ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | I VOLTI DELL’AFRICA |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | GHANA – CONGO |
NUMERO VOLONTARI | 8 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
I Volti dell’Africa è un progetto che prevede un intervento di assistenza a minori in condizioni di vulnerabilità a causa di condizioni socio-economiche o psico-fisiche invalidanti che risiedono nelle strutture dell’Opera Don Guanella ad Abor e Adidome in Ghana e a Kinshasa in Congo.
ENTI ATTUATORI Il CESC Project opera in Congo e Ghana dal 2006, principalmente attraverso l’Opera Don Guanella. La Congregazione religiosa ha una mission che radica la presenza in Africa e nel Sud del Mondo nella storia e nei profondi rapporti col suo fondatore, e le sedi in questi Paesi africani sono state fondate dalla stessa congregazione alla fine degli anni ’90. Dal 2007 il CESC Project ha avviato in Congo e Ghana azioni a supporto delle diverse attività a favore dei disabili e dei ragazzi di strada, realizzando e gestendo già 8 progetti di servizio civile in Ghana e 6 in Congo, attraverso cui ha creato la base per lo sviluppo di una progettualità condivisa e opportunità di crescita per il territorio. I precedenti progetti hanno infatti permesso di estendere ai giovani destinatari assistenza qualificata, di garantire loro il supporto scolastico e porre le basi per un inserimento sociale e lavorativo efficace.
La Congregazione dei Servi della Carità Opera Don Guanella è una congregazione religiosa clericale di diritto pontificio, fondata a Como dal beato Luigi Guanella, che riconosce come data di fondazione il 24 marzo 1908. L’anno decisivo per l’avvio delle sue opere fu il 1886, a Como, con l’apertura della “Casa della Divina Provvidenza”. Da qui iniziò creare nuove opere caritative, case di formazione, parrocchie e centri pastorali in varie parti d’Italia e all’estero, soprattutto in America Latina. Ha come mission la cura dei poveri, specialmente dei più abbandonati, di “coloro che sono poveri nell’ingegno o nella salute o nelle sostanze”. Pur mantenendosi aperta a qualsiasi genere di povertà materiale, morale e spirituale, rivolge la sua attenzione principalmente: • ai fanciulli, i ragazzi, e i giovani in stato di abbandono materiale o morale; • alle persone anziane o disabili a livello psico-fisico che sono prive di appoggio umano e senza le cure necessarie ad una vita dignitosa; • al “popolo povero”, cioè quei gruppi e moltitudini che sono segnati da grave povertà sociale
PROBLEMATICA EVIDENZIATA Per quanto riguarda la situazione dei minori, nell’Africa Subsahariana, circa 50 milioni di bambini hanno perso uno o entrambi i genitori, di cui quasi 15 milioni a causa dell’AIDS. Alcuni di loro sono costretti a crescere da soli, con il supporto limitato o nullo di adulti che li hanno seguiti. È la regione del pianeta con il più elevato tasso di lavoro minorile: più di un terzo dei bambini di età compresa tra 5 e 14 anni è sfruttato nelle forme più pericolose di lavoro. Ogni giorno migliaia di bambini in Africa subiscono violenze, sfruttamento e abusi. La situazione è particolarmente difficile per i bambini costretti a vivere e a lavorare per strada. La povertà diffusa, i conflitti, i cambiamenti climatici, l’HIV-AIDS, così come la violenza domestica, stanno costringendo sempre più i bambini ad abbandonare le proprie case per vivere e lavorare in strada, subendo abusi e sfruttamento. Molti altri finiscono in situazioni meno visibili di sfruttamento, di lavoro domestico, nelle fattorie, nelle miniere o anche in gruppi armati. L’UNICEF sta collaborando con i governi in tutto il continente per creare un ambiente protettivo tramite programmi di promozione del benessere sociale e impegnandosi in iniziative di sensibilizzazione per proteggere i bambini dallo sfruttamento e dall’abuso. Attualmente il numero di Paesi che hanno messo in bilancio i diritti dell’infanzia è alquanto esiguo. Secondo l’ultimo report di Save The Children (2017), nella scala “End of Childood Index” che sintetizza 8 indicatori relativi alla salute, l’educazione, il lavoro minorile, i matrimoni precoci, l’aspettativa di vita e la violenza sui minori, il