SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO “2023 PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE ATTIVA IN UMBRIA”

TITOLO DEL PROGETTO:

VITE CHE SI INCONTRANO

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Il progetto “VITE CHE SI INCONTRANO” coinvolge otto sedi di attuazione di progetto di tre enti di accoglienza CESC Project a Perugia e a Gubbio in co-progettazione e vuole valorizzare l’autonomia per la partecipazione e l’inclusione sociale di persone con disabilità nel territorio. Il progetto si sviluppa nell’ambito d’azione Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.

 

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

Il progetto prevede un monte ore annuo totale di 1.145 ore articolato su 5 giorni settimanali.

Nel monte ore annuo sono comprese:

– la formazione generale (31 ore)

– la formazione specifica (72 ore)

– il percorso di tutoraggio (21 ore)

– le attività di progetto riportate di seguito nella scheda

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Obiettivo generale è promuovere l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disabilità accolte nelle sedi di progetto. Tramite l’obiettivo generale, e gli obiettivi specifici di seguito indicati, gli Enti intendono portare a compimento il lavoro quotidiano con le persone con disabilità, avendo al centro le storie di vita dei destinatari del progetto. L’intento, appunto, è di promuovere le loro storie di vita affinché ne siano protagonisti le stesse persone con disabilità, partendo da condizioni di disagio per approdare, invece, a percorsi di autonomia ed inclusione.

Obiettivi specifici:

-Favorire l’autonomia delle persone con disabilità nella gestione individuale e di gruppo della vita quotidiana.

-Promuovere nelle persone con disabilità l’accrescimento delle competenze cognitive e relazionali.

-Favorire delle persone con disabilità la nascita e il mantenimento delle reti relazionali nel territorio.

RUOLO ED ATTIVITÀ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Gli operatori volontari del servizio civile parteciperanno alle attività del progetto, offrendo il loro contributo a supporto dello staff in modo coordinato e graduale secondo un principio di proporzionalità tra competenze di ingresso, competenze acquisite nel corso dell’anno e capacità sviluppate.

Dopo una prima fase di accoglienza, volta anche ad individuare risorse, competenze, attitudini e aspirazioni personali, si passerà alla definizione di un vero e proprio “progetto individuale di impiego”, che svolgeranno in affiancamento allo staff del progetto. Nella logica dell’intervento multisede, di azione territoriale e del partenariato gli operatori volontari assegnati ad una determinata sede potranno essere impiegati, in maniera funzionale alla realizzazione del progetto, anche nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner nei limiti indicati dalle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale – DPCM 14/01/19.

Tutte le attività degli operatori volontari si possono svolgere in presenza ma è possibile prevedere che una parte di esse siano realizzate, non nelle sedi di attuazione del progetto, ma “da remoto” attraverso adeguati strumenti in possesso dell’operatore volontario e/o forniti dall’ente. Questa modalità potrà essere attivata in situazioni di emergenza che non consentano l’operatività presso le sedi o per altre opportunità di servizio e il suo utilizzo non andrà mai oltre il 30% del totale delle ore di servizio corrispondenti a circa 340 ore annue.

Le attività in cui saranno impiegati i volontari, corrispondenti a ciascuna azione del progetto e comuni a tutte le sedi, possono essere così individuate:

 

Azione 1: Avvio progetto e azioni di rete territoriale

Partecipazione agli incontri di avvio progetto; partecipazione ad attività di pianificazione della comunicazione (costruzione materiali della comunicazione quali testi, brochure, dépliant ecc.); Programmazione di interventi ludico-culturali e socio-educativi; ricognizione dei fabbisogni culturali ed educativi dell’utenza e dei servizi offerti; ricognizione delle priorità di intervento e messa in rete delle risorse disponibili; “mappatura” dei rischi di marginalità e disagio presenti nell’area d’intervento; ricognizione delle priorità di intervento e messa in rete delle risorse disponibili.

Azione 2: La cura di sé

Supporto al personale in organico nelle attività quotidiane svolte nelle strutture; stimolo delle persone ospiti nello svolgimento dei loro compiti quotidiani di lavoro, di riposo, di svago, di letture e di vita comune; affiancamento agli operatori nello svolgimento di attività manuali e di animazione; sostegno negli acquisti: fare la spesa, comprare il necessario per un regolare svolgimento della routine quotidiana; affiancamento e supporto degli operatori nei momenti dei pasti e delle attività comunitarie.

