ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO | TEJER CAMINOS |
SETTORE E AREA DI INTERVENTO | Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi. |
PAESE | ARGENTINA |
NUMERO OPERATORI VOLONTARI | 15 |
DURATA DEL PROGETTO | 12 MESI |
Il presente progetto intende realizzare azioni di formazione, animazione e promozione socio-culturale, a favore di minori, adolescenti, giovani, donne e disabili in situazioni di vulnerabilità sociale che vivono nella Provincia di Buenos Aires, in particolare nelle località di Maximo Paz, Petiòn, San Carlos e Lanùs.
ENTI ATTUATORI CESC PROJECT ARGENTINA Presso la sede di Maximo Paz il CESC Project attua direttamente attraverso la propria sede locale CESC Project Argentina attiva dal 2013 nella località di Maximo Paz, nata a seguito di una serie di collaborazioni con enti della società civile e istituzioni scolastiche. La necessità dell’avvio di questo tipo di azione è stata favorita dalla presenza dei volontari del servizio civile che, in accordo con alcuni professionisti del sociale e altri membri della comunità di Maximo Paz, rilevarono la necessità di realizzare spazi comunitari con proposte ludiche e ricreative per minori del territorio. Le attività sono realizzate con i partner locali del progetto sia in spazi istituzionali (scuole, asili) sia in spazi informali di Maximo Paz. Attualmente le attività maggiormente significative sono: ludoteca comunitaria e itinerante rivolta ai bambini più poveri della località che offre anche attività pedagogiche e di supporto scolastico; supporto alle scuole e asili del territorio; supporto logistico-organizzativo a gruppi informali di donne della comunità.
FUNDACIÒN IPNA La Fundaciòn IPNA è un Ente di pubblico servizio, fondato nel 1988 e iscritto dal 2008 nel Registro Nazionale delle ONG. Il suo obiettivo principale è promuovere i diritti delle persone disabili, in particolare di coloro che appartengono a famiglie che vivono in condizioni di fragilità sociale, migliorandone le condizioni di vita, favorendo l’inclusione sociale e promuovendo l’uguaglianza di opportunità. L’azione della Fondazione si articola in 5 aree di intervento: Assistenza; Comunitaria; Ricerca e formazione; Cultura; Formazione Professionale. La Fondazione ha due sedi principali, il Centro Educativo Terapéutico (C.E.T.), localizzato nella città di Buenos Aires e il Centro de Dia per giovani e adulti con disabilità, nella località di Alejandro Petión, sede del presente progetto. Il Centro de Dia realizza principalmente attività di socializzazione e formazione di giovani e adulti con disabilità realizzando laboratori sociali e di formazione professionale.
ASOCIACIÒN CIVIL LA MAQUINA DE LOS SUEÑOS L’Asociación Civil “La Maquina de los Sueňos”, nasce nel 1997 ad opera di un gruppo di donne, con l’obiettivo di realizzare un progetto educativo efficace nella località denominata San Carlos ad ovest della città de La Plata, contesto molto carente rispetto all’offerta educativa per l’infanzia. Oggi l’associazione offre servizi a circa 170 persone, tra bambini ed adulti, di cui 67 sostenuti a distanza dal programma “Padrinos Escolares” dell’associazione italiana “La Macchina dei Sogni ONLUS. Nei propri locali, l’Associazione gestisce un giardino per l’infanzia che accoglie gratuitamente 120 bambini dai 2 ai 5 anni e parallelamente, grazie anche al lavoro dei volontari italiani, offre delle attività formative per i bambini in adozione a distanza e per più di cento bambini della comunità che partecipano ai corsi o che utilizzano il materiale della biblioteca popolare costruita dall’Associazione.
ASOCIACIÒN CIVIL ARTE CON TODOS L’Associaciòn civil “Arte con Todos”, fondata nel 2005 nasce con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo educativo e culturale nella città di Lanùs (provincia di Buenos Aires), attraverso progetti aperti e partecipativi, con particolare riguardo ai settori più vulnerabili della popolazione. Le principali attività della Associazione vengono realizzate all’interno della Casa culturale “Espacio Disparate”, gestita direttamente dall’Associazione e dove vengono realizzati laboratori, corsi, spettacoli culturali rivolti principalmente a bambini e adolescenti del territorio appartenenti a differenti fasce sociali della popolazione. Fin dalla sua nascita “Arte con Todos” si è proposta anche di creare spazi di formazione e animazione al di fuori del Centro culturale, in collaborazione con partner locali, per promuovere e diffondere l’arte e la cultura anche a minori e adulti che spesso non hanno accesso a corsi di formazione o attività culturali.
CONTESTO TERRITORIALE E PROBLEMATICA EVIDENZIATA La provincia di Buenos Aires circonda la città di Buenos Aires ed è la provincia più estesa e popolosa della Repubblica Argentina (307.571 km2 cioè una superficie simile a quella dell’Italia). I suoi 15.625.084 milioni di abitanti, rappresentano il 38,6% della popolazione argentina. Il 96% degli abitanti vivono in zone urbane, con una densità media di 42 hab/km2., ma con significative variazioni da un municipio all’altro. Dal punto di vista politico-amministrativo, il territorio è diviso in 134 Municipi e la città capitale della Provincia è La Plata, distante 50 km dalla Capitale Federale Buenos Aires e caratterizzata da un’intensa attività culturale e universitaria. Le sedi di servizio civile del presente progetto di trovano nelle località di Maximo Paz, municipio di Cañuelas, Petion, Municipio di Cañuelas, San Carlos, Municipio di La Plata e Lanus este, Municipio di Lanus.
