Brasile
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
TITOLO DEL PROGETTO: VOLANDO CON GLI AQUILONI |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero. Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI |
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO: L’obiettivo del progetto “Volando con gli aquiloni” consiste nell’offrire ai minori vulnerabili opportunità di educazione e partecipazione sociale attraverso strumenti di formazione efficaci con cui far emergere e valorizzare tutto il potenziale utile ad affrontare le situazioni di difficoltà e marginalità. L’intervento del progetto si articola in 3 contesti specifici del territorio brasiliano, rivolgendosi ai bambini, gli adolescenti e i giovani che vivono nelle comunità periferiche e svantaggiate di Duque de Caxias (stato di Rio de Janeiro), Foz do Iguaçu (stato del Paranà) e Feira de Santana (stato di Bahia).
Il Brasile è uno dei paesi al mondo più ricco di contrasti e contraddizioni, con una popolazione multietnica composta da discendenti di indigeni, europei, africani e asiatici ed una storia che continua a risentire delle influenze di un passato di colonizzazione portoghese e schiavitù africana. Le profonde disuguaglianze e discriminazioni che permeano il Paese, caratterizzato da una società estremamente articolata e diversificata che non trova un efficace sistema di protezione per le categorie più svantaggiate e in particolare di tutela per i minori, si riscontrano con marcate specificità nei territori di intervento del progetto. Contesto territoriale e criticità rilevate 1. Lo stato di Rio de Janeiro, situato nella regione del Sudest del Brasile, ha una popolazione di oltre 16 milioni abitanti. A livello di dati statistici del Censimento 2010, la densità media della popolazione nello Stato di Rio è di 365 abitanti per kmq: si tratta quindi di un territorio molto popolato rispetto alla media di tutto il Brasile. Rappresenta una delle zone più industrializzate del paese e per questo continua ad attirare migranti da tutto il Paese tant’è che la sola città di Rio de Janeiro conta oltre 6 milioni di abitanti (in gran parte provenienti da altre regioni del Paese), e oltre ad essere uno dei luoghi più densamente popolati del pianeta è anche uno dei più problematici. Il flusso demografico causato dalla capacità di attrazione di Rio ha provocato nel tempo la dislocazione della popolazione a basso reddito nelle aree periferiche, e in questo processo si è assistito al progressivo addensamento demografico della Baixada Fluminense, parte della regione metropolitana della città nei cui 13 municipi si concentrano i 4/5 degli abitanti dello stato di Rio. Il municipio di Duque de Caxias conta oltre 800mila ed è il più popolato della Baixada Fluminense, il terzo più abitato dello Stato di Rio de Janeiro e il diciottesimo con più abitanti nel paese. Dagli anni ‘40 in poi è andato progressivamente perdendo le sue caratteristiche di comunità agricolo-rurale per svilupparsi come uno dei “parchi industriali” più importanti dell’intero Paese. A Duque de Caxias ci sono oltre 800 industrie e 10.000 stabilimenti commerciali. Questo processo di industrializzazione, favorito dalla posizione in prossimità delle principali autostrade del paese e non lontano dall’aeroporto internazionale e dal centro della città di Rio, ha portato nell’arco di un ventennio al triplicarsi della popolazione residente, attraverso un processo di urbanizzazione disordinato, con occupazione indiscriminata del suolo e nascita di quartieri popolari e di favelas. Come tutti i municipi della Baixada occupa le ultime posizioni in molti indicatori socio-economici dello stato, con alcuni dei peggiori risultati nell’area dell’educazione, della salute pubblica e negli indici di reddito: la povertà, la disoccupazione e l’eccesso di popolazione acuiscono infatti la mancanza di scuole, assistenza medica e lavoro. La maggior parte degli abitanti è a forte rischio di degrado sociale, il 20% riceve meno di un salario minimo e Duque de Caxias, così come gli altri municipi, si costituisce come una “città dormitorio” per chi la abita ma si disloca quotidianamente per lavoro verso la città. Nel quartiere di Jardim Primavera (sede di progetto), dove vivono oltre 70.000 persone, l’offerta di strutture educative pubbliche per i bimbi in età prescolare è molto ridotta, e i tassi di abbandono scolastico in età adolescenziale sono molto alti, trovando giustificazione anche nel fatto che molti ragazzi e ragazze iniziano a lavorare molto giovani, spesso per aiutare le loro stesse famiglie. Nonostante negli ultimi anni il quartiere abbia goduto di un certo sviluppo grazie al quale sono comparse alcune strutture utili a rispondere alla domanda socio-ricreativa (soprattutto palestre, accademie sportive e scuole di inglese), mancano strutture educative in grado di accogliere adeguatamente la popolazione minorile, soprattutto nella prima infanzia, e scarseggiano le opportunità formative e culturali. 