Francia-Portogallo
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA
TITOLO DEL PROGETTO: SVILUPPO COMUNITARIO E INCLUSIONE SOCIALE IN FRANCIA E PORTOGALLO |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO: Settore: G – Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero. Area: 4 – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI |
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO: Il presente progetto si realizza in Francia, nel territorio della Grand Annecy nel Dipartimento dell’Alta Savoia al confine con Italia e Svizzera, e nel nordest del Portogallo nel territorio del distretto di Braganza al confine con la Spagna, con l’intento di valorizzare un patrimonio comune ai contesti di confine montano. Questi contesti particolari dove si incontrano tradizioni e saperi, rappresentano naturalmente dei canali di comunicazione tra popoli e culture, di cui avvalersi per sostenere l’inclusione e la partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese attraverso un’educazione e una formazione di qualità, equa ed inclusiva, per tutti, con azioni di attenzione per la comunità, la cultura, la natura e la solidarietà sociale.
Contesto territoriale IN FRANCIA Annecy (52.000 abitanti) è il capoluogo del Dipartimento dell’Alta Savoia ed è situata sulla sponda settentrionale dell’omonimo lago, occupando una posizione strategica sulle vie di collegamento tra Italia, Svizzera e Francia. Località di soggiorno molto rinomata ed apprezzata è anche sede d’insediamenti industriali, senza nuocere alla vocazione turistica del territorio favorita dalla scoperta e lo sviluppo delle località alpine. Ad Annecy si svolgono annualmente ed eventi che ne amplificano la funzione privilegiata di cerniera tra popoli e culture. Molti sono i rapporti di gemellaggio con città e realtà italiane, che riguardano principalmente scambi culturali quali esibizioni musicali, teatrali, esposizioni, concerti, attività artistiche, folkloristiche, sportive e ricreative, scambi tra scuole, scambi in ambito artigianale, commerciale, ambientale, sociale, normativo e istituzionale. Dal 2017 è iniziato il processo per la costituzione della Grand Annecy, la più grande agglomerazione dei comuni con una popolazione di oltre 200.000 abitanti in 32 comuni. IN PORTOGALLO In Portogallo il distretto di Bragança appartiene alla provincia del Trasmontano e Alto Douro e confina con la Spagna. Il paesaggio del Nordest Transmontano é molto vario, con zone di montagna e altopiano sfruttate prevalentemente per l’agricoltura e l’allevamento. Il fiume Douro costituisce la caratteristica geografica più importante, marcando il confine del distretto. La conformazione della struttura della popolazione, dei centri abitati e del territorio è simile a quella dell’Alta Savoia in Francia. Dal punto di vista economico, con la meccanizzazione in agricoltura e il conseguente declino della pratica agricola si è assistito alla diminuzione e all’invecchiamento della popolazione con un conseguente fenomeno migratorio dei giovani che lasciano i campi che restano incolti e contribuiscono all’impoverimento del territorio a livello ecologico, con la diminuzione della biodiversità della fauna. Il comune di Miranda do Douro si trova sul confine spagnolo e conta 7.462 abitanti. La lingua locale è il mirandês, una lingua asturiano-leonese, parlata dal 6% della popolazione. Il paesino di Atenor (sede dell’ente partner portoghese AEPGA) è una frazione di meno di un centinaio di abitanti principalmente anziani che praticano un’agricoltura di sussistenza di piccola scala e l’allevamento di asini, bovini, ovini e caprini. Il limitrofo comune di Vimioso conta invece 6.580 abitanti fra cui le poche decine del paesino di Uva (sede dell’ente partner portoghese Palombar) che è in forte spopolamento. Il microclima di questa località e di quelle limitrofe favorisce la permanenza di molti colombi, accolti nelle colombaie preservate dall’associazione come simbolo dell’architettura rurale tradizionale. Criticità rilevate e sfide sociali su cui si intende intervenire IN FRANCIA Oggi si calcola che su 100 francesi, 20 sono colpiti da una forma di disabilità. Di questi, circa 500mila risultano disoccupati, il 50% in più rispetto a cinque anni fa. Rispetto alla condizione dei minori disabili, la situazione francese presenta grandi differenze con quella italiana: oltre 20mila ragazzi e ragazze disabili non hanno accesso al sistema scolastico francese. Rispetto