Suruí è un piccolo municipio nel distretto di Magé che si trova nella regione metropolitana di Rio de Janeiro. Il processo di urbanizzazione di cui questa regione è stata oggetto per anni ha dato impulso ad una degradazione degli ambienti naturali dettata in particolare da una forte crescita della popolazione e delle infrastrutture. Oltre all’impatto notevole sull’ambiente, l’aumento della popolazione insieme a una serie di fattori sociali rendono la zona protagonista di un elevato indice di povertà e di marginalità sociale.
Nel contesto di una profonda crisi ecologica mondiale, come proporre tematiche legate alla tutela dell’ambiente e della sostenibilità ad una popolazione che deve preoccuparsi ogni giorno di mettere qualcosa sotto i denti?
È in questo contesto che nasce quasi venti anni fa l’ONG Agua Doce-Servicos Populares, ed è qui che attraverso l’operato delle persone che volontariamente collaborano con la ONG si tenta di realizzare un progetto di “Alfabetizzazione Ecologica” diretto alle fasce di popolazione più povere ed emarginate.
Waldemar Boff, colui che ha dato il via a questo ingranaggio tanto rivoluzionario quanto utopico, dice spesso che in fondo essere oppressi è una forma di privilegio in confronto all’essere “esclusi”. Gli esclusi sono coloro che sono privati della possibilità di sentirsi persone, della dignità di esistere, fuori addirittura dai meccanismi oppressivi del nostro tempo, i massimi emarginati.
Fra i volontari che collaborano con l’associazione da qualche anno ci siamo anche noi, operatori volontari in servizio civile.
Le attività che prendono vita al centro sono dedicate perlopiù a bambini, adolescenti, donne e pochi anziani, e ogni giorno della settimana si alternano laboratori di arte, riciclaggio, alfabetizzazione per adulti, rinforzo scolastico, capoeira, orto, erbe medicinali, yoga. L’unico giorno durante il quale le lezioni si fermano è il mercoledì. Il mercoledì è il giorno della riunione e i volontari cominciano ad arrivare fra le nove e le dieci del mattino. É l’unico giorno della settimana in cui ci ritroviamo tutti insieme ed è pensato come uno spazio durante il quale incontrarsi e parlare del proprio lavoro. Ci si confronta su cosa va bene e cosa va male, per condividere soddisfazioni, dubbi, perplessità ma è anche un momento di formazione durante il quale studiare insieme.
Ogni ultimo mercoledì del mese però la mattinata è dedicata all’incontro sulle erbe medicinali. Per l’occasione ci raggiungono Ines e Leicy, due volontarie che prestano servizio in un’altra sede di Agua Doce che si trova a Parada Angelica, nel distretto di Duque de Caxias. Entrambe lavorano da molto tempo con le erbe medicinali, in particolare Leicy che ha ereditato quest’arte da sua madre e tutt’oggi produce creme, tinture, unguenti naturali. Quando arrivano anche le altre donne che frequentano questo incontro ogni mese possiamo iniziare. Subito dopo aver bevuto un caffè e scambiato qualche chiacchiera ci spostiamo dalla casa principale alla Casa da Delicadeza, lo spazio che accoglie la maggior parte delle attività, uno spazio ampio e luminoso dotato di tutto quello che serve per inventarsi delle attività. C’è un grande tavolo, una libreria, una cucina, armadi farciti di materiali per l’arte e l’artigianato e un piccolo Bazar dell’usato attraverso cui si raccolgono delle entrate che servono a comprare materiali per i laboratori.
Oggi l’obiettivo che ci siamo date è creare una crema alle erbe. Dopo aver spiegato i procedimenti e i materiali di cui avremo bisogno usciamo in giardino a cercare delle erbe che facciano al caso nostro. Sia le volontarie che le altre donne hanno una notevole conoscenza delle piante medicinali e delle piante in generale e mentre passeggiamo nell’ampio spazio verde che circonda la sede scambiamo conoscenze su questa e quella pianta. Ognuna ha delle informazioni interessanti per le altre, a volte ci si sofferma ad annusare l’erba cedreira o ad assaggiare qualche frutto. Purtroppo la nostra ricerca non va bene come vorremmo, le erbe spontanee che normalmente popolano l’orto e il giardino non sono molte, un po’ perché è inverno e un po’ perché da poco si è tagliata l’erba e preparato il terreno per la semina. Nonostante questo riusciamo a recuperare qualche piantina interessante e torniamo verso la Casa della Delicatezza. Leicy dotata di cuffietta e grembiule inizia a spiegare i procedimenti mentre armeggia dietro al bancone della cucina. Prima si sterilizzano i contenitori per le creme poi si procede. La base della nostra crema è un grasso di origine vegetale in cui faremo cuocere le nostre erbe dopo averle tagliate finemente. Una volta cotte al punto giusto filtreremo il composto e lo riporremo in frigo per farlo tornare ad una forma cremosa. Procedimenti che ognuna di noi appunta sul proprio quaderno mentre approfitta per fare domande e continuare a scambiare conoscenze rispetto le proprietà di questa o quella pianta. C’è chi è interessata a come fare uno sciroppo per la tosse, chi chiede quali erbe ha senso mettere in una crema da usare per contrastare la sinusite e chi, tipo me, si informa su un rimedio naturale contro i pidocchi, visto lo stretto contatto con i bambini che frequentano il centro. È un momento intenso di scambio durante il quale si approfitta per parlare e confrontarsi sulle problematiche della vita quotidiana. Lo scorso incontro ci siamo dedicate alla creazione di una tintura e durante i prossimi impareremo a fare sciroppi e repellenti naturali. Verso mezzogiorno la nostra attività è conclusa e ognuna delle partecipanti può portare con sé una crema multi-erbe dando un piccolo rimborso spese per i materiali.
Sono iniziative come questa che stimolano la creazione di reti, umane e di conoscenze e che riportano in superficie un legame importante con l’ambiente. Il diritto all’ambiente e i progetti di alfabetizzazione ecologica, pertanto, combattono la stessa battaglia per immaginare un’alternativa al capitalismo, fatta di solidarietà e reciprocità non solo tra le persone, ma anche con gli esseri viventi e la biosfera.
Shakti Capitanelli
Volontaria in Servizio Civile in Brasile
Sede di Magé