Congo si colloca al 162esimo posto su 172 Paesi. Si registrano dati allarmanti rispetto alla mortalità infantile: in Congo, circa il 10% dei bambini sotto i 5 anni, denutrizione (Congo 43% lavoro minorile (38,4% in Congo), madri adolescenti (oltre il 12% in Congo). Sul fronte della promozione dell’inclusione e dei diritti delle persone disabili, la questione risulta ancora più complessa e impegnativa da superare nel contesto africano. Su un territorio fortemente deprivato il problema della disabilità diminuisce significativamente le opportunità di integrazione sociale e lavorativa delle persone. Le stesse famiglie in cui sono presenti minori disabili, vivono il disagio dello stigma sociale e della difficoltà a trovare soluzioni alternative all’abbandono. La disabilità, infatti, è stata per anni marginalizzata nella cultura africana. La cultura tribale e la scarsa conoscenza delle cause delle patologie ha favorito l’ancestrale associazione della disabilità ad un sortilegio caduto su questa o quella famiglia. Queste credenze sono all’origine dell’esclusione sociale di questi bambini e del loro frequente abbandono da parte delle famiglie che li vedono come un peso o una sventura.
CONTESTO TERRITORIALE E SETTORIALE GHANA La località di Abor, dista 190 km a est dalla capitale Accra e a poco meno di 60 Km dal confine togolese e si situa nella regione politica del “Volta Region”. La sua posizione ha un’importanza fondamentale perché è situato in una delle vie commerciali più importanti dell’Africa Occidentale: Aflao Road. Questa via, che inizia e termina in Costa d’Avorio, successivamente alla costituzione dell’ECOWAS (Economic Comunity of West African State) ha svolto e continua a svolgere un’importanza fondamentale per il commercio dal e per il Ghana. La località di Adidome – seconda sede del progetto – è una piccola città di 45.000 abitanti del Distretto di North Tongu nella Regione dell’alto Volta del Ghana. In Ghana il progetto si appoggia in particolare su 2 strutture che l’Opera don Guanella ha in carico dal 1996:
I 2 Centri sono stati pensati per un intervento sociale destinato a persone con disabilità ma nel corso degli anni sono diventati un punto di riferimento educativo e di formazione professionale non soltanto per i soggetti disabili fisici e mentali ma anche per i giovani dei due territori che non hanno la possibilità di accedere ad una istruzione di secondo livello con indirizzo professionale.
CONGO In Congo, il progetto prevede un intervento localizzato nella città di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Kinshasa, con i suoi oltre 11 milioni di abitanti, è la terza area metropolitana dell’Africa, è un attivo centro industriale e costituisce il maggior porto fluviale dell’Africa, capolinea della ferrovia e dell’oleodotto per Matadi. In Congo l’Opera Don Guanella, dopo un’attenta analisi della realtà locale decide di avviare un intervento a favore dei bambini e ragazzi di strada. Nel 1996 si avvia pertanto la collaborazione con l’Associazione locale ‘Osper – Oeuvre de Suivi d’Education et Protection des Enfants de la Rue, e vengono aperte e attivate le strutture di prima accoglienza e residenziali:
DESTINATARI E BENEFICIARI Sono destinatari del progetto circa 160 bambini e adolescenti in Ghana e Congo, di cui · 60 minori tra i 7 e i 18 anni che frequentano le scuole o vivono nelle strutture residenziali di Kinshasa · 100 minori e giovani tra i 3 e i 26 anni con disabilità (sordomuti, disabili fisici e con ritardo mentale) ospiti delle strutture di Abor e Adidome e della comunità di Plateau.
Sono considerati beneficiari del progetto: · le famiglie dei minori che frequentano le strutture di attuazione del progetto; · gli operatori dei servizi, e in particolare il personale educativo, in quanto potranno contare su un valido supporto organizzativo alle proprie attività di progettazione e implementazione di interventi educativi per la socializzazione degli utenti. |
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo Generale:
Favorire l’inclusione sociale dei minori presenti nelle sedi di attuazione del progetto, accolti nelle istituzioni residenziali e nelle scuole di Abor, Adidome e Kinshasa.
