Rwanda      

SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

TITOLO DEL PROGETTO: SOLO COSE BELLE

 

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.

 

DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI

 

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO:

Il presente progetto si rivolge a 980 bambini e adolescenti anche con disabilità nel distretto di Kigali in Rwanda.

SEDECodice SEDEPAESE
Anymore Onlus_ Amahoro House – Rwanda153031Rwanda

CONTESTO TERRITORIALE E AREA DI INTERVENTO

RWANDA: Distretto di Kigali

L’intervento si articolerà in Rwanda nella Provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe. Nello specifico nelle località di Ndera e Masaka (distretto di Gasabo), Nyamirambo (distretto di Nyarugenge) e il distretto di Kicukiro, le qualiinsistono tutte nell’area periurbana della capitale Kigali. Qui è dove localizzato l’intervento con i minori, primariamente durante i periodi di apertura delle scuole. Si tratta di località abbastanza urbanizzate e popolate, non lontane dal centro della capitale e non troppo difficili da raggiungere, grazie anche all’esistenza (con qualche eccezione) di strade asfaltate e facilmente percorribili.

La località di Ndera, dove si trova la sede operativa di AnymoreOnlus, è il capoluogo del distretto di Gasabo, si trova a circa 15 km dal centro della capitale, nelle vicinanze dell’aeroporto. Si tratta di un villaggio piuttosto popolato e mediamente urbanizzato, con la presenza di case (seppur di dimensioni e fattura modeste), scuole, un mercato, una parrocchia, un dispensario e un posto di polizia. Non sempre le strade sono asfaltate, ma non è comunque difficile da raggiungere. La popolazione locale vive soprattutto di agricoltura, praticata nei campi circostanti, e piccoli commerci (piccoli empori, qualche bar, …). Qui è presente un centro diurno per bambini e ragazzi con deficit intellettuali che al momento offre assistenza a più di 80 minori della zona.

La località di Kicukiro insiste nell’area urbana della capitale Kigali. Si tratta di una località urbanizzata e densamente popolata, non lontana dal centro della capitale. È facilmente raggiungibile grazie all’esistenza di un buon numero di strade asfaltate e facilmente percorribili ed alla presenza anche di qualche mezzo pubblico. A Kicukirosono presenti scuole, uffici, attività commerciali e abitazioni di tipo residenziale.

Masaka si trova nel distretto di Gasabo, nella provincia di Kigali, a circa 17 chilometri a sud-est. E’ un villaggio rurale scarsamente popolato e la sua economia, fondamentalmente di sussistenza, si basa su piccole attività di agricoltura e pastorizia e artigianato. È presente la Casa Fattoria realizzata da Holy Family che offre un’opportunità di autonomia lavorativa ai giovani uscita dalla Casa Famiglia.

Gatenga è uno dei quartieri più popolati e tra i più poveri di Kigali ed è uno snodo importante di passaggio per raggiungere varie zone importanti della città. Attualmente tutto il sobborgo sta subendo una forte trasformazione dal momento che la vecchia zona industriale situata a Gatenga sta per essere spostata verso Niamata. Adiacente si trova la dogana, l’ambulatorio che fa i vaccini per tutto il paese e l’area expo dove si svolgono numerose fiere ed eventi. Il principale collettore aggregativo di questa parte della città è l’oratorio Don Bosco dei padri Salesiani che operano in Rwanda. La struttura è parecchio grande e ospita al suo interno la possibilità di praticare diversi sport e discipline, ospitando migliaia di ragazzi del quartiere. I giovani che frequentano l’oratorio sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate,alcuni di questi ragazzi e le ragazze vengono da contesti di poverissimi, e alcuni di questi vivono soli senza genitori.

Karenge è un villaggio rurale situato nel distretto di Rwamagana a circa 40 km dal centro di Kigali, nella provincia orientale del Rwanda. La popolazione residente conta circa 30.000 abitanti. Gli abitanti dell’area interessata sono quasi tutti agricoltori, in quanto il terreno è molto fertile e produce soprattutto caffè e banane che rappresentano le uniche risorse di base. La maggior parte della popolazione è formata da giovani, orfani, vedove e poveri che rappresentano sia i gruppi più vulnerabili, sia i gruppi più in difficoltà a fronteggiare le problematiche legate all’accesso sanitario, alla disoccupazione, alla disgregazione familiare e all’accesso scolastico. Proprio per quanto concerne la scuola, nelle zone rurali del Rwanda, come Karenge, il tasso di abbandono è molto elevato. Gran parte degli studenti, a causa di molteplici fattori devono farsi carico dei fratelli più piccoli perché orfani e svolgere mansioni pesanti e coltivare la terra per mangiare. Nel villaggio c’è un grande centro pastorale delle SUORE OBLATE DI CRISTO che si prendono cura delle ragazze madri e dei loro figli. Il centro giornalmente prepara e distribuisce pasti caldi a piccoli studenti molti dei quali figli delle ragazze madri, oltre ad avere attivato alcuni progetti:una sartoria, un panificio ed un laboratorio artigianale di manufatti  tipici del luogoper ridare dignità alle famiglie del villaggio.