Sede di Maximo Paz Máximo Paz, sede del CESC Project Argentina, è la seconda località del Municipio di Cañuelas, nata alla fine dell’800 grazie all’impulso generato dalla costruzione della prima stazione ferroviaria della zona, dista circa 60 km da Buenos Aires e 20 da Cañuelas. Nonostante i suoi quasi 20.000 abitanti, Maximo Paz è la località più emarginata del Municipio di Cañuelas. L’assenza di servizi educativi e sanitari adeguati, le gravi problematiche ambientali e l’alto tasso di disoccupazione, hanno fatto di questa località l’immagine dell’esclusione sociale. Situandosi esattamente al confine tra l’area metropolitana e la provincia, questa località rappresenta un punto di passaggio migratorio per le famiglie che fuggono dalla povertà urbana e si istallano nelle zone rurali in cerca di lavoro o di una migliore sistemazione abitativa. I nuovi abitanti – per lo più provenienti dal Paraguay, dalla Bolivia e dal Perù o dalle zone interne dell’Argentina – spesso si sistemano in case mal costruite o baracche prive di servizi igienici e sistema fognario. Molti abitanti viaggiano verso Buenos Aires alla ricerca di un lavoro, convertendo Maximo Paz in una località dormitorio per coloro che lavorano, ma densamente popolata di famiglie disoccupate che sopravvivono solamente con i sussidi sociali. La situazione della comunità si presenta multi-problematica: genitori disoccupati o con lavoro irregolare, prevalenza di famiglie numerose con almeno 5 figli al di sotto dei 14 anni, significativi episodi di violenza domestica e scolastica, assistenza sanitaria ed educativa insufficiente, aumento demografico significativo per l’esponenziale occupazione abusiva dei terreni pubblici da parte di famiglie molto povere provenienti dall’area urbana, dalle province argentine più interne o dai paesi limitrofi (soprattutto Bolivia e Paraguay). In particolare, per quanto riguarda la popolazione infantile si rileva: mancanza di spazi ricreativi e culturali complementari alla scuola, necessità di supporto per bambini e adolescenti, disagio e l’esclusione della popolazione infantile, alta incidenza di situazioni di denutrizione infantile, presenza di bambini che vivono in strada avendo abbandonato la scuola, alto tasso di violenza scolastica, domestica e gravidanze adolescenziali. Nonostante la condizione sociale estremamente difficile, la parte più attiva e antica della comunità si è mobilitata nel corso degli anni per affrontare le grandi lotte contro la burocrazia e l’inerzia degli amministratori, organizzandosi per ottenere la creazione di varie istituzioni come la scuola materna, la scuola per disabili e la biblioteca. Le problematiche familiari e sociali (violenza domestica, tossicodipendenza, assenza della figura paterna, abbandono scolastico, carenze strutturali e igienico-sanitarie delle abitazioni…) rendono la popolazione minorile particolarmente vulnerabile. La situazione traumatica in cui crescono questi bambini li rende, spesso, soggetti a problemi di salute fisica e mentale, così come problemi comportamentali e di apprendimento. Dal 2009, il CESC Project ha costruito e implementato una rete di soggetti e strutture su tutto il territorio di Maximo Paz potenziando le azioni educative e di promozione socio- culturale rivolte ai bambini, adolescenti, donne e disabili. Fanno parte di questa rete: 1) La Asociacion Civil Es Tiempo de Jugar (capofila), che opera a partire dal bisogno evidente dovuto principalmente alla mancanza di spazi ricreativi e culturali per i minori e i giovani della comunità. L’Associazione vuole infatti garantire ai minori il diritto al gioco come diritto fondamentale per una crescita sana e al tempo stesso sostituire la visione assistenzialista del donare con una più partecipativa del ricevere. Le azioni attualmente in corso sul territorio sono: – Attività vincolate con le istituzioni educative: sostegno alle attività curriculari e ordinarie, e implementazione di interventi ludico-educativi (realizzazione di spazi di gioco nelle scuole). – Ludoteca comunitaria/Ludoteca viajera: realizzazione di attività ricreative nei barrios, nelle piazze, nelle case della comunità di Maximo Paz, con la partecipazione attiva delle madri nell’organizzazione e gestione degli eventi. – Eventi ludici in spazi pubblici a Cañuelas: Giornate ludiche, pubbliche e gratuite, finalizzate a diffondere le attività dell’associazione e rafforzare il lavoro di rete sul territorio. – Laboratori di formazione sul gioco, l’infanzia e la partecipazione comunitaria – Accompagnamento alle donne e alle famiglie 2) La scuola di Educaciòn Especial 502, nata diversi anni fa grazie all’impegno e all’attivazione di un gruppo di vicini in risposta all’alta incidenza di bambini disabili nella località. La scuola attualmente ha 60 bambini, divisi in 3 classi in base all’età e al livello intellettivo/di apprendimento. La mattina si svolgono le attività curriculari mentre al pomeriggio ogni classe si dedica ad un laboratorio pratico specifico: orientamento manuale, economia domestica e panetteria. 3) Le Scuola dell’infanzia Jardin 904, Jardin 916 e Jardin 917 che accolgono circa 300 bambini, divisi in due turni, che ricevono pranzo e merenda a scuola. Alla numerosità delle classi si aggiunge la presenza di un paio bambini disabili senza insegnanti di sostegno dedicati. 4) Le 3 Scuole elementari di Maximo Paz, Escuela Rural 26 – Mariano Moreno, la Escuela 28 e la Escuela n.6 – per un totale di circa 700 bambini, molti dei quali con un alto rischio di sviluppare ritardi e difficoltà nell’apprendimento, legati alla dispersione scolastica e alla mancanza di continuità nella frequenza. La distanza e l’inagibilità delle strade per buona parte dell’anno a causa delle forti piogge rende spesso difficoltosa la frequenza di molti alunni.