2. Lo Stato del Paraná (10,9 milioni di abitanti), situato nella parte meridionale del Paese, è il quinto stato più ricco del Brasile e la sua capitale Curitiba è considerata città “modello” per tutto il paese. La popolazione del Paraná è, per la maggior parte, di origine italiana, tedesca e portoghese. All’interno dell’economia dello stato l’agricoltura e l’agroindustria rivestono un ruolo importante, e quasi il 90% dei lavoratori é vincolato all’agricoltura famigliare. Il Municipio di Foz do Iguaçu ha un’area di 617,7 kmq ed una popolazione di 256.088 abitanti (dati IBGE Censo 2010), ed è famoso per le sue cascate e per la sua posizione al confine con l’Argentina e Paraguay, tra due fiumi ricchissimi di acque (Iguaçu e Paranà). E’ una naturale sede di transito e di attrazione di numerose istituzioni federali civili e militari di frontiera, necessarie all’affermazione delle rispettive sovranità nazionali. Questo processo di sviluppo frontaliero si è implementato negli anni ’60, quando la regione – che era piuttosto isolata – per mezzo di nuove strade e ponti è stata collegata al resto del Paese e ai paesi vicini e poi all’inizio degli anni ’70 con l’inizio della costruzione della centrale idroelettrica di Itaipù, che altera progressivamente il tessuto economico e sociale della zona introducendovi in breve tempo oltre 30 mila lavoratori, più le rispettive famiglie, e facendo lievitare gli indici di povertà e acutizzando contraddizioni e carenze sociali. La popolazione di Foz do Iguaçu ha avuto un incredibile incremento demografico, con oltre metà della popolazione che ha età inferiore ai 24 anni. Foz do Iguaçu può essere considerata sia la città delle favelas e dei quartieri poveri che quella del turismo e della popolazione benestante che gestisce l’amministrazione pubblica ed i servizi. Per quanto riguarda la composizione della popolazione va segnalato che il fatto di essere una città di frontiera contribuisce ad alimentare una cultura della “provvisorietà” e questo problema si riflette anche nelle scuole, dove l’alto tasso di abbandoni scolastici è determinato anche delle continue movimentazioni dei nuclei familiari. Oltre quello dell’abbandono anche l’indice di ripetenti è alto. Strettamente connesso a questo è quindi il problema dell’ingresso precoce nel mercato del lavoro di bambini e adolescenti con bassa scolarità, senza o ridotta qualifica professionale. Questi giovani lavoratori, il cui contributo è spesso determinante per l’economia familiare, sono così maggiormente esposti al lavoro precario, a forme di sfruttamento e a pressioni esercitate dalla malavita locale che spesso li assolda come manodopera per le attività legate al traffico e allo spaccio della droga. Il quartiere di Porto Meira (sede di progetto) conta una popolazione di circa 37.500 persone, (pari al 13,4% della popolazione totale di Foz do Iguaçu di cui circa 8.000 minori tra i 12 e 18 anni). La situazione di precarietà degli insediamenti urbani del quartiere si è nuovamente acuita con la nuova occupazione, nel 2012, di un’estesa parte del quartiere, con la creazione di una terza favela. Le scuole secondarie presenti nel quartiere coprono solo una parte della richiesta e non offrono alcuna competenza specifica e professionale. 3. Lo stato di Bahia, nel Brasile nordorientale, ha una popolazione stimata di oltre 15 milioni di abitanti. La sua capitale Salvador ha rappresentato il cuore amministrativo e religioso dei domini portoghesi in America e Bahia fu l’ultima ad aderire alla confederazione nata dopo la dichiarazione di indipendenza del Brasile. La maggioranza degli schiavi nel periodo coloniale entrava in Brasile proprio da qui, e Bahia possiede quindi la più forte impronta africana, in termini di cultura e usanze, di tutto il Brasile. Bahia è il maggiore produttore ed esportatore di cacao fra gli stati brasiliani e vi si trovano considerevoli giacimenti minerari e petroliferi, oltre ad avere un’industria turistica di notevole importanza per il suo litorale e il suo ricco patrimonio culturale. Feira de Santana è una microregione dello stato di Bahia, composta da 24 municipi. É il più importante centro commerciale e industriale della parte interna dello stato