Remera e Kimironko sono due quartieri decentrati del distretto di Gasabo ma limitrofi tra di loro, caratterizzati dallo snodo autostradale nelle vicinanze dell’aeroporto, dallo stadio e dal mercato più grandi di Kigali a Kimironko. L’altissima densità abitativa abbassa notevolmente il livello della qualità della vita. La parrocchia di Remera diventa cosi centro di aggregazione socio-culturale e punto di riferimento soprattutto per i tanti giovani e le numerose famiglie. Nella zona è presente una Casa Famiglia parte dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che al momento ospita sei minori, orfani o provenienti da situazioni di forte disagio.

SITUAZIONE DEI MINORI

In Rwanda la guerra civile ha reso orfani oltre 100 mila bambini e si contano ormai a migliaia i bambini e i ragazzi che lavorano e vivono sulla strada nella capitale Kigali. Sebbene la situazione dei minori sia significativamente migliorata dagli Anni ’90 ad oggi, il Rwanda resta considerato tra i Paesi africani in cui c’è molto ancora da lavorare per migliorare le condizioni dell’infanzia.

Il Governo ruandese ha investito molto per recuperare le ferite post-genocidio e già nel 2008 il Forum Africano sulla Politica dell’Infancia (Acpf), nel “Rapporto sul benessere dell’Infanzia in Africa” presentato a Nairobi, collocava il Rwanda al 10° posto su 52 paesi africani rispetto a 40 indicatori rappresentativi della qualità della vita per i minori, e al 2° posto per quota percentuale del PIL destinato alla salute dell’infanzia. La mortalità infantile è scesa da 182 a 52 morti ogni 1.000 nati vivi tra il 2000 e il 2013. Il paese ha conosciuto una significativa riduzione delle disuguaglianze nella salute, sia dal punto di vista dei tassi di moralità infantile che della copertura dei servizi sanitari:

  • il 98% dei bambini di 1 anno nel 2010 era stato vaccinato contro difterite-tetano-pertosse, una percentuale più alta della Gran Bretagna:
  • nel 2000, le donne appartenenti ai gruppi sociali più ricchi avevano 3 possibilità in più rispetto a quelle povere di partorire in presenza di personale specializzato, ma nel 2010 questa differenziazione era passata dal 22% al 64% di partorienti assistite al momento del parto.

Ciò nonostante, benché ci siano evidenti segnali di crescita, ancora oggi la popolazione rwandese soffre per il trauma della guerra (fonte: Action Aid):

  • a causa della morte massiva della popolazione maschile, oggi l’età media è inferiore ai 19 anni. Le donne sono la maggioranza;
  • il 70% delle famiglie vive con meno di un euro al giorno;
  • il 43% dei bambini sotto ai 5 anni soffre di malnutrizione cronica;
  • la maggior parte dei bambini abbandona la scuola nei primi tre anni di frequenza;
  • le poche scuole attive sono strutture danneggiate dalla guerra, sono pericolanti e inagibili.

Nel 2013 la Caritas di Kigali ha effettuato un’indagine per rendersi conto delle condizioni di vita della popolazione, dalla quale emergono i seguenti punti critici:

  • forte e continua crescita demografica;
  • negazione dei fondamentali diritti dei bambini;
  • pessime condizioni igieniche e abitazioni in stato deplorevole, con case molto piccole e mal costruite.

Rispetto all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti, cui il programma in cui è inserito il presente progetto fa riferimento, alcuni passi in avanti sono stati fatti, ma ancora molto c’è da lavorare per garantire un’educazione, di qualità, per la maggior parte dei minori del Rwanda.

