SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2022 PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE ATTIVA IN UMBRIA”

TITOLO DEL PROGETTO: INCONTRIAMOCI OGGI

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: 

Il progetto vuole valorizzare l’autonomia e l’inclusione sociale di persone con disabilità.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi 

OBIETTIVO DEL PROGETTO: 

Obiettivo generale è promuovere l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disabilità accolte nelle sedi di progetto.

-Favorire l’autonomia delle persone con disabilità nella gestione individuale e di gruppo della vita quotidiana.

-Promuovere nelle persone con disabilità l’accrescimento delle competenze cognitive e relazionali.

-Favorire delle persone con disabilità la nascita e il mantenimento delle reti relazionali nel territorio.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Le volontarie e i volontari prenderanno parte alle attività del progetto, secondo principi di gradualità, proporzionalità e attinenza delle attività al proprio ruolo di volontari, al grado di competenze di ingresso e sviluppate nel corso dell’anno e grado di specializzazione delle misure rispetto alle proprie capacità e conoscenze. A inizio progetto, sotto la guida dell’OLP, verrà predisposto un piano di inserimento per ciascun volontario, che definirà le mansioni iniziali e i tempi relativi da impiegare per ciascuna mansione. Tale piano evolverà nel tempo, sino a ricomprendere la gran parte o tutte le attività specifiche dei volontari, di seguito elencate. Si punterà inoltre ad abilitare i volontari all’acquisizione di una graduale autonomia e creatività nello svolgimento dei propri compiti, naturalmente proporzionale all’andamento del servizio e alla valutazione dell’acquisizione di competenze ed esperienze.

Le attività in cui saranno impiegati i volontari, corrispondenti a ciascuna azione del progetto e comuni a tutte le sedi, possono essere così individuate:

Azione 1: Avvio progetto e azioni di rete territoriale

Partecipazione agli incontri di avvio progetto; partecipazione ad attività di pianificazione della comunicazione (costruzione materiali della comunicazione quali testi, brochure, dépliant ecc.); Programmazione di interventi ludico-culturali e socio-educativi; ricognizione dei fabbisogni culturali ed educativi dell’utenza e dei servizi offerti; ricognizione delle priorità di intervento e messa in rete delle risorse disponibili; “mappatura” dei rischi di marginalità e disagio presenti nell’area d’intervento; ricognizione delle priorità di intervento e messa in rete delle risorse disponibili.

Azione 2: Gestione del quotidiano

Supporto al personale in organico nelle attività quotidiane svolte nelle strutture; stimolo delle persone ospiti nello svolgimento dei loro compiti quotidiani di lavoro, di riposo, di svago, di letture e di vita comune; affiancamento agli operatori nello svolgimento di attività manuali e di animazione; sostegno negli acquisti: fare la spesa, comprare il necessario per un regolare svolgimento della routine quotidiana; affiancamento e supporto degli operatori nei momenti dei pasti e delle attività comunitarie.

Azione 3: Gestione frequenza attività laboratoriali, occupazionali e lavorative

Supporto nella programmazione e realizzazione di attività educative, ricreative, riabilitative, di animazione (lavori, giochi di gruppo, ecc.) e laboratori occupazionali; accompagnamento degli utenti nel servizio di trasporto, per le loro esigenze sanitarie, sociali, ludiche, nel rispetto del programma terapeutico e riabilitativo previsto; supporto nelle attività tese a potenziare le capacità individuali di autonomia e non specialistiche; supporto nelle attività connesse con la gestione dei laboratori (cucina, artistico-espressivo, spazio verde, ecc.).

Azione 4: Gestione reti di relazione

Sostegno nella costruzione di una significativa rete di relazioni con il contesto esterno: presa di contatti, organizzazione, partecipazione ad incontri con amici e familiari, partecipazione a occasioni di tipo relazionale-sociale; supporto nella programmazione e nella realizzazione e nell’incremento di attività che ricostruiscano e alimentino il rapporto con familiari e amici (organizzazioni di feste, incontri, passeggiate insieme); affiancamento agli operatori nella individuazione e gestione di percorsi di inserimento formativo e professionale, in rete e in collaborazione con servizi e opportunità territoriali; supporto nelle attività di conoscenza del territorio e di accompagno nella presa di contatto con la dimensione urbana; affiancamento agli operatori nelle attività di accompagnamento alla frequentazione di centri di rilevanza sociale, in rete con associazioni e servizi territoriali; supporto alle attività di accompagnamento alla frequentazione di attività formative presso centri e realtà del territorio; aiuto nell’organizzazione di iniziative per il tempo libero (gite, visite culturali, momenti di svago, partecipazioni ad eventi sportivi e musicali); partecipazione ai soggiorni estivi residenziali.

