ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | PRACTICANDO SOLIDARIDAD |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | ECUADOR |
NUMERO OPERATORI VOLONTARI | 8 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
Il progetto “PRACTICANDO SOLIDARIDAD” verrà realizzato nella Repubblica dell’Ecuador ed è rivolto a famiglie contadine o indigene e rifugiati, in situazione di vulnerabilità. Supporterà interventi di cooperazione in area rurale, educazione e formazione, integrazione socio-economica, sviluppo comunitario. Incrocerà attività di cooperazione decentrata attive del proponente o dei suoi partner.
ENTI ATTUATORI Il CESC Project, attraverso GONDWANA – Associazione di cooperazione e diplomazia popolare, ha una lunga esperienza di interscambio e progettualità con l’Ecuador iniziata negli anni ’90, in particolare, all’epoca, grazie alle sue realtà socie: la Comunità di Capodarco e la ONG CICa (Comunità Internazionale di Capodarco). Con la costituzione dell’Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo nel 1997, ha continuato negli anni a tessere relazioni e favorire interscambi. Tra il 1998 e il 2001 si intensifica la cooperazione attraverso un progetto plurisettoriale portato avanti insieme alla CICa – Comunità Internazionale di Capodarco. Dal 2012 con la rete di realtà locali, costituitasi negli anni di attività sul territorio, si inizia a lavorare a ulteriori progettualità multi-settoriali capaci di rispondere ai nuovi bisogni rilevati – come la presenza di rifugiati in fuga dal conflitto della vicina Colombia, implementando le azioni di GONDWANA Ecuador, e degli enti con cui collabora. Gondwana ha inoltre una buona esperienza nel campo della cooperazione decentrata, avendo realizzato molti progetti a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e diversi programmi di sviluppo, sia in Africa che in sud America, soprattutto in Ecuador. I progetti di cooperazione decentrata sono stati attivati principalmente con le Province Autonome di Trento e Bolzano, con la Provincia di Roma e con la Regione Lazio. A fine 2016 è iniziato poi un progetto di Cooperazione Decentrata triennale (2016-2019), di supporto alla Finca (fattoria agricola ed eco-turistica) di Lita/Cachaco, grazie all’iniziativa di Gondwana Associazione di Cooperazione e Diplomazia Popolare. Nel 2017 l’8Xmille della Chiesa Valdese ha approvato un cofinanziamento per un progetto di cooperazione di Gondwana per supportare le attività di sviluppo rurale del FEPP, realizzato tra fine 2017 e il 2018. Negli ultimi anni la presenza di Gondwana in Ecuador è stata costante, in particolare con il suo contributo per la selezione di volontari inviati nel paese, per l’ospitalità in Italia e lo sviluppo di progetti di cooperazione. Dal 2016 sono stati avviati in Ecuador 7 progetti di servizio civile e due progetti di Corpi civili di Pace per un totale di 50 giovani volontari coinvolti.
FEPP – Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio È una delle maggiori ONG ecuadoriane. Nata nel 1970, é una Fondazione civica con finalità sociali, senza scopo di lucro. É nata dall’ispirazione suscitata dall’Enciclica Populorum Progressio, con spirito ecumenico, che avevano l’obiettivo di creare un “fondo comune” per assistere i poveri e per promuovere uno “sviluppo solidario dell’umanità”. Il FEPP si è ben radicato nel territorio ed è stato riconosciuto dalle Istituzioni come ente di pubblica utilità. Dall’anno 2000 si definisce Gruppo Sociale FEPP visto che si sono costituiti, all’interno dell’istituzione, nuove personalità giuridiche che mantengono principi, valori, metodologie e destinatari comuni. Il FEPP lavora a fianco di uomini e donne contadini, indigeni, afroecuadoriani, montubi, meticci, popolazione urbana marginale e poveri. Supporta gli sforzi di questi gruppi sociali nel migliorare le loro condizioni di vita dal punto di vista organizzativo ed educativo, nell’accedere alle risorse finanziarie, nella possibilità di impiego e nell’utilizzo dei mezzi per la produzione, nella trasformazione, nella commercializzazione, nella salvaguardia ambientale, nell’uguaglianza di genere, nell’incidenza politica, nel benessere, contribuendo così a infondere speranza, giustizia, pace e condizioni di vita più umane.