Azione 3: Educazione e integrazione sociale

Supporto nella programmazione e realizzazione di attività educative, ricreative, riabilitative, di animazione (lavori, giochi di gruppo, ecc.) e laboratori occupazionali; accompagnamento degli utenti nel servizio di trasporto, per le loro esigenze sanitarie, sociali, ludiche, nel rispetto del programma terapeutico e riabilitativo previsto; supporto nelle attività tese a potenziare le capacità individuali di autonomia e non specialistiche; supporto nelle attività connesse con la gestione dei laboratori (cucina, artistico-espressivo, spazio verde, ecc.); affiancamento nella gestione delle attività di drammatizzazione e animazione, musicoterapia, ecc.

Azione 4: Conoscenza e frequentazione del territorio

Sostegno nella costruzione di una significativa rete di relazioni con il contesto esterno: presa di contatti, organizzazione, partecipazione ad incontri con amici e familiari, partecipazione a occasioni di tipo relazionale-sociale; supporto nella programmazione e nella realizzazione e nell’incremento di attività che ricostruiscano e alimentino il rapporto con familiari e amici (organizzazioni di feste, incontri, passeggiate insieme); affiancamento agli operatori nella individuazione e gestione di percorsi di inserimento formativo e professionale, in rete e in collaborazione con servizi e opportunità territoriali; supporto nelle attività di conoscenza del territorio e di accompagno nella presa di contatto con la dimensione urbana; affiancamento agli operatori nelle attività di accompagnamento alla frequentazione di centri di rilevanza sociale, in rete con associazioni e servizi territoriali; supporto alle attività di accompagnamento alla frequentazione di attività formative presso centri e realtà del territorio; aiuto nell’organizzazione di iniziative per il tempo libero (gite, visite culturali, momenti di svago, partecipazioni ad eventi sportivi e musicali); partecipazione ai soggiorni estivi residenziali.

Azione 5: Chiusura del Progetto

Affiancamento degli operatori nell’elaborazione di dati e analisi sui risultati e partecipazione a incontri di chiusura progetto.

 

PRESENTAZIONE DEGLI ENTI DI ACCOGLIENZA E DELLE SEDI PRINCIPALI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO

 

OPERA DON GUANELLA- PERUGIA

L’Opera Don Guanella è stata fondata da Don Luigi Guanella (1842-1915) che, tra gli ultimi decenni dell’800 e gli inizi del ‘900, ha saputo essere a fianco della popolazione più debole negli anni turbolenti dell’Unità d’Italia e della rivoluzione industriale, creando per loro una fitta rete di centri di aiuto e di riabilitazione. L’Opera Don Guanella può essere definita una “multinazionale” della carità infatti, nelle due Congregazioni dei Servi della Carità e delle Figlie di S. Maria della Provvidenza, è presente in cinque Continenti: EUROPA, AMERICA, ASIA, AFRICA e OCEANIA.

 

-Il Centro Sereni è una filiale della Congregazione dei Servi della Carità. È un Centro socio-riabilitativo-educativo, operante a Perugia, che da oltre 60 anni si occupa della riabilitazione ed educazione di persone di sesso maschile in età adulta, con disabilità intellettiva moderata-grave e gravissima, associata in alcuni casi a disabilità motorie e sensoriali. Il Centro è autorizzato per il trattamento sia in regime residenziale che semiresidenziale. Il Centro ha adottato l’approccio fenomenologico e l’indirizzo neuropsicologico. Tra i principi e metodi di queste correnti di pensiero due elementi di continua riflessione nel lavoro riabilitativo sono: l’unità della persona corporea e mentale e l’interazione costante della persona con il proprio ambiente. La riabilitazione, pertanto, viene pensata come la ricerca e l’attivazione delle risorse adattive dì cui ogni individuo è portatore. L’oggetto dell’intervento riabilitativo vuole essere quindi la persona, non il corpo né la malattia.

Momenti fondamentali della metodologia di lavoro sono:

  • La fase diagnostica, clinica e funzionale, intesa come valutazione delle capacità residue e delle abilità su cui è possibile investire.
  • Il progetto educativo-riabilitativo individualizzato: strumento operativo che indica le linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, i tempi, le attività e strumenti necessari al raggiungimento degli esiti previsti.
  • La verifica dell’efficacia degli interventi educativi- riabilitativi.

