ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | EUROPA OLTRE LE MONTAGNE |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | PORTOGALLO |
NUMERO OPERATORI VOLONTARI | 4 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
Il presente progetto in Portogallo intende valorizzare i contesti di confine montano che rappresentano naturalmente dei canali di comunicazione e un patrimonio comune tra popoli e culture. In questi contesti particolari dove si incontrano tradizioni e saperi, i giovani operatori del servizio civile avranno l’opportunità di sperimentarsi affiancando gli operatori specializzati nella realizzazione di attività di sviluppo locale che uniscano l’attenzione per la natura e la cultura.
ENTI ATTUATORI La PALOMBAR (Associazione di Preservazione della natura e del patrimonio rurale) è un’associazione senza finalità di lucro nata nel 2000, che ha come principali obiettivi la conservazione dell’ecosistema agricolo e faunistico del nordest trasmontano, così come dell’edificazione e delle relative tecniche di costruzione tradizionali. In particolare Palombar nacque quando il Parco nazionale PNDI avviò un programma di recupero delle colombaie, costruzioni tipiche del paesaggio rurale molto diffuse nella zona di Miranda do Douro, identificando oltre 3.450 edifici. A partire dall’ esperienza di catalogazione e manutenzione delle colombaie tradizionali, l’associazione ha allargato il suo campo d’azione operando per la protezione dei rapaci, la prevenzione di incendi, la riforestazione, la gestione di un vivaio, il recupero dei sistemi di costruzione dell’architettura tradizionale e l’organizzazione di corsi di formazione e campi di lavoro internazionali.
La AEPGA (Associazione per lo studio e la protezione della razza asinina) nasce nel 2001 per la ricerca, difesa e valorizzazione di una razza d’asino locale all’epoca in via di estinzione, il burro de Miranda, non solo in quanto patrimonio genetico quanto piuttosto come patrimonio culturale che attraversa le tradizioni dell’altipiano trasmontano. L’associazione gestisce il Centro de Valorização do Burro de Miranda e un secondo Centro de Acolhimento do Burro supportato dalla ONG inglese “The Donkey Sanctuary”, oltre a offrire appoggio e consulenza agli allevatori di tutto il Portogallo, con un lavoro dal forte impatto sociale e comunitario, visto che la popolazione è in rapido e forte invecchiamento. A partire da questa prima esperienza l’associazione ha allargato le sue attività alla protezione dell’ambiente e alla riscoperta delle tradizioni popolari della zona in senso ampio, intervenendo in tutto il Nordest Trasmontano. Si organizzano pertanto Festival, eventi turistici, campi di lavoro, visite didattiche nelle scuole, azioni di sensibilizzazione attraverso i media e i social media.
CONTESTO TERRITORIALE E AREA DI INTERVENTO Il distretto di Bragança è l’ultima frontiera del Portogallo prima di approdare in terra spagnola e appartiene alla provincia del Trasmontano e Alto Douro. Il paesaggio del Nordest Transmontano é molto vario, con zone di montagna e altopiano sfruttate per l’agricoltura. Con la meccanizzazione in agricoltura e contestualmente con il declino della pratica agricola anche la popolazione si è molto ridotta e invecchiata e questi fenomeni stanno deprimendo il contesto, poichè tutta la socialità ruotava intorno alla produzione agricola con un lavoro centenario non meccanizzato. Molti sono emigrati lasciando i campi incolti a trasformare il paesaggio. Ora ci sono piccoli appezzamenti coltivati a cereali, olivi, vigneti e orti in una logica di agricoltura di sussistenza. Questo abbandono ha prodotto un impoverimento a livello ecologico con la diminuzione della biodiversità della fauna della regione.
Sede di ATENOR Il comune di Miranda do Douro sorge alla sorgente del fiume Douro e si trova esattamente sul confine spagnolo. Per questa particolare posizione la popolazione locale parla il mirandês, una lingua asturiano-leonese, seconda lingua ufficiale del Paese, che per la sua particolarità richiama studiosi e ricercatori da molte parti del mondo. Intorno a Miranda ci sono piccoli villaggi di contadini che vivono di pastorizia e di coltivazione dell’ulivo. Il paesino di Atenor (sede dell’associazione AEPGA) è la frazione più a sud, abitata da una sessantina di persone, la gran parte con età superiore ai 50 anni, che praticano una agricoltura di sussistenza di piccola scala. Il Centro de Valorização do Burro de Miranda conta circa 70 asini divisi in 3 gruppi: asini in salute, asini più deboli da sfamare con più attenzione, madri incinte o che hanno partorito con i piccoli. Un secondo Centro de Acolhimento do Burro con circa 30 asini anziani, salvati dall’uccisione per macellazione, si trova a Pena Branca e dista qualche chilometro dal primo. In queste aree si svolgono attività di:
Rispetto alle attività di formazione, l’associazione AEPGA organizza corsi e seminari di: – Medicina Veterinaria asinina; – Gestione basilare dell’asino; – Mascalcia e gestione e manutenzione degli zoccoli; – Gestione e trazione animale; – Terapia e attività assistita con gli asini.