alla scolarizzazione e al diritto allo studio, in Francia vige il “sistema misto”. Il sistema di inclusione scolastica prevalente è quello dell’integrazione individuale, completa o parziale, in una classe normale, con sostegno pedagogico e psicologico; la scolarizzazione in classe speciale avviene comunque in ambiente scolastico normale, e prevede classi con pochi alunni ed un insegnamento impartito da docenti specializzati. Il reddito medio annuo delle persone con disabilità di età compresa tra i 15 ei 64 anni nel Paese è di poco più di € 18mila, ma molto dipende dal tipo di handicap. Il 30% delle persone con gravi problemi intellettivi vive al di sotto della soglia di povertà, contro solo il 10% di quelli che hanno deficit dell’udito. Questa situazione, infine, è peggiorata dal fatto che anche la disoccupazione fra i disabili è molto più elevata della media. Senza un lavoro, infatti, sussidi e pensioni non bastano per arrivare alla fine del mese. Nonostante la qualità della vita delle persone con disabilità in Francia sia in linea con gli standard degli altri Paesi europei, ci sono ampi margini di miglioramento e ambiti in cui la strada verso la piena inclusione è ancora lontana. Restando sul tema ma volgendo lo sguardo al contesto territoriale più specifico, troviamo che la fondazione della Grand Annecy ha come obiettivi principali quelli di sviluppare alcune grandi missioni: lo sviluppo economico e il turismo – lo sviluppo del territorio, la mobilità e il trasporto – la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle persone anziane e disabili. IN PORTOGALLO L’invecchiamento della popolazione è una tendenza a lungo termine che è iniziata alcuni decenni fa in Europa. Tale tendenza è evidente nelle trasformazioni della struttura della popolazione per classi di età e si riflette nella quota crescente delle persone anziane in combinazione con la diminuzione delle persone in età lavorativa rispetto alla popolazione totale. Secondo i dati rilevati dall’EUROSTAT (l’ente europeo di statistica) nel 2018, gli effetti dell’invecchiamento demografico nell’Unione europea (UE) saranno di cruciale importanza per i decenni a venire. Tra gli Stati membri dell’UE, per quanto riguarda l’incidenza delle persone di età pari o superiore ai 65 anni sulla popolazione totale, l’Italia (22,6 %) e la Grecia (21,8 %) e il Portogallo (21,5%) hanno registrato le percentuali più elevate. Questi dati dimostrano come sia fondamentale attenzionare la categoria degli anziani nei sistemi di protezione sociale, attraverso la sperimentazione di forme di solidarietà e coesione sociale che mantengano collegate le generazioni su un progetto di società collettiva e interconnessa. A seguito dell’attuazione di tre annualità di progetti in Portogallo e una annualità in Francia, nonché grazie ad una analisi dei contesti svolta dagli enti partner e attraverso la presenza in loco dei collaboratori del CESC Project relativamente alla sede francese, si è rilevato che le associazioni che gestiscono attività di sostegno rivolto alle persone fragili, con disabilità mentale e psichica (in Francia AAPEI EPANOU con rete afferente) e anziane (in Portogallo AEPGA e Palombar) devono poter rispondere a bisogni che insistono su 2 grandi ambiti nei quali poter contribuire sinergicamente:
Si agirà quindi rispondendo ai bisogni delle categorie fragili attraverso una duplice azione:
Non abbiamo ancora attuato fino ad ora una progettualità congiunta tra sedi in entrambi questi paesi europei e con il presente progetto si intende intervenire proprio in tal senso, incentivando e organizzando azioni di educazione e formazione finalizzate alla partecipazione sociale di persone disabili e anziane dentro una prospettiva di sviluppo territoriale sostenibile. Destinatari del progetto