I servizi offerti – oltre quelli medici, sociali, infermieristici e psicologici – sono il servizio riabilitativo e educativo che comprende attività di vita quotidiana per migliorare e mantenere le autonomie di base e laboratori come quello di arteterapia, ceramica, laboratorio di agraria, stanza basale e la stanza Snoezelen per l’attività multisensoriale.

L’obiettivo di favorire la comunicazione si attua grazie alla fondamentale relazione che si instaura con l’operatore, fatta di contatto corporeo, scambio di sguardi, sensazioni, emozioni, vicinanza, fiducia, incontro tra persone in un ambiente quasi magico dove non è tanto importante la presenza, ma la qualità della presenza. Nell’intervento educativo e riabilitativo ampio spazio è dedicato al vivere sociale, al fine di favorire l’integrazione sociale dei ragazzi in diversi ambiti. A questo scopo vengono organizzate: manifestazioni, feste, spettacoli, rappresentazioni teatrali; mostre di artigianato; occasioni di incontro con persone e organizzazioni esterne e meeting sportivi.

SEDE: Centro Sereni COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Tuderte, 48 CODICE SEDE: 153206 N. VOLONTARI RICHIESTI: 2

 

COMUNITÀ DI CAPODARCO DI PERUGIA ONLUS

La Comunità Capodarco di Perugia opera nella città di Perugia, in quartieri centrali come il centro storico e la stazione, ma accoglie soprattutto nelle sue strutture semiresidenziali persone che provengono anche da zone periferiche, come Ellera, il quartiere di Ponte San Giovanni e qualcuno del territorio di Assisi. Le famiglie che lo frequentano appartengono a vari quartieri di Perugia, e sono di varia estrazione sociale e il distretto di competenza territoriale, che si è rivolto a noi è vasto e va da Corciano a Torgiano. Le sedi di Capodarco Perugia accolgono complessivamente 60 persone con disabilità, dai 18 a 70 anni, uomini e donne. Il livello scolastico delle persone con disabilità è quello della scuola dell’obbligo. Storicamente si collabora con gli istituti scolastici per permettere l’alternanza scuola lavoro e tirocini formativi delle persone con disabilità presso i centri diurni.  

-Centro diurno Via Petrarca: Ha una capacità recettiva di 15 persone con disabilità intellettiva di media e severa gravità. Le età delle persone accolte vanno dai 20 ai 65 anni. Sono affette da varie forme di disabilità (sindrome varia, autismo e disturbi di carattere psichiatrico.). In questo contesto vi sono in prevalenza persone con problematiche assistenziali e meno con disturbi di comportamento. In questo luogo vi è la presenza della “stanza della musica”, strumento adatto ad offrire un’esperienza sensoriale particolarmente ricca e di facile fruibilità. Vi si svolgono inoltre tutte le attività socioriabilitative-educative necessarie e che fanno parte dell’offerta socio-riabilitativa.

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Petrarca COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Francesco Petrarca, 9 CODICE SEDE: 152860 N.VOLONTARI: 1

 

-Centro diurno Via Caprera: ha una capacità recettiva di 9 persone con disabilità intellettiva dai 23 ai 50 anni. Vi è presente una persona sordo-cieca e il gruppo di operatori presenti si è specializzato nella lingua dei segni e in altre forme di comunicazione, compresa quella aumentativa (CAA). Le forme di disabilità sono gravi: sindromi di vario genere e forme di innesto psichiatrico con relativo problema di comportamento.

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Caprera COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Caprera, 23 CODICE SEDE: 152861 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

 

-Centro diurno e residenza di Strada di Prepo: In questo luogo la vita è più articolata, poiché è presente anche una forma di residenzialità in cui attualmente vi abitano 16 persone con disabilità intellettiva e disturbi di natura psichiatrica. Inoltre, al pianterreno vi è il centro diurno con una capacità recettiva di 16 persone e ve ne sono ospitate in maniera diurna 13 persone con disabilità intellettiva e innesti psicotici di varia entità, fra cui anche forme dello spettro autistico. Questo diurno si è specializzato nelle risposte ai disturbi di comportamento ed è per questo motivo che vi è un alto numero di operatori, per svolgere al meglio questo compito in cui spesso è necessario un rapporto uno ad uno. Inoltre vengono svolte tutti i laboratori necessari alle varie forme di riabilitazione.