La scuola rappresenta ad oggi un’istituzione fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle comunità. Oltre alle scuole statali, che versano in condizioni spesso fatiscenti per la mancanza di risorse economiche che riparino i danni della guerra o il degrado del tempo, in Rwanda sono presenti numerosi istituti educativi gestiti da missionari religiosi che negli anni si sono radicati nelle comunità e rappresentano un punto di riferimento importante per le famiglie e un contributo significativo alle politiche educative del Governo.

Il sistema scolastico rwandese è cosi articolato:

  • SCUOLA MATERNA: dai 3 ai 6 anni (durata 4 anni)
  • SCUOLA PRIMARIA: dai 7 ai 12 anni (durata 6 anni)
  • TRONC COMUN (MEDIE): dai 13 ai 15 anni (durata 3 anni) qui si iniziano a studiare tutte le materie che proietteranno il ragazzo verso le scuole superiori.
  • SCUOLE SECONDARIE: dai 16 ai 18 anni (durata 3 anni). In questa fase gli studenti scelgono gli istituti in base allo sbocco professionale: esistono scuole alberghiere, di lettere, scienze, economia, contabilità, amministrazione).
  • UNIVERSITA’: dai 19 ai 22 anni (durata 4 anni). Esistono molte università in Rwanda, per lo più private, ma è presente un campus universitario statale che include al suo interno molte facoltà.

CRITICITÀ RILEVATE NEL CONTESTO

SITUAZIONE DI PARTENZA

criticità rilevata

INDICATORI SPECIFICI

Criticità 1

La richiesta di servizi di sostegno e assistenza eccede l’offerta

Indicatore 1

Anymore Onlus, Rwanda:

Durante il 2019 i centri sono riusciti a coprire il 75% delle richieste.

Criticità 2

Mancanza di spazi e metodologie attraverso cui i minori possano esprimersi e sviluppare competenze creative

 

Indicatore 2

Anymore Onlus, Rwanda:

Nel 2019 presso i centri è stato realizzato un unico laboratorio ludico-creativo e nessuna attività

Criticità 3

Bassa qualità dell’offerta scolastica

Indicatore 3

Anymore Onlus, Rwanda:

il 30% dei minori con disabilità è escluso dall’istruzione;

Scarso rendimento scolastico dei minori accolti: solo il 45% degli studenti raggiunge livelli soddisfacenti di lettura; solo il 35% di calcolo

 

 

DESTINATARI

Sono destinatari del progetto circa 980 bambini e adolescenti in Rwanda, nel Dipartimento di Kigali, tra quelli accolti e/o assistiti da Anymore Onlus e i suoi partner locali, di cui

  • 750 minori tra i 12 e i 18 anni che frequentano le scuole o vivono nelle strutture residenziali presso le sedi delle attività progettuali.
  • 230 minori e giovani tra i 0 e i 7 anni, tra cui alcuni con disabilità (disabili fisici e con ritardo mentale) ospiti delle strutture di Ndera e Kicukiro.
Tipologia di DESTINATARILocalitàTipologia di strutturaN. DESTINATARI
Bambini/e dai 3 e i 7 anni)NderaCentro per disabili Gatagara80
Ragazzi/e dai 12 ai 18 anniNderaIstituto “Petit Séminaire Saint Vincent de Paul”250
Ragazzi/e, dai 12 e i 18 anni.KicukiroCentro dei Giovani di Gatenga600
Bambini/e da 0 a 15 anni orfani, di cui alcuni con disabilitàNyamiramboCasa Famiglia (residenziale) “Holy Family”30
Bambini 3 – 7 anniMasakaFattoria educativa  (residenziale) “Masaka”20
TOT  980

Riportiamo di seguito alcuni dati più specifici riguardanti le strutture direttamente interessate:

  • Il centro diurno Humura “Freres De La Charite Hvp – Gatagara“ a Ndera,  attualmente accoglie 82 bambini e ragazzi DISABILI con deficit intellettivi.

L’obiettivo generale del Centro Humura è quello di migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi con deficit mentali. Il centro cerca di aiutare i bambini e i giovani ad integrarsi nelle loro famiglie e nella comunità. In particolare, l’ambiente diurno in cui sono inseriti supporta l’obbiettivo di far socializzare i bambini e di guidare i genitori ad una migliore comprensione e accettazione della disabilità dei figli, supportandoli nell’educazione con bisogni speciali.  Il Centro cerca di creare un ambiente consono ai loro bisogni speciali. Per questo cerca di sviluppare un piano educativo che si adatti alle capacità e ai bisogni degli utenti: il programma è differenziato in base al grado di disabilità, all’età e al genere.