Azione 5: Chiusura del Progetto

Partecipazione a incontri di chiusura progetto.

PRESENTAZIONE DEGLI ENTI DI ACCOGLIENZA E DELLE SEDI PRINCIPALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

OPERA DON GUANELLA- PERUGIA

L’Opera Don Guanella è stata fondata da Don Luigi Guanella (1842-1915) che, tra gli ultimi decenni dell’800 e gli inizi del ‘900, ha saputo essere a fianco della popolazione più debole negli anni turbolenti dell’Unità d’Italia e della rivoluzione industriale, creando per loro una fitta rete di centri di aiuto e di riabilitazione. L’Opera Don Guanella può essere definita una “multinazionale” della carità infatti, nelle due Congregazioni dei Servi della Carità e delle Figlie di S. Maria della Provvidenza, è presente in cinque Continenti: EUROPA, AMERICA, ASIA, AFRICA e OCEANIA.

-Il Centro Sereni è una filiale della Congregazione dei Servi della Carità. È un Centro socio-riabilitativo-educativo, operante a Perugia, che da oltre 60 anni si occupa della riabilitazione ed educazione di persone di sesso maschile in età adulta, con disabilità intellettiva moderata-grave e gravissima, associata in alcuni casi a disabilità motorie e sensoriali. Il Centro è autorizzato per il trattamento sia in regime residenziale che semiresidenziale. Il Centro ha adottato l’approccio fenomenologico e l’indirizzo neuropsicologico. Tra i principi e metodi di queste correnti di pensiero due elementi di continua riflessione nel lavoro riabilitativo sono: l’unità della persona corporea e mentale e l’interazione costante della persona con il proprio ambiente. La riabilitazione, pertanto, viene pensata come la ricerca e l’attivazione delle risorse adattive dì cui ogni individuo è portatore. L’oggetto dell’intervento riabilitativo vuole essere quindi la persona, non il corpo né la malattia. 

Momenti fondamentali della metodologia di lavoro sono: 

  • La fase diagnostica, clinica e funzionale, intesa come valutazione delle capacità residue e delle abilità su cui è possibile investire. 
  • Il progetto educativo-riabilitativo individualizzato: strumento operativo che indica le linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, i tempi, le attività e strumenti necessari al raggiungimento degli esiti previsti. 
  • La verifica dell’efficacia degli interventi educativi- riabilitativi. 

I servizi offerti – oltre quelli medici, sociali, infermieristici e psicologici – sono il servizio riabilitativo e educativo che comprende attività di vita quotidiana per migliorare e mantenere le autonomie di base e laboratori come quello di arteterapia, ceramica, laboratorio di agraria, stanza basale e la stanza Snoezelen per l’attività multisensoriale. 

L’obiettivo di favorire la comunicazione si attua grazie alla fondamentale relazione che si instaura con l’operatore, fatta di contatto corporeo, scambio di sguardi, sensazioni, emozioni, vicinanza, fiducia, incontro tra persone in un ambiente quasi magico dove non è tanto importante la presenza, ma la qualità della presenza. Nell’intervento educativo e riabilitativo ampio spazio è dedicato al vivere sociale, al fine di favorire l’integrazione sociale dei ragazzi in diversi ambiti. A questo scopo vengono organizzate: manifestazioni, feste, spettacoli, rappresentazioni teatrali; mostre di artigianato; occasioni di incontro con persone e organizzazioni esterne e meeting sportivi.