baiano, e il municipio che prende il suo nome si distingue per essere la seconda città più popolata dello stato e fra le cinque maggiori del Brasile per volume di affari grazie allo sviluppato settore industriale e a quello dell’allevamento bovino. Feira de Santana é una città di migranti, infatti circa metà della sua popolazione è nata altrove. Il territorio di São Gonçalo dos Campos (sede di progetto) è localizzato nella regione metropolitana di Feira de Santana e conta una popolazione di 37,554 abitanti, fra i più popolati della regione. Collocato geograficamente e storicamente nel Recôncavo Baiano, la zona delle piantagioni di canna da zucchero e tabacco all´interno della costa, è anche conosciuto come “città giardino” per il suo alto indice di arborizzazione e per i suoi alberi centenari. Al contempo, appartiene al terzo maggiore centro industriale di Bahia e il maggiore della regione metropolitana di Feira de Santana. Altre importanti fonti di reddito sono l’agricoltura in generale, l’allevamento e l’avicultura. Nonostante ciò, circa il 16% della popolazione dell’area di vive al di sotto della linea di povertà, la povertà affligge principalmente le classi più svantaggiate come i neri e gli immigrati senza qualifica professionale. La popolazione povera si concentra nei quartieri di classe bassa e nella zona rurale, dove le comunità sono carenti di infrastruttura basica. La popolazione è per la maggioranza di radice prevalentemente africana, con migranti arrivati dall’interno di Bahia e da tutto il Brasile che si sono mescolati etnicamente e culturalmente. Sfide sociali Le analisi del contesto territoriale e sociale ci fanno identificare alcune significative similitudini, in termini di criticità, nelle aree di intervento del progetto: si tratta di contesti periferici e marginali, densamente popolati e abitati da una popolazione nella sua gran parte immigrata da altre aree del Paese, caratterizzati da una forte mancanza di servizi, in particolare socio-educativi, con alti tassi di abbandono scolastico e lavoro minorile, nonché con un rischio elevato di diffusione di fenomeni di devianza giovanile. In queste comunità marginalizzate, agiscono enti e realtà significative che cercano di dare risposte alle problematiche sociali e culturali che colpiscono soprattutto i minori. L’operato educativo e culturale realizzato dalle associazioni e Ong locali costituisce una risorsa indispensabile per lo sviluppo integrale di bambini, adolescenti e giovani, che rappresentano la popolazione vulnerabile a cui ci rivolgiamo. Per questo motivo il presente progetto intende proporre un intervento finalizzato a valorizzare quanto già presente nelle comunità, incrementando i servizi offerti dalle scuole per l’infanzia, dalle strutture educative e dai centri di aggregazione giovanili attivi nei territori, per favorire la partecipazione e potenziare e incentivare le opportunità formative, artistiche e culturali. Destinatari del progetto Nelle 3 sedi oggetto del presente progetto ci proponiamo di raggiungere come destinatari diretti i bambini, gli adolescenti e i giovani accolti presso le strutture educative e di aggregazione socio-culturale dei partner locali. SEDE DI DUQUE DE CAXIAS
SEDE DI FOZ DO IGUAÇU
SEDE DI SÃO GONÇALO DOS CAMPOS
Visto la stretta connessione fra le strutture proponenti e le comunità, consideriamo come beneficiari in tutte le sedi di progetto: le famiglie, in quanto più componenti delle stesse potranno usufruire dell’implementazione dei servizi, il personale docente e gli operatori educativi, in quanto potranno contare su un valido supporto nelle attività e nell’incremento dei servizi offerti, e l’intera popolazione residente. Precedente esperienza dell’ente presso cui si realizza il progetto nel Paese Il Brasile è il paese in cui, nel 2003, il CESC Project ha realizzato il primo progetto di servizio civile all’estero, in partenariato con la Sociedade Cultural Projeto Luar di Rio de Janeiro. A seguito delle prime 5 annualità di servizio civile con il partner locale Projeto Luar, grazie alla positiva e consolidata esperienza si è pensato gradatamente di allargare la platea dei partner locali, accreditando nuove sedi e stabilendo nuovi partenariati non solo nel territorio dello stato di Rio de Janeiro ma anche in quello del Paranà ed infine di Bahia. Parallelamente alle esperienze di servizio civile in Sudamerica di questi oltre 15 anni, il CESC Project ha continuato ad operare nella prospettiva di un rafforzamento e ampliamento della rete, dialogando con interlocutori istituzionali locali (scuole, Università, Ambasciate) per