La struttura oltre alle classi dispone della stanza per la riabilitazione, la cucina e la sala da pranzo,  giardino con parco, i laboratorio dedicato ad attività come cucito, fabbricazione collanine e sapone e l’aula della musica.

  • Per quanto riguarda, la casa famiglia “Holy Family” a Kigali, attualmente la struttura ospita 30 minori di età compresa tra 0 e 15 anni. Si tratta di bambini per lo più orfani di cui alcuni con disabilità, provenienti da famiglie molto povere. Vivono tutto l’anno nella struttura: alcuni studiano in boardingschools (residenziali) lontane da Kigali e rientrano nella casa famiglia solo durante i periodi di vacanze scolastiche, altri invece studiano in città e rientrano a fine giornata nella struttura. Quasi tutti i ragazzi dopo la scuola svolgono dei lavori artigianali e manuali (soprattutto lavorazioni con le foglie di banane), e molti dei più grandi lavorano nei periodi di vacanze scolastiche per guadagnare qualcosa e rendersi autonomi. L’equipe della casa famiglia si preoccupa anche di assistere alcuni di loro nell’ottenimento delle piccole proprietà ereditate alla morte dei genitori (l’eredità della casa e delle proprietà in Rwanda è automatica per i figli): una volta superata la burocrazia, molti di loro si trasferiscono per autosostenersi e non perdere la proprietà acquisita ricevendo un supporto “a distanza” dalla Holy Family”.

È stata avviata la costruzione di una casa fattoria nel villaggio di Masaka al fine di dare autonomia ai ragazzi a conclusione degli studi. La casa fattoria ospita venti ragazzi e dà loro l’opportunità di auto gestirsi e sostenersi attivando dei piccoli progetti di agricoltura e pastorizia, gestendo la fattoria e investendo dunque in quello che è il principale settore del paese: l’agricoltura.

 

PRECEDENTE ESPERIENZA DELL’ENTE PRESSO CUI SI REALIZZA IL PROGETTO NEL PAESE

Negli ultimi anni numerosi sono stati i volontari italiani che hanno contribuito allo sviluppo di azioni a favore dei bambini rwandesi, nel supporto alle attività di AnymoreOnlus, durante esperienze medio-lunghe di volontariato, missioni e campi di lavoro/conoscenza. Il 15 gennaio 2020 è iniziato il secondo progetto di Servizio Civile Universale “Tugende – Nel cuore dell’Africa” di tre operatori volontari a supporto delle attività di Anymore Onlus nel Paese.

In Rwanda Anymore Onlus opera attraverso la propria sede operativa Amahoro House a Ndera nella provincia di Kigali e presso il Petit Seminaire Sant Vincent.

Mission dell’associazione è “promuovere la pace e i diritti umani attraverso azioni concrete”. Anymore, attraverso la propria rete di partner locali, realizza progetti nel campo dell’animazione, del supporto scolastico, dell’assistenza e dello sport come strumento di integrazione e superamento dei conflitti.

  • Progetto “Holy Family” – dal 2010 Holy Family è una casa di accoglienza, con sede a Kigali, per bambini poveri, principalmente orfani, molti dei quali portatori di handicap. La casa accoglie bambini da 0 a 15 anni, con l’obiettivo di prendersi carico della loro formazione fino al raggiungimento dell’autonomia. Attualmente ospita 60 bambini.

Anymore supporta economicamente parte delle spese scolastiche, sanitarie e di vitto, realizza il sostegno a distanza dei bambini ospiti fissi della struttura e facilita progetti di microcredito per favorire l’autofinanziamento del centro e delle famiglie accoglienti