Sede di Petión La località Alejandro Petion dista 14 km dalla più grande città di Cañuelas e si è sviluppata intorno all’omonima stazione ferroviaria che collega Cañuelas ed Ezeiza. È un piccolo centro abitativo che conta meno di 3.000 abitanti, la maggior parte dei quali impiegata nei servizi o come personale domestico del quartiere privato La Martona, principale attrazione della zona. Rispetto al tema della disabilità, la situazione nella zona rurale di Canuelas è particolarmente difficile: mancano dati ufficiali sulle persone con disabilità e spesso il fenomeno resta invisibile poiché i bambini vengono tenuti in casa (tra i vari motivi ci sono la vergogna, la mancanza di conoscenze su come affrontare la situazione e sui diritti e servizi per le persone disabili, la mancanza di una rete di supporto per le famiglie…). Per quanto riguarda la popolazione di Cañuelas non esistono dati completi né sulla quantità né sulla tipologia di popolazione disabile nel territorio, pertanto fino ad ora è possibile quantificare solo gli utenti che arrivano alle scuole speciali o ad altre tipologie di servizi. A differenza delle aree urbanizzate, nelle zone rurali si evidenziano: – diverso tipo di immigrazione: prevalentemente dalle regioni dell’entroterra, mentre nella capitale c’è una maggiore immigrazione dai paesi limitrofi (Bolivia, Peru, Paraguay,..) – maggiore presenza della rete che accudisce il ragazzo disabile (rete familiare e comunitaria è più ampia e aperta), ma meno istituzioni e organizzazioni per i diritti dei disabili, – maggiori problemi di trasporto in assenza di mezzi pubblici e dunque maggiore difficoltà ad accedere agli ospedali o a reperire i farmaci. Nella località di Alejandro Petin si trova il Centro de Día (Centro diurno) della Fundación IPNA, sede oprativa del presente progetto. La Fundación IPNA è un Ente di pubblico servizio, fondato nel 1988 e iscritto dal 2008 nel Registro Nazionale Obbligatorio delle ONG il cui obiettivo principale è promuovere i diritti delle persone disabili, in particolare di coloro che appartengono a famiglie che vivono in condizioni di fragilità sociale e povertà, migliorandone le condizioni di vita, favorendo l’inclusione sociale e promuovendo l’uguaglianza di opportunità. Il Centro de Dia offre una proposta educativo-terapeutica che mira all’attenzione integrale delle persone con disabilità. Oltre alla struttura, adattata e attrezzata, il Centro possiede un ampio parco di 8 ettari, con alberi, piscina, spazio barbecue e serra per l’orto, che permette di realizzare molte attività a diretto contatto con la Natura. Tutte le attività e i laboratori mirano a favorire la costruzione gruppale e individuale attraverso il lavoro in piccoli gruppi, attento alle necessità di ciascuno. L’equipe multidisciplinare del Centro diurno è composta da: 1 medico, 1 psicologo, 1 assistente sociale, 1 nutrizionista, 1 terapista occupazionale, 1 professore di educazione fisica, 1 insegnanti di educazione speciale, insegnanti tecnici dei laboratori di teatro, educazione fisica e musica. Il Centro, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30, offre inoltre colazione, pranzo e merenda, secondo le necessità alimentari specifiche dei diversi utenti. Il centro attualmente ospita 40 utenti, giovani e adulti dai 14 anni in su, con patologie miste (genetiche, motorie, neurologiche). I ragazzi sono divisi in 5 gruppi eterogenei per età e patologia. Gli 11 operatori presenti si occupano di laboratori specifici: • Attività di vita quotidiana (Autonomia personale, terapia occupazionale) con l’obiettivo di favorire la progressiva acquisizione di competenze per l’autonomia personale (vestirsi, cura dell’igiene, alimentazione, …) • Laboratori di micro-impresa, attività lavorative non produttive (produzione di dolci, artigianato, coltivazione di piante aromatiche, cucina, restauro di mobili…) • Orto e giardinaggio • Laboratorio di riciclo, restauro di mobili, cucina e telaio • Laboratori artistico-espressivi (teatro, educazione fisica, espressione corporea) • Attività di socializzazione e inclusione (fattorie educativa, incontro e scambio con altre istituzioni, uscite di gruppo…) • Attività ricreative e per il tempo libero (campeggio, gare sportive e culturali, gite,…) • Centro Estivo • Musicoterapia e Terapia occupazionale • Assistenza psicologica e orientamento, individuale, di gruppo e familiare Il Centro diurno, si inserisce nella comunità territoriale favorendo incontri e giornate di scambio con le scuole e altre istituzioni del territorio. In particolare, negli ultimi anni, sono nate due importanti collaborazioni che hanno rafforzato la rete della Fundaciòn sul territorio e permesso l’attivazione di due progetti specifici di autonomia e integrazione dei ragazzi disabili: 1) Partecipazione settimanale nella radio comunitaria La Campesina, con un programma interamente gestito dai ragazzi della Fundaciòn chiamato “HACER PUENTE” 2) Partecipazione settimanale nel mercato contadino della Cooperativa APF, dove i giovani del Centro diurno vendono i prodotti della Fundaciòn e della cooperativa stessa