SEDE: Centro Sereni COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Tuderte, 48 CODICE SEDE: 153206 N. VOLONTARI RICHIESTI: 2

COMUNITÀ DI CAPODARCO DI PERUGIA ONLUS

La Comunità Capodarco di Perugia opera nella città di Perugia, in quartieri centrali come il centro storico e la stazione, ma accoglie soprattutto nelle sue strutture semiresidenziali persone che provengono anche da zone periferiche, come Ellera, il quartiere di Ponte San Giovanni e qualcuno del territorio di Assisi. Le famiglie che lo frequentano appartengono a vari quartieri di Perugia, e sono di varia estrazione sociale e il distretto di competenza territoriale, che si è rivolto a noi è vasto e va da Corciano a Torgiano. Le sedi di Capodarco Perugia accolgono complessivamente 60 persone con disabilità, dai 18 a 70 anni, uomini e donne. Il livello scolastico delle persone con disabilità è quello della scuola dell’obbligo. Storicamente si collabora con gli istituti scolastici per permettere l’alternanza scuola lavoro e tirocini formativi delle persone con disabilità presso i centri diurni.  

-Centro diurno Via Petrarca: Ha una capacità recettiva di 15 persone con disabilità intellettiva di media e severa gravità. Le età delle persone accolte vanno dai 20 ai 65 anni. Sono affette da varie forme di disabilità (sindrome varia, autismo e disturbi di carattere psichiatrico.). In questo contesto vi sono in prevalenza persone con problematiche assistenziali e meno con disturbi di comportamento. In questo luogo vi è la presenza della “stanza della musica”, strumento adatto ad offrire un’esperienza sensoriale particolarmente ricca e di facile fruibilità. Vi si svolgono inoltre tutte le attività socioriabilitative-educative necessarie e che fanno parte dell’offerta socio-riabilitativa. 

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Petrarca COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Francesco Petrarca, 9 CODICE SEDE: 152860 N.VOLONTARI: 1

-Centro diurno Via Caprera: ha una capacità recettiva di 9 persone con disabilità intellettiva dai 23 ai 50 anni. Vi è presente una persona sordo-cieca e il gruppo di operatori presenti si è specializzato nella lingua dei segni e in altre forme di comunicazione, compresa quella aumentativa (CAA). Le forme di disabilità sono gravi: sindromi di vario genere e forme di innesto psichiatrico con relativo problema di comportamento. 

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Caprera COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Caprera, 23 CODICE SEDE: 152861 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

-Centro diurno e residenza di Strada di Prepo: In questo luogo la vita è più articolata, poiché è presente anche una forma di residenzialità in cui attualmente vi abitano 16 persone con disabilità intellettiva e disturbi di natura psichiatrica. Inoltre, al pianterreno vi è il centro diurno con una capacità recettiva di 16 persone e ve ne sono ospitate in maniera diurna 13 persone con disabilità intellettiva e innesti psicotici di varia entità, fra cui anche forme dello spettro autistico. Questo diurno si è specializzato nelle risposte ai disturbi di comportamento ed è per questo motivo che vi è un alto numero di operatori, per svolgere al meglio questo compito in cui spesso è necessario un rapporto uno ad uno. Inoltre vengono svolte tutti i laboratori necessari alle varie forme di riabilitazione.

La residenza che è una Comunità Alloggio, posta nello stesso edificio del diurno ,è posta su due piani distintamente gestiti da diversi operatori. Al 1° piano vi sono 3 donne e 6 uomini. Le età sono varie: dai 20 ai 65 anni. Le patologie che li caratterizzano sono: autismo, idrocefalia, sindrome di down e disturbi psichiatrici. Al 2° piano: le persone hanno dai 22 ai 59 anni. Due sono affette da autismo e con grossi problemi di comportamento, gli altri hanno un bisogno più assistenziale. Oltre alla risposta assistenziale, vi è una risposta occupazionale, grazie alla realizzazione di un laboratorio-socio-occupazionale nato con appalto del Comune di Perugia. Luogo in cui vi si svolgono tantissime attività, anche artistiche. Il titolo del laboratorio è siAmoArte e vi si svolgono tirocini formativi per persone con disabilità che abitano nelle residenze. Inoltre, la conduzione è di tipo famigliare, con il lavoro sulle relazioni e sulla gestione dei conflitti, grazie anche all’apporto dello psichiatra e della psicologa. 