Obiettivi Specifici: 1) Migliorare il livello di assistenza ai minori, con disabilità e non, accolti nelle comunità del Don Guanella ad Abor, Adidome e Kinshasa. 2) Aumentare l’offerta di attività educative, ludico ricreative e socializzanti in ciascuna sede di progetto 3) Potenziare il grado di occupabilità dei ragazzi, disabili e non, tra i 15 e i 25 anni 4) Aumentare le attività di rinforzo scolastico rivolto ai minori in ciascuna sede di progetto |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
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POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
Congregazione Servi della Carità Opera Don Guanella | Via T. Grossi 18, Como | 44499 | 8 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | PAESE ESTERO | CITTÁ | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
Opera Don Guanella (Ghana)- Centre for Handicappated | Ghana | Abor | 44486 | 2 |
Opera Don Guanella (Ghana)- Good Samaritan House | Ghana | Adidome | 120215 | 2 |
Opera Don Guanella (Congo) | Congo | Kinshasa | 44485 | 2 |
Opera Don Guanella (Congo) – Citè Guanella | Congo | Kinshasa- Tala Ngai –Plateau De Bateke | 120211 | 2 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
Gli 8 volontari in SC saranno impiegati con vitto e alloggio e il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana, per complessive 1145 ore di servizio annue.
Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità:
Particolari condizioni di rischio o disagio Per la persona che proviene da Paesi Europei le condizioni di rischio sono legate sostanzialmente a quelle di una “normale” permanenza in un paese africano: i piccoli accorgimenti igienici trasmessi da chi ha esperienza pluriennale di vita in Africa (solo acqua filtrata ad es.) sono sufficienti a eliminare rischi seri di malattie e/o di inconvenienti. Tuttavia, vanno prese le precauzioni del caso quali: profilassi antimalarica, vaccinazione obbligatoria per la febbre gialla oltre ad essere consigliate quelle per tifo, paratifo, epatiti A e B. In generale, la maggior parte dei rischi sono ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale.
Ghana In Ghana gli atti di criminalità comune sono in aumento anche a causa del rallentamento nella crescita economica che sta attraversando il Paese. Si registrano furti, borseggi e altri episodi di criminalità soprattutto nelle ore serali e notturne. Si raccomanda di prestare la massima cautela nell’inviare somme di denaro richieste a vario titolo da persone di cui non si ha una conoscenza diretta. Particolare attenzione e’ consigliata ai visitatori della spiaggia di Busua e Kokobrite, vicino Accra, dove in passato si sono verificati episodi di aggressione a scopo di rapina. Da evitare anche i quartieri piu’ disagiati di Accra, tra i quali rientrano Nima, Old Fadama e la discarica di rifiuti elettronici di Agbogbloshie. Per ridurre la vulnerabilità a questo tipo di crimine, si consiglia ai volontari di usare particolare prudenza nelle ore notturne e, in genere, di non viaggiare dopo il tramonto, ma di spostarsi invece, se possibile in gruppo, evitando i mezzi di trasporto comuni e utilizzando solo taxi che espongono il numero di registrazione (servizio registrato presso le Autorità). Alla luce del quadro generale di insicurezza nell’intera area saheliana, interessata recentemente anche da fenomeni di matrice terroristica, nel febbraio 2016 le Autorità ghanesi hanno elevato il livello di allerta nel Paese e disposto il rafforzamento delle misure di sicurezza. Si segnala altresì che la Normativa prevista per uso e/o spaccio di droga (leggere o pesanti) e per i reati contro la persona e la morale prevede, in caso di arresto per uso e detenzione di sostanze stupefacenti, pene pesanti. Infine il codice penale ghanese considera reati gli “atti contro natura” di gravità variabile (art.104 del codice penale).