  • Progetto “Rrilima” – 2011/ 2012 Rilima è una località situata nel distretto di Bugesera, provincia dell’est del Rwanda, è una regione nella quale gli abitanti provenienti dalla provincia del nord vi si sono rifugiati per motivi politici/economici. Questa regione è stata caratterizzata da periodiche carestie dovute a mancanza di pioggia. Il progetto ha realizzato la costruzione di 35 abitazioni per 35 famiglie di Rilima.
  • Progetto “Masaka” –  dal 2014 a Kigali su iniziativa dell’organizzazione RwandeseHoly Family è stata avviata la costruzione di una casa fattoria nel villaggio di Masaka al fine di dare autonomia ai ragazzi dell’orfanotrofio che hanno concluso la scuola. La casa ospita fino a venti ragazzi divisi in camere multiple e dà loro l’opportunità di auto gestirsi e sostenersi attivando dei piccoli progetti di agricoltura e pastorizia, mettendo su una fattoria, investendo dunque in quello che è il principale settore del paese: l’agricoltura.
  • Progetto “Diamoci la mano” – dal 2014 al 2018 a Nganzo, un piccolo villaggio rurale nel distretto di Gakendea nel nord del Rwanda, i cui abitanti (circa 5000) vivono soprattutto di agricoltura e il territorio collinare non agevola le comunicazioni. È un progetto di cooperazione internazionale in collaborazione con partener Italiani e locali, che sta curando il completamento della ristrutturazione della scuola, l’acquisto di kit scolastici per gli scolari e la formazione degli insegnanti.
  • Progetto “Fair Play –  Sport for Africa” – (Rwanda e Uganda) dal 2015. Il progetto sportivo nasce dall’idea di integrare l’aspetto sociale con quello sportivo, aprendo una finestra nuova per i  giovani, le scuole e i villaggi, mediante l’attività sportiva e in particolare nelle 6 discipline olimpiche: il Calcio, il Basket e il Volley (sport già fortemente conosciuti e praticati nel mondo) con la novità dell’ Hockey su prato e del rubgy che hanno riscosso un grandissimo successo e dell’Atletica leggera. I volontari sportivi provenienti dall’Italia e dall’estero, ospitati presso AMOHORO HOUSE del PetiteSeminaire di Ndera a Kigali, hanno preso parte alle attività d’insegnamento sportivo delle 6 discipline, rivolta ai bambini e giovani Rwandesi e Ugandesi di scuole pubbliche e private primarie e secondarie delle città di Kigali e Kampala in collaborazione con associazioni sportive locali. Il progetto ha visto la partecipazione di numerosi ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni dislocati in varie strutture scolastiche e in villaggi rurali dei due paesi ed si è sviluppato anche in strutture ospitanti ragazzi sordomuti o “angeli silenziosi”, riscuotendo molto successo.
  • Progetto “Emergenza Rwanda” – 2016. La campagnapromossa da ANYMORE Onlus, CARITAS Diocesana di Messina e dalla Parrocchia SS. Annunziata di Camaro San Luigi, ha promosso la Raccolta di Fondi a Sostegno della Ricostruzione di alcuni villaggi del nord del Rwanda e per l’invio di un Container a favore delle popolazioni colpite dall’ultima alluvione del maggio 2016 che ha seminato paura, causato evacuazioni e sfollamenti, distrutto case, strade e vite umane.

Progetto “Providance” – dal 2017. Il progetto è destinato alle ragazze (alcune sordomute) di alcuni villaggi rurali del Rwanda, che vengono inserite in una scuola di formazione di taglio e cucito gestita dalle Suore Missionarie di Gesù Bambini Eucaristico che operano da tantissimi anni in Rwanda, conseguendo un diploma alla fine del corso della durata di due anni. L’intervento prevede il sostegno delle ragazze per tutta la durata del corso di formazione (due anni), l’acquisto delle macchine da cucire e telai a pedali per la scuola di sartoria, l’acquisto delle stoffe, cotone, e materiale tecnico e didattico per la formazione professionale.

PARTNER ESTERI

Anymore Onlus è da anni presente nel territorio e collabora con le istituzioni e gli enti locali che offrono servizi di supporto ed assistenza. Purtroppo, la carenza di strutture, personale, sia in termini quantitativi che qualitativi, non permette a tutti gli enti attivi sul territorio di soddisfare le richieste di una popolazione costantemente minacciata dalla povertà e dalla negazione dei propri diritti.

Attualmente nelle aree di intervento del progetto sono presenti:

A Kigali

  • Arcidiocesi di Kigali eretta il 10 aprile 1976 con la bolla CumVenerabiles di papa Paolo VI, ricavandone il territorio dall’arcidiocesi di Kabgayi, che contestualmente è stata trasformata in diocesi ed è divenuta suffraganea di Kigali.  La collaborazione con l’Arcidiocesi si realizza attraverso attività operativa con le parrocchie di Munyana, Ndera e Remera.