Sede di UVA Il comune di Vimioso è attraversato dalle profondi valli dei fiumi Angueira, Maçãs e Sabor. Nel secolo XX ha subito dei profondi flussi migratori verso il Brasile e la Francia, con un conseguente invecchiamento molto pronunciato della popolazione, Cche vive di agricoltura e allevamento. Il paesino di UVA (sede dell’associazione Palombar) conta poche decine di abitanti di cui solo 3 al di sotto dei 50 anni. Ha un microclima molto particolare che, oltre alla buona produzione agricola, favorisce la permanenza di molti colombi accolti nelle storiche colombaie che nei secoli gli abitanti di questo territorio hanno costruito per la loro accoglienza. Il paese è in forte spopolamento, ma le sue amministrazioni stanno cercando di integrare la tradizione con la tecnologia (per esempio, si è dotato di un wifi accessibile per tutti gli abitanti). La gran parte dell’azione di rigenerazione delle colombaie si svolge in un territorio che coinvolge principalmente i seguenti municipi: Vimioso, Mogadouro, Miranda do Douro, Torre de Moncorvo e Alfândega da Fé. Le attività ordinarie previste sono:
mentre attraverso quelle straordinarie si organizzano corsi di formazione su architettura tradizionale e sostenibile e tecniche di costruzione, e workshop di: – falegnameria e ferro battuto – costruzione tecniche di costruzione in pietra, calce, terra e con mattoni di paglia – raccolta e conservazione di semi – creazione di vivai di alberi autoctoni.
Entrambe le sedi, spesso in collaborazione reciproca e tramite azioni congiunte, si dedicano all’organizzazione di eventi tradizionali quali feste tipiche del territorio e festival di ecologia, arti, musica e tradizioni popolari, in particolare legate all’asino ma non solo, che promuovono e divulgano la cultura rurale del nord est portoghese anche nelle altre città del paese. Inoltre si realizzano incontri nelle scuole con attività di educazione ambientale e campi di lavoro giovanili internazionali. In generale alle attività di lavoro manuale si affiancano altre azioni di tipo più culturale come documentaristica e audiovisivi, per il recupero e la valorizzazione delle tradizioni locali.
PROBLEMA RISCONTRATO E MOTIVAZIONI DEL PROGETTO
Si intende intervenire nella promozione e organizzazione di azioni di salvaguardia dell’ambiente e della cultura e delle tradizioni locali, per uno sviluppo integrale del territorio attraverso la sperimentazione di modelli di vita che siano evolutivi, sostenibili e connessi sia con i territori limitrofi che con la dimensione sovranazionale. Il territorio rurale in abbandono dei Comuni di Miranda do Douro e Vimioso necessita di azioni di protezione ambientale in grado di privilegiare non solo gli interventi contingenti quanto piuttosto la trasmissione dei saperi e la valorizzazione della gestione sostenibile del paesaggio attuata dagli abitanti nel corso dei secoli. I fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione rendono difficoltosa una prospettiva di sviluppo del nordest trasmontano, e le associazioni locali tendono a contrastare questa situazione attraverso azioni di conservazione dell’ecosistema agricolo e faunistico del territorio che dinamizzino il territorio e favoriscano le opportunità di frequentazione e permanenza da parte dei giovani. Supportare l’azione delle associazioni portoghesi per il recupero e la valorizzazione dell’ambiente e delle tradizioni locali significa da un lato valorizzarne ulteriormente l’operato, attraverso lo scambio tra giovani di diverse provenienze che scelgono di abitare e adoperarsi in territori isolati e caratterizzati da una popolazione anziana, e dall’altro lato darvi massima diffusione attraverso la realizzazione di attività di promozione per aumentare la partecipazione agli eventi realizzati sul territorio, incentivare il turismo in queste aree desolate e attirare la curiosità e l’interesse di nuovi giovani.
DESTINATARI Il totale dei destinatari diretti, focus dell’intervento, per le 2 sedi e le aree di intervento progettuali consta di:
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OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale:
Rafforzare le azioni di animazione territoriale, preservazione ambientale e coesione sociale nel territorio rurale del nordest portoghese.