La residenza che è una Comunità Alloggio, posta nello stesso edificio del diurno, è posta su due piani distintamente gestiti da diversi operatori. Al 1° piano vi sono 3 donne e 6 uomini. Le età sono varie: dai 20 ai 65 anni. Le patologie che li caratterizzano sono: autismo, idrocefalia, sindrome di down e disturbi psichiatrici. Al 2° piano: le persone hanno dai 22 ai 59 anni. Due sono affette da autismo e con grossi problemi di comportamento, gli altri hanno un bisogno più assistenziale. Oltre alla risposta assistenziale, vi è una risposta occupazionale, grazie alla realizzazione di un laboratorio-socio-occupazionale nato con appalto del Comune di Perugia. Luogo in cui vi si svolgono tantissime attività, anche artistiche. Il titolo del laboratorio è siAmoArte e vi si svolgono tirocini formativi per persone con disabilità che abitano nelle residenze. Inoltre, la conduzione è di tipo famigliare, con il lavoro sulle relazioni e sulla gestione dei conflitti, grazie anche all’apporto dello psichiatra e della psicologa.

Al pianterreno, come già accennato, vi è posta la struttura diurna, che accoglie prevalentemente persone con disabilità intellettiva e con disturbi del comportamento. Le patologie sono: 6 persone con disturbo dello spettro autistico,1 con microcefalia, due con tetraplegia spastica, una con patologia epilettica, gli altri con ritardo intellettivo e 2 con sindrome rara. Il lavoro, oltre che assistenziale, si basa sul contenimento e la cura dei disturbi di comportamento, con l’utilizzo di strategie adeguate. Le tecniche utilizzate sono di vario tipo: metodologie riferite all’ABA, tecniche di aiuto di apprendimento imitativo e altre tecniche inerenti all’aiuto delle autonomie e degli apprendimenti, compresi le tecniche di rinforzo: materiali e sociali.

SEDE: Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Strada di Prepo, 202 CODICE SEDE: 152859 N. VOLONTARI RICHIESTI: 3

 

Famiglia Comunità Dopo di Noi di Via del Nibbio vi abitano 9 persone, tre uomini e sei donne, dai 25 ai 70 anni. La maggior parte ha grandi bisogni socio-assistenziali e bisogni di sviluppare delle autonomie soprattutto personali e sociali. Gli operatori si occupano della loro cura e della loro necessità di socializzare. Per alcuni di loro è stata possibile la risposta occupazionale, due nel nostro laboratorio siAmoArte e una persona lavora in un asilo. Gli altri sono occupati in attività casalinghe e di laboratori manuali.

SEDE: Famiglia Comunità Dopo di Noi COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via del Nibbio, 18 CODICE SEDE: 152858 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

 

COMUNITÀ DI CAPODARCO DELL’UMBRIA

La Comunità di Capodarco dell’Umbria, nata nel 1966 è un’associazione di promozione sociale iscritta al Registro Regionale. La mission è quella di ospitare in strutture sia residenziali che semi-residenziali persone affette da handicap vari con un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, garantendo una vita quotidiana significativa, sicura e soddisfacente a persone in situazioni di compromissione funzionale con nulla o limitata autonomia. L’accesso al centro viene autorizzato dalle Usl competenti e regolato tramite convenzione. Sono attualmente accolti 44 utenti in regime residenziale e 11 in regime semi-residenziale. Nello specifico, le strutture accolgono:

  • Residenza di Padule, a Gubbio, in Via degli Artigiani 18, (struttura convenzionata per n.14 utenti) ospita 14 utenti (di cui tre donne, il restante uomini) in regime residenziale;

SEDE: Gruppo Padule COMUNE: Gubbio (PG) INDIRIZZO: Via degli Artigiani, 18 CODICE SEDE: 152931 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

  • Centro Diurno “Le Farfalle”, a Gubbio, in Frazione Padule 10 (struttura convenzionata per n.20 utenti) ospita 7 utenti (di cui 4 donne, il restante uomini) in regime semi-residenziale

SEDE: Le Farfalle COMUNE: Gubbio (PG) INDIRIZZO: Frazione Padule, 10 CODICE SEDE: 152960 N. VOLONTARI RICHIESTI: 1

  • Centro Diurno “Il Pavone”, a Perugia, in Via Pennetti Pennella 42 (struttura convenzionata per n. 17 utenti) ospita 10 utenti (di cui 6 donne, il restante uomini) in regime semi-Residenziale; Residenza di Perugia (struttura convenzionata per n.20 utenti) ospita 20 utenti (di cui 6 donne, il restante uomini) in regime residenziale.

