Rwanda
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
TITOLO DEL PROGETTO: SOLO COSE BELLE |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero. Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI |
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO: Il presente progetto si rivolge a 980 bambini e adolescenti anche con disabilità nel distretto di Kigali in Rwanda.
CONTESTO TERRITORIALE E AREA DI INTERVENTO RWANDA: Distretto di Kigali L’intervento si articolerà in Rwanda nella Provincia di Kigali, nei dintorni della Capitale e nei villaggi rurali delle province limitrofe. Nello specifico nelle località di Ndera e Masaka (distretto di Gasabo), Nyamirambo (distretto di Nyarugenge) e il distretto di Kicukiro, le qualiinsistono tutte nell’area periurbana della capitale Kigali. Qui è dove localizzato l’intervento con i minori, primariamente durante i periodi di apertura delle scuole. Si tratta di località abbastanza urbanizzate e popolate, non lontane dal centro della capitale e non troppo difficili da raggiungere, grazie anche all’esistenza (con qualche eccezione) di strade asfaltate e facilmente percorribili. La località di Ndera, dove si trova la sede operativa di AnymoreOnlus, è il capoluogo del distretto di Gasabo, si trova a circa 15 km dal centro della capitale, nelle vicinanze dell’aeroporto. Si tratta di un villaggio piuttosto popolato e mediamente urbanizzato, con la presenza di case (seppur di dimensioni e fattura modeste), scuole, un mercato, una parrocchia, un dispensario e un posto di polizia. Non sempre le strade sono asfaltate, ma non è comunque difficile da raggiungere. La popolazione locale vive soprattutto di agricoltura, praticata nei campi circostanti, e piccoli commerci (piccoli empori, qualche bar, …). Qui è presente un centro diurno per bambini e ragazzi con deficit intellettuali che al momento offre assistenza a più di 80 minori della zona. La località di Kicukiro insiste nell’area urbana della capitale Kigali. Si tratta di una località urbanizzata e densamente popolata, non lontana dal centro della capitale. È facilmente raggiungibile grazie all’esistenza di un buon numero di strade asfaltate e facilmente percorribili ed alla presenza anche di qualche mezzo pubblico. A Kicukirosono presenti scuole, uffici, attività commerciali e abitazioni di tipo residenziale. Masaka si trova nel distretto di Gasabo, nella provincia di Kigali, a circa 17 chilometri a sud-est. E’ un villaggio rurale scarsamente popolato e la sua economia, fondamentalmente di sussistenza, si basa su piccole attività di agricoltura e pastorizia e artigianato. È presente la Casa Fattoria realizzata da Holy Family che offre un’opportunità di autonomia lavorativa ai giovani uscita dalla Casa Famiglia. Gatenga è uno dei quartieri più popolati e tra i più poveri di Kigali ed è uno snodo importante di passaggio per raggiungere varie zone importanti della città. Attualmente tutto il sobborgo sta subendo una forte trasformazione dal momento che la vecchia zona industriale situata a Gatenga sta per essere spostata verso Niamata. Adiacente si trova la dogana, l’ambulatorio che fa i vaccini per tutto il paese e l’area expo dove si svolgono numerose fiere ed eventi. Il principale collettore aggregativo di questa parte della città è l’oratorio Don Bosco dei padri Salesiani che operano in Rwanda. La struttura è parecchio grande e ospita al suo interno la possibilità di praticare diversi sport e discipline, ospitando migliaia di ragazzi del quartiere. I giovani che frequentano l’oratorio sono principalmente bambini e adolescenti con situazioni economico-sociali disagiate,alcuni di questi ragazzi e le ragazze vengono da contesti di poverissimi, e alcuni di questi vivono soli senza genitori. Karenge è un villaggio rurale situato nel distretto di Rwamagana a circa 40 km dal centro di Kigali, nella provincia orientale del Rwanda. La popolazione residente conta circa 30.000 abitanti. Gli abitanti dell’area interessata sono quasi tutti agricoltori, in quanto il terreno è molto fertile e produce soprattutto caffè e banane che rappresentano le uniche risorse di base. La maggior parte della popolazione è formata da giovani, orfani, vedove e poveri che rappresentano sia i gruppi più vulnerabili, sia i gruppi più in difficoltà a fronteggiare le problematiche legate all’accesso sanitario, alla disoccupazione, alla disgregazione familiare e all’accesso scolastico. Proprio per quanto concerne la scuola, nelle zone rurali del Rwanda, come Karenge, il tasso di abbandono è molto elevato. Gran parte degli studenti, a causa di molteplici fattori devono farsi carico dei fratelli più piccoli perché orfani e svolgere mansioni pesanti e coltivare la terra per mangiare. Nel