Al pianterreno, come già accennato, vi è posta la struttura diurna, che accoglie prevalentemente persone con disabilità intellettiva e con disturbi del comportamento. Le patologie sono: 6 persone con disturbo dello spettro autistico,1 con microcefalia, due con tetraplegia spastica, una con patologia epilettica, gli altri con ritardo intellettivo e 2 con sindrome rara. Il lavoro, oltre che assistenziale, si basa sul contenimento e la cura dei disturbi di comportamento, con l’utilizzo di strategie adeguate. Le tecniche utilizzate sono di vario tipo: metodologie riferite all’ABA, tecniche di aiuto di apprendimento imitativo e altre tecniche inerenti all’aiuto delle autonomie e degli apprendimenti, compresi le tecniche di rinforzo: materiali e sociali. 

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Strada di Prepo, 202 CODICE SEDE: 152859 N. VOLONTARI RICHIESTI: 3

-Al Dopo di Noi di Via Nibbio vi abitano 9 persone, tre uomini e sei donne, dai 25 ai 70 anni. La maggior parte ha grandi bisogni socio-assistenziali e bisogni di sviluppare delle autonomie soprattutto personali e sociali. Gli operatori si occupano della loro cura e della loro necessità di socializzare. Per alcuni di loro è stata possibile la risposta occupazionale, due nel nostro laboratorio siAmoArte e una persona lavora in un asilo. Gli altri sono occupati in attività casalinghe e di laboratori manuali.

SEDE: Famiglia Comunità Dopo di Noi COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via del Nibbio, 18 CODICE SEDE: 152858 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1 

COMUNITÀ DI CAPODARCO DELL’UMBRIA

La Comunità di Capodarco dell’Umbria, nata nel 1966 è un’associazione di promozione sociale iscritta al Registro Regionale. La mission è quella di ospitare in strutture sia residenziali che semi-residenziali persone affette da handicap vari con un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, garantendo una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone in situazioni di compromissione funzionale con nulla o limitata autonomia. L’accesso al centro viene autorizzato dalle Usl competenti e regolato tramite convenzione. Sono attualmente accolti 44 utenti in regime residenziale e 11 in regime semi-residenziale. Nello specifico, le strutture accolgono: 

  • Residenza di Padule, a Gubbio, in Via degli Artigiani 18, (struttura convenzionata per n.14 utenti) ospita 14 utenti (di cui tre donne, il restante uomini) in regime residenziale;

-SEDE: Gruppo Padule COMUNE: Gubbio (PG) INDIRIZZO: Via degli Artigiani, 18 CODICE SEDE: 152931 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

  • Centro Diurno “Le Farfalle”, a Gubbio, in Frazione Padule 10 (struttura convenzionata per n.20 utenti) ospita 7 utenti (di cui 4 donne, il restante uomini) in regime semi-residenziale

SEDE: Le Farfalle COMUNE: Gubbio (PG) INDIRIZZO: Frazione Padule, 10 CODICE SEDE: 152960 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

  • Centro Diurno “Il Pavone”, a Perugia, in Via Pennetti Pennella 42 (struttura convenzionata per n. 17 utenti) ospita 10 utenti (di cui 6 donne, il restante uomini) in regime semi-Residenziale; Residenza di Perugia (struttura convenzionata per n.20 utenti) ospita 20 utenti (di cui 6 donne, il restante uomini) in regime residenziale.

SEDE: Il Pavone COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Gianluca Pennetti Pennella, 42 CODICE SEDE: 152932 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1 (GMO)

 Il maggior livello d’istruzione degli ospiti è la maturità, ma la maggior parte di loro è analfabeta, con poca conoscenza del denaro. Usufruiscono quasi tutti dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento. Gli utenti delle strutture di Gubbio non hanno familiari a supporto, bensì tutori o amministratori di sostegno, a differenza di quelli accolti nelle strutture di Perugia che hanno ancora genitori o fratelli che si occupano di loro. La maggior parte di loro riesce ad utilizzare il telefono e a gestire azioni di base di un comune smartphone grazie alla simbologia visiva che riporta alle azioni da compiere. L’età media è alta e questo oggi comporta l’accoglienza di persone con problemi psichiatrici e fisici con poche problematiche relative ad azioni autolesive o a rischio a carico della propria persona o di quella altrui.