Precedente esperienza dell’ente presso cui si realizza il progetto nel Paese Il CESC Project, ente presente nel panorama del servizio civile all’estero fin dal 2003, ha cominciato solo negli ultimi anni ad attivare posizioni di servizio civile anche in paesi Europei. Il processo che ha generato questa dimensione europea del servizio civile è iniziato nel 2009 con il progetto pilota promosso dall’UNSC “European Civic Service: A Common Amicus” nell’ambito del progetto AMICUS, finanziato dalla Commissione europea con l’obiettivo di individuare un modello di Servizio Civile Europeo comune in una dimensione transnazionale che vedeva coinvolti, oltre l’Italia, anche Francia, Spagna, Germania, Cipro e Polonia. Relativamente alla Francia, nel 2010 viene firmato a Roma l’accordo italo-francese di cooperazione in materia di Servizio civile con l’obiettivo di favorire azioni tra gli enti impegnati nei rispettivi Paesi. L’azione del Servizio civile in Francia vuole pertanto inserirsi in un quadro più ampio delle azioni bilaterali Francia–Italia sul tema della disabilità e dell’inserimento professionale delle persone disabili. La sede del CESC Project ad Annecy nasce intorno all’esperienza di una coppia impegnata da anni sia nella dimensione professionale che in quella di volontariato nel servizio civile e nella disabilità, a partire dall’esperienza di entrambi presso la comunità Capodarco di Roma, primo ente convenzionato con il Ministero della Difesa per il servizio civile degli obiettori di coscienza ed ente fondatore del CESC Project. Dalla loro grande esperienza nel lavoro con le persone disabili, nell’ambito della cooperazione internazionale, negli scambi interculturali e infine nel servizio civile nasce l’azione del CESC Project in terra di Francia. Dal 2015 sono infatti i responsabili della sede del CESC Project Francia e coordinatori della rete di enti ad essa collegata che in particolare collabora con l’ente partner AAPEI EPANOU. Rispetto al Portogallo, citiamo il Progetto sperimentale Europeo “IVO4ALL”, finanziato dal programma Erasmus+ e mirato a sviluppare buone pratiche e partnership negli Stati membri dell’Unione Europea volte a rendere accessibile il volontariato internazionale ed il servizio civile a tutti i giovani, e in particolare a quelli con minori opportunità. Il CESC Project è stato uno dei 5 enti italiani coinvolti nella sperimentazione, avviata simultaneamente in Francia, Italia e Regno Unito, grazie al progetto IVO4ALL realizzato in Portogallo, presso le associazioni AEPGA e Palombar, enti partner anche del presente progetto. Una particolarità che ha caratterizzato il coinvolgimento dei nostri partner portoghesi è il fatto che abbiano accolto anche volontari del Servizio Civico francese. Questa favorevole congiuntura che ha rafforzato ulteriormente l’idea di sperimentare un progetto di servizio civile che collegasse Italia, Portogallo e Francia. Ad oggi, le annualità di progetti di servizio civile del CESC Project avviati nelle sedi europee sono due nella sede francese e tre nelle sedi portoghesi. La rilevanza di questi partenariati europei è tale per il CESC Project da essersi tradotta più recentemente in una ulteriore collaborazione nell’ambito della formazione e degli scambi giovanili. Negli ultimi due anni infatti, le sedi portoghese e francese del CESC Project, in collaborazione con i loro partner locali, hanno ospitato per una breve ma significativa esperienza residenziale tre gruppi di giovani partecipanti alla progettualità del CESC Project realizzata grazie ai finanziamenti della Regione Lazio dedicati a ragazzi, provenienti da situazioni svantaggiate e non inseriti in percorsi di studio o lavoro, in azioni di inclusione, formazione ed orientamento. Il CESC Project ha deciso di inserire nelle attività dei progetti anche un’esperienza all’estero, e grazie a questa iniziativa i giovani hanno avuto una interessante opportunità di scambio interculturale nell’ambito della quale la maggior parte di loro ha potuto per la prima volta viaggiare fuori dall’Italia. Partner esteri 1. AAPEI EPANOU (Association des amis et parents d’enfants inadaptés d’Annecy et ses environs) è un’associazione nata nel 1969 e riconosciuta dalla Legge 1901 sulle associazioni senza scopo di lucro, e pertanto abilitata a gestire strutture di tipo Medico-Sociale. L’associazione aderisce all’UNAPEI (Union Nationale des Associations de Parents et Amis de Personnes Handicapées Mentales), il più importante coordinamento nazionale di organizzazioni che si occupano di disabilità mentale, ed opera in 5 aree della regione dell’Alta Savoia (fra cui Annecy) risultando la più importante organizzazione nell’ambito dell’economia sociale e solidale dell’intero Dipartimento. L’AAPEI-EPANOU d’Annecy si compone di 15 unità tra operative e servizi, 400 lavoratori a tempo pieno impiegati, 500 persone disabili coinvolte e sostenute. L’AAPEI EPANOU collabora con il CESC Project all’interno di due macro settori: le ESAT (Etablissement et Service d’Aide par le Travail) e la Scuola del Complexe enfants & adolescents così come esplicato nella seguente tabella.