villaggio c’è un grande centro pastorale delle SUORE OBLATE DI CRISTO che si prendono cura delle ragazze madri e dei loro figli. Il centro giornalmente prepara e distribuisce pasti caldi a piccoli studenti molti dei quali figli delle ragazze madri, oltre ad avere attivato alcuni progetti:una sartoria, un panificio ed un laboratorio artigianale di manufatti tipici del luogoper ridare dignità alle famiglie del villaggio. Remera e Kimironko sono due quartieri decentrati del distretto di Gasabo ma limitrofi tra di loro, caratterizzati dallo snodo autostradale nelle vicinanze dell’aeroporto, dallo stadio e dal mercato più grandi di Kigali a Kimironko. L’altissima densità abitativa abbassa notevolmente il livello della qualità della vita. La parrocchia di Remera diventa cosi centro di aggregazione socio-culturale e punto di riferimento soprattutto per i tanti giovani e le numerose famiglie. Nella zona è presente una Casa Famiglia parte dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che al momento ospita sei minori, orfani o provenienti da situazioni di forte disagio. SITUAZIONE DEI MINORI In Rwanda la guerra civile ha reso orfani oltre 100 mila bambini e si contano ormai a migliaia i bambini e i ragazzi che lavorano e vivono sulla strada nella capitale Kigali. Sebbene la situazione dei minori sia significativamente migliorata dagli Anni ’90 ad oggi, il Rwanda resta considerato tra i Paesi africani in cui c’è molto ancora da lavorare per migliorare le condizioni dell’infanzia. Il Governo ruandese ha investito molto per recuperare le ferite post-genocidio e già nel 2008 il Forum Africano sulla Politica dell’Infancia (Acpf), nel “Rapporto sul benessere dell’Infanzia in Africa” presentato a Nairobi, collocava il Rwanda al 10° posto su 52 paesi africani rispetto a 40 indicatori rappresentativi della qualità della vita per i minori, e al 2° posto per quota percentuale del PIL destinato alla salute dell’infanzia. La mortalità infantile è scesa da 182 a 52 morti ogni 1.000 nati vivi tra il 2000 e il 2013. Il paese ha conosciuto una significativa riduzione delle disuguaglianze nella salute, sia dal punto di vista dei tassi di moralità infantile che della copertura dei servizi sanitari:
Ciò nonostante, benché ci siano evidenti segnali di crescita, ancora oggi la popolazione rwandese soffre per il trauma della guerra (fonte: Action Aid):
Nel 2013 la Caritas di Kigali ha effettuato un’indagine per rendersi conto delle condizioni di vita della popolazione, dalla quale emergono i seguenti punti critici:
Rispetto all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti, cui il programma in cui è inserito il presente progetto fa riferimento, alcuni passi in avanti sono stati fatti, ma ancora molto c’è da lavorare per garantire un’educazione, di qualità, per la maggior parte dei minori del Rwanda. La scuola rappresenta ad oggi un’istituzione fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle comunità. Oltre alle scuole statali, che versano in condizioni spesso fatiscenti per la mancanza di risorse economiche che riparino i danni della guerra o il degrado del tempo, in Rwanda sono presenti numerosi istituti educativi gestiti da missionari religiosi che negli anni si sono radicati nelle comunità e rappresentano un punto di riferimento importante per le famiglie e un contributo significativo alle politiche educative del Governo. Il sistema scolastico rwandese è cosi articolato:
CRITICITÀ RILEVATE NEL CONTESTO
|
DESTINATARI Sono destinatari del progetto circa 980 bambini e adolescenti in Rwanda, nel Dipartimento di Kigali, tra quelli accolti e/o assistiti da Anymore Onlus e i suoi partner locali, di cui
Riportiamo di seguito alcuni dati più specifici riguardanti le strutture direttamente interessate:
L’obiettivo generale del Centro Humura è quello di migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi con deficit mentali. Il centro cerca di aiutare i bambini e i giovani ad integrarsi nelle loro famiglie e nella comunità. In particolare, l’ambiente diurno in cui sono inseriti supporta l’obbiettivo di far socializzare i bambini e di guidare i genitori ad una migliore comprensione e accettazione della disabilità dei figli, supportandoli nell’educazione con bisogni speciali. Il Centro cerca di creare un ambiente consono ai loro bisogni speciali. Per questo cerca di sviluppare un piano educativo che si adatti alle capacità e ai bisogni degli utenti: il programma è differenziato in base al grado di disabilità, all’età e al genere. La struttura oltre alle classi dispone della stanza per la riabilitazione, la cucina e la sala da pranzo, giardino con parco, i laboratorio dedicato ad attività come cucito, fabbricazione collanine e sapone e l’aula della musica.