A Ndera

  • L’Istituto “Petit Séminaire Saint Vincent de Paul”, fondato nel 1976, ha come obiettivo quello di preparare futuri candidati al Sacerdozio e accoglie 250 ragazzi dai 12 ai 18 anni. Tra le sue mission: dispensare ai giovani ragazzi una formazione umanistica, spirituale e intellettuale e formare laici preparati nel campo ecclesiastico, politico, socio-economico e professionale. Nell’ambito del progetto “Fair Play Rugby” gestisce una struttura da gioco e per attività sportive. Gli utenti del progetto sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate.
  • L’Istituto Scolastico “G. S. Ndera” è una scuola statale governativa che accoglie circa 800 ragazzi/e dai 7 ai 18 anni. Mission: educazione e formazione scolastica.
  • Centro Diurno HumuraHVP – GATAGARA per bambini e ragazzi con disabilità e deficit intellettuali: l’obiettivo generale del Centro Diurno HumuraHVP – GATAGARA è quello di migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi con deficit mentali, la cui casa si trovi nel Settore di Ndera. Il centro cerca di aiutare i bambini e i giovani ad integrarsi nelle loro famiglie e nella comunità. In particolare, l’ambiente diurno in cui sono inseriti supporta l’obbiettivo di far socializzare i bambini e di guidare i genitori ad una migliore comprensione e accettazione della disabilità dei figli, supportandoli nell’educazione con bisogni speciali. Consiste in una struttura diurna provvista di 3 classi, una stanza per la riabilitazione, segreteria, cucina, sala da pranzo, servizi, amplio giardino con campo da gioco, scivolo, altalena e sedie rotanti. Nel giardino ci sono altre strutture per le ulteriori attività portate avanti nel centro: la stanza per archivio documenti e riunioni, la struttura dedicata ad attività come cucito, fabbricazione collanine, fabbricazione sapone, il capannone della musica con una batteria, microfono e tamburi.

A Kicukiro/Gatenga

  • Il Centro dei Giovani di Gatenga (Centre desJeunes de Gatenga) gestito dai Padri Missionari Salesiani, è attivo dal 1986. In linea con la tradizione Salesiana, il Centro prevede non solo la gestione di un orfanotrofio, ma anche la promozione di attività di socializzazione, di animazione e di formazione scolastica e professionale che coinvolgono ogni giorno ragazze e ragazzi del quartiere e delle zone limitrofe (circa 1200). Il Centro rappresenta, inoltre, un importante punto di riferimento per la pratica sportiva dei giovani.
  • 1000 Hills Rugby, partner ufficiali del progetto di AnymoreOnlus “Fair Play Rugby”, supportano attività sportive per minori svantaggiati o abbandonati dalle famiglie nell’area di Gatenga. Progetto che mira alla conoscenza, all’opportunità e allo sviluppo dell’essere umano attraverso lo sport. Centrali sono i valori dello sport, in particolare quelli nobili del rugby: passione, solidarietà, rispetto, disciplina e fair play. Di conseguenza, le attività portate a vanti sono tutte volte alla promozione dell’inclusione sociale e della crescita nel rispetto dei diritti attraverso lo sport.

A Nyamirambo

  • La Casa Famiglia “Holy Family” è una casa di accoglienza, con sede a Kigali, che ospita bambini poveri, principalmente orfani, alcuni dei quali portatori di handicap. La casa accoglie bambini da 0 a 15 anni, con l’obiettivo di prendersi cura di loro e farsi carico della loro formazione fino al raggiungimento dell’autonomia. I bambini attualmente ospitati sono circa 30. Quasi tutti i ragazzi dopo la scuola svolgono dei lavori artigianali e manuali (soprattutto lavorazioni con le foglie di banane), e molti dei più grandi lavorano nei periodi di vacanze scolastiche per guadagnare qualcosa e rendersi autonomi.

Purtroppo l’eterogeneità delle età dei ragazzi rende più difficile la convivenza e non facilitano l’attuazione di attività ricreative e sportive per tutto il gruppo. Gli spazi a disposizione non risultano adeguati alle esigenze e, avendo poche opportunità per uscire dalla casa e coltivare hobby e sport, è molto forte la richiesta – sia dei ragazzi che degli operatori – di incrementare le attività ricreative, ludiche e sportive, oltre naturalmente al sostegno scolastico e logistico.

A Masaka

  • La Casa Famiglia “Holy Family” gestisce la casa fattoria ubicata nel medesimo villaggio rurale  al fine di dare autonomia ai ragazzi più grandi che dà loro l’opportunità di auto gestirsi e sostenersi attivando dei piccoli progetti di microcredito di agricoltura e pastorizia.