far conoscere l’esperienza del servizio civile italiano e accompagnare iniziative di costruzione di esperienze di servizio civile in America Latina. Questo percorso ha raggiunto il suo momento di massima visibilità con il convegno internazionale svolto presso l’Istituto di cultura italiano di Rio de Janeiro nel 2009 dal titolo “Il Servizio Civile volontario tra educazione alla pace, alla solidarietà e alla cooperazione. Esperienze a confronto tra Italia e Brasile” e, nel 2010, con la partecipazione a un workshop dalla Secretaría de Assuntos Estratégicos (SAE) e dagli ufficiali della Divisão de Organismos Internacionais e della Coordenadoria de Projetos Especial a Brasilia, dove siamo inetrvenuti come esperti della materia per offrire suggerimenti ed indicazioni sul documento attuativo del servizio civile brasiliano. Il CESC Project ha sviluppato in questi anni una profonda esperienza nella gestione di attività di assistenza, educazione e promozione culturale in ambito interculturale sia in Italia che all’estero. In Brasile, nel 2012 in collaborazione con la Sociedade cultural Projeto Luar, ha realizzato il progetto “RomaRio – Reti giovanili per nuove forme di sussidiarietà”, co-finanziato dal Ministero della Gioventù. Durante questo periodo, nell’ambito del progetto “RomaRio” il CESC Project ha organizzato una settimana di dibattiti sulle relazioni tra Italia e Brasile. Sempre in ambito accademico, all’interno dell’accordo di collaborazione firmato con l’Università Tor Vergata il CESC Project si è coinvolto nel programma brasiliano di mobilità studentesca Ciência Sem Fronteiras che ha previsto la presenza in 4 anni di circa 6.000 studenti brasiliani in Italia, in 12 Istituti universitari tra cui le 3 Università statali di Roma. Inoltre, il CESC Project ha partecipato al programma sperimentale della Regione Lazio “Torno Subito”, rivolto a giovani universitari e laureati, di sostegno ad interventi di politica attiva attraverso percorsi formativi o di work experience internazionali/nazionali e successivo reimpiego delle competenze nel territorio regionale. Diversi giovani che hanno svolto servizio civile con il nostro ente hanno partecipato attraverso la nostra rete di enti partner nel Lazio e in Brasile. Di particolare rilievo per l’attuazione in Brasile il progetto “Storie Paralimpiche”, con partner la Sociedade Cultural Projeto Luar (Brasile), un progetto finalizzato a creare strutture e partnership dal basso per promuovere lo sport per disabili attraverso iniziative di informazione e comunicazione durante il periodo delle Paralimpiadi di Rio 2016, realizzato da una ex volontaria di servizio civile che ha partecipato a un progetto nella sede di Foz do Iguaçu. Partner esteri 1. La SOCIEDADE CULTURAL PROJETO LUAR è un’Organizzazione Non Governativa senza fini di lucro, con sede nel quartiere di Jardim Primavera di Duque de Caxias (RJ), che avviò le sue attività agli inizi del 1992 all’interno di una chiesa del quartiere, coinvolgendo nelle sue lezioni di danza poche decine di bambini di quella comunità, in un epoca in cui in quell’area non esisteva alcun tipo di offerta culturale e ricreativa. L’attività principale del Projeto Luar è di prevenzione all’abbandono della comunità d’origine, utilizzando il potere aggregante dell’arte per rinforzare e rinnovare i vincoli con la comunità e con la famiglia. Gli educatori del progetto provengono dalle stesse comunità del quartiere, ed è in questo senso che il Projeto Luar cerca di “formare formatori”. Il Projeto Luar, entrando in contatto con la comunità ed aprendosi ad essa, offre la sua sede fisica e le competenze possedute dai professori e gli educatori che collaborano all’interno del Progetto, per contribuire a migliorare le scarsa offerta culturale presente nella zona e sostenere pro-attivamente 2 asili che operano in favore della tutela dell’infanzia.: la Casa d’accoglienza São Gabriel (quartiere Bom Retiro) e la creche Santa Clara (quartiere Ana Clara) assistono bambini denutriti o malnutriti fino ai 4 anni d’età. Dopo oltre 20 anni di attività il Projeto Luar è riuscito a coinvolgere annualmente e sistematicamente circa 1.000 tra ragazze e ragazzi (4-25 anni) residenti in 6 dei 10 quartieri del II° distretto di Duque de Caxias cui appartiene anche il quartiere di Jardim Primavera, offrendo gratuitamente corsi settimanali di danza, acrobazia, giocoleria, aprendo una piccola biblioteca e videoteca alla comunità, usando la propria sala per settimanali rappresentazioni teatrali, di danza e video, azioni che più recentemente sono rivolte anche agli adulti, per sviluppare un intervento profondo e articolato con le famiglie. Nel 2010 i numerosi sforzi del Projeto Luar per la promozione dell’arte e della cultura hanno portato al riconoscimento del Projeto Luar da parte dello Stato che lo ha promosso a Punto di Cultura, sovvenzionando e stimolando quindi le proposte culturali offerte nella struttura e non solo; nel 2013 il Projeto è stato fra i 5 vincitori del premio statale “Rio SocioCultural”. 