Sede di San Carlos La località di San Carlos, sede dell’associazione La Maquina de los Sueňos, è situata nel quartiere Malvinas, ad ovest della città di La Plata, capoluogo della Provincia di Buenos Aires. Nella zona in cui si trova l’associazione La Maquina de los Sueňos le strade sono per lo più sterrate in diversi punti le vie di comunicazione sono interrotte da barriere di diverso tipo come piccoli canali o rotaie del treno. Lungo l’Avenida 44, che collega la zona con il centro città, si trovano negozi e alcune piccoli depositi e fabbriche. Nel quartiere vivono circa 43 mila persone, di cui il 50% ha un’età compresa tra 0 e 15 anni. Di questi, appena un 17% è nativo del quartiere: ben il 48% proviene da altre zone del paese, prevalentemente le province del Nord, e circa il 35% è immigrato dai paesi limitrofi (Uruguay, Bolivia e Paraguay). La presenza di diversi gruppi etnici poco integrati tra loro è spesso causa di conflitti interni. In particolare, nel barrio è presente un antico insediamento della Comunità Toba (circa 30 famiglie), popolazione indigena originaria dell’entroterra argentino che mantiene ancora molti tratti della propria cultura tradizionale, spesso all’origine di contrasti con la popolazione del territorio. Nonostante la comunità sia presente da oltre 20 anni nel quartiere, la loro integrazione risulta tutt’ora difficile. Gli isolati occupati dalla comunità Toba sono chiusi da una rete esterna, le case – diversamente da quelle circostanti – sono costruite con mattoncini di terracotta e disposte in forma circolare, con al centro uno ampio spazio dedicato alle riunioni della comunità. La popolazione presenta tutte le caratteristiche fragilità presenti nei contesti di marginalità: famiglie molto numerose (in media 7 persone), bassa scolarizzazione e diserzione scolastica, famiglie multiproblematiche, problemi di abuso di alcol e droga, violenza domestica, delinquenza giovanile e una significativa presenza di ragazze madri adolescenti. L’indice di disoccupazione in quest’area si attesta al 37 %, pertanto gran parte delle famiglie sopravvive grazie ai sussidi dello Stato (1 persona su 4). La principale fonte di occupazione sono lavori saltuari nell’ambito delle costruzioni. Rispetto alle caratteristiche ambientali del barrio, le strade sono in gran parte di terra, pertanto inagibili durante le forti piogge invernali; sono presenti numerosi punti di discarica abusiva nei canali di scolo e per le strade, provocando un alto tasso di inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria. Numerosi terreni sono occupati illegalmente e le abitazioni sono molto precarie, spesso costruite con legno o lamiere, spesso incomplete, senza allaccio ai servizi (gas, fogne, elettricità). La Asociación Civil La Maquina de los Sueňos nasce nel 1997 ad opera di un gruppo di donne, tutte docenti ed ex docenti, con l’obiettivo di realizzare un progetto educativo efficace in un contesto dove tutt’oggi mancano scuole pubbliche dell’infanzia. Il progetto è stato attivato grazie ad un contributo iniziale del Fondo dei Dipendenti FAO di Roma e altre donazioni provenienti sia dall’Italia che dall’Argentina. Oggi l’associazione offre servizi a circa 170 persone, tra bambini ed adulti, di cui 67 sostenuti a distanza dal programma “Padrinos Escolares” dell’associazione italiana La Macchina dei Sogni ONLUS, che provvede a raccogliere fondi per sostenere le spese di vestiario, libri, materiale scolastico e trasporti. Le attività sviluppate in questi anni dall’Associazione Maquina de los Sueňos e attualmente in corso presso il Centro sono le seguenti: – Scuola materna, 3 classi per bambini dai 3 ai 5 anni per 150 bambini (di cui alcuni con disabilità), divisi in due turni (due classi la mattina, e tre il pomeriggio) – Ludoteca per bambini dai 3 ai 12 anni (circa 30), aperta due giorni a settimana, e gestita da una professoressa di educazione fisica e da una maestra. – Ludoteca per bebè (0-3 anni) gestita da tirocinanti della Facoltà di Scienze dell’Educazione, con il coinvolgimento di alcune mamme – Sostegno scolastico per adolescenti, circa 20 – Laboratori con le donne (artigianato, cucina…) coordinati dalla Segreteria di Infanzia Adolescenza e Famiglia del Governo Provinciale – Mercato dell’usato (Feria Americana), attività mensile di autofinanziamento – Progetto Padrinos: adozione a distanza dall’Italia di 60 ragazzi, che partecipano alle attività del progetto e sono visitati periodicamente da 2 assistenti sociali – Sportello Legale gratuito, con avvocati e psicologi giuridici provenienti dall’Universidad de La Plata – Corso di italiano per i giovani. – Progetto “Inclusion Digital”: laboratorio di informatica – Biblioteca gratuita per la comunità