All’ESAT per essere accolto un giovane deve avere almeno 20 anni e una capacità di lavoro inferiore ad un terzo rispetto a quelle delle persone valide. L’ammissione nella struttura avviene dopo uno stage e a seconda della disponibilità dei posti in Comunità alloggio nel caso necessitino. Un contratto di sostegno viene firmato tra la struttura e il lavoratore che definisce i diritti e doveri delle parti ed il tipo di attività che verranno svolte. Il punto di forza del Complexe enfants & adolescents risiede nel fatto che ogni persona accolta ha un numero di ore settimanale dedicate in cui riceve diversi tipi di cura e assistenza con molteplicità di proposte e opportunità pensate in base alle caratteristiche, preferenze e capacità di ciascun accolto. Il grande limite rispetto ad esempio a quanto accade in Italia è che i bambini con disabilità che frequentano quotidianamente questa struttura non hanno mai la possibilità di rapportarsi con bambini senza handicap e questa dinamica li porta ad imitarsi tra loro limitando le possibilità di riduzione dell’handicap.
2. AEPGA (Associazione per lo studio e la protezione della razza asinina) nasce nel 2001 per la ricerca, difesa e valorizzazione di una razza d’asino locale, il burro de Miranda, non solo in quanto patrimonio genetico quanto piuttosto come patrimonio culturale che attraversa le tradizione dell’altipiano trasmontano. Essendoci solo circa 950 animali in età riproduttiva (930 femmine e 20 maschi) la razza venne dichiarata in via di estinzione. Le attività quotidiane con gli asini consistono nella ricerca scientifica relativa ai diversi aspetti legati all’asino (biologica, veterinaria, zootecnica, socioeconomica, culturale) in un’ottica di interdisciplinarietà nel tentativo di recuperare questo patrimonio genetico, naturale e culturale unico. A partire da questa prima esperienza l’associazione ha in seguito allargato le sue attività alla protezione dell’ambiente e alla riscoperta delle tradizioni popolari locali intervenendo in tutto il Nordest Trasmontano, in particolare nel Planalto Mirandês (municipi di Miranda do Douro, Vimioso e Mogadouro), zona di diffusione della razza asinina di Miranda. Si organizzano pertanto iniziative di carattere ricreativo e comunitario (Festival, eventi turistici, campi di lavoro internazionali, visite didattiche nelle scuole, partecipazione alle Fiere locali, passeggiate con gli asini e trekking someggiato, azioni di sensibilizzazione attraverso i media e i social media), dando però sempre più maggiore peso alla componente (in)formativa, attraverso incentivi alla ricerca e all’attivazione di corsi e seminari per la sensibilizzazione su vari temi ambientali. L’associazione, attraverso l’equipe con un contributo particolare di veterinari e maniscalchi, attualmente gestisce 3 centri di accoglienza per asini locali:
Nei centri vengono svolte attività di sostegno agli asini: nutrirli, monitorare il loro stato di salute, supportare il veterinario negli interventi di medicamento, dare supporto nelle visite ai contadini per la cura degli asini e altri animali. Offre inoltre appoggio e consulenza agli allevatori di tutto il Portogallo, con un lavoro dal forte impatto sociale e comunitario, visto che la popolazione è in rapido e forte invecchiamento. 3. PALOMBAR (Associazione di Preservazione della natura e del patrimonio rurale) è un’associazione senza finalità di lucro nata nel 2000, che ha come principali obiettivi la conservazione dell’ecosistema agricolo e faunistico del nordest trasmontano, così come dell’edificazione e delle relative tecniche di costruzione tradizionali. In particolare Palombar nacque quando il Parco nazionale PNDI avviò un programma di recupero delle colombaie, costruzioni tipiche del paesaggio rurale molto diffuse nella zona di Miranda do Douro, identificando oltre 3.450 edifici. Per dare continuità a questo progetto il PNDI incentivò alcuni proprietari di colombaie a creare un’associazione