TOTALE POSTI DISPONIBILI: 11 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO 

ENTE

COD. SEDE

N° VOL 

INDIRIZZO SEDE

COMUNE

CAPODARCO PERUGIA

152858

1

VIA DEL NIBBIO 18

PERUGIA 

CAPODARCO PERUGIA

152859

2

STRADA DI PREPO 202

PERUGIA 

CAPODARCO PERUGIA

152860

1

VIA FRANCESCO PETRARCA 9

PERUGIA 

CAPODARCO PERUGIA

152861

1

VIA CAPRERA 23

PERUGIA 

CAPODARCO UMBRIA

152931

1

VIA DEGLI ARTIGIANI 18

GUBBIO 

CAPODARCO UMBRIA

152932

1

VIA GIANLUCA PENNETTI PENNELLA 42

PERUGIA 

CAPODARCO UMBRIA

152960

1

FRAZIONE PADULE 10

GUBBIO 

DG PERUGIA

153206

2

VIA TUDERTE 48

PERUGIA 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche alle specifiche e saltuarie attività progettuali, di co-progettazione e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio. 

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

Agli operatori volontari si richiede pertanto:

  • Disponibilità alla flessibilità oraria e all’eventuale turnazione. 
  • Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (con i recuperi previsti dal regolamento).
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione (in caso ad es. di temporanea modifica di sede di servizio per soggiorni estivi e simili).
  • Disponibilità alla guida di autoveicoli messi a disposizione dell’Ente se in possesso di patente di tipo B.
  • Partecipazione ad incontri e momenti di confronto, utili ai fini del progetto e della formazione.
  • Rispetto delle norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
  • Rispetto del regolamento interno dell’Ente. 
  • Rispetto della privacy, riservatezza per quanto attiene i dati e tutte le informazioni sull’utenza, di cui dovesse entrare a conoscenza durante il servizio.
  • I volontari sono obbligati al rispetto delle regole di sicurezza anti Covid previste dalle strutture, all’utilizzo dei Dpi. È inoltre richiesta la disponibilità al vaccino anti Covid-19

Come previsto dal contratto di servizio civile la partecipazione alla formazione generale e specifica è obbligatoria e pertanto non sarà possibile prendere permessi durante quelle giornate.

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto.

Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:  sono pubblicati sul sito www.cescproject.org 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da un ente soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Si prevede che alcuni moduli possano essere svolti anche in remoto (sempre con una percentuale al di sotto del 50% del totale delle ore previste) attraverso sistemi informatizzati di Didattica a distanza al fine di facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i volontari in simultanea e/o garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro qualora non fosse possibile realizzare le attività formative previste in presenza.

MODULO 1: Progettiamo insieme le basi del servizio civile (9h)

MODULO 2: L’intervento per la cura e l’autonomia in modalità e – learning (21h)

MODULO 3: La relazione educativa e la relazione d’aiuto (34h)

MODULO 4: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 

“2022 PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE ATTIVA IN UMBRIA”

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

OBIETTIVO 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

TOTALE POSTI DISPONIBILI PER GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’ DI NATURA ECONOMICA: 3 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO per Giovani con difficoltà economiche

Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata 

Certificazione. Specificare la certificazione richiesta

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro.

Non è ammessa l’autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.

Il candidato dovrà presentare il documento che attesti il requisito richiesto valido alla data di presentazione della domanda.

Le posizioni di posti riservati verranno distribuiti come segue:

ENTE ACCOGLIENZA

SEDE

N VOL

GMO

INDIRIZZO

COMUNE

CAPODARCO PERUGIA

152859

2

1

STRADA DI PREPO 202

PERUGIA 

CAPODARCO UMBRIA

152932

1

1

VIA GIANLUCA PENNETTI PENNELLA 42

PERUGIA 

DG PERUGIA

153206

2

1

VIA TUDERTE 48

PERUGIA 

PER INFORMAZIONI 

E-mail: infobando@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30

Martedì – Giovedì: 14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486