ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | DOVE COMINCIA L’ORIZZONTE |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | TANZANIA |
NUMERO OPERATORI VOLONTARI | 4 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
Il presente progetto si svolge in Tanzania ed è rivolto ai bambini orfani della Regione di Njombe.
CONTESTO TERRITORIALE E SETTORIALE In Tanzania il CESC Project ha avviato 15 anni fa i primi progetti di servizio civile, rivolti ai bambini orfani della Regione di Njombe, a circa 700 Km a ovest di Dar Es Salaam. Il contributo si è sviluppato in modo particolare nel sostegno al Villaggio Tumaini di Mtwango che ospita 90 minori orfani di genitori morti a causa dell’AIDS e nel sostegno al Villaggio “Renato Grandi” di Ilembula che ospita attualmente 85 minori orfani e con famiglie in difficoltà. Si è inoltre sviluppata un’azione diretta alla promozione di iniziative per e con i disabili: dal 2013 a Wanging’ombe, nella stessa Regione di Njombe, e nella cittadina capoluogo di regione di Mbeya, con una strategia basata sull’approccio della Community Based Rehabilitation – Riabilitazione su base comunitaria; dal 2014 a Dar Es Salaam con il sostegno a un centro diurno per bambini disabili – contiguo al Centro socio sanitario avviato dalla Comunità religiosa delle Suore di Ivrea. La Regione di Njombe si trova nel sud-ovest della Tanzania (area delle Southern Highlands), ad una altitudine media di m. 1.600 s.l.m. La città di Njombe, che dà il nome alla Regione e alla Diocesi, conta 40.000 abitanti, mentre il numero complessivo di residenti nella Regione è di 702.097 individui (329.359 uomini e 372.738 donne), con un tasso di crescita annuo del 2,1%. Circa il 40% della popolazione è cattolica. La popolazione è prevalentemente distribuita in numerosissimi villaggi rurali, sparpagliati sull’intero territorio, che rendono la Regione di Njombe un contesto a bassa urbanizzazione e concentrazione di servizi, e a bassa densità abitativa; l’89,4% del PIL è dato dalle attività agricole e di allevamento, seguite dai servizi (9,7%) e in ultimo da industrie e infrastrutture con un solo 0,8%. L’agricoltura, prevalentemente organizzata sul modello familiare (shamba) e con forme produttive estremamente arretrate, assorbe da sola più dell’80% dei lavoratori. Evidenti appaiono quindi l’estremo ritardo del settore industriale e il sorprendente aumento dei servizi, nei quali sono inclusi la telefonia mobile e la ristorazione. La Tanzania ha investito molto nel corso degli anni nella scolarizzazione primaria rispetto al resto dell’Africa. A partire dal 2004, circa l’85% della popolazione è stata iscritta alla scuola primaria per cinque anni, circa il 57% continua attraverso tutti i sette anni; tuttavia, solo il 6% degli studenti continuano la loro formazione entrando nella scuola secondaria. La qualità della formazione è un importante indicatore del potenziale di sviluppo di un Paese perché il miglioramento dell’istruzione è uno strumento che può perpetuare la crescita in termini di qualità della vita. Una formazione migliore può aumentare il potenziale di giovani tanzaniani rimuovendo un ostacolo verso il raggiungimento di progresso e sviluppo. Inoltre, contribuendo ad una buona istruzione per i minori ospiti degli orfanotrofi si intende agevolare il loro reinserimento nell’ambito della propria comunità di origine, nonché negli istituti delle scuole secondarie che i ragazzi devono frequentare per poter completare gli studi.
ENTI ATTUATORI
Gondwana Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare Gondwana è un’associazione senza fini di lucro operante a favore di gruppi sociali in situazione di svantaggio per promuovere i diritti umani, sociali e civili, attraverso la cooperazione allo sviluppo, gli interscambi, le esperienze di servizio civile a Sud del Mondo. Nasce nel 2008 e ha orientato il suo intervento di cooperazione in due aree geografiche: la Tanzania e l’Ecuador. In Tanzania negli ultimi 10 anni è stato avviato un centro di riabilitazione, Inuka, a Wanging’ombe; 9 centri diurni nelle regioni di Njombe e Mbeya; un laboratorio per la costruzione di ausili; un oleificio per la produzione di olio di girasole che oggi impiega 5 ragazzi con disabilità e in parte contribuisce al sostegno dei centri di riabilitazione.