Sede di Lanus Il Partido (Municipio) di Lanùs in cui opera la associazione Arte con Todos, è uno dei 135 partidos della Provincia di Buenos Aires. Situato nella zona Sud del Gran Buenos Aires (o conurbano), si trova a circa 6 km dal centro della Capitale. È una delle città della più piccole del Gran Buenos Aires come estensione, ma risulta quella con la più alta densità di popolazione di tutta l’Argentina (dopo la Ciudad Autonoma de Buenos Aires), 10.077,78 hab./ km2. È un territorio totalmente urbanizzato e con scarsi spazi verde, sia pubblici che privati. Si caratterizza come un Muncipio con molti servizi, un’economia di bassa produttività, una popolazione di livello socio-economico basso e la presenza di numerose villas de emergencia (agglomerati di case molto precarie e abusive che sorgono ai margini delle grandi città). Lungo le sponde del fiume Riachuelo sorgono alcune delle industrie responsabili di gran parte dell’inquinamento ambientale che affligge tutta la zona. Di maggiore rilevanza è l’industria conciaria in cui è occupata gran parte della popolazione e che esporta i propri prodotti nei principali mercati internazionali, da cui la fama di Lanùs come “Capitale del cuoio”. Secondo i risultati del Censimento 2010, il 7,3% della popolazione del Partido di Lanus appartiene al cosiddetto gruppo di “poveri strutturali” (abitazioni sovraffollate e precarie, abbandono scolastico, disoccupazione, bassa scolarizzazione). Il contesto educativo di Lanùs presenta caratteristiche simili a quelle di altri municipi della zona Sud del conurbano di Buenos Aires: classi sovraffollate, popolazione scolastica molto variabile ed eterogenea per età e livello di scolarizzazione, mancanza di formazione dei docenti e didattica inadeguata ai livelli di apprendimento dei ragazzi provenienti da famiglie con gravi situazioni di disagio socioeconomico. Le famiglie del territorio presentano infatti problemi comuni tra gli alunni dei Municipi della zona Sud: violenza fuori e dentro la scuola, bassi livelli di educazione, discriminazione, consumo di droga e alcol, assenza di modelli positivi, gravidanze precoci. La Associaciòn civil Arte con Todos, fondata nel 2005 nel Municipio di Lanùs gestisce la casa culturale Espacio Disparate, nata da un’iniziativa della compagnia teatrale Disparate Violeta. L’Associazione nasce col fine di promuovere lo sviluppo educativo e culturale nella città di Lanùs, attraverso progetti aperti e partecipativi, con particolare riguardo allo sviluppo di attività rivolte ai settori più vulnerabili della popolazione. Obiettivo principale dell’associazione non è quello di formare piccoli artisti ma di promuovere l’educazione attraverso l’arte, dedicandosi in particolare alla promozione e diffusione dell’arte nei contesti di periferia urbana attraverso la realizzazione di attività e spettacoli rivolti ai bambini e agli adolescenti che non possono permettersi di frequentare l’Espacio o accedere a corsi a pagamento, affinché anche loro possano avere un contatto con l’arte. La struttura si sostiene infatti attraverso le iscrizioni ai corsi e al contributo dell’I.N.T. (Instituto Nacional del teatro) che sovvenziona la sala di teatro messa a disposizione della comunità artistica del territorio per incentivare e promuovere la cultura teatrale. All’interno della casa culturale Espacio Disparate è offerta una grande varietà di laboratori, attivi dal lunedì al sabato, e rivolti a tutte le fasce di età: • Teatro-gioco per bambini (4-11 anni): sperimentazione teatrale e iniziazione al teatro (dai 14 anni in su) • Musica: giochi musicali (bambini da 2 a 7 anni), chitarra (dai 7 anni in su, giovani e adulti), pianoforte, Canto, Violino, Batteria e Basso • Espressione corporea: Danza (dai 6 ai 9 anni) e Danza Contemporanea (giovani e adulti) • Arti plastiche: Sperimentazione plastica (4-11 anni), Disegno e pittura (giovani e adulti) In tutto sono cica 200 gli iscritti, prevalentemente bambini e adolescenti, accogliendo anche 15 ragazzi con disabilità. Il teatro del Centro Culturale è attivo tutto l’anno e in particolar modo durante i periodi delle vacanze scolastiche offrendo spettacoli di teatro, aperti a tutta la comunità, che coinvolgono per circa 1500 bambini e famiglie, e organizzazione di eventi e festival della Red Teatral Sur. Arte con Todos collabora anche con tutta la rete di scuole del Municipio di Lanus e con diversi gruppi della provincia, in particolare i Municipi della zona Sud di Buenos Aires per la promozione e la diffusione dell’arte come strumento educativo. Attraverso la presenza dei volontari del servizio civile, inoltre, l’associazione ha rafforzato tutta l’area di integrazione comunitaria, riattivando le collaborazioni esterne con scuole e realtà della società civile locali per raggiungere un maggior numero di beneficiari tra la popolazione minorile delle aree più emarginate del Municipio di Lanus. In questo senso, attualmente Arte con Todos collabora in modo molto significativo con tre realtà divenute partner del progetto di Servizio Civile: – Il centro di accoglienza per minori in difficoltà Hogar San Ceferino – l’Associazione di diritti umani Gesta – l’Ospedale psichiatrico femminile Esteves.
