Si svolgerà a Roma presso il Teatro Tor Bella Monaca, domenica 15 dicembre prossimo, il Convegno “Gli attrezzi del nonviolento. Quali strumenti per una difesa civile non armata e nonviolenta efficace nel mondo di oggi?”, promosso dal CESC e dal CESC Project.
«A 47 anni dall’approvazione della legge 772 – scrivono i promotori – che ha riconosciuto in Italia l’obiezione di coscienza al servizio militare e l’istituzione del servizio civile, il CESC promuove un confronto a più voci sulle ragioni della nonviolenza. Oggi, in un tempo in cui l’antimilitarismo non è più di moda, la legalità è parola abusata, l’impegno civico non è più esercitato in prima persona, sentiamo il dovere di contrastare l’aumento delle spese militari e di rilanciare l’esercizio della coscienza critica attraverso la valorizzazione della storia e la sperimentazione di forme nuove di cittadinanza attiva».
Ai lavori, che dureranno dalle 9:30 alle 13:30, interverranno tra gli altri Giulio Marcon (Portavoce della campagna Sbilanciamoci.), Mao Valpiana (Presidente nazionale del Movimento Nonviolento), Goffredo Fofi (Saggista e Critico), Mario Pizzola (Obiettore di coscienza nel 1971), Titti Postiglione (Direttrice dell’Ufficio del Servizio Civile Universale), Rossano Salvatore (Vicepresidente e Direttore del CESC Project) e Michelangelo Chiurchiù (Presidente del CESC).
Due parole ancora sui promotori dell’evento.
Il CESC è il primo Coordinamento tra Enti del Servizio civile nato nel 1982. Tra i fondatori personaggi di spicco della nonviolenza in Italia – Domenico Sereno Regis del MIR, p. Angelo Cavagna del Gavci, Hedi Vaccaro della Tavola Valdese – e don Franco Monterubbianesi di Capodarco, primo Ente firmatario della Convenzione col Ministero della Difesa.
Oggi il CESC raccoglie l’eredità storica e la tradizione culturale di un impegno rinnovato nella educazione ai valori della pace e del nonviolenza.
Dal CESC nasce nel 2003 il CESC Project che, all’indomani della approvazione della legge sul Servizio Civile Nazionale, si accredita con la presidenza del Consiglio per la gestione di una nuova stagione del servizio civile con circa 500 giovani che ogni anno svolgono un servizio nelle 400 sedi in Italia e all’estero.