GONDWANA Ecuador Fin dai primi anni di presenza in Ecuador, Gondwana Ecuador ha contribuito allo sviluppo di progettualità e alla creazione di reti locali. L’intervento a favore della popolazione migrante e rifugiata si è concretizzato nel supporto alle attività promosse da JRS Servicio Gesuita a Refugiados, un’importante istituzione senza scopo di lucro che opera in più di 50 paesi nel mondo ed è presente in Ecuador in 4 regioni (Esmeraldas, Carchi, Sucumbios e Guayas), dove offre supporto ai rifugiati sia come prima accoglienza che come orientamento e inserimento sociale, e a Quito dove realizza le attività di progettazione, amministrazione e formazione . Sono presenti sul territorio offrendo assistenza umanitaria e sostegno all’integrazione socio-lavorativa di migranti o richiedenti asilo. L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione e la difesa dei diritti di tutti coloro che sono coinvolti nel dramma delle migrazioni: immigrati, migranti interni, sfollati, richiedenti asilo e rifugiati.
CONTESTO TERRITORIALE E PROBLEMATICA EVIDENZIATA
SedI FEPP – Ibarra, Lago agrio, Riobamba In tutte le Provincie di intervento del FEPP risultano evidenti carenze di servizi basici e vulnerabilità dei diritti delle fasce di popolazione a rischio (minori, donne e migranti) per le quali risulta importante agire con interventi di sostegno. Trattandosi di aree la cui economia e cultura è storicamente basata sulla terra, la piccola coltivazione di sussistenza e tutto ciò che vi gira intorno, e conservando elementi di condivisione ‘comunitari’, il progetto interviene anche a favore di famiglie contadine o comunità indigene e innesta l’esigenza evidenziata su attività di sviluppo legate a progettualità di cooperazione, di piccolo e medio stampo e legate allo scambio e alla cosiddetta cooperazione decentrata, per dare strumenti di riscatto e riabilitazione ai beneficiari che vadano al di là del puro intervento assistenziale. Quindi, da un lato si interviene a supporto di attività di riabilitazione comunitaria e dall’altra si cercano ambiti e strumenti per l’inserimento sociale, economico e produttivo delle persone supportate, in particolare in ambito rurale o in attività di tipo comunitario. Nelle diverse sedi del FEPP, a fronte della povertà e del rischio evidenziato dell’abbandono dei territori comunitari indigeni e il riassorbimento dei piccoli appezzamenti di terra nelle mani dei grandi proprietari terrieri, si interviene attraverso il supporto all’educazione e promozione territoriale a livello comunitario, per dare un impulso alle popolazioni indigene e contadine nella produzione agricola, allevamento, preservazione e animazione dell’ambiente naturale, gestione e sviluppo di sistemi idrici sostenibili e partecipativi, inserimento socio-lavorativo di giovani e persone in stato di disagio. In sintesi si interviene sulle criticità riscontrate attraverso le seguenti azioni: · Sostegno alla produzione agricola e allevamento di qualità e biologiche dei beneficiari individuati; · Sviluppo di forme di comunicazione, marketing, commercializzazione di prodotti capaci di raggiungere più persone ed efficaci; · Accompagnamento nell’integrazione socio-lavorativa di giovani e persone in stato di difficoltà; · Supporto alle attività di protezione dell’ambiente naturale – anche con attività di ecoturismo o turismo solidale – e alla gestione e sviluppo di sistemi idrici comunitari partecipativi.
Sede GONDWANA Ecuador – Ibarra/Quito Nella realtà in cui opera Gondwana Ecuador, i flussi migratori provenienti da Colombia e Venezuela sono altissimi e in costante aumento. Oggi si contano su tutto il territorio nazionale più di 60.000 rifugiati legalmente riconosciuti. Mentre le domande ricevute dal governo ecuadoriano in tema di rifugio ammontano a 175.000, si contano ogni mese circa 900 nuove domande, rendendo il flusso migratorio dalla Colombia verso l’Ecuador il più rilevante del continente. All’importante flusso dei colombiani si affianca negli ultimi anni e in quantità sempre maggiore il flusso migratorio proveniente dal Venezuela. Il fenomeno, non ancora documentato in maniera ufficiale, aumenta di dimensioni con il peggioramento della crisi economica, sociale, umanitaria e politica del Venezuela. In particolare, dove opera la GONDWANA Ecuador a supporto dei servizi offerti dai JRS Servicio Gesuita a Refugiados, a Quito e nel corridoio che dalla frontiera porta alla capitale, si rilevano difficoltà di gestione dell’accoglienza e integrazione sociale e lavorativa della popolazione colombiana e venezuelana sempre più numerosa.