2. La SOCIEDADE CIVIL NOSSA SENHORA APARECIDA (SCNSA), una ONG brasiliana che nasce ufficialmente nel 1997 a Foz do Iguaçu (PR) dall’unione di due istituti religiosi italiani: la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione e l’Istituto delle Suore di Maria Consolatrice. Il quartiere di Porto Meira fu costruito nel 1997 attraverso un’occupazione e ancora oggi è carente di servizi socio-sanitari. Nelle favelas limitrofe (Morenitas 1, Morenitas 2 e Bubas) la situazione è di degrado igienico-sanitario e sociale, la maggior parte delle persone non ha un lavoro regolare e si ritrova a vivere di espedienti, traffico di droga e contrabbando. La SCNSA ha sede nel quartiere periferico di Porto Meira ed è impegnata nella realizzazione di programmi di attenzione integrale alla persona nelle aree di salute, educazione e formazione. La Pré-escola, fondata nel 1993 come scuola materna dalle suore dell’Istituto di Maria Consolatrice e nel 1997 passa in gestione al SCNSA, si trova vicino alle favelas Morenitas e Bubas e cerca di colmare la mancanza di strutture educative rispetto alla richiesta della popolazione. Il CAIA (Centro di attenzione integrale all’adolescente) inizia la sua attività nel 2001, ed è attualmente attivo sia la mattina che il pomeriggio, in modo che per tutti i minori del quartiere sia possibile partecipare alle attività, indipendentemente dal turno scolastico. Il Centro offre attività ludico-ricreative, sportive e culturali ai pre-adolescenti e agli adolescenti dai 9 ai 17 anni di basso reddito o in condizioni di rischio del quartiere di Porto Meira. Particolarmente efficace si è rivelato negli ultimi anni il programma CAF (Corsi di apprendistato e formazione), le cui prime attività risalgono al 2009 attraverso un progetto di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro in partenariato con la Itaipu Bionacional. La formazione tecnico-professionale offerta è relativa ai settori amministrativo e alberghiero e l’inserimento professionale attraverso i tirocini è realizzato in collaborazione con le imprese cittadine. 3. PACE-PÉ DE ARTE, CULTURA E EDUCAÇÃO è una associazione senza finalità di lucro fondata nel 2006 a São Gonçalo dos Campos con l’obiettivo di realizzare programmi di sviluppo socio-culturale nella regione nord-est del Brasile, tramite partenariati con altre organizzazioni senza scopo di lucro e organi del settore pubblico che operano nel settore, nell’ottica di un servizio completo al territorio. PACE è riconosciuta dal Ministero della Cultura attraverso la Segreteria di Cultura di Bahia come “Punto di Cultura Statale”, grazie alla sua offerta di svariati corsi e laboratori ricreativi, culturali e artistici aperti a bambini, adolescenti, giovani e adulti. Le attività realizzate presso lo spazio messo a disposizione nella sede si svolgono nell’ambito culturale e artistico: arti visive (pittura e disegno), taglio e cucito e artigianato (avviati per le madri dei ragazzi che frequentano il centro), cultura digitale (in cui si apprende l’uso delle tecnologie digitali come mezzi di trasmissione delle manifestazioni culturali locali), capoeira e breakdance, alfabetizzazione musicale (per tutti i bambini che frequentano l’associazione) percussioni e chitarra (per i non principianti), lettura e scrittura, e teatro, che fin dal principio è stato il nucleo ed il cuore delle attività. Attualmente l’associazione è frequentata da un totale di circa 150 persone fra minori e donne, che partecipano ai seguenti laboratori attivi presso la sede. Di particolare rilevanza si è rivelata lo scorso anno l’azione specifica dedicata in particolare alle donne, anche attraverso il contributo degli operatori volontari di servizio civile: si è realizzato un ciclo di contri di condivisione di competenze e tradizioni culinarie e un corso di formazione specifico sulla cucina italiana, parallelamente alla costruzione di un forno a legna nella sede dell’associazione, ha rappresentato un’importante opportunità di formazione professionale e di generazione di reddito per le donne coinvolte. |