Parrocchia Cattolica Mtwango La parrocchia Cattolica di Mtwango accoglie il “Villaggio orfani Tumaini”, la prima sede in Tanzania accreditata per accogliere volontari di servizio civile. Il “Villaggio Tumaini” ha iniziato la sua attività nel 2002 e attualmente accoglie 55 bambini dagli 0 ai 14 anni la maggior parte dei quali sono orfani di genitori, morti a causa dell’AIDS, alcuni anche sieropositivi. Il villaggio è formato da 9 case-famiglia; ciascuna di esse ospita non più di 9 o 10 bambini di età diversa. Sono assistiti da 2 o 3 “mamme-ragazze” che passano l’intera giornata con i bambini.
Parrocchia Maria Aiuto Dei Cristiani Ilembula Il “Villaggio orfani Renato Grandi” di Ilembula in Tanzania è stato avviato nel 2013 e ospita 95 bambini orfani, bambini con problematiche familiari e ragazze madri. I minori vengono accolti in un clima che è lontano dall’idea di orfanotrofio, un clima molto più simile a quello di una grande famiglia allargata. I bambini sono suddivisi nelle 8 casette presenti, costruite riprendendo il modello di abitazione tanzaniana, in ognuna delle quali sono presenti anche due o tre “mamme” che si prendono cura dei bimbi e fanno loro da madri.
PROBLEMATICA EVIDENZIATA Nell’Africa Subsahariana circa 50 milioni di bambini hanno perso uno o entrambi i genitori, di cui quasi 15 milioni a causa dell’AIDS. Alcuni di loro sono costretti a crescere da soli, con il supporto limitato o nullo di adulti che li hanno seguiti. E’ la regione del pianeta con il più elevato tasso di lavoro minorile: più di un terzo dei bambini di età compresa tra 5 e 14 anni è sfruttato nelle forme più pericolose di lavoro. Ogni giorno migliaia di bambini in Africa subiscono violenze, sfruttamento e abusi. La situazione è particolarmente difficili per i bambini costretti a vivere e a lavorare per strada. La povertà diffusa, i conflitti, i cambiamenti climatici, l’HIV-AIDS, così come la violenza domestica, stanno costringendo sempre più i minori ad abbandonare le proprie case per vivere e lavorare in strada, subendo abusi e sfruttamento. Molti altri finiscono in situazioni meno visibili di sfruttamento, di lavoro domestico, nelle fattorie, nelle miniere o anche in gruppi armati. L’UNICEF sta collaborando con i governi in tutto il continente per creare un ambiente protettivo tramite programmi di promozione del benessere sociale e impegnandosi in iniziative di sensibilizzazione per proteggere i bambini dallo sfruttamento e dall’abuso. Attualmente il numero di Paesi che hanno messo in bilancio i diritti dell’infanzia è alquanto esiguo. Nei contesti analizzati risulta urgente implementare le attività educative a favore dei minori, integrando i servizi routinari delle comunità di accoglienza. Il problema di partenza su cui nello specifico il presente progetto intende intervenire è, infatti, lo squilibrio rilevato tra attività routinarie e assistenziali e attività progettuali, orientate allo sviluppo e alla crescita dei minori. In particolare, l’analisi del contesto, dei bisogni e delle risorse presenti nei territori, motiva la necessità di migliorare ed incrementare i servizi presenti nelle sedi di progetto, aumentando: · l’accoglienza residenziale · il supporto per l’inserimento scolastico · le attività ricreative ed educative realizzate nelle strutture residenziali e nelle scuole.
DESTINATARI E BENEFICIARI Sono destinatari del progetto 150 bambini orfani, tra gli 0 e i 15 anni, presenti nel Villaggio “Tumaini” di Mtwango e nel Villaggio “Renato Grandi” di Ilembula in Tanzania.
Beneficiari · le famiglie dei suddetti minori · gli operatori dei servizi, e in particolare il personale educativo, in quanto potranno su un valido supporto organizzativo alle proprie attività di progettazione e implementazione di interventi educativi per la socializzazione degli utenti |
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale:
Potenziare l’azione educativa rivolta ai minori presenti nelle sedi di attuazione del progetto, accolti nelle strutture residenziali della regione tanzaniana di Njombe.
Obiettivi specifici: 1. Migliorare il livello di accoglienza residenziale dei minori accolti nei Villaggi orfani “Tumanini” e “Renato Grandi” nella regione di Njombe in Tanzania 2. Incrementare l’offerta di attività ricreative e formative in ciascuna sede di progetto 3. Aumentare le attività di rinforzo scolastico rivolto ai minori in ciascuna sede di progetto |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Data la delicatezza di un intervento in un contesto extra-italiano e extra-europeo e data l’importanza dell’esperienza di servizio civile in quanto esperienza formativa per i giovani che vi aderiscono, il compito dei volontari in Servizio Civile è principalmente quello di supportare il personale locale delle varie strutture in cui opereranno all’interno del progetto.