che potesse gestire le oltre 60 colombaie recuperate. L’obiettivo è quello di ristabilire un equilibrio tra quanto creato dall’uomo e dalla natura: le colombe, riparate e protette, diventano cibo per i rapaci della zona (ve ne sono di unici, ad esempio l’aquila reale). Lo studio e la protezione dei rapaci è infatti un altro lavoro importante dell’associazione, unitamente alla prevenzione ed avvistamento di incendi nella zona e alla riforestazione. A partire dall’ esperienza di catalogazione e manutenzione delle colombaie tradizionali (rifornimento di alimentazione e acqua), l’associazione ha in seguito allargato il suo campo d’azione operando per:
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OBIETTIVO DEL PROGETTO: Attivare azioni di educazione, formazione, animazione territoriale e promozione culturale sui temi di rafforzamento della solidarietà e coesione sociale e della preservazione ambientale rispettivamente nei territori di Francia e di Portogallo interessati dal progetto. Si intendono rafforzare percorsi di educazione e formazione finalizzati alla partecipazione sociale delle persone all’interno di una prospettiva di promozione della cultura locale, della salvaguardia delle tradizioni e dei saperi locali, della valorizzazione dell’ambiente, a servizio della comunità, della natura e della solidarietà sociale con disabili e anziani.
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ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
1.1 Organizzazione eventi socio-culturali (tutte le sedi) |
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1.2 A Attività con le scuole (sede Francia) | Supportare gli operatori dell’I.M.E., dell’I.M.P e dell’I.M.Pro nelle attività educative e formative con bambini e adolescenti disabili, e in particolare:
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1.2 B Corsi di formazione e campi di lavoro internazionali (sedi portoghesi) |
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2.1 Rafforzamento attività di AAPEI EPANOU – ESAT |
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2.2 Supporto alla gestione dei centri e nelle visite alla popolazione (ass. AEPGA) |
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2.3 Preservazione del patrimonio rurale (ass. Palombar) |
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SEDI DI SVOLGIMENTO:
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project | Via Lungro 1, Roma | 153077 | 7 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO ALL’ESTERO | INDIRIZZO ENTE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project Francia | Avenue De France 37, Annecy | 153082 | 3 |
CESC Project Portogallo Atenor | Largo da Igreja 48, Atenor – Miranda do Douro | 153524 | 2 |
CESC Project Portogallo Uva | Antiga Escola Primaria de Uva, Uva – Vimioso | 153525 | 2 |
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:
Il progetto prevede 7 posti con vitto e alloggio.
I volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredate nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicine alle sedi di servizio e all’interno delle quali avranno garantiti i pasti giornalieri.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Giorni di servizio settimanali ed orario
Il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio
Numero di mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri
Sono previsti almeno 10 mesi di permanenza all’estero, strutturati in due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto in Portogallo intervallati da un rientro in Italia necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. Compatibilmente con la tempistica di avvio progetto la prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo di permanenza è di circa tre/quattro mesi.
Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana
La comunicazione con la sede italiana sarà garantita tramite telefonia fissa e mobile, e-mail e Skype. Nelle sedi è presente la connessione ad internet.