Congo La Repubblica Democratica del Congo è reduce da anni di guerra con l’Uganda e il Ruanda (con i quali ha firmato la pace nel 2002), e di guerriglia contro movimenti ribelli. Al riguardo, nelle province orientali sono tutt’oggi presenti bande armate, milizie non governative e gruppi tribali. Benché alcuni di essi stiano pian piano raccogliendo l’invito del Governo centrale a deporre le armi, non è ben chiaro come potranno essere reinseriti nella società civile. Per la pacificazione della RDC ed in particolare delle regioni orientali, opera nel Paese una missione di pace dell’ONU composta da circa 20.000 effettivi (MONUSCO) che negli ultimi mesi sono stati quasi interamente ridispiegati nell’Est (Nord Kivu, Sud Kivu e Katanga). In generale, dal punto di vista della sicurezza, particolare attenzione va mantenuta in tutto il Paese, anche nelle Province occidentali e nella capitale Kinshasa. Si registra, infatti, un clima di accresciuta tensione dovuto principalmente alla proclamazione dei risultati delle elezioni tenutesi lo scorso 30 dicembre (ad eccezione delle città di Beni, Butembo e Yumbi dove le votazioni sono state posticipate a marzo 2019) è al momento prevista tra il 6 e il 15 gennaio. Sono sempre possibili proteste e disordini, con il rischio di violenze e scontri anche nelle aree urbane. Le Autorità congolesi hanno rafforzato le misure di sicurezza nella Capitale, con posti di blocco in particolare nelle ore notturne. La crisi economico-sociale e decenni di guerra hanno reso frequenti estorsioni, aggressioni e rapimenti lampo a scopo di rapina, anche nella Capitale e nelle principali città del Paese. Atti di criminalità violenta sono spesso attribuiti agli “Shegue” (adolescenti di strada) ed ai Kuluna (giovani più “anziani” molto più pericolosi) che agiscono in bande, anche di giorno, soprattutto nei quartieri più popolari. Episodi di criminalità comune sono talvolta riconducibili ad elementi appartenenti alle stesse Forze di Polizia, alle Forze Armate o ad altri corpi delle forze dell’ordine. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento. |
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Non sono riconosciuti eventuali crediti formativi né eventuali tirocini.
All’operatore di servizio civile sarà riconosciuto l’attestato che indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI
Conoscenza essenziale della lingua francese o inglese, lingua parlata nel Paese sede del progetto. |
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (12h)
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– Esperienza, storia e attualità della realtà guanelliana
– Elementi essenziali della Storia della Repubblica Democratica del Congo e del Ghana; – Elementi essenziali di antropologia e sociologia del Paese; -Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi) -cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo. -elementi di conoscenza dell’AIDS: modalità di approccio al problema, i trattamenti antiretrovirali, le conseguenze psicologiche nei malati e nelle famiglie di origine ecc. – Le questioni sanitarie dei ragazzi che vivono sulla strada -Il ruolo dei servizi presenti nel Paese, la normativa di riferimento – la convezione ONU sui diritti delle minori e dei disabili |
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (28h)
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– Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento
– La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti – Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale – comunicazione verbale e non verbale – gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione conflitti, emozioni e problematiche relazionali – l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta. – gli aspetti psicologici e sociali dei minori in stato di abbandono (a livello di individuo, famiglia e società); -La situazione delle famiglie e dei disabili nel Paese: elementi di conoscenza delle patologie più comuni nelle zone rurali del Paese. -La riabilitazione nei Paesi del Sud; la Riabilitazione su base comunitaria: i principi, le procedure, le esperienze. |
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale con i disabili i minori(8h) | -Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza
-Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo; – il ruolo della scuola africana nella integrazione sociale dei ragazzi disabili. – L’arte come elemento che facilita e incoraggia le interazioni umane. |
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (8h) | -Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;
– I linguaggi artistico-espressivi nelle pratiche pedagogiche -Percorsi di Inclusione e coesione social |
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) | -Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale
-Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie; -Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto.
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Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h)
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La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi
I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione |
Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto. La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero. |
Per informazioni:
E-mail: estero@cescproject.org
Tel: 06 71280300
Per candidarti a questo progetto vai al link:
https://domandaonline.serviziocivile.it/?CodiceProgetto=NAZNZ0008119102472ENAZ