Queste figure contribuiranno all’inserimento graduale dei volontari nelle singole attività, distinguendo tra una fase iniziale di osservazione e affiancamento – che permetterà al volontario di conoscere in maniera diretta e approfondita la nuova realtà accompagnato dal tutor locale – e un secondo momento di sperimentazione – in cui il volontario, sulla base dell’esperienza svolta nei due mesi precedenti, sarà sufficientemente pronto per offrire un contributo attivo e personalizzato alla realizzazione delle attività previste, mettendo in gioco la propria formazione e le proprie conoscenze.
|
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
GONDWANA | Via Cariati 12, Roma | 128569 | 4 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | CITTÀ |
PAESE ESTERO |
CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
Parrocchia Cattolica Mtwango
|
Mtwango | Tanzania | 27334 | 2 |
Parrocchia Maria Aiuto dei Cristiani | Ilembula | Tanzania | 105238 | 2 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
I 4 volontari in SC saranno impiegati con vitto e alloggio e il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana, per complessive 1145 ore di servizio annue.
Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità: · Minimo 10 mesi di servizio all’estero; · Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali; · Stile di vita essenziale; · Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali); · Flessibilità oraria dei turni di servizio; · Guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per chi è in possesso di patente; · Disponibilità, se necessario, di prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti; · Non avere preclusioni con le attività di enti religiosi; · Disponibilità a partecipare ai momenti istituzionali dei Centri, siano essi di tipo civile che religioso, al pari del personale locale; · Disponibilità a frequentare un corso di lingua e cultura swahili.
Particolari condizioni di rischio o disagio In generale, la maggior parte dei rischi sono ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale. Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari. Per la persona che proviene da Paesi Europei le condizioni di disagio sono legate sostanzialmente a quelle di una “normale” permanenza in un paese africano: i piccoli accorgimenti trasmessi da chi ha esperienza pluriennale di vita in Africa (solo acqua filtrata ad es.) sono sufficienti a eliminare rischi seri di malattie e/o di inconvenienti. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere. Il collegamento internet è presente ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Inoltre, una formazione specifica e un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il grado di conflitto interpersonale e personale. La malaria non viene segnalata nell’altipiano in cui si trova la regione di Njombe; al contrario vanno prese le precauzioni del caso quando si dovessero programmare spostamenti all’interno del Paese (ad esempio visite nella zona della costa o sulle Isole). Rispetto agli altri Paesi confinanti, la Tanzania ha goduto – negli anni che hanno seguito la sua indipendenza e fino ai nostri giorni – di una situazione di pace e di tranquillità interna, conservando la sua visione stabile e moderata che ha caratterizzato il suo sviluppo negli ultimi 40 anni. Nella zona del progetto non sussistono particolari rischi riguardanti la sicurezza. Saranno evitati i viaggi nella regione di Kigoma, ovest di Kagera, nelle aree a nord e a nord-ovest del Paese, nei pressi dei campi profughi e ai confini con il Ruanda, il Burundi e la Repubblica Democratica del Congo, a causa della presenza di bande armate. Rischi sanitari quali la malaria o il colera, non vengono segnalati nell’altipiano in cui si trovano il Villaggio Tumaini e il Villaggio Renato Grandi. Alcuni bambini del Villaggio Tumaini in cui si svolge il progetto di SC sono sieropositivi. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento. |
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
|
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Non sono riconosciuti eventuali crediti formativi né eventuali tirocini.
All’operatore di servizio civile sarà riconosciuto l’attestato che indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (16h)
|
-Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia e sociologia della Tanzania;
-Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi) -Cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo. -La situazione delle famiglie, dei minori con aids e dei disabili nel Paese -La riabilitazione nei Paesi del Sud; la Riabilitazione su base comunitaria: i principi, le procedure, le esperienze. |
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (23h)
|
-Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento
-La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti -Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale -Elementi essenziali della lingua swahili: grammatica, pronuncia, vocabolario essenziale; |
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili (8h)
|
-Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza
-Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo; -Comunicazione verbale e non verbale -Gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione conflitti, emozioni e problematiche relazionali – L’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta. |
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (8h) | -Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;
-Metodi e pratiche dello sviluppo sostenibile: economia solidaria, fattoria sociale e produzione di olio biologico di alta qualità: -Percorsi di Inclusione e coesione sociale; -Questioni tecniche relative alle attività di microcredito e imprenditoria femminile. |
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) | – Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale
-Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie; -Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto. |
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) | – La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi
– I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto – I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione |
Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto. La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero. |
Per informazioni:
E-mail estero@cescproject.org
Tel. 06 71280300
Guarda il video Twendeni Tanzania
Per candidarti a questo progetto vai al link:
https://domandaonline.serviziocivile.it/?CodiceProgetto=NAZNZ0008119102470ENAZ