Eventuali particolari condizioni ed obblighi
Agli operatori volontari si chiede:
- Disponibilità a un periodo di almeno 10 mesi di permanenza all’estero
- Stile di vita essenziale
- Flessibilità negli orari di servizio ed eventuale impegno nei giorni festivi
- Disposizione alla vita di comunità (condivisione e co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali)
- Disponibilità a studiare la lingua francese/portoghese, qualora non la si conosca a fondo
- Guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per chi è in possesso di patente.
Particolari condizioni di disagio
Non sono state riscontrate significative situazioni di disagio per gli operatori volontari.
Relativamente alle sedi portoghesi dovranno anche saper sopportare, soprattutto nel periodo di autunno e inverno, l’isolamento dettato dalle particolari caratteristiche della regione.
Eventuale assicurazione integrativa
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:
I requisiti in elenco sono quelli che favoriscono il buon successo dell’esperienza di servizio:
- Esperienza e/o predisposizione ed interesse alla vita in comune ed allo svolgimento anche di compiti semplici e umili (pulizie spazi personali, preparazione pasti,..);
- Competenze e/o interesse nella conservazione della natura e nello sviluppo rurale sostenibile, interesse ad apprendere il lavoro agricolo e con gli animali;
- Competenze e/o interesse nella veterinaria e infermeria veterinaria (soprattutto di cavalli ed asini), nella terapia assistita con gli asini, nel turismo ambientale, sostenibile e rurale;
- Competenze di base nella comunicazione multimediale, design grafico, fotografia, internet;
- Competenze, predisposizione ed interesse a lavorare con persone disabili
- Conoscenza di una delle seguenti lingue: portoghese, inglese, francese o spagnolo e interesse ad apprendere quelle non conosciute;
- Patente B e disponibilità alla guida automezzi.
Per poter svolgere le attività previste, in ragione dei requisiti richiesti per l’ingresso nel Paese, delle sedi di attuazione nonché delle caratteristiche dei destinatari, non si può escludere che, sia prima dell’avvio che durante il servizio civile, gli operatori volontari impegnati in questo progetto, si debbano sottoporre necessariamente a vaccinazione anti COVID-19.
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:
La selezione dei candidati avverrà per titoli e colloquio. A tal fine è stata predisposta una scala di valutazione in 100 centesimi, di cui: 40 punti attribuibili in base ai titoli posseduti e 60 punti attribuibili in base ai risultati del colloquio.
La soglia minima per l’idoneità è di 36/60 al colloquio, dunque un punteggio inferiore corrisponde alla non idoneità al progetto.
Per il dettaglio dei punteggi consulta i Criteri di selezione del sistema accreditato
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Attestazione/certificazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio tramite attestato specifico.
L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Metodologia:
Le metodologie privilegiate sono riconducibili alle dinamiche non formali, alle lezioni frontali e alla formazione a distanza. La finalità è quella di favorire il coinvolgimento dei giovani e un loro attivo ed efficace apprendimento.
Il giovane viene invitato a vivere una esperienza dove la dimensione formativa emerge dalla pratica quotidiana e pertanto anche la formazione generale, della durata di 30 ore, si configura come una formazione attiva e di carattere laboratoriale ed esperienziale, incentrata sul sapere, saper essere e saper fare degli operatori volontari.
Sede di realizzazione
Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1
Moduli della formazione
“Valori e identità del SCU”
- L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- Dall’obiezione di coscienza al SCN e al SCU
- Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e nonviolenta
- La normativa vigente e la Carta di impegno etico
“La cittadinanza attiva”
- La formazione civica
- La solidarietà e le forme di cittadinanza
- La protezione civile
- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
“Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
- Presentazione dell’ente
- Il lavoro per programmi d’intervento/progetti
- L’organizzazione del servizio civile universale e le sue figure
- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile
- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Sede di realizzazione
Roma, Via Lungro 1 – Via Siderno 1, e presso le sedi di attuazione dei progetti.
Moduli della formazione
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile
Durata: 72 ore.
TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO: Programma di sviluppo e inclusione sociale in Spagna, Portogallo e Francia |
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti. |
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA: Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese. |
PER INFORMAZIONI
E-mail: estero@cescproject.org
Sportello telefonico Infobando:
Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.30
Martedì – Giovedì: 14.30 – 16.30
Tel: +39 3516881486