È stata avviata la costruzione di una casa fattoria nel villaggio di Masaka al fine di dare autonomia ai ragazzi a conclusione degli studi. La casa fattoria ospita venti ragazzi e dà loro l’opportunità di auto gestirsi e sostenersi attivando dei piccoli progetti di agricoltura e pastorizia, gestendo la fattoria e investendo dunque in quello che è il principale settore del paese: l’agricoltura. |
PRECEDENTE ESPERIENZA DELL’ENTE PRESSO CUI SI REALIZZA IL PROGETTO NEL PAESE Negli ultimi anni numerosi sono stati i volontari italiani che hanno contribuito allo sviluppo di azioni a favore dei bambini rwandesi, nel supporto alle attività di AnymoreOnlus, durante esperienze medio-lunghe di volontariato, missioni e campi di lavoro/conoscenza. Il 15 gennaio 2020 è iniziato il secondo progetto di Servizio Civile Universale “Tugende – Nel cuore dell’Africa” di tre operatori volontari a supporto delle attività di Anymore Onlus nel Paese. In Rwanda Anymore Onlus opera attraverso la propria sede operativa Amahoro House a Ndera nella provincia di Kigali e presso il Petit Seminaire Sant Vincent. Mission dell’associazione è “promuovere la pace e i diritti umani attraverso azioni concrete”. Anymore, attraverso la propria rete di partner locali, realizza progetti nel campo dell’animazione, del supporto scolastico, dell’assistenza e dello sport come strumento di integrazione e superamento dei conflitti.
Anymore supporta economicamente parte delle spese scolastiche, sanitarie e di vitto, realizza il sostegno a distanza dei bambini ospiti fissi della struttura e facilita progetti di microcredito per favorire l’autofinanziamento del centro e delle famiglie accoglienti
Progetto “Providance” – dal 2017. Il progetto è destinato alle ragazze (alcune sordomute) di alcuni villaggi rurali del Rwanda, che vengono inserite in una scuola di formazione di taglio e cucito gestita dalle Suore Missionarie di Gesù Bambini Eucaristico che operano da tantissimi anni in Rwanda, conseguendo un diploma alla fine del corso della durata di due anni. L’intervento prevede il sostegno delle ragazze per tutta la durata del corso di formazione (due anni), l’acquisto delle macchine da cucire e telai a pedali per la scuola di sartoria, l’acquisto delle stoffe, cotone, e materiale tecnico e didattico per la formazione professionale. PARTNER ESTERI Anymore Onlus è da anni presente nel territorio e collabora con le istituzioni e gli enti locali che offrono servizi di supporto ed assistenza. Purtroppo, la carenza di strutture, personale, sia in termini quantitativi che qualitativi, non permette a tutti gli enti attivi sul territorio di soddisfare le richieste di una popolazione costantemente minacciata dalla povertà e dalla negazione dei propri diritti. Attualmente nelle aree di intervento del progetto sono presenti: A Kigali
A Ndera
A Kicukiro/Gatenga
A Nyamirambo
Purtroppo l’eterogeneità delle età dei ragazzi rende più difficile la convivenza e non facilitano l’attuazione di attività ricreative e sportive per tutto il gruppo. Gli spazi a disposizione non risultano adeguati alle esigenze e, avendo poche opportunità per uscire dalla casa e coltivare hobby e sport, è molto forte la richiesta – sia dei ragazzi che degli operatori – di incrementare le attività ricreative, ludiche e sportive, oltre naturalmente al sostegno scolastico e logistico. A Masaka
A Kimironco La Casa famiglia Giovanni Paolo XXIII si appoggia alla parrocchia di Remera, Distretto di Gasabo, Provincia di Kigali. Ospita bambini poveri provenienti dal villaggio di Kibeo, abbandonati da famiglie problematiche e da genitori assenti. I bambini vengono inseriti a scuola e nelle attività della parrocchia. La Casa Famiglia fa parte dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è un’associazione internazionale presente in oltre 40 paesi nel mondo. Fondata nel 1968 da don Oreste Benzi è impegnata da allora, concretamente e con continuità, per contrastare l’emarginazione e la povertà. A Karenge Dal 2002 le Suore Oblate di Cristo sono attive in Rwanda dove gestiscono tre case di accoglienza: Casa di Kiciukiro, casa di Karenge, istituto di Karenge. Giornalmente le suore preparano e distribuiscono 120 pasti caldi a piccoli studenti molti dei quali figli delle ragazze madri ed hanno attivato alcuni progetti per ridare dignità alle donne e ai loro figli: hanno affittato circa 200 casette a Karenge per le ragazze madri dell’area e dato l’avvio ad una sartoria, un panificio per ragazzi orfani, ed un laboratorio di artigianato locale. |