DESTINATARI E BENEFICIARI Il presente progetto prevede un totale generale di destinatari per le 4 sedi e le 4 aree di intervento così ripartito: 3.685 bambini, 960 adolescenti, 45 donne e 150 disabili per un totale di 4.840 persone.
In particolare per la sede di Petiòn i destinatari sono i 40 giovani e adulti con disabilità, che frequentano il Centro diurno della Fundaciòn IPNA. Per la sede di Maximo Paz i destinatari sono i 1850 bambini dai 0 ai 12 anni che partecipano alle attività del progetto “Ludoteca Viajera” dell’Ass. “Es tiempo de Jugar” e che frequentano gli asili e le scuole primarie di Maximo Paz; 50 adolescenti coinvolti nei laboratori, corsi ed eventi ricreativi; 15 donne coinvolte nei percorsi di formazione dell’Ass. “Es tiempo de Jugar”; 60 alunni con disabilità, dai 6 ai 18 anni, della “Escuela de Educaciòn Especial 502”. Per la sede di San Carlos i destinatari sono i 190 bambini partecipanti al progetto “Ludoteca” della Maquina de los suenos e l’asilo del Barrio San Carlos; 60 adolescenti partecipanti ai corsi di lingua e laboratori ricreativi de La Maquina de los Suenos; 15 donne partecipanti ai corsi di formazione. Per la sede di Lanus i destinatari del progetto sono i 1645 bambini partecipanti ai laboratori, agli spettacoli teatrali di “Arte con Todos”; 800 adolescenti coinvolti negli eventi artistici e ricreativi di Arte con Todos e 50 adolescenti partecipanti delle attività del Centro Hogar San Ceferino; 15 donne partecipanti ai laboratori artistici proposti nel territorio di Lanùs; 50 persone con disabilità coinvolti nelle attività laboratoriali dell’ospedale psichiatrico femminile Esteves. Visto la stretta connessione fra strutture proponenti e le comunità, consideriamo le famiglie beneficiarie dirette, in quanto più componenti delle stesse potranno usufruire dell’implementazione dei servizi, e l’intera popolazione residente come beneficiaria indiretta. |
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il presente progetto si propone di contribuire al miglioramento della qualità degli interventi assistenziali, educativo-culturali e di integrazione sociale di minori, adolescenti, donne e persone disabili in situazioni di vulnerabilità sociale coinvolti nelle attività degli enti attuatori. |
ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Data la delicatezza di un intervento in un contesto extra-italiano e extra-europeo e data l’importanza dell’esperienza di servizio civile in quanto esperienza formativa per il giovane o la giovane che vi aderiscono, il compito degli operatori volontari in Servizio Civile è principalmente quello di supportare il personale locale delle varie strutture in cui opereranno all’interno del progetto.
Queste figure contribuiranno all’inserimento graduale dei volontari nelle singole attività secondo le fasi del seguente schema temporale: – osservazione delle attività, della durata di circa un mese, che permetterà ai volontari di conoscere in maniera più diretta e approfondita la nuova realtà; – affiancamento, anch’essa della durata di un mese, durante la quale il volontario parteciperà attivamente alle attività, accompagnato da un tutor locale, che possa dargli indicazioni qualora risulti necessario; – sperimentazione, in cui il volontario, sulla base dell’esperienza svolta nei due mesi precedenti, potrà offrire un contributo personalizzato alla realizzazione delle attività previste, mettendo in gioco la propria formazione e le proprie conoscenze, arricchite dall’approfondimento della realtà locale acquisito nelle propedeutiche “fasi conoscitive”.
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POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO
Sede di attuazione del progetto di appoggio in Italia
SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO IN ITALIA | INDIRIZZO SEDE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project | Via Cariati 12, Roma | 120153 | 15 |
Sedi di attuazione del progetto all’estero e relativi enti attuatori
ENTE ATTUATORE | INDIRIZZO ENTE | CODICE SEDE | N. OP. VOLONTARI |
CESC Project Argentina | Ruta 20 km 53,500, Località Petion CAÑUELAS | 120159 | 5 |
Asociacion Civil La Maquina de los Suenos | Calle 148 (Entre 35 y 36) snc LA PLATA | 119897 | 2 |
Fundación IPNA | Calle Alejandro Magno 1495 (1808) Località Petion
CAÑUELAS |
119914 | 3 |
Arte con Todos | Sitio de Montevideo 1256 – 1824 LANUS | 125514 | 5 |
Modalità di fruizione del vitto e alloggio
Gli operatori volontari del servizio civile saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dai partner locali in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio e, all’interno delle quali, avranno garantiti i pasti giornalieri. |
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI
I volontari in SC saranno impiegati con vitto e alloggio e il servizio si articolerà su 5 giorni la settimana per complessive 1145 ore di servizio.