DESTINATARI E BENEFICIARI
Beneficeranno del progetto: · le famiglie dei contadini e contadine, dei minori e dei giovani, donne e persone in stato di disagio direttamente coinvolti; · le intere comunità di cui alcuni suoi componenti saranno direttamente coinvolti nel progetto; · tutti i residenti e gli utenti delle zone di intervento; In totale si stima un numero di beneficiari pari a circa 23.000. |
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo Generale:
Migliorare le condizioni di vita e l’inserimento educativo, sociale e lavorativo di fasce di popolazione a rischio: minori, migranti, donne, indigeni e contadini a rischio, in aree rurali o urbano periferiche dell’Ecuador.
Obiettivi Specifici: – Migliorare la produzione, la commercializzazione, le attività produttive, la formazione di famiglie contadine, indigeni, donne che vivono in area rurale nelle sedi afferenti al FEPP. – Migliorare il livello di inserimento sociale e lavorativo degli adulti migranti e rifugiati seguiti nei centri delle sedi di Gondwana Ecuador. |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
L’area di intervento in cui i volontari in Servizio Civile opereranno sarà quella dell’assistenza e inclusione sociale di rifugiati, contadini o indigeni e donne, e il supporto nelle attività finalizzate alle attività di sviluppo locale e comunitario.
Data la delicatezza di un intervento in un contesto extra-italiano ed extra-europeo, e data l’importanza dell’esperienza di servizio civile in quanto esperienza formativa per il giovane o la giovane che vi aderiscono, il compito degli operatori in Servizio Civile è principalmente quello di supportare il personale locale delle varie strutture in cui opereranno all’interno del progetto.
A tutti i volontari in servizio verrà chiesto di vivere la vita e le esperienze all’interno delle sedi di servizio nel pieno rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali. I volontari avranno, pur nella divisione dei compiti, spazi di incontro, di scambio e di verifica periodici.
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POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
GONDWANA | Via Cariati 12, Roma | 128569 | 8 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP VOLONTARI |
FEPP Fondo Ecuatoriano Popolorum Progressio
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Lago Agrio – Via 12 de Febrero y 10 de Agosto, 267 | 128244 | 2 |
Ibarra – Oviedo y Luis C. Borja 11-18 | 128247 | 2 | |
RAMOS IDUARTE Y CHILE 208, PORTOVIEJO / RIOBAMBA | 128249 | 2 | |
GONDWANA Ecuador | Casa Yuyucocha 2 C/O Complejo Turistico Yuyucocha Snc, Ibarra / Quito
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128582 | 2 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
I volontari in SC saranno impegnati 5 giorni la settimana per 1145 ore complessive di servizio annuale. Il vitto e l’alloggio per i 16 volontari operatori del servizio civile sono assicurati dagli enti, con modalità e stile del luogo.
Nel pieno rispetto della normativa di riferimento, per una organizzazione ottimale del servizio, agli operatori volontari potrebbero essere richieste le seguenti condizioni e disponibilità: – Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali; – Stile di vita essenziale; – Flessibilità negli orari di servizio, con esclusione degli orari notturni; – Disponibilità, se necessario, di prestare il proprio servizio durante il fine settimana e/o in giorni festivi, garantendo comunque i riposi settimanali previsti; – Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali); – Guida degli automezzi messi a disposizione dell’ente per chi è in possesso di patente
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
L’esperienza pregressa e la precedente formazione, a seconda della sede:
Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è possibile che condividano la casa con dei referenti locali o equipe del progetto e che vengano alloggiati in stanze multiple; il vitto viene preparato collettivamente o nelle case dove i volontari sono alloggiati, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni. Il collegamento internet è presente in tutte le sedi ma non sempre garantisce una navigazione particolarmente veloce.
