Un GRAZIE DI CUORE a quanti hanno camminato insieme a noi in questi venti anni e un CALOROSO BENVENUTO a quanti vorranno farlo in futuro

Il Presidente Fabrizio Ferraro e il Vicepresidente Rossano Salvatore
ci raccontano come è nata ed è cresciuta questa storia.

Mentre scriviamo queste righe per il nostro ventennale, non sappiamo se nel provvedimento economico varato il 13 maggio dal governo italiano, in coerenza con quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Conte e dal Ministro competente Spadafora, ci saranno dei fondi integrativi per il servizio civile universale, per ampliare il contingente di operatori volontari e operatrici volontarie del prossimo anno .

Crediamo che sia l’occasione giusta per valorizzare l’apporto in termini di difesa del paese non armata e nonviolenta degli enti e dei giovani del servizio civile e l’intrinseca qualità di ricostruzione e tessitura insita in questa esperienza (che è incontro intergenerazionale, sostegno alla crescita dei giovani, aiuto alle fasce fragili della società, aumento di vitalità nelle comunità e tanto lavoro duro).

In questi momenti drammatici dell’emergenza Coronavirus, con molti sacrifici gli enti e i giovani hanno garantito, per quanto possibile, una continuità di impegno e di presenza.

In questo quadro di imprevedibilità per il futuro per noi una piccola cosa è certa… Noi ci siamo e continueremo a fare del nostro meglio per portare avanti le nostre attività come facciamo da venti anni. Esattamente venti anni perché è proprio il 15 maggio 2000 che iniziava a Roma la storia del CESC Project.

Era di lunedì, il giorno dopo la conquista dell’ultimo scudetto della Lazio con la città ancora immersa nei festeggiamenti in una giornata contrassegnata anche da una grande serrata dei benzinai in protesta per l’alto prezzo del petrolio.

Sette obiettori di coscienza al servizio militare (età media 27 anni), di cui uno in rappresentanza della Comunità Capodarco di Roma Onlus e uno della U.I.L.D.M. Sezione Lazio, si ritrovano nella sede del Comitato di Quartiere di Torre Maura in via Enrico Giglioli 74 per l’atto costitutivo di una nuova associazione che si ispira al C.E.S.C. (Coordinamento Nazionale Enti di Servizio Civile) primo coordinamento di enti di servizio civile in Italia nato nel 1982.

Il coordinamento nasce per mettere in collegamento sul territorio della Regione Lazio enti attivi nella promozione della cultura della nonviolenza e della pace ed obiettori di coscienza desiderosi di dare continuità alla loro esperienza di servizio civile. Nel corso del tempo seguirà le evoluzioni culturali e legislative del servizio civile divenendo nel 2003 uno degli enti accreditati di riferimento per piccole e medie realtà associative, nazionali e internazionali, unite per affrontare le nuove sfide che il servizio civile nazionale poneva. E’ in questa fase che cambia la ragione sociale da CESC Lazio a CESC Project.

A guidare il primo nucleo di fondatori in questa seconda fase ci sarà uno dei più appassionati animatori del servizio civile italiano: Michelangelo Chiurchiù, nostro presidente per 15 anni ed attuale presidente del C.E.S.C., a cui dobbiamo molto della crescita della nostra associazione.

Ma che fine hanno fatto quei “ragazzi”?

Fabrizio Ferraro e Rossano Salvatore  sono gli attuali presidente e vicepresidente,

Massimo Guitarrini (nostro primo Presidente) ed Enrico Sperandio sono stati e sono Responsabili a vario titolo del Servizio civile per la U.I.L.D.M. Nazionale,

Luigi Politano è Vicepresidente della Comunità Capodarco di Roma,

William Di Cicco è un avvocato associato presso lo Studio Villa-Isoldi

Giorgio Benigni è un analista e consigliere politico molto apprezzato.

Ma la nostra umile e dignitosa storia, l’abbiamo costruita insieme a tanti compagni di strada che vogliamo ringraziare: gli enti italiani ed esteri che hanno aderito, i referenti di quegli enti che hanno creduto nel nostro progetto, le volontarie e i volontari che hanno abitato le nostre sedi, gli operatori locali di progetto, i formatori, i selettori, i progettisti, i collaboratori e gli amici che hanno incrociato la nostra strada o hanno iniziato a camminare con noi.

Quasi cinquemila giovani in servizio civile in Italia e più di cinquecento all’estero.

Le reti che abbiamo frequentato sono state molte… in ordine sparso:

C.E.S.C., Conferenza Nazionale degli enti di Servizio civile, Movimento nonviolento, Campagna Sbilanciamoci, Banca Etica, Marcia della Pace, le Riviste: Gli Asini, Adista, Confronti, Ore Undici, Amig@s del Movimento Sem Terra Italia, la rete Kabawil – El otro soy yo, l’associazione di amicizia Italia-Brasile, la Rete Radiè Resch, il Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata di Roma, il Comitato di Sviluppo locale di Piscine di Torre Spaccata, Psichiatria Democratica, Rete Italiana Interventi Assistiti con gli Animali, i blog: Antenne di pace e Storie Paralimpiche, il Forum Nazionale dell’Agricoltura sociale, la Rete enti attuatori dei Corpi Civili di Pace,  e tante altre che ci scusiamo se non siamo riusciti a ricordare tutte per iscritto.

Un pensiero particolare infine a tutti i soci che si sono aggiunti in questi anni e a tutte le persone dello staff, sia chi ci ha raggiunto da altre esperienze di lavoro nel terzo settore, sia coloro che sono arrivati ad impegnarsi con noi dopo un’esperienza di servizio civile spesso all’estero.

Hanno dato e danno un contributo di lavoro, passione e di “contemporaneità” a tutto il nostro agire.

Sono in gran parte donne e questo ci arricchisce. 

Al prossimo anniversario siamo sicuri che saranno loro a firmare gli auguri!

Con affetto e stima,

Fabrizio e Rossano