OBIETTIVO DEL PROGETTO: Favorire l’integrazione sociale ed educativa di minori anche con disabilità, nel distretto di Kigali in Rwanda. Le azioni progettuali sono volte in primo luogo a implementare attività di supporto e cura e interventi socio-riabilitativi potenziando e promuovendo l’inclusione sociale dei minori con disabilità permettendo loro di accedere ai servizi educativi e sociali. Grazie alle azioni messe in atto, la domanda di sostegno da parte dei centri potrà avere una risposta efficace e di qualità. Si intende fornire ai minori con disabilità strumenti che accrescano la propria autonomia, ovvero la capacità delle persone di spostarsi, comunicare, compiere le attività della vita quotidiana, applicarsi in un’attività professionale o scolastica. In secondo luogo si vogliono creare spazi in cui i bambini possano ricevere un’educazione basata su un apprendimento ragionato e non mnemonico, in cui possano sperimentarsi ed essere stimolati. Inoltre si vogliono promuovere attività didattiche e metodologie attraverso cui i minori possano sviluppare competenze creative e di elaborazione del pensiero critico. In terzo luogo il progetto intende realizzare attività di inserimento scolastico per bambini anche con disabilità, e fornire loro un’educazione equa e inclusiva e un’opportunità di apprendimento. L’obiettivo è quello di favorire una maggiore partecipazione e inclusione sociale alla vita comunitaria di minori in situazione di fragilità. |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
|
SEDI DI SVOLGIMENTO Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
Sedi di attuazione del progetto all’estero
|
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI: Il progetto prevede 6 posti con vitto e alloggio. I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri. |
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Giorni di servizio settimanali ed orario Il servizio si articolerà su 6 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto all’estero intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi. Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia fissa e mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet. Eventuali particolari condizioni ed obblighi Obblighi: vaccinazione contro la febbre gialla. Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
Particolari condizioni di disagio Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari se non quelle determinate dalla differenza linguistica, climatica e culturale. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere. Il collegamento internet è presente ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Inoltre, una formazione specifica e un’informazione puntuale, prima della partenza e continuativa in sede di realizzazione del progetto, abbasseranno notevolmente il grado di conflitto interpersonale e personale. Eventuale assicurazione integrativa Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: Requisiti che favoriranno un andamento efficace dell’esperienza:
Per poter svolgere le attività previste, in ragione dei requisiti richiesti per l’ingresso nel Paese, delle sedi di attuazione nonché delle caratteristiche dei destinatari, non si può escludere che, sia prima dell’avvio che durante il servizio civile, gli operatori volontari impegnati in questo progetto, si debbano sottoporre necessariamente a vaccinazione anti COVID-19. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio. La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto. Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato |
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI: Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio tramite attestato specifico. L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. |
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI: Metodologia: Le metodologie privilegiate sono riconducibili alle dinamiche non formali, alle lezioni frontali e alla formazione a distanza. La finalità è quella di favorire il coinvolgimento dei giovani e un loro attivo ed efficace apprendimento. Il giovane viene invitato a vivere una esperienza dove la dimensione formativa emerge dalla pratica quotidiana e pertanto anche la formazione generale, della durata di 30 ore, si configura come una formazione attiva e di carattere laboratoriale ed esperienziale, incentrata sul sapere, saper essere e saper fare degli operatori volontari. Sede di realizzazione Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1 Moduli della formazione “Valori e identità del SCU”
“La cittadinanza attiva”
“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
|
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI: Sede di realizzazione Roma: Via Lungro 1 – Via Siderno 1 – Via Amantea 51. Messina: Via Giacomo Venezian, 25 e presso le sedi di attuazione del progetto Moduli della formazione Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale Durata: 72 ore. |
TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO: NEL CUORE DELL’AFRICA: INCLUSIONE E PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE FRAGILI IN AFRICA SUB-SAHARIANA |
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti Obiettivo 10: Ridurre l’ineguaglianza di e fra le Nazioni |
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese |
PER INFORMAZIONI
E-mail: estero@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30
Martedì – Giovedì: 14.30 – 16.30
Tel: +39 3516881486