Particolari condizioni di rischio o disagio Benché le condizioni dei territori in cui presteranno servizio i volontari siano critiche rispetto alla povertà piuttosto diffusa e al disagio sociale che ne deriva, non si evidenziano particolari rischi data la connessione e assoluta integrazione dei partner sul territorio e il forte contatto con la comunità che ne conosce e supporta l’operato. È comunque buona prassi che i volontari seguano, in particolare nel tempo libero, comportamenti consigliati durante il percorso formativo (evitare di rientrare tardi la sera se si è da soli, esentarsi assolutamente dall’uso di droghe o alcool, non indossare abbigliamento di marca o portare oggetti preziosi, avere un comportamento sobrio nei rapporti interpersonali, etc.). La maggior parte dei rischi sono facilmente ridimensionabili se si considera che nello svolgimento delle attività previste dal progetto, i volontari saranno costantemente affiancati dal personale locale. Le sedi si trovano in zone climaticamente molto differenti: 1 di esse in area amazzonica, con clima tropicale, dove il caldo è l’umidità sono forti; 2 sulle Ande, oltre i 2.000 metri, ma con lavoro anche in zone subtropicali All’altitudine indicata si potrebbero riscontrare alcune difficoltà di adattamento fisico e di affaticamento derivante dalla minore presenza di ossigeno nell’aria. In questo senso si chiede di fare attenzione se si avessero problemi di tipo digestivo e soprattutto di circolazione sanguigna.
Rischio criminalità Nonostante la situazione politica dell’Ecuador sia caratterizzata da una sostanziale dose di stabilità, è sempre alta l’allerta per la presenza della criminalità comune ed organizzata soprattutto nelle grandi città e nelle zone turistiche, così come nelle regioni confinanti con la Colombia. Si tratta di aree lontane dalle sedi di servizio civile per cui sono necessarie particolari precauzioni soprattutto durante viaggi e spostamenti. Durante la permanenza nel Paese si raccomanda di evitare eventuali manifestazioni o assembramenti che potrebbero improvvisamente degenerare, tenendosi informati sulla situazione anche attraverso gli organi d’informazione locali ed internazionali. Si raccomanda inoltre di evitare spostamenti non necessari, soprattutto la sera. Si segnala infine l’elevato pericolo di incidenti dovuto alla situazione dei trasporti interni: mezzi in pessime condizioni, autisti poco preparati, mancanza di controlli e di rispetto delle norme di circolazione, elevato traffico e cattivo stato delle strade.
Rischi ambientali L’Ecuador è un Paese ad alto rischio sismico. Una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter ha colpito il 16 aprile 2016 la zona costiera centrale dell’Ecuador. Nei mesi successivi lo sciame sismico ha continuato ad interessare il Paese. Le attività eruttive dei vulcani Guagua Pichincha, Reventador, Cotopaxi e Tungurahua sono sotto costante monitoraggio. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento.
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EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
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CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Non sono riconosciuti eventuali crediti formativi né eventuali tirocini.
All’operatore di servizio civile sarà riconosciuto l’attestato che indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (12h) | – Elementi essenziali della Storia, dell’antropologia e sociologia dell’Ecuador e dell’America latina;
– Elementi storici e sociali sul conflitto colombiano e sulla conseguente migrazione. Elementi essenziali del fenomeno migratorio venezuelano. – Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi) – Cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo. – La situazione delle realtà rurali e indigeni del Paese |
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (28h) | – Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento
– La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti – Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale |
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (7h) | – Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza
– Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo; comunicazione verbale e non verbale; gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione conflitti, emozioni e problematiche relazionali; l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta. |
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (8h) | – Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;
– Metodi e pratiche dello sviluppo sostenibile: economia solidaria, fattoria sociale e produzione di olio biologico di alta qualità: – Percorsi di Inclusione e coesione sociale – Questioni tecniche relative alle attività di microcredito, produzione agraria e inserimento socio-lavorativo – Gruppi e minoranze etniche in Ecuador |
Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) | – Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale
– Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie; – Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto. |
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) | – La normativa in Italia sulla sicurezza (D.lgs. 81/2008): ruoli, funzioni, prassi
– I rischi generici comuni connessi a tutte le attività di progetto – I rischi specifici connessi ai luoghi di lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione. |
Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto.
La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero.
Per informazioni:
E-mail estero@cescproject.org
Tel. 06 71280300
Guarda il video Tra le Ande e l’Amazzonia
Per candidarti a questo progetto vai al link:
https://domandaonline.serviziocivile.it/?CodiceProgetto=NAZNZ0008119102458ENAZ