SEDE: Il Pavone COMUNE: Perugia INDIRIZZO: Via Gianluca Pennetti Pennella, 42 CODICE SEDE: 152932 N. VOLONTARI RICHIESTI: 2

 

Il maggior livello d’istruzione degli ospiti è la maturità, ma la maggior parte di loro è analfabeta, con poca conoscenza del denaro. Usufruiscono quasi tutti dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento. Gli utenti delle strutture di Gubbio non hanno familiari a supporto, bensì tutori o amministratori di sostegno, a differenza di quelli accolti nelle strutture di Perugia che hanno ancora genitori o fratelli che si occupano di loro. La maggior parte di loro riesce ad utilizzare il telefono e a gestire azioni di base di un comune smartphone grazie alla simbologia visiva che riporta alle azioni da compiere. L’età media è alta e questo oggi comporta l’accoglienza di persone con problemi psichiatrici e fisici con poche problematiche relative ad azioni autolesive o a rischio a carico della propria persona o di quella altrui.

 

TOTALE POSTI DISPONIBILI: 12 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO

 

Nome Ente

Ente Sede

Codice Sede

Indirizzo

Comune

POSTI DISPONIBILI

POSTI RISERVATI A GMO*

 

 

 

 

Comunità Capodarco dell’Umbria – Onlus

Le Farfalle

152960

FRAZIONE PADULE 10

GUBBIO [Perugia]

1

Gruppo Padule

152931

VIA DEGLI ARTIGIANI 18

GUBBIO [Perugia]

1

Il Pavone

152932

VIA GIANLUCA PENNETTI PENNELLA 42

PERUGIA [Perugia]

2

1

 

 

 

 

Comunità Capodarco di Perugia – Onlus

Famiglia Comunità Dopo di Noi

152858

VIA DEL NIBBIO 18

PERUGIA [Perugia]

1

Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Caprera

152861

VIA CAPRERA 23

PERUGIA [Perugia]

1

Centro Socio – Riabilitativo Educativo diurno Petrarca

152860

VIA FRANCESCO PETRARCA 9

PERUGIA [Perugia]

1

Centro Socioriabilitativo Educativo diurno e Comunità alloggio Capodarco Perugia

152859

STRADA DI PREPO 202

PERUGIA [Perugia]

3

1

CONGREGAZIONE SERVI DELLA CARITA’ OPERA DON GUANELLA

OPERA DON GUANELLA CENTRO SERENI – PERUGIA

153206

VIA TUDERTE 48

PERUGIA [Perugia]

2

1

*Per accedere a queste posizioni riservate è necessario presentare una certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro (leggere con attenzione i requisiti specificati alla fine della scheda progetto)

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

 

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche alle specifiche e saltuarie attività progettuali, di co-progettazione e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto.

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute.

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio.

Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

 

Agli operatori volontari si richiede pertanto:

  • Flessibilità oraria, disponibilità all’eventuale turnazione e comunicazione con congruo anticipo (almeno 48h) della richiesta dei giorni di permesso;
  • Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (in quest’ultimo caso con i recuperi previsti dal regolamento);
  • Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione;
  • Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connessi alla partecipazione al progetto
  • Predisposizione alle attività con l’utenza
  • Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio
  • Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente
  • Particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio
  • Disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica, in modalità residenziale o FAD, anche in momenti non coincidenti, sia in termini di fasce orarie di impegno che di giorni di servizio, con quanto previsto dal piano di servizio ordinario. Dette modifiche rispetteranno comunque il numero di giorni e di ore di servizio totali e la fascia oraria massima consentita per lo svolgimento del servizio civile stesso cioè dalle ore 6.00 alle ore 23.00.
  • Le ore di formazione in più eventualmente svolte devono essere recuperate nell’arco del servizio.
  • Questa fattispecie si applica anche nei casi in cui la formazione generale e specifica siano di tipo residenziale.
  • Disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio.

 

Come previsto dal contratto di servizio civile la partecipazione alla formazione generale e specifica e al percorso di tutoraggio è obbligatoria e pertanto non sarà possibile prendere permessi durante quelle giornate.

La formazione, generale e specifica, potrà essere erogata anche nella forma on line per una percentuale del 50% delle ore previste, in modalità sincrona e/o asincrona (su piattaforma e-learning).

L’erogazione online avverrà previa verifica dell’ente della disponibilità da parte degli operatori volontari dell’adeguata strumentazione, per intervenire di conseguenza in caso di mancanza della stessa.

Le giornate di formazione potranno avere una durata di 8 ore giornaliere.

