08/07/2020

Capita che vengano ritirati, dal nostro punto di vista in maniera inspiegabile, tutti gli emendamenti per l’adeguamento del finanziamento del Servizio Civile e che quindi a questo punto sembri inadeguato l’aggettivo “universale”.

Come Enti di Servizio Civile, siamo impegnati, dalla fase 1 del Corona Virus, ad un lavoro di coordinamento per la piena riattivazione delle attività nelle sedi, sui territori, per contribuire alla tenuta della coesione sociale in un Paese dove crescono le disuguaglianze.

Come enti di Servizio Civile abbiamo investito risorse nella nuova formula di scrittura di programmi e progetti per l’avvio di operatori volontari nel 2021, presentando complessivamente la possibilità per 63.000 giovani di svolgere un periodo di servizio civile a ragazze e ragazzi, utile per loro, utile per le loro comunità, utile per la crescita del sentimento di cittadinanza e appartenenza delle nuove generazioni, anche nei confronti delle istituzioni della rappresentanza. Quanti di questi 63.000 saranno effettivamente finanziati oggi? Forse 35.000. Ricordiamo che il Servizio Civile Universale nasce per arrivare a soddisfare tutte le domande ed esaurire la graduatorie dei non selezionati.

Come enti di servizio civile, siamo di nuovo nella condizione di mettere la faccia nei confronti dei giovani, disilludendoli sulla reale tendenza alla capillarità della difesa non armata della patria, attraverso attività di utilità sociale in alleanza con le giovani generazioni.

Come ha scritto giustamente la Rappresentanza dei volontari, tutto questo “non ce lo meritiamo”.

La beffa è che tutto questo arriva dopo i grandi complimenti agli Operatori volontari saldi al loro posto, con tutta la sicurezza possibile organizzata dagli enti, per non lasciare soli le persone senza protezione nell’emergenza (persone con disabilità, minori in casa famiglia, anziani e senzatetto, ecc.). La beffa è che tutto questo arriva dopo un dibattito su alcuni media che ha messo in luce bene la forza e la potenzialità di questo istituto repubblicano. Non se lo merita l’Italia, che vede aumentare le spese per gli armamenti e calare quelli per il Terzo settore, il Welfare e il Servizio Civile. Forse qualcuno pensa che il virus e le sue conseguenze sociali possano essere presi a cannonate?

Riportiamo la posizione ufficiale degli enti CNESC a cui aderiamo, con dovizia di dati e fatti.

https://www.cnesc.it/7-notizie/367-cnesc-comunicato-del-3-luglio-2020.html