Obiettivi specifici: Ø Implementare gli eventi di promozione culturale e animazione territoriale nei territori spopolati del distretto di Braganza (organizzazione di eventi tradizionali comunitari di valenza locale e nazionale, interventi di educazione ambientale nelle scuole, corsi di formazione e workshop, campi di lavoro internazionali). Ø Supportare le azioni di preservazione ambientale per la conservazione dell’ecosistema faunistico e agricolo del nordest trasmontano portoghese. |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Attività del progetto | Attività previste per gli operatori del SCU |
1.1 Organizzazione eventi | · supporto all’area amministrativa/segreteria che organizza gli eventi
· collaborazione alla gestione della sensibilizzazione attraverso i media e i social media, · collaborazione all’organizzazione e gestione degli eventi. |
1.2 Attività con le scuole e Campi di lavoro internazionali | · supporto all’area amministrativa/segreteria che organizza le attività educative, i campi di lavoro, gli interventi nelle scuole e le visite didattiche
· collaborazione alla sensibilizzazione attraverso i media e i social media, · affiancamento nello svolgimento attività educative, nelle scuole e dei campi di lavoro · contribuire all’allestimento delle scenografie, degli spazi e dei materiali e aiutare nella preparazione delle rappresentazioni e delle performance · aiutare nell’accoglienza e nella gestione dei partecipanti come monitori · contribuire alla registrazione dell’evento e alla raccolta del materiale prodotto (fotografie, filmati,…) |
2.1 Preservazione dell’asino di Miranda | · sostegno alle attività dei Centri di accudimento degli asini
· supporto ai veterinari nelle visite ai contadini e agli allevatori · accogliere i visitatori all’arrivo nei centri · collaborare alla gestione delle attività di mediazione con l’asino e ai trekking someggiati · aiutare gli operatori nel tenere i contatti con le famiglie (variazioni di orari, nuove attività, gite…) |
2.2 Preservazione delle colombaie tradizionali | – catalogazione e recupero colombaie (manutenzione, rifornimento acqua e alimentazione, ripopolazione)
– coltivazione di sementi e gestione della serra e dell’orto comunitario (preparazione terreno, semina, coltivazione, raccolta, trasporto,…) – avvistamento uccelli (identificazione, censimento, catalogazione, fototrappolaggio, reportistica,…) – manutenzione campi di alimentazione rapaci necrofagi e unità di alimentazione artificiale pernici e conigli -vigilanza e prevenzione incendi |
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project | Via Lungro 1, Roma | 120153 | 4 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | INDIRIZZO ENTE | CODICE SEDE | N. OP VOLONTARI |
AEPGA | Largo da Igreja 48, Atenor – Bragança | 121265 | 2 |
PALOMBAR | Antiga Escola Primaria de Uva, Uva – Bragança | 124088 | 2 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
I volontari in SC saranno impiegati con vitto e alloggio e il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio.
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Portogallo intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.
Ai volontari si chiede Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio: – Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali; – Stile di vita essenziale; – Flessibilità negli orari di servizio, con esclusione degli orari notturni; – Disponibilità, se necessario, di prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o in giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti; – Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali); – Disponibilità a impegnarsi autonomamente a frequentare un corso di portoghese prima dell’avvio del progetto, qualora non si conosca la lingua. – Guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per chi è in possesso di patente.
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio: – Esperienza e/o predisposizione ed interesse alla vita in comune ed allo svolgimento anche di compiti semplici e umili (pulizie spazi personali, preparazione pasti,..); – Competenze e/o interesse nella conservazione della natura e nello sviluppo rurale sostenibile, interesse ad apprendere il lavoro con gli animali; – Competenze e/o interesse nella veterinaria e infermeria veterinaria (soprattutto di cavalli ed asini), nella terapia assistita con gli asini, nel turismo ambientale, sostenibile e rurale; – Competenze di base nella comunicazione multimediale, design grafico, fotografia, internet; – Conoscenza di una delle seguenti lingue: portoghese, inglese, francese o spagnolo e interesse ad apprendere quelle non conosciute; – Patente B e disponibilità alla guida automezzi.
Particolari condizioni di disagio
Particolari condizioni di rischio In Portogallo non si rilevano particolari condizioni di Rischi politici e di ordine pubblico, il tasso di criminalità non è elevato, ma è sempre necessario fare attenzione al rischio di borseggi, scippi e furti nei grandi centri frequentati da turisti. In ogni caso nei territori in cui presteranno servizio i volontari non si evidenziano particolari rischi considerata la posizione delle sedi in una zona distante dai centri urbani e molto tranquilla, caratterizzata dalla cultura rurale e popolata da persone mediamente anziane. Gli incendi forestali, molto frequenti durante i mesi estivi, sono altamente pericolosi ed imprevedibili. In generale, i rischi sono ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno affiancati dal personale locale. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento. |
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
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CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Agli operatori volontari verrà consegnato un attestato specifico. L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (15h) | Aspetti storici, politici, culturali, economici, delle zone rurali di montagna in Portogallo Presentazione del territorio, della comunità, degli enti, delle attività.
L’intervento di sviluppo comunitario e ambientale: metodologie ed esperienze. |
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (24h) | -Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento;
-La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti; -Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale. |
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (12h) | – Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza;
-Promozione dei processi di attivazione del potenziale culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo; – Comunicazione verbale e non verbale; – Gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione dei conflitti, emozioni e problematiche relazionali, l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta. |
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (4h) | – Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;
– Percorsi di Inclusione e coesione sociale. |
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) | – Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio ambientale territoriale;
-Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie; -Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto. |
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) | – La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi;
– I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto; – I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione. |
Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto. La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero. |
Per informazioni:
E-mail estero@cescproject.org
Tel. 06 71280300
Per candidarti a questo progetto vai al link:
https://domandaonline.serviziocivile.it/?CodiceProgetto=NAZNZ0008119102467ENAZ