 

LA FORMAZIONE GENERALE sarà svolta in gruppo, insieme a volontari di sedi/progetti diversi, fino ad un massimo di 30 partecipanti per aula. Potrà pertanto essere svolta in altra sede/provincia/regione, eventualmente in modalità residenziale. Qualora la formazione si svolga fuori dal Comune in cui si svolge il servizio o siano previsti pernotti, al volontario non sarà richiesto di sostenere spese per il trasporto e l’alloggio.

 

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto, c’è quella di non svolgere o intraprendere attività di studio, formazione, lavoro (subordinato o autonomo) se incompatibili con il corretto espletamento del servizio civile.

Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: sono pubblicati sul sito  https://www.cescproject.org/main/2020/12/15/criteri-di-selezione/

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

 

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da un ente soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. Verrà inoltre sottoscritto dall’ente iscritto all’Albo (ente proponente il progetto) attraverso il legale rappresentante e/o dal coordinatore responsabile del servizio civile universale dell’ente e dall’ente di accoglienza attraverso l’operatore locale di progetto e/o dal legale rappresentante.

L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili.

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

 

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

 

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (8 ore)

Modulo 2: Il ruolo e le competenze dell’Operatore volontario nella sede di servizio e nel progetto (20 ore)

Modulo 3: Conoscenza dell’utenza e/o destinatari: caratteristiche generali e aspetti specifici (20 ore)

Modulo 4: Tecniche, metodi e strumenti specifici dell’intervento con le persone con disabilità (20 ore)

Modulo 5: Formazione e informazione sui rischi Connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (4 ore)

 

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:

“2023 PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE ATTIVA IN UMBRIA”

 

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:

OBIETTIVO 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

OBIETTIVO 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

OBIETTIVO 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

 

TOTALE POSTI DISPONIBILI PER GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’ DI NATURA ECONOMICA: 3 POSTI DISPONIBILI SENZA VITTO E ALLOGGIO per Giovani con difficoltà economiche

Giovani con minori opportunità- Giovani con difficoltà economiche

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro.

Il candidato dovrà presentare la certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) con valore inferiore a 15.000 euro e valida alla data di presentazione della domanda nella piattaforma DOL.

Non è ammessa l’autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.

 

La certificazione ISEE potrà essere presentata in una delle seguenti modalità:

– allegandola al momento della domanda online

– inviandola al momento della conferma di partecipazione al colloquio di selezione

– presentandola a mano al colloquio di selezione.

Le posizioni di posti riservati verranno distribuiti come segue:

Nome Ente

Ente Sede

Codice Sede

Indirizzo

Comune

POSTI DISPONIBILI

POSTI RISERVATI A GMO*

 

 

Comunità Capodarco dell’Umbria – Onlus

Il Pavone

152932

VIA GIANLUCA PENNETTI PENNELLA 42

PERUGIA [Perugia]

2

1

Centro Socioriabilitativo Educativo diurno e Comunità alloggio Capodarco Perugia

152859

STRADA DI PREPO 202

PERUGIA [Perugia]

3

1

CONGREGAZIONE SERVI DELLA CARITA’ OPERA DON GUANELLA

OPERA DON GUANELLA CENTRO SERENI – PERUGIA

153206

VIA TUDERTE 48

PERUGIA [Perugia]

2

1

 

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO

Il progetto prevede un percorso di tutoraggio finalizzato al sostegno dei giovani e all’emersione delle competenze apprese ed implementate durante l’esperienza di servizio civile, utile a definire un futuro formativo, lavorativo e di vita.

Il Percorso di tutoraggio si svolgerà a partire dal 7° mese di servizio, e comprenderà 21 ore di attività formative e di orientamento, articolate nelle seguenti fasi:

Azione n. 1: Tutoraggio ore collettive (17 h)

Fase 1: Scopri il lavoro che vuoi fare (4 h)

Fase 2: Parlare in pubblico con sicurezza (4 h)

Fase 3: Il CV e la lettera di presentazione (3 h)

Fase 4: I processi di selezione del personale (4 h)

Fase 5: “Career Web” (2 h)

Azione n. 2: Tutoraggio ore individuali (4 h)

Colloqui individuali (4 h)

 

PER INFORMAZIONI 

E-mail: infobando@cescproject.org 

 SPORTELLO TELEFONICO

Dal Lunedì al Venerdì: 9.30 – 13.00 
14.00 – 17.00

Telefono e Whatsapp: +39 3516881486 

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