A Kimironco

La Casa famiglia Giovanni Paolo XXIII si appoggia alla parrocchia di Remera, Distretto di Gasabo, Provincia di Kigali. Ospita bambini poveri provenienti dal villaggio di Kibeo, abbandonati da famiglie problematiche e da genitori assenti. I bambini vengono inseriti a scuola e nelle attività della parrocchia. La Casa Famiglia fa parte dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è un’associazione internazionale presente in oltre 40 paesi nel mondo. Fondata nel 1968 da don Oreste Benzi è impegnata da allora, concretamente e con continuità, per contrastare l’emarginazione e la povertà.

A Karenge

Dal 2002 le Suore Oblate di Cristo sono attive in Rwanda dove gestiscono tre case di accoglienza: Casa di Kiciukiro, casa di Karenge, istituto di Karenge. Giornalmente le suore preparano e distribuiscono 120 pasti caldi a piccoli studenti molti dei quali figli delle ragazze madri ed hanno attivato alcuni progetti per ridare dignità alle donne e ai loro figli: hanno affittato circa 200 casette a Karenge  per le ragazze madri dell’area e dato l’avvio ad una sartoria, un panificio per ragazzi orfani, ed un laboratorio di artigianato locale.

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Favorire l’integrazione sociale ed educativa di minori anche con disabilità, nel distretto di Kigali in Rwanda.

Le azioni progettuali sono volte in primo luogo a implementare attività di supporto e cura e interventi socio-riabilitativi potenziando e promuovendo l’inclusione sociale dei minori con disabilità permettendo loro di accedere ai servizi educativi e sociali. Grazie alle azioni messe in atto, la domanda di sostegno da parte dei centri potrà avere una risposta efficace e di qualità.

Si intende fornire ai minori con disabilità strumenti che accrescano la propria autonomia, ovvero la capacità delle persone di spostarsi, comunicare, compiere le attività della vita quotidiana, applicarsi in un’attività professionale o scolastica.  In secondo luogo si vogliono creare spazi in cui i bambini possano ricevere un’educazione basata su un apprendimento ragionato e non mnemonico, in cui possano sperimentarsi ed essere stimolati.  Inoltre si vogliono promuovere attività didattiche e metodologie attraverso cui i minori possano sviluppare competenze creative e di elaborazione del pensiero critico. In terzo luogo il progetto intende realizzare attività di inserimento scolastico per bambini anche con disabilità, e fornire loro un’educazione equa e inclusiva e un’opportunità di apprendimento. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore partecipazione e inclusione sociale alla vita comunitaria di minori in situazione di fragilità.

 

ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Azioni del progettoAttività previste per gli operatori SCU
Sostegno e assistenza a minori con disabilità
  • Supporto agli operatori nella gestione quotidiana delle strutture residenziali e nell’assistenza dei bambini delle scuole dell’infanzia
  • Supporto agli operatori nella gestione mensile delle visite domiciliari alle famiglie dei bambini con disabilità
  • Supporto agli operatori nella cura e assistenza dei minori
  • Supporto nell’organizzazione di momenti ludico-ricreativi
  • Reperimento materiali e supporti per le attività laboratoriali e alle attività manuali e di piccolo artigianato
  • Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli
Interventi educativi, ludico ricreativi e socializzanti
  • Laboratori per la promozione del “diritto al gioco e allo sport”
  • Formazione all’attività motoria di base [5-10 anni] e rudimenti tecnici discipline sportive (calcio, pallavolo, basket, atletica, hockey e rugby) per i più grandi
  • Gestione di spazi e momenti ricreativi formazione dei gruppi di attività, accoglienza e gestione dei bambini, cura e preparazione degli spazi e dei materiali
  • Supporto all’organizzazione e alla realizzazione di laboratori di teatro, musica, danza, etc.
  • Supporto nell’organizzazione e realizzazione di tornei sportivi/spettacoli
  • Realizzazione di attività volte a favorire lo sviluppo dell’area socio-affettivo-relazionale (autostima, rapporto con i compagni e con gli adulti, rispetto delle regole, rispetto della collaborazione, partecipazione, autocontrollo, capacità
  • emozionale).
Rinforzo e inserimento scolastico
  • Organizzazione di classi di studio mirate al recupero delle carenze scolastiche
  • Elaborazione di percorsi individuali sulla base dei bisogni individuati nei colloqui con gli insegnanti delle scuole di riferimento
  • Preparazione di lezioni di lingua e di alfabetizzazione informatica
  • Supporto agli insegnanti durante lo svolgimento delle lezioni nelle scuole (gestione aula, preparazione materiali, sostegno ai ragazzi con difficoltà di apprendimento