OBIETTIVO DEL PROGETTO: L’obiettivo del presente progetto è quello di migliorare ed incrementare l’azione educativa offerta nelle strutture in cui sono accolti minori provenienti da contesti svantaggiati e a rischio di esclusione sociale attraverso le attività ricreative, formative e di promozione culturale. Si intende offrire a queste categorie più vulnerabili opportunità di educazione e partecipazione sociale attraverso strumenti di formazione efficaci con cui far emergere e valorizzare tutto il potenziale utile ad affrontare le situazioni di difficoltà e marginalità.
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ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
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SEDI DI SVOLGIMENTO: Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
Sedi di attuazione del progetto all’estero
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POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI: Il progetto prevede 6 posti con vitto e alloggio. I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri. |
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Giorni di servizio settimanali ed orario Il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio. Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Brasile intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica del rilascio dei visti di permanenza nel paese la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e la durata del primo periodo di permanenza può variare dai 3 ai 6 mesi. Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia fissa e mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet. Eventuali particolari condizioni ed obblighi Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
Particolari condizioni di disagio Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per i volontari. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, vengono alloggiati in stanze multiple, e in alcune sedi condividono la casa con i referenti locali del progetto; il vitto viene preparato collettivamente. Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non garantisce una navigazione particolarmente veloce e potrebbe non essere sempre continuo. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Eventuale assicurazione integrativa Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: I seguenti requisiti favoriranno un andamento efficace dell’esperienza di servizio:
Per poter svolgere le attività previste, in ragione dei requisiti richiesti per l’ingresso nel Paese, delle sedi di attuazione nonché delle caratteristiche dei destinatari, non si può escludere che, sia prima dell’avvio che durante il servizio civile, gli operatori volontari impegnati in questo progetto, si debbano sottoporre necessariamente a vaccinazione anti COVID-19. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio. La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto. Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato |
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI: Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio tramite attestato specifico. L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. |
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI: Metodologia: Le metodologie privilegiate sono riconducibili alle dinamiche non formali, alle lezioni frontali e alla formazione a distanza. La finalità è quella di favorire il coinvolgimento dei giovani e un loro attivo ed efficace apprendimento. Il giovane viene invitato a vivere una esperienza dove la dimensione formativa emerge dalla pratica quotidiana e pertanto anche la formazione generale, della durata di 30 ore, si configura come una formazione attiva e di carattere laboratoriale ed esperienziale, incentrata sul sapere, saper essere e saper fare degli operatori volontari. Sede di realizzazione Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1 Moduli della formazione “Valori e identità del SCU”
“La cittadinanza attiva”
“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI: Sede di realizzazione Roma: Via Lungro 1 – Via Siderno 1 e presso la sede di attuazione del progetto Moduli della formazione Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i minori e disabili Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale Durata: 72 ore. |
TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO SEMINANDO CONNESSIONI: EDUCAZIONE E RESILIENZA IN SUDAMERICA |
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti. |
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA Crescita della resilienza della comunità. |
PER INFORMAZIONI
E-mail: estero@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30
Martedì – Giovedì: 14.30 – 16.30
Tel: +39 3516881486