Ai volontari si chiede: Rispetto degli usi, dei costumi e della cultura locali; – Stile di vita essenziale; – Flessibilità negli orari di servizio ed eventuale impegno nei giorni festivi; – Disposizione alla vita di comunità (co-gestione dello spazio abitativo, preparazione dei pasti, pulizia degli ambienti personali e comuni);
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio: – Conoscenza essenziale della lingua spagnola o facilità nell’apprendimento delle lingue con particolare riferimento a quelle neo-latine. – Esperienza e/o predisposizione ed interesse alla vita in comune ed allo svolgimento anche di compiti semplici e umili (pulizie, assistenza bambini, preparazione pasti).
I 15 volontari saranno ospitati in strutture gestite e organizzate dal partner locale in forma di comunità di convivenza, arredata nello stile e nelle caratteristiche delle abitazioni locali, vicino alle strutture in cui i volontari presteranno il servizio. Per promuovere e favorire un’esperienza di vita comunitaria, è possibile che i volontari condividano la casa con dei referenti locali del progetto e siano alloggiati in stanze multiple; il vitto viene preparato collettivamente, tuttavia è possibile seguire diete o alimentazioni particolari in quanto nelle città sedi di progetto è commercializzato qualsiasi tipo di prodotto, alimentare o di altro genere. Per la gestione delle spese comuni vige il principio del rispetto dei parsimoniosi standard di vita locali e del rifiuto del consumismo e dello spreco. Proprio in questa ottica ai volontari verranno proposte attività di manutenzione, riciclo e ristrutturazione dei beni comuni.
Particolari condizioni di rischio Microcriminalità Si registrano fenomeni diffusi di criminalità /micro-criminalità, soprattutto nell’immensa Provincia di Buenos Aires ed in alcuni centri urbani, in particolare a Rosario. Il problema della sicurezza ha acquisito un peso considerevole nella percezione sociale e nei mezzi di comunicazione legato, soprattutto in Argentina, ad un acuirsi delle disuguaglianze socio-economiche all’interno della popolazione. Si osserva infatti un aumento del tasso di criminalità ai danni della classe media e medio alta, soprattutto nell’area del Gran Buenos Aires, spesso legata a fenomeni diffusi di consumo e spaccio di droga. Si segnala che dal mese di agosto 2017, si sono verificate manifestazioni e scontri tra le forze dell’ordine ed alcuni esponenti della comunità indigena dei Mapuche nel Dipartimento di Cushamen, nel Nord-Ovest della Provincia di Chubut, in prossimità di quella di Rio Negro. Qualora i volontari si recassero in viaggio in quelle zone, sarà richiesta loro la massima prudenza e una comunicazione costante e aggiornata con i referenti.
Rischi ambientali Il crescente sviluppo urbanistico delle città ha aumentato i rischi e i danni prodotti dalle inondazioni: l’aumento della popolazione e la mancanza di controlli ambientali per sull’espansione urbanistica costituiscono i principali fattori di rischio, soprattutto nelle aree occupate abusivamente da strutture abitative molto precarie lungo i corsi d’acqua (es: il Riachuelo di Lanus). Alcune zone soffrono costantemente le conseguenze delle inondazioni periodiche dovute da un lato all’aumento delle precipitazioni registrato negli ultimi anni e dall’altro alla mancanza di adeguate infrastrutture (strade, tombini, marciapiedi, fogne, canali di scolo…). L’elevato tasso di inquinamento delle acque rappresenta un problema sanitario significativo che colpisce soprattutto le famiglie che abitano in prossimità dei corsi d’acqua vicini alle zone industriali e che, per le condizioni di vita sanitarie e alimentari, sono maggiormente vulnerabili. Si raccomanda quindi ai volontari di prestare particolare attenzione ed evitare di entrare in contatto con acqua contaminata, adottando le dovute precauzioni igienico-sanitarie. Per quanto riguarda il rischio di eruzioni vulcaniche, nella Cordigliera delle Ande si contano circa 40 vulcani considerati attivi tra cui il vulcano Copahue che presenta periodiche riprese dell’attività eruttiva. Si raccomanda pertanto ai volontari di informarsi adeguatamente ed attenersi alle indicazioni del personale locale in caso di viaggi o spostamenti nelle suddette aree.
Rischi sanitari A livello sanitario non ci sono indicazioni specifiche connesse all’area di intervento, anche se sono consigliate le vaccinazioni da considerarsi come “profilassi basica” in preparazione di una lunga permanenza in un paese estero e l’antirabbica, in considerazione della significativa presenza di cani randagi presenti nelle aree suburbane in cui operano i volontari. Gli standard qualitativi delle strutture sanitarie pubbliche non sono sempre soddisfacenti, ma l’assistenza privata è di ottimo livello. Per quanto riguarda le malattie, si segnala la presenza endemica della febbre dengue nel Paese, soprattutto durante i periodi estivi. Si consiglia pertanto ai volontari di adottare adeguate misure preventive contro le malattie trasmesse da puntura di zanzare. Si segnalano isolati casi di febbre emorragica nella zona rurale di Santa Fe’ e di tubercolosi nella circoscrizione consolare di Bahia Blanca. Nei primi mesi del 2016 si sono verificati diversi casi di contagio da influenza H1N1, soprattutto tra anziani bambini e individui affetti da malattie croniche o immunodepressione. Come di norma, si raccomanda ai volontari di consultare il proprio medico in relazione ad un’eventuale vaccinazione, e di prendere comunque le abituali precauzioni di igiene per evitare il contagio.