 

SEDI DI SVOLGIMENTO

Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia

Sede di attuazione del progetto in ItaliaIndirizzo SedeCodice Seden. op. volontari
Anymore OnlusVia Giacomo Venezian (Messina)1530346

 

Sedi di attuazione del progetto all’estero

Sede di attuazione del progetto all’EsteroIndirizzo SedeCodice Seden. op. volontari
Anymore Onlus – Amahoro House RwandaGasabo District – Ndera Kigali – Rwanda snc1530316

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

Il progetto prevede 6 posti con vitto e alloggio.

I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.

 

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Giorni di servizio settimanali ed orario

Il servizio si articolerà su 6 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio

Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri

Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto all’estero intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana

La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia fissa e mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet.

Eventuali particolari condizioni ed obblighi

Obblighi: vaccinazione contro la febbre gialla.

Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:

  • Circa 10 mesi di permanenza all’estero.
  • Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali;
  • Stile di vita essenziale;
  • Flessibilità negli orari di servizio, con esclusione degli orari notturni;
  • Disponibilità, se necessario, di prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o in giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti;
  • Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali);
  • Disponibilità a frequentare un corso di lingua e cultura kinyarwanda
  • Disponibilità alla guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per attività di progetto per chi è in possesso di patente.

Particolari condizioni di disagio

Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari se non quelle determinate dalla differenza linguistica, climatica e culturale.

Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere.

Il collegamento internet è presente ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo.

Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco.

Inoltre, una formazione specifica e un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il grado di conflitto interpersonale e personale.

Eventuale assicurazione integrativa

Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa.

 

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

Requisiti che favoriranno un andamento efficace dell’esperienza:

  • conoscenza essenziale della lingua francese o inglese;
  • esperienza e/o predisposizione ed interesse alla vita di comunità e allo svolgimento anche di compiti semplici e umili

Per poter svolgere le attività previste, in ragione dei requisiti richiesti per l’ingresso nel Paese, delle sedi di attuazione nonché delle caratteristiche dei destinatari, non si può escludere che, sia prima dell’avvio che durante il servizio civile, gli operatori volontari impegnati in questo progetto, si debbano sottoporre necessariamente a vaccinazione anti COVID-19. 

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio.

La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto.

Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato

  

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio tramite attestato specifico.

L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.

 

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Metodologia:

Le metodologie privilegiate sono riconducibili alle dinamiche non formali, alle lezioni frontali e alla formazione a distanza. La finalità è quella di favorire il coinvolgimento dei giovani e un loro attivo ed efficace apprendimento.

Il giovane viene invitato a vivere una esperienza dove la dimensione formativa emerge dalla pratica quotidiana e pertanto anche la formazione generale, della durata di 30 ore, si configura come una formazione attiva e di carattere laboratoriale ed esperienziale, incentrata sul sapere, saper essere e saper fare degli operatori volontari.

Sede di realizzazione

Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1

Moduli della formazione

“Valori e identità del SCU”

  • L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
  • Dall’obiezione di coscienza al SCN e al SCU
  • Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e nonviolenta
  • La normativa vigente e la Carta di impegno etico

“La cittadinanza attiva”

  • La formazione civica
  • La solidarietà e le forme di cittadinanza
  • La protezione civile
  • La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

  • Presentazione dell’ente
  • Il lavoro per programmi d’intervento/progetti
  • L’organizzazione del servizio civile universale e le sue figure
  • Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile
  • Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Sede di realizzazione

Roma: Via Lungro 1 – Via Siderno 1 – Via Amantea 51. Messina: Via Giacomo Venezian, 25 e presso le sedi di attuazione del progetto

Moduli della formazione

Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento 

Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto

Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili 

Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale 

Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro

Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale 

Durata: 72 ore.

 

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

NEL CUORE DELL’AFRICA: INCLUSIONE E PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE FRAGILI IN AFRICA SUB-SAHARIANA

 

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza di e fra le Nazioni

 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

PER INFORMAZIONI 

E-mail: estero@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30

Martedì – Giovedì: 14.30 – 16.30

Tel: +39 3516881486