge l’attività secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione.

 

Moduli e Contenuti in e-learning

 

Modulo

Contenuti formativi

ORE

Modulo 7: Educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile (35 h)

INTRODUZIONE ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE Come valorizzare la pace che è in noi

3

PERCHÈ DIFENDERE LA PACE – Come un sistema globale può proteggere un diritto universale fondamentale

4

L’ITALIA E LA PACE – Come la Pace è integrata nel sistema istituzionale italiano

4

IL RUOLO DELLA SOCIETÁ CIVILE. Come si costruisce la Pace su fondamenta solide

4

LE DECLINAZIONI DELLA PACE. Come si riconoscono i testimoni di Pace

4

IL CONFLITTO TRA POPOLI E STATI. Come la violenza e le guerre non sono la risposta

4

IL CONFLITTO INTERPERSONALE E SOCIALE. Come una risposta possa arrivare dal senso di Cittadinanza Globale

4

ECONOMIA E SOCIETÁ. Come esperienze e modelli si possono mettere al servizio della Pace

4

LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Come l’Italia intende la sua missione nello scenario globale

Conclusioni: Ci sarà nel prossimo futuro la Pace nel mondo? 

4

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 

TITOLO: 2022 Inclusione, educazione e sviluppo rurale in Sudamerica

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

  • OBIETTIVO 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile 
  • OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  • OBIETTIVO 10: Ridurre le diseguaglianze all’interno di e fra le Nazioni

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 16.00

Tel: +39 3516881486