Rischio terrorismo Il Paese condivide con il resto del mondo la crescente esposizione al rischio del terrorismo internazionale. |
MODALITÀ DI COLLEGAMENTO E COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Tramite e-mail, Skype, telefonia fissa e mobile. Nelle sedi degli enti partners è presente la connessione ad internet. |
MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI IN ITALIA
Sono previsti due periodi di permanenza dei volontari nelle sedi del progetto, intervallati da un rientro nella sede italiana necessario per la verifica della prima fase del progetto, per la programmazione della seconda e soprattutto per realizzare le attività di sensibilizzazione in Italia previste dal progetto. La prima partenza è prevista entro il primo mese dall’inizio del progetto e il primo periodo può variare tra i 3 e i 6 mesi. A questo periodo fa seguito un rientro in Italia di 2/3 settimane e poi una successiva partenza per l’estero. |
EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA DI COPERTURA DEI RISCHI
Il progetto non prevede un’assicurazione integrativa. |
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE
Si rinvia al sistema di selezione verificato dal DPGSCU in sede di accreditamento. |
EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI
I seguenti requisiti favoriranno il buon successo dell’esperienza di servizio:
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CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI
Agli operatori volontari verrà consegnato un attestato specifico. L’attestato indicherà le competenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle attività peculiari che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI
La Formazione Generale, della durata di 41 ore, si svolgerà in Italia all’avvio del servizio prima delle partenze per le sedi all’estero. |
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI
Modulo | Contenuti formativi |
Modulo 1: Presentazione dell’Ente: organizzazione e funzionamento (16h)
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– Le relazioni tra Italia e Sud America aspetti storici, politici, culturali, economici;
– Elementi essenziali della Storia e della realtà sociale dell’Argentina; – Approccio interculturale (intercultura e multicultura, lo stereotipo e il pregiudizio, l’incontro della diversità nell’esperienza del servizio civile e nei servizi); – Cenni sulla sicurezza nei Paesi del Sud del mondo; – La situazione delle famiglie, dei minori, delle donne e dei disabili nel Paese e nel contesto territoriale di realizzazione del progetto; – Presentazione del territorio, della comunità, degli enti e delle attività |
Modulo 2: Il ruolo del volontario in Servizio civile nel progetto (23h)
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– Divisione dei ruoli, comprensione del proprio lavoro e individuazione delle priorità di intervento;
– La gestione delle relazioni con il personale del progetto e con gli utenti; – Multifunzionalità dell’animatore di sviluppo locale e territoriale. |
Modulo 3: Tecniche di animazione e di comunicazione interpersonale (12h)
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– Conduzione di un gruppo e accoglienza dell’utenza;
– Promozione dei processi di attivazione del potenziale ludico, culturale, espressivo e relazionale: sia individuale che di gruppo; – Comunicazione verbale e non verbale; – Gli ostacoli nella relazione con la diversità: la gestione dei conflitti, emozioni e problematiche relazionali, l’osservazione e l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio e la comunicazione nonviolenta. |
Modulo 4: Le caratteristiche della multifunzionalità nello sviluppo locale (4h) | – Strumenti di animazione territoriale: attività di gruppo, laboratori;
– Percorsi di Inclusione e coesione sociale.
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Modulo 5: Tecniche di progettazione e implementazione di piani e programmi di lavoro (8h) | – Analisi contestuale: valutare e leggere le esigenze di fruizione del patrimonio territoriale;
– Programmazione delle attività: obiettivi, metodi e risorse necessarie; – Progettazione di eventi funzionali alle caratteristiche e ai fabbisogni del contesto. |
Modulo 6: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (8h) | – La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi;
– I rischi generici comuni connessi alle attività di progetto; – I rischi specifici connessi ai luoghi in cui svolge l’attività secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione. |
Durata della Formazione Specifica
71 ore. Il 70% delle ore sarà erogato entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore sarà erogato entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
Utilizzando una metodologia esperienziale, riteniamo opportuno poter trattare alcuni degli argomenti previsti, successivamente, nel momento in cui i volontari potranno arricchire le dinamiche d’aula con i loro personali vissuti, grazie alle esperienze che avranno fatto durante la prima parte del servizio. Si specifica che il modulo sul tema “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” sarà erogato entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto. La Formazione Specifica potrà svolgersi in parte in Italia e in parte presso le sedi di progetto all’estero. |
Per informazioni:
E-mail estero@cescproject.org
Tel. 06 71280300
Guarda il video Corazones Argentina
Per candidarti a questo progetto vai al link:
https://domandaonline.serviziocivile.it/?CodiceProgetto=NAZNZ0008119102457ENAZ